26 Mercoledì 23 Ottobre 2019 Il Sole 24 Ore
Norme
Tributi
Il prospetto «Aiuti di Stato»
va compilato per competenza
REDDITI E IRAP 2019
Le imprese corrono il rischio
di duplicare nei prospetti
i bonus presenti nei Registri
Non si indicano Ace, super e
iper-ammortamento, patent
box e credito d’imposta R&S
Giorgio Gavelli
Resta fitta la nebbia sulla compila-
zione del prospetto “Aiuti di Stato”
nei modelli Redditi (righi
RS e RS) e Irap (righi
IS e IS).
Nonostante il termine per la tra-
smissione telematica si avvicini,
nessuno risponde alle tante per-
plessità delle imprese. Va ricordato
(si veda «Il Sole- Ore» del mag-
gio e del luglio ) che la previ-
sione del prospetto si deve all’isti-
tuzione del Registro nazionale degli
aiuti di Stato (Rna), articolo della
legge /, e al regolamento ap-
provato con decreto dello Sviluppo
economico /.
Quest’ultimo distingue due tipo-
logie di aiuti:
quelli soggetti a un procedi-
mento di concessione (disciplina-
ti dagli articoli e );
quelli non subordinati all’ema-
nazione di provvedimenti di con-
cessione o di autorizzazione alla
fruizione, la cui disciplina è conte-
nuta nell’articolo .
Per questi ultimi (e per quelli con
provvedimenti concessori a impor-
to non determinato), gli obblighi di
consultazione del Registro e di regi-
strazione dell’aiuto individuale so-
no assolti dall’Amministrazione
competente preposta alla fase di
fruizione in un momento successi-
vo alla fruizione stessa; in partico-
lare, gli aiuti fiscali “automatici” (si
pensi al credito d’imposta “forma-
zione .”) si intendono concessi e
sono inseriti nel Registro nazionale
dalle Entrate nell’esercizio finan-
ziario successivo a quello di presen-
tazione della dichiarazione fiscale
nella quale sono dichiarati dal be-
neficiario. In base alle istruzioni, il
prospetto va compilato anche dai
soggetti che hanno beneficiato nel
periodo d’imposta di aiuti fiscali nei
settori dell’agricoltura e della pesca
e acquacoltura, da registrare nei re-
gistri Sian (Sistema integratico
agricolo nazionale) e Sipa (Sistema
italiano della pesca e dell’acquacol-
tura). Per cui, per rispondere ad un
quesito frequente, le imprese non
devono inserire nel prospetto di-
chiarativo gli aiuti già presenti nei
Registri (come, ad esempio, la con-
tribuzione della legge Sabatini), in
quanto il dato verrebbe duplicato.
Il prospetto inserito nella dichia-
razione serve a completare il Rna de-
gli importi che gli enti preposti non
possono inserire, per mancanza di
informazioni. E, sempre per rispon-
dere a un altro dubbio diffuso, non si
deve replicare esattamente quanto
già inserito nella nota integrativa in
adempimento di quanto previsto
dall’articolo , commi e seguenti,
della legge /, se non altro perché
per il prospetto dei modelli Redditi e
Irap non vige alcuna soglia minima di
indicazione di mila euro annui (co-
me è previsto, invece, per i bilanci) e
inoltre il principio non è quella di
“cassa” ma quello di “competenza”,
nel senso che occorre indicare gli aiu-
ti i cui presupposti per la fruizione si
sono verificati nel periodo d’imposta
di riferimento della dichiarazione.
Anche qui è opportuno fare un
esempio. Le imprese che hanno fru-
ito nel della “Tremonti quater”
(articolo del decreto legge /)
hanno utilizzato in compensazione
nel modello F nel corso del
la terza quota dell’agevolazione,
che va indicata nel quadro RU (pre-
cisamente nella sezione I, con codi-
ce A a rigo RU) ma non nei righi
RS e , perché il diritto alla
fruizione del credito è maturato al-
l’atto dell’effettuazione dell’inve-
stimento, generalmente nel .
La tabella allegata alle istruzioni
al quadro RS cita, invece, il bonus
per gli investimenti nel Mezzogior-
no (articolo , comma , legge
/), i cui presupposti potevano
sorgere nel .
Inoltre, poiché le istruzioni sono
chiare nel limitare l’indicazione alle
agevolazioni di natura fiscale, si ri-
tiene che non vada riportata alcuna
forma di sgravio contributivo o altri
benefici di natura previdenziale o
assistenziale.
Così come non va indicato ciò
che non è aiuto di Stato o de mini-
mis (come l’Ace, il super o iper-am-
mortamento, il patent box e il credi-
to d’imposta ricerca e sviluppo). A
nostro avviso (ma un chiarimento
sarebbe opportuno) sfuggono al-
l’indicazione anche il contributo
Gse e il credito d’imposta per il co-
siddetto “caro petrolio” (articolo
del decreto legge /), mentre van-
no inseriti il “bonus alberghi” (de-
creto legge / – codice ) e i
tanti aiuti de minimis, come ad
esempio il credito d’imposta per gli
esercenti impianti distribuzione
carburante (articolo , comma ,
legge /) e quello per il recupe-
ro dei contributi Ssn (articolo ,
comma , legge /).
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA MANCATA COMPILAZIONE
Il codice residuale espone al pericolo di sanzioni
La tabella dei codici degli aiuti riportata
dalle istruzioni al modello Redditi e Irap
(quest’ultima suddivisa tra Stato e sin-
gole Regioni) aiuta a individuare le ipo-
tesi di maggiore interesse, se non fosse
che viene in entrambi i casi previsto un
codice residuale (“”) in cui riportare
gli «altri aiuti di Stato o aiuti de minimis
diversi da quelli sopra elencati».
Si apre, quindi, la caccia a individua-
re quali importi vadano inseriti con
questo codice, vale a dire le agevolazioni
di natura fiscale che, nel contempo, sia-
no qualificabili come aiuto di Stato o de
minimis, non siano già presenti nel Re-
gistro e siano state fruite nel .
In merito all’aspetto sanzionatorio,
la mancata o omessa compilazione del
prospetto potrebbe avere conseguenze
importanti. Le istruzioni ai righi in esa-
me riportano che «l’indicazione degli
aiuti nel prospetto, infatti, è necessaria
e indispensabile ai fini della legittima
fruizione degli stessi», ammonimento
che andrebbe chiarito nei contenuti. È,
comunque, facile immaginare sin d’ora
che nasceranno contenziosi sulla natu-
ra (sostanziale o formale) di questo
adempimento e sulla legittimità di una
dichiarazione integrativa presentata ol-
tre i termini. Si tratta di un altro aspetto
che distingue questo obbligo da quello
della trasparenza in bilancio, per il qua-
le, come è noto, l’articolo , comma -
ter, della legge / prevede per l’ina-
dempimento una sanzione pari all’%
degli importi ricevuti con un importo
minimo di mila euro.
Va anche tenuto presente che il pro-
spetto del quadro RS va compilato an-
che con riferimento ad aiuti già riportati
in dichiarazione, tipicamente nel qua-
dro RU (ad esempio il credito d’imposta
per investimenti pubblicitari).
Viste le conseguenze, è necessario
che chi di dovere dirami in breve i chia-
rimenti mancanti, soprattutto sul co-
dice residuale “” e sull’obbligo di
segnalazione o meno delle agevolazio-
ni più diffuse, anche perché è noto che
gli Stati stessi (sicuramente più com-
petenti in materia dei singoli contri-
buenti), in passato, hanno mal inter-
pretato il concetto di aiuto di Stato, fi-
nendo più volte per essere “bacchetta-
ti” dalle istituzioni comunitarie.
—Gio.Gav.
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La sentenza della Ceduorte
europea dei diritti dell’uomo
depositata il ottobre offre
molti spunti di riflessione
sulla normativa italiana.
di Aldo Bottini—a pag.
Lavoro
Ok sui controlli
a distanza
superabile dopo
la sentenza Ue
È tutta dovuta l’Iva anche
se derivante da una fattura
emessa per operazioni
inesistenti. Così la Cassazione
con l’ordinanza /.
di Laura Ambrosi—a pag.
Fisco
Fattura emessa
per operazioni
inesistenti: si
versa tutta l’Iva
Non solo la norma Ilva. Il decreto crisi, sul quale il governo
Conte bis al suo primo provvedimento da approvare in
Parlamento ha subito usato lo strumento della fiducia
(sarà votata oggi), contiene anche misure su lavoro, ener-
gia e altre materie. A partire dalla norma sui rider, per i
quali è previsto un doppio canale. Se sono impiegati in
modo continuativo ed etero organizzato, avranno appli-
cate le tutele del lavoro subordinato. Se, invece, lavorano
in modo occasionale e discontinuo (autonomi) avranno
livelli minimi di tutela: è vietato il cottimo, va garantito un
compenso minimo orario parametrato ai minimi tabellari
stabiliti dai contratti nazionali, sono soggetti alla copertu-
ra antinfortuni e contro le malattie professionali, a carico
del committente, con l’obbligo di stendere in forma scritta
i contratti individuali. Inoltre si modifica il Jobs act, esten-
dendo il concetto di collaborazioni etero organizzate dal
committente, le cosiddette “finte collaborazioni”, alle
quali si applicherà la disciplina del lavoro subordinato.
Per Anpal servizi è prevista la stabilizzazione del per-
sonale che ha prestato servizio con contratto a tempo
determinato, e nel triennio - può bandire proce-
dure concorsuali per le assunzioni a tempo indeterminato
riservate ai collaboratori in servizio al ° genna-
io (con l’esclusione dei navigator).
La norma avrà un impatto su una buona par-
te dei precari storici della Spa. Inoltre si rifi-
nanzia la Cigs aggiungendo milioni di euro
ai milioni già previsti per quest’anno.
Tra le principali novità emerse in com-
missione Industria c’è l’intervento sul cosid-
detto “end of waste”, la normativa per stabi-
lire quando un rifiuto cessa di essere consi-
derato tale. L’obiettivo è risolvere l’emer-
genza che blocca il riciclo. L’emendamento
però ha subito destato la preoccupazione degli opera-
tori del settore per l’impatto burocratico. Si apre di
fatto alle autorizzazioni regionali caso per caso ma
con maggiori controlli di Arpa, Ispra, ministero del-
l’Ambiente, anche ex post.
Approvato anche a uno stanziamento di , milioni
in tre anni per finanziamenti agevolati alle piccole e
medie cooperative di lavoratori provenienti da aziende
in crisi. Via libera a un Fondo per la riconversione occu-
pazionale nei territori in cui sono localizzate centrali
a carbone e al Fondo per la transizione energetica nel
settore industriale.
Potenziata l’unità del Mise che gestisce le vertenze in-
dustriali, oggi composta da quattro persone, con l’asse-
gnazione di un numero massimo di funzionari.
Un emendamento Stelle impone che, per cinque anni
dopo il loro incarico, i componenti dell’unità non possano
lavorare per aziende delle quali si sono occupati al mini-
stero. I parlamentari potranno partecipare ai tavoli di crisi
aziendale al Mise, ma solo su invito.
«L’Associazione italiana alberghi della gioventù sarà
trasformata in ente pubblico sottoposto alla vigilanza del-
la presidenza del consiglio.
Carmine Fotina
Giorgio Pogliotti
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IL DECRETO CRISI
OGGI IL VOTO ALLA CAMERA
Doppio canale per i rider
Potenziata l’unità Mise
che gestisce le vertenze
QUOTIDIANO
DEL FISCO
DICHIARAZIONI
La disponibilità estera
obbliga al quadro RW
La trasmissione di istruzioni e
volontà al titolare formale integra
una vera a propria
movimentazione degli
investimenti e attività finanziarie
estere, rilevante ai fini degli
obblighi di monitoraggio fiscale
e, quindi, di indicazione nel
quadro RW della dichiarazione
dei redditi. È quanto si desume
dalla recente pronuncia della
Corte di cassazione: ordinanza
, VI sezione civile,
depositata il ottobre .
— Alessandro Borgoglio
Il testo integrale dell’articolo su:
quotidianofisco.ilsole24ore.com
QdF
I PUNTI CRITICI
Il quadro RS
Il prospetto del quadro RS va
compilato anche con riferimento
ad aiuti riportati in dichiarazione,
tipicamente nel quadro RU.
L’obbligo di segnalazione
È necessario che chi di dovere
dirami i chiarimenti mancanti, sul
codice residuale “999” e
sull’obbligo di segnalazione o meno
delle agevolazioni più diffuse
Urgono chiarimenti
sull’obbligo di segnalazione
delle agevolazioni più diffuse
Bandi per
assumere
all’Anpal
e all’Inl
Autorizzazio
ni regionali
per l’«End
of waste»
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