La Stampa - 23.10.2019

(nextflipdebug5) #1
Chi sale
Howedes

6,5


CHAMPIONS LEAGUE, LA GARA DELLO STADIUM


LOTTA


DI CLASSE


Gara complicata: la Juve, sotto per oltre un’ora, batte la Lokomotiv in rimonta


Decidono le magie di Dybala, ma il gioco non sempre è quello voluto da Sarri


Lokomotiv Mosca

ANTONIO BARILLÀ
TORINO


In una notte poco sarriana, fat-
ta di attacchi ciechi e di posses-
so inutile, i nuovi assiomi ven-
gono stravolti da un fuoriclas-
se che aggira gli schemi. A tre-
dici minuti dal termine la Juve
è sotto di un gol, tiene palla ma
fatica a farsi luce, soffre il cal-
cio paleolitico di Semin, cate-
naccio puro e zero velleità. Ser-
ve una magia e la regala Dyba-
la: sinistro roteante da lunghis-
sima distanza. Subito dopo,
con la Lokomotiv sciocca-


ta,l'argentino s’avventa rapa-
ce su una respinta di Guilher-
me e ribalta tutto. Conta il ri-
sultato e pazienza se Sarri lo
pretende attraverso strade op-
poste: bianconeri primi con l’A-
tletico Madrid però con una
differenza reti migliore, mani
allungate sulla qualificazione
che è il primo step delle ambi-
zioni stagionali.

Mossa a sorpresa
La mossa a sorpresa è Bentan-
cur trequartista, ruolo ricoper-
to solo in uno spezzone a San

Siro. Rispetto all’ultima di
campionato, tornano Szcze-
sny e Matuidi, le novità si com-
pletano con Dybala preferito
a Higuain. La Lokomotiv s’op-
pone con un bunker, cinque
centrocampisti ed Eder unica
punta, in realtà perfino il por-
toghese ripiega alternandosi
sulla rotta di Pjanic. Il presi-
dio puntiglioso è sinonimo di
rinuncia, come dimostrano
appena 67 passaggi a metà ga-
ra, unico respiro le ripartenze
nemmeno velocissime: più
che far leva sui guizzi di Joao

Mario e di Krychowiak, il vec-
chio Semin conta sul pressing
e sulla ferocia del controllo.
La Juve ci mette però del suo,
scivola ancora nel vizio della
leggerezza sottoporta, così
un possesso da record – 78
per cento – partorisce nel pri-
mo tempo un paio di tirucci
gestiti, una botta fulminea di
Dybala intercettata da Corlu-
ka e una conclusione alta di
Ronaldo da ottima posizione.
L’argentino, in verità, un var-
co lo trova, però il gioco è fer-
mo per fallo di CR7.

Libertà difensiva
Alla fumosità di una Juve bloc-
cata, a tratti anche elegante
ma mai produttiva, s’oppone
l’incredibile concretezza della
Lokomotiv, a segno con l’uni-
co tiro nello specchio: corre-

sponsabili Bonucci e Cuadra-
do, inceneriti da Joao Mario, il
tiro è murato da Szczesny ma
sulla respinta irrompe Miran-
chuk per un vantaggio clamo-
roso. Al di là delle verticalizza-
zioni tipiche del nuovo gioco,

la Juventus tenta di sfruttare i
rifornimenti esterni: Cuadra-
do, soprattutto, e Alex Sandro
avanzano approfittando della
libertà difensiva, sui traverso-
ni però s’avverte la mancanza
di un centravanti. Sarri provve-
de in avvio di ripresa, innestan-
do Higuain per un Khedira sta-
ticissimo: Bentancur arretra
in mediana e davanti sboccia il
tridente, benché Dybala si
muova qualche metro più in-
dietro. La Joya spreca in avvio,
poi sembra smarrirsi in una di-
fesa di ferro, imperniata
sull’ex Howedes, meteora a To-
rino nel 2017-2018, Higuan
aggiunge peso ma non incide

(bravo a liberarsi due volte,
manda fuori), Ronaldo si se-
gnala solo per le punizioni con-
tro la barriera. Inutilmente,
Cuadrado continua a trascina-
re palloni, inutilmente Sarri
chiede freschezza a Rabiot, il
forcing s’infrange su un auten-
tico muro, perfino il contropie-
de appassisce sacrificato alla
protezione del vantaggio. Ci
vuole un numero, per uscire
dall’impasse. Lo regala Dybala
ed è la svolta. Perché la Loko-
motiv va in bambola e la Juve
si gasa, pochi minuti dopo Gui-
lherme fa il miracolo su Alex
Sandro e ancora l’argentino ri-
balta la partita. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

CUADRADO RECORD


VOGLIA DE LIGT


HIGUAIN PREZIOSO


GIULIA ZONCA
TORINO

«V


amos» è il gri-
do di Dybala
che muove
una partita
ferma, immobile, ancorata a
un risultato improbabile e lui la
sposta, la rimette in moto, poi
la strattona: la rivolta con due
gol in due minuti e la stessa fac-
cia per ogni rete. Quella di chi è
stufo di aspettare: «Partita bel-
la e sofferta». È la voce che graf-
fia il risultato firmato.
Una notte tutta sua, con tri-
buto all’uscita subito dopo la
doppietta e l’argentino, pure
mentre riceve le pacche di con-
gratulazioni, non cambia
espressione. Il pubblico urla il
suo nome, invoca la liberazio-
ne da una sfida che doveva esse-
re una formalità e si era trasfor-
mata in rebus e Dybala resta a
grugno duro perché ha voglia,
pure bisogno, di sentirsi l’adre-
nalina che gli accarezza la pel-
le. Di sentirsi uno che può fare
la differenza. Festeggerà, si ri-
lasserà, saluterà lo Stadium ri-
dendo, ma dopo i gol è un fa-
scio di energia che gli contrae i
lineamenti. Pure la maschera è
più geometrica del solito: «Si è
vista tranquillità. Mandiamo
un messaggio preciso, non sia-
mo una squadra senza espe-
rienza e grinta, abbiamo le ca-
pacità per dimostrare tanto di
più». Ed è da quel di più che vuo-
le farsi guidare perché lo ha vi-
sto a portata altre volte e se lo è
lasciato sfuggire. Un di più da
sogno su cui stavolta intende re-
stare concentrato.

Un anno fa una tripletta
Non viveva una sfida di Cham-
pions così dallo scorso dicem-

bre, da quando ha strapazzato
lo Young Boys con una triplet-
ta, non grandi avversari, ma
giusto un anno fa, il 23 otto-
bre, Dybala segnava a Old Traf-
ford per riprendersi il ruolo di
futuro fenomeno. Da lì tanta
intermittenza, poche partite
piene, qualche crisi, un’estate
di rapporti tesi. Poi la calma, i
minuti nelle gambe e sul cam-
po, la possibilità di un posto
nel gioco in evoluzione di Sar-
ri: «Ha le sue idee, lasciamolo
lavorare. Se posso giocare con
Ronaldo e Higuain? Adesso
che abbiamo vinto possiamo
dire di sì. Se finiva 0-1 tutti
avrebbero detto il contrario».
Poteva essere la sera della
consacrazione di quel gioco
spettacolo, invece senza lo
strattone di Dybala, sarebbe
stato un supplizio.
L’avversario non intende

uscire dalla propria metà cam-
po fin dall’inizio e dopo il van-
taggio non si muove proprio
più. Occupa e rinuncia a qual-
siasi piano d’attacco. Quando
la Lokomotiv stende il filo spi-
nato davanti alla propria porta,
Sarri capisce di avere l’assedio
come unica tattica a disposizio-
ne. E i russi sono storicamente
allenati a resistere. Li stana Dy-
bala con i gol numero 12 e 13
della sua carriera in Cham-
pions: tra i marcatori della Ju-
ventus in questa competizione
(Coppa dei Campioni inclusa)
solo Inzaghi, Platini, Trezeguet
e Del Piero hanno segnato di
più. Nomi importanti, parago-
ni prestigiosi, i quarti di nobiltà
che Dybala a tratti ha dimostra-
to di meritare e che ora deve ini-
ziare a portare. Se vuole conti-
nuare ad urlare così. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Sembrava un ex giocatore in biancone-
ro, due stagioni fa. Ieri è stato un ex bian-
conero che ha murato (quasi) tutto.

PAGELLE


3


Le vittorie stagionali
rimontando uno 0-1:
con Verona, Brescia
e ieri Lokomotiv

nerazzurri avanti e poi travolti 5-1

Sterling e Aguero show


Il City è di un altro pianeta


L’Atalanta dura mezz’ora


MAURIZIO SARRI


ALLENATORE


DELLA JUVENTUS


RAISPORT


20:30


VOLLEY


CIVITANOVA-


SORA


Il primo fischietto donna per la Juventus. Succederà que-
sta sera in Serie C quando, alle 18,30 l’Under 23 bianco-
nera giocherà contro il Lecco. A dirigere la gara sarà Ma-
ria Marotta della sezione di Sapri: la 35enne campana è
la terza donna arbitro in Italia ad essere promossa in C
dopo Anna De Toni e Silvia Tea Spinelli.

Una donna arbitro per la Juve under 23


FUORICAMPO


A San Siro l’aveva
lanciata. Ieri sera
l’ha salvata. Basta
un’occhiata alla classifi-
ca del girone per capire
quanti rischi avrebbe cor-
so la Juve con la sconfitta
che stava maturando. E
invece riecco il vero, gran-
de Dybala con due lampi
a riscattare, macché, a ca-
povolgere una serata ano-
nima, sua e della Juve.
Un colpo dal limite da fuo-
riclasse, un tocco morbi-
do sulle ali dell’entusia-
smo. E la gente dello Sta-
dium e non solo a dare i
numeri, anche perché –
diciamocelo – se Dybala è
rimasto in bianconero il
merito è soprattutto di
una tifoseria, quella sa-
na, che non col ricatto ma
soltanto con l’affetto si è
battuta perché il simil-Si-
vori del nuovo millennio
restasse a casa sua.
Brutta Juve. Mezzora
senza un tiro in porta,
una sola occasione fallita
da Ronaldo, peraltro in
fuorigioco. E poi quel
doppio errore di Bonuc-
ci, un colpo di testa facile
facile spedito fuori su pu-
nizione dipintagli in fron-
te dal solito piedino di Pja-
nic, e un attimo dopo la
mancata chiusura sull’al-
trui contropiede ribattu-
to in porta da Mirachuk
dopo il mezzo miracolo
del portiere su Joao Ma-
rio. E hai un bell’essere
la Juve, da 1-0 a 0-1 è co-
munque uno choc e per
smaltirlo serve tempo.
Tempo e ricambi, per-
ché la formazione del
primo tempo palesemen-
te non funzionava. È en-
trato Higuain, si è rivisto
il tridente. Ma c’è voluta
quasi mezzora per vede-
re un’occasione, seguita
subito da un’altra, en-
trambe del Pipita. Per-
ché la Juve continuava a
non trovare il passo, le
distanze, un minimo di
velocità nel far circolare
la palla. Con la sola ecce-
zione di Cuadrado, il più
continuo nell’alimenta-
re i tentativi di rimonta.
Mancava meno di un
quarto d’ora, stava arri-
vando il momento di rac-
comandarsi l’anima a
Ronaldo. Dimenticando-
si, come già in estate, di
un certo Dybala.
Brava l’Atalanta a pro-
varci, a giocarsela alla pa-
ri, ad andare anche in van-
taggio sul campo del City.
Poi però ci sono le catego-
rie, e quella di Aguero,
Sterling e compagnia è
tutt’altra rispetto a quel-
la dei bergamaschi.

ANSA


6 SZCZESNY
Vede sbucare i russi quando meno se lo
aspetta, ma forse poteva fare di più sulla
respinta che propizia il gol di Miranchuk. Il
resto è ordinaria amministrazione.

7,5 CUADRADO
Inesauribile e vera spina nel fianco de-
gli avversari. Non deve difendere e così
può scatenare l’assalto continuo: sfor-
na cross a ripetizione e triangola con
Dybala sul primo gol. Tocca 151 palloni,
record per la Champions moderna. Uni-
ca pecca l’ammonizione che gli costerà
un turno di squalifica.

5,5 BONUCCI
Il gol della Lokomotiv nasce da un suo
errore grave, figlio di una leggerezza
gratuita. Cerca di riscattarsi in attacco,
ma non inquadra la porta di testa. Me-
glio nella ripresa.

6 DE LIGT
Limita Eder e si fa sentire quando ser-
ve. Bravo al 12’ a fermare un contropie-
de avversario, il resto è concentrazione
e voglia. Sarà l’aria di Champions a dar-
gli vigore...

6,5 ALEX SANDRO
Tanta sostanza, qualche buon assist e il ti-
ro potente che propizia il raddoppio di Dy-
bala. Sempre più continuo e decisivo.

5 KHEDIRA
Lento e svagato: non prova neanche ad in-
filarsi nella trincea russa (dal 3’st HI-
GUAIN 7: dà sostanza all’attacco e sfiora
un gran gol al 28’).

5,5 PJANIC
Marcato a uomo, fatica a trovare spazio
e idee. Imbecca Bonucci con una puni-
zione telecomandata e smarca Dybala
ad inizio ripresa con una magia, poi lati-
ta e anche al tiro non è la serata giusta.

5 MATUIDI
Prende un giallo dopo 17’, ma non sarà
questo a limitarlo. Gioca a ritmi troppo
bassi ed è anche svagato, vedi l’errore ad
inizio ripresa che libera Eder in contropie-
de (dal 20’ st RABIOT 6: fa il suo in modo
intelligente).

6 BENTANCUR
Sarri a sorpresa lo schiera titolare sulla tre-
quarti, ruolo che aveva già fatto nel finale
del Derby d’Italia, e l’inizio è positivo. Poi
sbatte contro il muro rossoverde e nella ri-
presa va a fare il mestiere che conosce
meglio: la mezzala.

8 DYBALA
Torna a risuonare l’inno alla Joya in
Champions, un anno dopo la prodezza
nella casa del Manchester United che
fece storia. Vale oro per come e quando
arriva il micidiale uno-due di «Omari-
to» che stende la Lokomotiv: il resto è
genio e sacrificio (dal 36’ st BERNARDE-
SCHI SV).

6 RONALDO
La notizia è che per la prima volta non se-
gna allo Stadium, dopo il 5 su 5 di questo
inizio stagione. Ci prova in tutti i modi,
sprecando anche un’occasione clamoro-
sa al 20’ con la porta spalancata e colpen-
do sempre la barriera su punizione, ma
non aggiorna i suoi record. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

ANSA


77,8%


Record di possesso
palla per la Juventus
in Champions League
dal 2003/2004

Passa una brutta serata a rincorrere Cua-
drado nella sua fascia e a cercare di limita-
re Dybala quando si allarga a destra.

Chi scende
Idowu

5


Il primo gol di Paulo Dybala, 25 anni. Per il numero dieci della Juve è la terza marcatura
multipla in Champions: tutte in casa, contro Barça, Young Boys (tripletta) e Lokomotiv

GIGI GARANZINI


GIANLUCA ODDENINO


TORINO


Dopo il poker subito a Zaga-
bria, sul cammino in Cham-
pions dell’Atalanta cade il poke-
rissimo incassato dai folletti di
Pep Guardiola a Manchester.
Una sfida che ha visto i ragazzi
di Gasperini sotto i riflettori per
mezz’ora, il tempo di passare in
vantaggio su rigore realizzato
da Malinovskyi e sparire: da
quel momento è uno show del
City con l’imprendibile Ster-
ling (tripletta per lui) in catte-
dra e Aguero (due gol) ad ispi-
rare l’orchestra di casa.

Girone compromesso
I nerazzurri sono finiti al tap-
peto non appena il City ha
preso confidenza con il suo
solito gioco: massimo due
tocchi e verticalizzazioni im-
provvise. Netto il divario tec-
nico fra le due squadre, net-
tissima la qualità a favore di
una delle favorite al successo
finale. L’Atalanta in tre gare
nel girone ha subito tre ko,
undici reti e rimane ferma a
zero punti. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

MANCHESTER CITY 5


ATALANTA 1


Manchester City (4-3-3): Ederson 7;
Walker 6, Rodri 5 (41’ pt Stones 6),
Fernandinho 5,5, Mendy 6,5 (27’ st
Cancelo 6); De Bruyne 7 (23’ st Ota-
mendi 6), Gundogan 6, Foden 7; Mah-
rez 6,5, Aguero 7, Sterling 7,5
All: Guardiola 7

Atalanta (3-4-1-2): Gollini 5,5; Toloi 5,
Djimsiti 5, Masiello 5 (1’ st Pasalic 5,5);
Castagne 5,5, De Roon 5,5, Freuler 5,5,
Gosens 6; Malinovskyi 6; Gomez 5 (1’ Mu-
riel 5,5), Ilicic 6 (27’ st Hateboer sv)
All: Gasperini 5

Arbitro: Grinfeld (Isr) 6
Reti: pt 28’ Malinovsky (rig), 34’ Aguero,
38’ Aguero (rig), st 14’, 19’e 24’ Sterling
Ammoniti: Mendy, Masiello, De Bruyne
Otamendi
Espulsi: st 37’ Foden
Spettatori: circa 50 mila

Problemi ne abbiamo
avuto pochi. Ma con
la loro densità siamo
stati bravi a non
perdere la testa

Il Real si rialza, Icardi fa doppietta

Un gol di Kroos basta al Real Madrid per vincere in ca-
sa del Galatasaray, puntellare la panchina di Zidane e
rilanciarsi nel girone dominato dal Psg, padrone a Bru-
ges (5-0, con tris di Mbappé e doppietta di Icardi). Due
gol anche per Lewandowski, a segno per la 12ª partita
di fila nel 3-2 esterno del Bayern sull’Olympiacos.

Due lampi

illuminano

una notte

con poca luce

SKY SPORT 1


12:00


TENNIS


TORNEO ATP


DI VIENNA


SKY FOOTBALL


18:55


CALCIO
CHAMPIONS:
AJAX-CHELSEA

EUROSPORT 2


19:30


BASKET
EUROCUP: TREN-
TO-GDYNIA

PERSONAGGIO


OGGI IN TV


Vinto il catenaccio
esasperante dei russi
Ora la qualificazione
è a un passo

SKY ARENA


21:00


CALCIO


SALISBURGO-


NAPOLI


SKY SPORT 1


21:00


CALCIO


INTER-


SPORT B. DORTMUND


Estate a nervi tesi, ora è il quinto marcatore della Juve in Champions


“Io con Ronaldo e Higuain? Adesso diciamo di sì, ma se avessimo perso...”


“Vamos”, e La Joya fa tredici


In 2 minuti destino ribaltato


La classica esultanza di Paulo Dybala

JUVENTUS 2


LOKOMOTIV MOSCA 1


Juventus (4-3-1-2): Szczesny 6; Cua-
drado 7,5, Bonucci 5,5, De Ligt 6, Alex
Sandro 6,5; Khedira 5 (3’ st Higuain 7),
Pjanic 5,5, Matuidi 5 (20’ st Rabiot 6);
Bentancur 6; Dybala 8 (36’ st Bernarde-
schi sv), Ronaldo 6
All. Sarri 6


Lokomotiv Mosca (4-5-1): Guilherme
6,5; Ignatyev 5, Corluka 6, Howedes 6,5,
Idowu 5; Joao Mario 6, Barinov 5,5, Muri-
lo 5,5, Krychowiak 6 (38’ st Kolomeytsev
5,5), Miranchuk 6; Eder 5
All. Semin 5,5


Arbitro: Sidiropoulos (Grecia) 6,5
Reti: pt 30’ Miranchuk; st 32’ e 34’ Dy-
bala
Ammoniti: Matuidi, Cuadrado, Krycho-
wiak, Barinov
Spettatori: 38.547 per un incasso di
2.468.351 euro


Mondiale per club a 24 squadre, via dal 2021


La Fifa, riunita in congresso a Shanghai, ha varato il nuovo
Mondiale per club: il format cambia dal 2021 con un torneo
quadriennale estivo da 24 squadre. Otto club europei, no-
nostante l’annunciato boicottaggio: i vincitori delle ultime
quattro Champions ed Europa League. Debutto in Cina,
ma sede di gioco ancora da definire.

MERCOLEDÌ 23 OTTOBRE 2019 LASTAMPA 35

Free download pdf