La Stampa - 23.10.2019

(nextflipdebug5) #1

SUDOKU


Junior Sudoku

La soluzione dei giochi di ieri

Medio

Medio

Junior 1

Difficile Junior 2

3124


4213


1432


2341


425613


163425


651234


234156


342561


516342


742983156


519672348


368154927


236745891


47 1829563


985361274


854236719


69351 7482


127498635


629573418


315948276


874261395


967415832


541832769


238796154


492157683


753684921


186329547


2


41


4


53


6


35 6


2 53


5


13


1 49


17 8


58


19


246


7 49 3


58


123


62 58


176 3


7


6 52 1


4 58 7


89 34


7 24 5


2 75 8


6


317 2


FABRIZIO ASSANDRI


D


opo le 16,30 l'uscita
da scuola si sposta
sul retro. Causa pu-
sher. È la decisione
presa dal preside della scuola
elementare Fontana, Oscar
Maroni, da inizio settimana.
Per chi va al doposcuola o alle
attività della palestra, invece
di uscire sul tratto pedonale
di via Balbo, da adesso sbuca
su via Buniva. Meglio le auto
che dover subire minacce e as-
sistere a risse tra spacciatori e
clienti. «Cambia poco, ma al-
meno spostandosi sull'altra
via si evita lo scontro diretto
con quei personaggi» dice il di-
rigente. L'ultimo episodio sol-
tanto qualche giorno fa. «Ab-
biamo dovuto far riparare
all'interno della scuola una
madre con i suoi figli, terroriz-
zati: gli spacciatori si insegui-
vano con le bottiglie di vetro
rotte». E il collaboratore scola-

stico Eugenio indica un punto
sull'asfalto: «Guardi là, a terra
ci sono ancora le chiazze di
sangue».
La nonna Maria Rosa Atta-
demo è un fiume in piena men-
tre accompagna i due nipoti.
«I pusher ci fermano, ci mole-
stano, ci chiedono se voglia-
mo la droga, qualche giorno
fa a una di noi che voleva chia-
mare i carabinieri hanno det-
to: se lo fai ti sgozziamo».
Quello che manca, secondo
Attademo, «è il coraggio di de-
nunciare, di farci sentire». Ed
ecco che, dopo l'ultimo episo-
dio, i genitori hanno avviato
una raccolta firme per chiede-
re un servizio di sorveglianza.
E il preside sta scrivendo una
lettera aperta alla sindaca

Chiara Appendino e a tutte le
istituzioni. «Specie con il buio
questa zona diventa terra di
nessuno, l'area pedonale è la-
sciata al libero spaccio - dice
Maroni - Ma noi abbiamo atti-
vità aperte al quartiere fino al-
le sette di sera». Ecco perché
ha cambiato l'uscita. Il presi-
de, fresco di nomina, ha già
più volte chiesto l'aiuto delle
forze dell'ordine. «Non pre-
tendo che si risolva il proble-
ma, ma questo è un punto sen-
sibile, da tutelare, su cui si af-
facciano tre istituti scolastici.
È un problema di sicurezza ed
educazione: non vogliamo
chiudere gli occhi ai nostri stu-
denti, ma come facciamo a
educarli alle regole se fuori
succede di tutto?».
Essere costretti a cambiare
l'uscita da scuola, come chi
scappa, è secondo il preside
«un grande peccato, una resa,
anche perché l'area pedonale
di via Balbo sarebbe un gioiel-
lo». E i genitori, per riappro-
priarsene, nei mesi scorsi ave-
vano anche ridipinto le stac-
cionate e i tavoli. La denuncia
collettiva arriva dopo quella
del parroco don Gianluca At-
tanasio, per le risse e la movi-
da molesta in «Santa Giulia di-
ventata zona franca». Oggi al-
la Fontana ci sarà la festa d'ac-
coglienza dell'autunno. Se fa-
rà bello si proverà a stare in
cortile e a mettere tra parente-
si il degrado. Ma il clima è pe-
sante. «Mia figlia, a 11 anni, al
pomeriggio vorrebbe andare
da sola in palestra - dice Simo-
na Dal Conte, presidente del
comitato genitori - Ma non la
manderei mai da sola. Ho pau-
ra io stessa, infatti faccio il gi-
ro da corso Regina Margheri-
ta. La via pedonale è diventa-
ta un ghetto». I genitori rac-
contano di minacce e soprusi.
«La settimana scorsa ero nella
zona pedonale e, al mio rifiu-
to di comprare droga, un pu-
sher mi ha minacciata con
una bottiglia, così ho chiama-
to la polizia» racconta Cinzia,
mamma di una bambina di
quinta. «Nascondono la dro-
ga tra le panche, sotto i sellini
delle bici, nell'aiuola. Se ci se-
diamo sulle panchine in atte-
sa dell'uscita dei bambini di-
ventano aggressivi» spiega.
C'è chi, come la mamma Fla-
via Gotta, ammette: «Ho pau-
ra che la nostra denuncia farà
solo spostare il problema di
cento metri. È brutto da dire,
ma io sarei già contenta: an-
che noi una volta siamo dovu-
te scappare per una rissa.
Non si può lasciare in queste
condizioni uno spazio così de-
licato in cui crescono i nostri
bambini». —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

MARIA ROSA ATTADEMO


UNA NONNA


Almeno
spostandosi
sull'altra via si evita
lo scontro diretto
con quei personaggi

OSCAR MARONI


PRESIDE DELLA SCUOLA


FLAVIA GOTTA


UNA MAMMA


Omicida tenta di sgozzare la compagna


“Nessuno poteva prevedere il suo gesto”
Il tribunale difende la struttura carceraria

Le sue referenze erano otti-
me. Per questo il carcere di
Alessandria aveva chiesto che
Mohamed Safi, il tunisino che
venerdì scorso, mentre era in
permesso lavoro dal peniten-
ziario, ha cercato di sgozzare
la compagna, venisse trasferi-
to alle Vallette per affrontare
un percorso riabilitativo. «La
relazione alessandrina era
molto positiva. L’uomo aveva
lavorato nel panificio del car-
cere e si era distinto per capaci-
tà e comportamento» spiega

Anna Bello, presidente del Tri-
bunale di sorveglianza di Tori-
no. Al Lorusso e Cutugno arri-
va nel settembre 2018. Esce
dalla cella per lavorare come
aiuto pasticciere da Gaudenti,
poi come cameriere al bar del
Palagiustizia e infine al bistrot
Pausa Cafè di Grugliasco. Fre-
quenta una donna. Ma quan-
do lei scopre che, nel 2008 a
Bergamo, Mohamed aveva uc-
ciso la fidanzata dell’epoca,
decide di lasciarlo. E lui cerca
di ammazzarla. Sfregiandola

per sempre. Così quel permes-
so lavorativo finisce nel miri-
no del guardasigilli Alfonso
Bonafede, che dispone accer-
tamenti ministeriali. «La dire-
zione del carcere ha chiesto
che Safi potesse lavorare all’e-
sterno del penitenziario - sot-
tolinea il magistrato - La richie-
sta è stata analizzata dai magi-
strati di sorveglianza che esa-
minano le ipotesi di trattamen-
to e controllano che rispettino
la legge». Safi è stato sottopo-
sto ad un esame psicologico
molto attento. «Nessuno - di-
chiara la presidente Bello - po-
teva prevedere un simile epi-
sodio». Ieri, il fermo è stato
convalidato. I. FAM. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Il preside chiede
l’intervento della
Città: qui è terra
di nessuno

A una di noi che
voleva chiamare
i carabinieri hanno
detto: se lo fai
ti sgozziamo

Non si può lasciare
così uno spazio
tanto delicato,
in cui crescono
i nostri bambini

Vanchiglia, l’elementare Fontana ostaggio dello spaccio

L’uscita del doposcuola


si trasferisce sul retro


“Abbiamo paura dei pusher”


IL CASO


REPORTERS


L’ultima uscita dall’ingresso prncipale, su via Balbo, alle 16,30

MERCOLEDÌ 23 OTTOBRE 2019LASTAMPA 49


CRONACA DI TORINO


T1 PR

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