Il Sole 24 Ore - 23.10.2019

(Joyce) #1

12 Mercoledì 23 Ottobre 2019 Il Sole 24 Ore


Economia & Imprese


TERZA EDIZIONE


«Best performance


award», oggi i vincitori


Si conclude questa sera a Milano,


con un evento in Bocconi e la


nomina dei vincitori, la terza
edizione del «Best performance

award», il campionato dedicato


alle imprese italiane eccellenti
economicamente e focalizzate

sulla sostenibilità ambientale,


sociale e di governance. Nato nel
 dalla collaborazione tra SDA

Bocconi School of Management,
J.P. Morgan Private Bank, Pwc,

Gruppo  ORE e Refinitiv, il Best


Performance Award si rivolge
alle aziende italiane con fatturato

tra i  milioni e i  miliardi di


euro. Le società devono rispettare
alcuni criteri, come essere

indipendenti da un gruppo


straniero, mostrare una crescita
dei ricavi e registrare una crescita

superiore alla media settoriale.


FILIERA EX-AUCHAN


Conad chiede il 20%


di sconto ai fornitori


Uno sconto extra del % sulle


fatture da saldare. È questa la


richiesta avanzata nelle scorse
settimane da Auchan Italia ai

suoi fornitori. La notizia è


rimbalzata sui media e ora
Conad, a cui fa capo Auchan,

motiva questa richiesta come un


«contributo “una tantum”
straordinario che fa parte di un

pacchetto di attività per il rilancio


della rete Auchan». Una proposta
che pone in difficoltà le pmi che

servono il neo colosso della Gdo.


In più diversi fornitori sono
preoccupati di ritrovarsi espulsi

dalla centrale acquisti Conad


perché in una nota diffusa ieri si
precisa che «la continuità dei

rapporti commerciali, l’accordo


sulle condizioni in essere e ogni
aspetto delle trattative tra

aziende variano in funzione del
piano di rilancio programmato».

IN BREVE
Cibus Tec da record

con oltre 500


novità smart e green


Enrico Netti


Dal nostro inviato


PARMA

Cinquecento e più innovazioni,
dall’industria . all’impiego di

tecnologie evolute come la realtà


aumentata, l’intelligenza artifi-
ciale, blockchain oltre a un livello

di specializzazione, efficienza e


sicurezza sempre più spinta. Ol-
tre a un approccio sempre più

ecosostenibile a partire da mac-


chinari in grado consumare meno
elettricità e acqua, di ridurre

sprechi e scarti, da linee di confe-


zionamento in grado di usare
sempre più materiali green, eco-

compatibili e riciclabili.


Tutto questo e molto di più è
esposto da ieri a Parma, nel cuore

della food valley, alla esima edi-


zione del Cibus Tec tra le più im-
portanti manifestazioni al mondo

dedicate alle tecnologie alimenta-


ri. «Anche Cibus Tec è cambiata,
soprattutto negli ultimi dieci anni

sulla spinta della crisi e oggi conoi-


ga il valore della sostenibilità con
sempre più aziende che scelgono

la via della certificazione green


con la capacità di innovazione» ri-
corda Gian Domenico Auricchio,

presidente di Fiere di Parma. Il nu-


mero degli espositori ha toccato
quota . contro i mille della

passata edizione (+%) mentre la
superficie espositiva «ha raggiun-

to i mila metri quadri coprendo


l’intero quartiere fieristico» ag-
giunge Antonio Cellie, ceo dell’en-

te fieristico. Il vero asset della ma-


nifestazione sono soprattutto quei
mila top buyer provenienti da 

paesi, i visitatori attesi sono invece
circa mila di cui un quarto dal-

l’estero, alla ricerca delle migliori


tecnologie per l’industria alimen-
tare. «Cibus Tec rivendica il ruolo

guida del nostro Paese nelle tecno-


logie alimentari. Un settore poco
noto ai più ma di quelli che fanno

dell’Italia un punto di riferimento


mondiale» ha detto la ministra
delle Politiche agricole, alimentari

e forestali Teresa Bellanova nel


suo messaggio di saluto. La con-
ferma di questa leadership arriva

indirettamente dai dati del com-


parto macchine per l’industria ali-
mentare dove l’Italia ha la leader-

ship in Europa grazie a .


aziende, la stragrande maggioran-
za sono Pmi, incluse quelle della

componentistica, per complessivi


mila addetti e un giro d’affari di
, miliardi secondo le ultime rile-

vazioni di Prometeia. A queste si


deve aggiungere la filiera del con-
fezionamento e packaging che

genera altri , miliardi di ricavi
con . Pmi e mila addetti. Al-

tro record è nell’export con  mi-


liardi di euro e una quota del com-
mercio mondiale del ,%.

A Parma tutte queste Pmi


schierano il frutto degli ultimi an-
ni di lavoro nell’area ricerca e svi-

luppo: più di  innovazioni per


portare sulle tavole del mondo cibi
migliori sia dal punto di vista or-

ganolettico che nutrizionale e am-


bientale. Cibi sicuri perché l’indu-
stria lavora molto sul fronte delle

sicurezza alimentare con riduttori


antibatterici (Tramec), nuovi im-
pianti di sterilizzazione a radiofre-

quenza (Stalam) o a perossido di


idrogeno (De Lama). Qui M pre-
senta un nuovo test per individua-

re in tempi molto rapidi, tra i  e i


 minuti, il batterio Escherina
Coli che nei casi peggiori può por-

tare alla morte.


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TECNOLOGIE ALIMENTARI


Il settore conta . Pmi


con , miliardi di ricavi


di cui  realizzati all’estero


Il Casinò di Saint Vincent


scongiura il fallimento


Filomena Greco


Il Tribunale di Aosta dà il via libera al


concordato per il Casino di Saint Vin-


cent, omologato ieri. E così la storica


casa da gioco valdostana, che tra l’al-


tro è anche uno dei principali datori


di lavoro dell’intera regione, scon-


giura il fallimento e si rimette in mar-


cia. «Il lavoro è soltanto all’inizio –


dice l’amministratore unico Filippo


Rolando – abbiamo rimesso la barca


in equilibrio ma ora bisogna mante-


nere il ritmo e andare avanti con il


piano industriale». Una barca, per


usare la metafora di Rolando, che nei


prossimi cinque anni dovrà onorare


debiti per oltre  milioni, una cifra
a cui si arriva sommando i crediti pri-

vilegiati alla quota – pari al % – dei


crediti chirografi, che superano i 
milioni di euro. A luglio la maggio-

ranza dei creditori aventi diritto si è


espressa a favore dell’ipotesi di con-
cordato, due società si sono invece

opposte mentre una terza realtà, Elle


Claims, società del gruppo Lefebvre,
gestore della casa da gioco prima del

passaggio diretto alla Regione ed


esclusa dai creditori potrebbe fare
ulteriore ricorso. Lo stesso commis-

sario giudiziale di Casinò della Vallèe


Ivano Pagliero si è costituito il  otto-
bre scorso chiedendo il rigetto delle

opposizioni all’omologa. «Il proble-


ma principale – riassume Rolando –
è di tipo gestionale, era necessario

rimettere in equilibrio la macchina»,
tagliando i costi e mantenendo i rica-

vi. Da qui la decisione dolorosa «di


sacrificare  addetti oltre a un cen-
tinaio di collaboratori» riassume Ro-

lando. A convincere i giudici hanno


contribuito probabilmente anche i
numeri dell’attività ordinaria di Sa-

int Vincent, che ha registrato un utile


al  giugno  pari a , milioni,
circa mezzo milione in più di quanto

previsto, con una liquidità disponibi-


le pari a  milioni e ricavi stimati nel
 a  milioni. «Abbiamo genera-

to una liquidità significativa e pos-


siamo dar seguito al concordato ma
non ci si può rilassare».

Per Salvatore Sanzo, uno degli av-
vocati dello Studio legale LCA che sta

seguendo la procedura per conto


della società Casino de la Vallèe, «la
decisione del tribunale rappresenta

un riconoscimento importante, an-


che alla luce delle difficoltà iniziali».
Quella per il Casino è stata una pro-

cedura partita in salita: nei primi


mesi in cui si parlava di amministra-
zione straordinaria, ricorda l’avvo-

cato, «la cassa era sufficiente per so-


stenere l’attività di poche settimane,
ora la situazione è molto diversa». Il

piano industriale ha durata quin-


quennale, fino al , e prevede la
conclusione della fase dei pagamenti

nel primo semestre del .


Uno dei nodi dell’intera questio-
ne era rappresentato dal credito, pa-

ri a  milioni, vantato dalla Regione
autonoma verso la Casa da gioco.

Una questione risolta dalla Giunta


regionale con un Ddl, votato poi in
Aula nel mese di luglio, pochi giorni

prima dell’adunanza dei creditori: la


Regione in sostanza ha deciso la
conversione dell’importo – «condi-

zionatamente alla omologazione del


concordato preventivo, in apporto
patrimoniale attraverso la sottoscri-

zione da parte di Finaosta di uno


strumento finanziario partecipativo
(SFP) emesso dallo stesso Casinò de

la Vallèe, senza previsione di rim-


borso». Dunque quello che era un
credito ora è diventato un impegno

patrimoniale, con un duplice obiet-


tivo: provare a evitare un richiamo
da parte dell’Europa in materia di

aiuto di Stato e tutelare la proprietà


ricapitalizzando un bene come la
Casa da Gioco. Il Tribunale fissa co-

munque in  giorni il termine per la


conclusione dell’iter per convertire
il credito in apporto patrimoniale

per la società. Un altro impegno da


onorare per il Casinò.


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INDUSTRIA DEI GIOCHI


Sì del tribunale di Aosta


al concordato in continuità


dopo l’adesione dei creditori


I debiti totali ammontano


a circa  milioni; l’impegno


è di pagarne  entro il 


Il banco non salta. La casa da gioco di Saint-Vincent


MARKA
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