La Stampa - 23.10.2019

(nextflipdebug5) #1
oggi primo incontro del digitalMeet

Tra privacy online e crimine informatico
“Avviciniamo i cittadini alla tecnologia”

LEONARDO DI PACO


A


umentano i benefi-
ciari ma non l’offer-
ta di posti letto. Così
a Torino circa 3.800
studenti, pur avendone dirit-
to, sono stati tagliati fuori
dall’assegnazione di un allog-
gio nelle residenze universita-
rie. È la denuncia del coordi-
namento universitario Link
che parla di «rovescio della
medaglia» di una città che an-
no dopo anno accoglie sem-
pre più studenti.
Edisu Piemonte, l’ente re-
gionale che si occupa di distri-
buire i sussidi, all’inizio di que-
st’anno accademico si è infatti
visto recapitare più di 6mila
domande da studenti idonei
ad avere un alloggio a fronte
di una disponibilità di 2.500
posti, quasi tutti concentrati
nell’area metropolitana. «È in-
negabile che non riuscire a ga-
rantire un letto a tutti quelli
che ne hanno diritto rappre-
senti un problema - ammette
Marta Levi, presidente Edisu
Piemonte - ma tutto è legato
alla mancanza di risorse ne-
cessarie per realizzare e gesti-
re nuove residenze. Il nostro
bilancio corrente, purtroppo,
ci tiene con le mani legate».
Il problema principale è do-
vuto ad un contesto infrastrut-
turale incapace di tenere il
passo con l’imponente incre-
mento di studenti che scelgo-
no di immatricolarsi nel no-
stro territorio. Come eviden-
ziato nel recente rapporto
“Istruzione e Formazione
2019” dell’Ires, infatti, negli
ultimi dieci anni il numero di
ragazzi iscritti negli atenei pie-
montesi è passato dai 98mila
del 2008 ai 120mila del 2018.
La maggior parte dei quali

concentrati tra l’Università di
Torino, più di 75mila, e Poli-
tecnico, oltre 32mila.
I posti letto, invece, sono
sempre gli stessi da 13 anni.
«L’ultimo aumento importan-
te che portò al raddoppio dei
posti disponibili - spiega la
presidente Edisu - si è avuto
subito dopo il 2006 quando
tre residenze olimpiche furo-
no trasformate in residenze
per studenti da circa 400 posti
ciascuna. Mi riferisco a Villa
Claretta a Grugliasco, la resi-
denza Borsellino e quella a
fianco del campus Einaudi.
Da allora i posti, anche consi-
derando la ristrutturazione
della residenza in via Verdi,
non sono più aumentati».
L’anno passato, ha fatto sa-
pere l’ente, i richiedenti borsa
sono stati complessivamente
14mila, un dato simile a quel-
lo registrato quest’anno. «Le
criticità legate alla mancanza
dell’aumento di posti letto -
conclude Marta Levi - sono le-
gate sopratutto alle risorse ne-
cessarie per mantenere que-
sto tipo di strutture. Realizzar-
le e basta, grazie a investimen-
ti in fondo capitale, non sareb-
be un grosso problema. Diver-
so, invece, è il discorso legato
alla gestione dato che si tratta
di strutture para-alberghiere
che devono essere dotate di
tutta una serie servizi, dalla re-
ception alla sorveglianza».
«L’emergenza alloggi è un
problema serio anche anche a
livello nazionale se si pensa
che in tutto il Paese sono 17mi-
la gli universitari senza un po-
sto letto» aggiunge ancora il
coordinamento Link, che an-
nuncia un autunno di mobili-
tazioni «perché gli studenti e
le studentesse sono stanchi di
non veder garantiti i propri di-
ritti». —
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ANDREA ROSSI


S


cusa, ma Chiara che co-
sa dice di ste cose, non
dice niente? Ma cos’è,
una replicante sta ra-
gazza?».
Il 26 giugno del 2017, con le
scorie di piazza San Carlo tre-
mendamente attuali, il massi-
mo dirigente del Comune Giu-
seppe Ferrari parla al telefono
con Paolo Giordana, allora ca-
po di gabinetto e braccio de-
stro della sindaca. L’argomen-
to del colloquio tra i due, che
hanno un rapporto stretto visti
i rispettivi ruoli - Giordana è la
cinghia di trasmissione tra la
sindaca e la macchina comuna-
le guidata da Ferrari - è il ruolo
ingombrante dell’addetto
stampa di Appendino, Luca Pa-
squaretta. E di fronte a Giorda-
na, che gli racconta le mosse di
Pasquaretta per acquisire mag-
gior potere e influenza nelle
stanze di Palazzo Civico, Ferra-
ri sbotta riferendosi più volte
alla sindaca: «È di un livello tal-
mente basso che mi stupisce,
cioè, va un po’ a sfavore dell’in-
telligenza della suddetta».
Due giorni fa, in Sala Rossa,
la consigliera di Torino in Co-
mune Eleonora Artesio ha sol-
levato un tema determinante
per il funzionamento - passa-
to, presente e futuro - del Co-
mune di Torino: «Esiste un pro-
blema di fiducia tra sindaco e
vertici dell’amministrazione.
Come vi affidate voi due, co-
me reciprocamente potete affi-
darvi nell’assunzione delle de-
cisioni?». Si rivolgeva alla sin-
daca e alludeva al suo rappor-
to - evidentemente compro-
messo - con Ferrari.
Il capo della macchina co-
munale è indagato nella stessa
inchiesta che ruota intorno Pa-

squaretta, ma qui il tema è tut-
to politico-amministrativo: co-
me può funzionare un Comu-
ne con 9 mila dipendenti, che
deve erogare servizi a 900 mi-
la cittadini, se il primo cittadi-
no e il suo massimo dirigente
si accusano a vicenda davanti
ai magistrati? E se nelle loro
conversazioni - private e perso-
nali, ma ora pubbliche perché
intercettate - dimostrano di
non stimarsi?
Per oltre un anno a Palazzo
Civico si è combattuta una
guerra intestina alla cerchia ri-
strettissima della sindaca, che
non può non aver condiziona-
to il funzionamento del Comu-
ne. Giordana era convinto che
Pasquaretta volesse subentrar-
gli nel ruolo di primo consiglie-
re di Appendino, cosa che in ef-
fetti succederà. «Vuole toglier-
mi il ruolo di portavoce».
La manovra non andrà a
buon fine: Pasquaretta non di-
venterà mai portavoce, nem-
meno dopo le dimissioni di
Giordana. Però il ruolo debor-
dante del capo ufficio stampa
inquieta i due. E a Ferrari che
chiede di Appendino, Giorda-
na risponde secco: «Eh, Chiara
ormai si è legata mani e piedi a
Pasquaretta. Lui riesce a far le-
va sulla sua ansia perché Chia-
ra è una molto ansiosa e lui rie-
sce a gestirla in questo modo».
E Ferrari: «Una che fa così è po-
co intelligente scusa, lo capi-
sce anche un furetto che (Pa-
squaretta, ndr) non è una per-
sona di cui fidarsi».
La guerra tra Giordana e Pa-
squaretta li ha estromessi en-
trambi da Palazzo Civico. Ma
Ferrari invece guida ancora la
macchina comunale: di Appen-
dino non sembra aver grande
considerazione; e la sindaca
da un pezzo non sembra più fi-
darsi di lui. —
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Le intercettazioni di Ferrari che con Giordana attaccava Pasquaretta
svelano la guerra intestina che per un anno si è combattuta in Comune

I veleni dei dirigenti

sulla sindaca

“È poco intelligente”

Criptovalute, analisi dei dati
e attacchi informatici spiega-
ti in parole semplici. L’obiet-
tivo del DigitalMeet è avvici-
nare cittadini e imprese al
mondo delle nuove tecnolo-
gie. Lanciato sette anni fa
nel Nordest dalla Fondazio-
ne Comunica, in Piemonte è
arrivato da tre anni, grazie al
gruppo di esperti e appassio-
nati di tecnologia Piemonte
Digitale, come collettore de-
gli appuntamenti proposto
dal basso.
Il primo appuntamento a To-
rino è per oggi: dalle 18.30
Rinascimenti Sociali, conve-
gno intitolato Comunicazio-
ne e privacy online: gli oppo-
sti si attraggono? I relatori
saranno Chiara Bellosono,
giurista specializzata in pri-
vacy, e Stefania Lovaglio,

consulente per la comunica-
zione digitale.
Domani alle 17.30, tavola ro-
tonda sul crimine informati-
co e i suoi impatti su impre-
se, pubblica amministrazio-
ne e cittadini. Interverran-
no, tra gli altri, il presidente
Centro Studi Informatica
Giuridica Torino Ivrea Mau-
ro Alovisio, e, in videoconfe-
renza, l’hacker etico Raoul
Chiesa. Dalle 19.30 focus sul
tema della presenza online
dopo la fine dell’esistenza
terrena, prendendo lo spun-
to dal libro La morte si fa so-
cial. Immortalità, memoria
e lutto nell’epoca della cultu-
ra digitale di Davide Sisto.
Ulteriori informazioni su
https://digitalmeet.it/ e
http://www.piemontedigi-
tale.org/. A.RIC. —

Gli studenti impegnati nel test per l'ingresso a Medicina al campus universitario Luigi Einaudi

IL CASO


6mila
Gli studenti idonei
ad avere un alloggio.
L’offerta è la stessa
da 13 anni

le conversazioni in municipio

“Bisogna diventare un po’ antifassinisti”
Lo sfogo del manager contro l’ex sindaco

Non risparmiava nessuno, il
vice direttore generale di Pa-
lazzo Civico Giuseppe Ferra-
ri. Non la sindaca Appendi-
no, ma nemmeno il suo pre-
decessore. Il 13 giugno
2017, pochi giorni dopo i fat-
ti di piazza San Carlo, com-
menta con Paolo Giordana
la relazione della Corte dei
Conti che ipotizza il pre dis-
sesto, fatta uscire dal Comu-
ne stesso. «Bisognava aspet-
tare di fare San Giovanni e
poi si faceva la comunicazio-
ne, uscire adesso vuol dire
bruciarsi la notizia, farla ri-
sultare merda, cacca e dopo
prenderci ancora gli schiaf-
foni da quel p... di Fassino
che è colpa sua di tutta la
m... che ci stiamo prenden-
do noi». Giordana gli dà ra-
gione e Ferrari si sfoga anco-

ra: «Incominciamo a essere
un po’ antifassinisti caro Pao-
lo, eh».
Ferrari e Giordana ce l’han-
no con le strategie di comuni-
cazione impostate da Luca
Pasquaretta, il capo ufficio
stampa di Appendino e con il
suo modo di agire: «Ha rotto
abbastanza i marroni, poi mi
telefona tutte le sere alle un-
dici, io non so». È un fiume in
piena il vice direttore genera-
le di Palazzo Civico: «Perché
te non mi telefoni alle undici
di sera tutte le sere dandomi
degli ordini, urlando come
un pazzo, attaccandomi il te-
lefono in faccia (si riferisce
sempre a Pasquaretta, ndr)
perché io vengo lì e ti giro al
contrario. E gliel’ho anche
detto». —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

L’Università non può soddisfare le richieste di chi ha diritto ad un alloggio


Edisu, l’ente che distribuisce i sussidi: “Emergenza innegabile”


Troppe matricole


i posti letto non bastano


Esclusi 3800 studenti


8


Il numero degli indagati
nell’inchiesta
che ruota attorno
a Luca Pasquaretta

La sindaca Appendino è stata condizionata dalla guerra tra i suoi collaboratori Pasquaretta e Giordana

RETROSCENA


MERCOLEDÌ 23 OTTOBRE 2019LASTAMPA 47


CRONACA DI TORINO


3R T1 PR

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