la Repubblica - 22.10.2019

(Brent) #1
dal nostro corrispondente
Alberto D’Argenio

Bruxelles — È pronta la lettera del-
la Commissione europea sulla ma-
novra italiana. Una richiesta di infor-
mazioni decisamente soft, soprat-
tutto se confrontata con le bordate
dello scorso anno quando Bruxelles
costrinse il governo Salvini-Di Maio
a tagliare 10 miliardi in deficit alla
legge di bilancio gialloverde, pena il
commissariamento del Paese. Que-
st’anno la situazione appare diver-
sa, con gli europei pronti a promuo-
vere il budget italiano. A patto però
che non venga stravolto in Parla-
mento sotto la spinta di Luigi Di Ma-
io e Matteo Renzi. Questo il vero ti-
more che si respira nella capitale
dell’Unione, dove in queste ore ven-
gono monitorate con grande atten-
zione e una certa preoccupazione le
polemiche scatenate dai leader di
M5S e Italia Viva.
La richiesta di informazioni euro-
pea è quasi un atto dovuto, visto che
il ministro Roberto Gualtieri ha dise-
gnato una manovra oltre i limiti del-
le regole della zona euro con un de-

terioramento del saldo strutturale
dello 0,1% anziché una sua correzio-
ne dello 0,6%. Quel 2,2% “espansivo”
di deficit accettabile solo grazie a
un’ampia dose di flessibilità che Bru-
xelles deve ancora accordare. In tut-
to 14 miliardi di tolleranza, pari a
uno 0,7% del rapporto tra deficit e
Prodotto interno lordo. Tuttavia nel
dialogo informale tra il Tesoro e il
Berlaymont la situazione appare in
discesa e il via libera alla flessibilità
a portata di mano. Ecco perché la let-
tera italiana — data in partenza nella
tarda serata di ieri, con pubblicazio-
ne oggi — sarà quasi un pro forma,
praticamente una fotocopia delle
missiva già inviata alla Finlandia e
di quelle che saranno spedite a un
gruppo di paesi tra cui Francia, Spa-
gna, Belgio e Portogallo.

Per quanto l’operazione sui conti
messa in piedi dal governo per alleg-
gerire l’intervento da 23 miliardi
per sterilizzare l’aumento dell’Iva
sia al limite, non verrà bocciata da
Bruxelles nelle prime due settima-
ne dalla sua notifica, ovvero entro il
31 ottobre. Di per sé un successo poli-
tico, al quale si aggiungerà il fatto
che la Ue non imporrà nemmeno
modifiche sostanziali alla manovra.
Si limiterà a chiedere più informa-
zioni su come il governo intenda re-
cuperare 3 miliardi dall’evasione fi-
scale e come vorrà giustificare una
parte della flessibilità pari a poco
meno di 4 miliardi che il Tesoro lega
alle spese per il ponte Morandi e agli
interventi contro il dissesto idrogeo-
logico. Ieri da Via XX settembre, pri-
ma ancora di ricevere la lettera, han-

no assicurato che risponderanno en-
tro domani. Scampata la bocciatura
immediata di ottobre, il giudizio de-
finitivo sulla manovra arriverà entro
il 20 novembre e a scriverlo sarà l’at-
tuale Commissione europea guidata
da Jean-Claude Juncker, visto che il
nuovo esecutivo presieduto da Ursu-
la von der Leyen non otterrà la fidu-
cia dell’Europarlamento entro fine
mese e nella migliore delle ipotesi
entrerà in carica il primo dicembre,
con 30 giorni di ritardo.
Importante sarà la tappa del 4 no-
vembre, quando la Ue pubblicherà
le sue previsioni economiche d’au-
tunno. Nel documento potrebbe
emergere uno scostamento tra i cal-
coli del governo e quelli della Com-
missione, con il deficit che potrebbe
risultare più alto di un decimale. Tut-
tavia né a Roma né a Bruxelles que-
sto rischio desta grande preoccupa-
zione, visto che la manovra — al con-
trario di quella dello scorso anno —
nel suo complesso viene considera-
ta accettabile per quanto al limite
dei parametri. Eppure tutto potreb-
be cambiare se in Parlamento ver-
ranno modificate misure e saldi del-
la legge su spinta di Luigi Di Maio e
Matteo Renzi. A quel punto a novem-
bre la situazione potrebbe compli-
carsi e l’impalcatura messa in piedi
dal Tesoro crollare. Con il rischio di
tornare allo scontro e alle minacce
di commissariamento con una pro-
cedura di infrazione europea sul de-
bito. Insomma, le ostilità tra gover-
no e Commissione si riaprirebbero
con conseguenti danni da miliardi
di euro, bruciati dai mercati causa
spread. Proprio come dodici mesi fa.

Il 99,9% dei ladri


di appartamento


sono bianchi. A volte


si ha un’idea un po’


strana del colore


della pelle in relazione


alla criminalità


g


Il magistrato
FRANCESCO
GRECO
68 ANNI

f


Le risse sulla manovra allarmano l’Ue


che ora teme l’assalto dei partiti


«In una società
spaccata come la
nostra, la cronaca
giudiziaria è un
mezzo di lotta
politica». A dirlo in
un incontro alla
Luiss è stato
Giuseppe
Pignatone, ex
procuratore capo di
Roma e ora
presidente del
Tribunale del
Vaticano.

Il j’accuse del procuratore capo di Milano


Greco: “Le imprese investono


più in tangenti che in innovazione”


di Matteo Pucciarelli

Milano — Alcune imprese scelgono
la scorciatoia: meglio una tangente
che l’innovazione. A dirlo è il procu-
ratore capo del tribunale di Milano
Francesco Greco. Il problema della
corruzione internazionale «è fonda-
mentale», «ne siamo pieni e ne ve-
diamo gli effetti negativi, sia nei con-
fronti degli Stati vittime che nei con-
fronti delle nostre imprese che inve-
ce di investire in innovazione inve-
stono in tangenti».
Il parterre all’ascolto, in occasio-
ne della presentazione del bilancio
sociale 2018 di Palazzo di Giustizia,
era nutrito: dai vertici delle forze
dell’ordine e della magistratura co-
me il vice presidente del Csm David
Ermini, delle istituzioni, vedi il presi-
dente della Lombardia Attilio Fonta-
na e il vicepresidente di Assolombar-
da Antonio Calabrò, e anche una cin-
quantina di studenti delle scuole su-
periori. Il magistrato, da tre anni al-
la guida della procura, non ha fatto
ovviamente alcun riferimento ad in-
dagini in corso. Sulle tangenti però
ha spiegato che non si limitano «a
danneggiare business o reputazio-
ne delle multinazionali ma costitui-
scono un meccanismo consolidato
che incide direttamente o indiretta-
mente sulla popolazione dei Paesi
coinvolti, razziandone le risorse ne-

cessarie allo sviluppo socio-econo-
mico e peggiorandone, di conse-
guenza, le condizioni di vita». E an-
cora: «A livello internazionale, al co-
lonialismo si è andata via via sosti-
tuendo la corruzione che ha soste-
nuto regimi corrotti e dittatoriali,
depredando per pochi spiccioli le ri-
sorse dei Paesi a scapito dello svilup-
po democratico, economico e socia-
le di intere popolazioni mantenute
a livello di povertà e costrette ad

emigrare per fame». Va ricordato a
questo proposito, visto che le parole
di Greco sembrano calzare a pennel-
lo, che a Milano sono in corso vari
procedimenti per corruzione inter-
nazionale nei confronti di Eni. A pro-
posito di immigrazione, «il 99,9 per
cento dei ladri di appartamento —
ha sottolineato Greco — sono bian-
chi e lo dico perché a volte si ha un’i-
dea un po’ strana del colore della
pelle in relazione alla criminalità».
Infine il procuratore ha ricordato
un altro dato impressionante: nella
sola Milano il passivo dei fallimenti
aperti delle imprese vale 9,5 miliar-
di di euro; in Italia la cifra sale a 105
miliardi. Tra i numerosi dati resi
pubblici, c’è anche l’allarme lancia-
to dal presidente del Tribunale Ro-
berto Bichi a proposito delle richie-
ste di asilo dei migranti. Bichi ha
espresso una «forte preoccupazio-
ne» per la «gestione dei procedimen-
ti dei richiedenti protezione interna-
zionale. Si è passati dai poco più di 2
mila procedimenti del 2015 agli ol-
tre 4.500 fascicoli dell’anno succes-
sivo, con un numero di ricorsi supe-
riori al doppio di quelli dell’anno
precedente». A questo surplus di la-
voro non è corrisposto però un au-
mento delle risorse. L’organico in
uno dei tribunali più importanti di
Italia è sottodimensionato del 10
per cento per quanto riguarda le to-
ghe e del 20 per gli amministrativi.

2,2%


Il rapporto deficit/pil
La manovra fissa il deficit al
2,2%: operazione espansiva
visto che il governo anziché
tagliare l’indebitamento dello
0,6% lo aumenta dello 0,1%

7 miliardi


La flessibilità dell’Italia
La flessibilità che l’Italia
chiede alla Commissione
europea è di 14 miliardi circa,
divisi tra 10 miliardi di
tolleranza prevista dalle
regole e 4 miliardi per
interventi contro il dissesto
idrogeologico

30 ottobre


La date per il giudizio
La Commissione potrebbe
bocciare la manovra entro il 31
ottobre, ma non lo farà. Il
giudizio finale arriverà entro il
20 novembre e
probabilmente sarà positivo

I numeri
Il test dell’Europa

L’ex procuratore capo di Roma
Pignatone: “La cronaca mezzo di lotta politica”

Primo piano Piccoli armistizi


Da Bruxelles


una lettera con richiesta


di informazioni, ma


il giudizio nel merito è


positivo. Preoccupano


invece le polemiche


scatenate da M5S e Iv


Matteo Puppo
Prodiere
Prossimo obiettivo
Tokyo 2020

Alpaca wool jumper
Maglione in stile nautico realizzato in
filato misto alpaca con fantasia mélange.

pagina. 4 Martedì, 22 ottobre 2019

Free download pdf