Il Sole 24 Ore Martedì 22 Ottobre 2019 31
Welfare
Assicurazioni
Rapporti
Allungamento della vita, tempi di
attesa nella sanità e prevenzione
spingono le assicurazioni salute.
—Servizio a pagina
Le compagnie
Le liste d’attesa
e la cultura
della prevenzione
spingono le polizze
Assistenza.
Nei primi sei mesi del 2019
il settore assicurativo ramo
malattia ha raccolto premi
per 1,6 miliardi
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Accordi collettivi nazionali. Previdenza integrativa
e sanità restano al centro delle intese per il welfare
che però oggi includono anche altri tipi di benefici
Pensioni e salute
il nocciolo duro
di tutti i contratti
Cristina Casadei
P
er risalire alle prime for-
me di welfare nella con-
trattazione collettiva na-
zionale di lavoro bisogna
andare indietro di molti
decenni. In principio era-
no soprattutto fondi di previdenza
complementare e di sanità integrati-
va; poi sono arrivati pacchetti compo-
siti di servizi che vanno dalla forma-
zione fino alle attività di badanti e ba-
by sitter, “acquistabili” tramite il con-
to welfare che il dipendente può
alimentare anche attraverso i premi
definiti negli accordi di produttività,
beneficiando di una fiscalità più leg-
gera. Il credito e le assicurazioni, gra-
zie anche alla particolare conoscenza
e sensibilità dei lavoratori del com-
parto, hanno sviluppato le forme più
ricche e avanzate di welfare contrat-
tuale, ma oggi non c’è praticamente
contratto collettivo nazionale delle
grandi categorie dell’industria, del
commercio e dei servizi che non abbia
il suo budget per il welfare.
Vuoi per la bassa crescita, vuoi per
l’andamento demografico, vuoi per la
riduzione della spesa per servizi in
rapporto al Pil, si è generato, anno do-
po anno, un aumento delle disugua-
glianze nella nostra società. In questo
contesto imprese e sindacati hanno
cercato di fare la loro parte anche at-
traverso la contrattazione, a livello
nazionale e poi aziendale.
L’accordo del 2016
Prima di entrare nel merito di alcune
categorie va ricordato che, nell’indu-
stria, l’accordo interconfederale di
Confindustria e Cgil, Cisl e Uil del
marzo ha definito una cornice in
cui devono avvenire i rinnovi dei con-
tratti. Nella cornice ampio spazio è ri-
servato proprio al welfare. L’accordo
spiega che imprese e sindacati riten-
gono «necessario salvaguardare il ca-
rattere universale del welfare pubbli-
co, migliorandone la qualità e il livello
delle coperture sociali». Le parti sono
convinte che forme di bilateralità
possono integrare il sistema di rela-
zioni industriali e il modello contrat-
tuale, contribuendo alla realizzazione
di un welfare contrattuale integrato e
coordinato. Il welfare contrattuale ha
«natura integrativa ai diversi livelli»
e «può rappresentare un terreno di
crescita del benessere organizzativo
e di conciliazione dei tempi di vita e
lavoro, nel quadro di un migliora-
mento complessivo della produttività
e delle condizioni di lavoro». Da com-
parto a comparto, però, ci sono molte
differenze e questo ha reso necessario
creare condizioni che favoriscano un
miglior coordinamento delle iniziati-
ve, a partire da un modello di gover-
nance che sia in grado di ottimizzare
e qualificare i contenuti della contrat-
tazione sul welfare integrativo.
Le linee di indirizzo
L’obiettivo è quello di garantire una
maggiore universalità delle tutele su
materie come previdenza comple-
mentare, assistenza sanitaria integra-
tiva, tutela della non autosufficienza,
prestazioni di welfare sociale, conci-
liazione dei tempi di vita e lavoro. La
previdenza complementare è diven-
tata sempre più importante, anche
grazie alle modifiche normative che
hanno introdotto maggiore flessibili-
tà in entrata e in uscita dai fondi pen-
sione. Per le parti occorre rafforzare il
secondo pilastro sia favorendo le
iscrizioni ai fondi sia diversificando i
portafogli di investimento.
I meccanici
Ai metalmeccanici, l’ultimo contratto
siglato da Federmeccanica e da Fiom,
Fim e Uilm ha portato in dote un pac-
chetto welfare molto composito, con
una cifra da spendere in flexible be-
nefit, sanità integrativa, previdenza
complementare e formazione. Per il
pacchetto di flexible benefit, nel
sono stati previsti euro per lavo-
ratore, da spendere in vari modi: dal
carrello della spesa, ai libri scolastici,
ai buoni benzina. La cifra è poi salita
a euro nel e a nel .
L’ultimo accordo ha anche introdotto
il diritto soggettivo alla formazione,
potenziato la previdenza comple-
mentare aumentando il contributo
aziendale al Fondo Cometa ed esteso
la sanità integrativa gratuita a tutti i
lavoratori e ai loro familiari, attraver-
so il Fondo MetaSalute. Il tema del
welfare rimane cruciale anche nel
contratto su cui si aprirà il negoziato
il prossimo novembre.
I chimici
Storicamente sindacati e imprese di
chimica e farmaceutica sono sempre
stati pionieri nell’ambito del welfare,
che si è concentrato su previdenza
complementare, con il Fonchim, e sa-
nità integrativa, con il Faschim. Nel-
l’ultimo contratto siglato da Feder-
chimica e Farmindustria e Filctem,
Femca e Uiltec, è stata valorizzata la
formazione a °, sia per i lavoratori
senior, per i quali diventa una sorta di
politica attiva, garantendone l’occu-
pabilità, sia per i giovani con percorsi
di alternanza scuola-lavoro. Confer-
mati gli investimenti del settore su si-
curezza, salute e ambiente che sono
alla base del costante calo degli infor-
tuni, anche puntando su strumenti
digitali. Al corposo pacchetto, la chi-
mica e la farmaceutica affiancano an-
che il fondo Tris, acronimo che sta per
Tutele, Riqualificazione, Innovazio-
ne, Sostegno. Si tratta di un fondo bi-
laterale nato per gestire processi
aziendali di innovazione, ricambio
generazionale e invecchiamento atti-
vo dei lavoratori.
I tessili
Nell’ultimo contratto anche i tessili,
seguiti poi da molti altri settori della
moda, hanno potenziato gli strumen-
ti di welfare. Smi e Filctem Cgil,
Femca Cisl e Uiltec hanno istituito il
fondo di sanità integrativa Sanimoda
e sulla previdenza complementare
hanno aumentato la quota a carico
delle aziende destinata a Previmoda,
il fondo di previdenza integrativa nel-
l’ambito del quale è offerta ai lavora-
tori anche l’assicurazione vita e inva-
lidità. Il Sanimoda dal tessile è stato
poi esteso agli altri settori della moda
e ha una platea di mila lavoratori,
dal tessile, al calzaturiero, all’occhia-
leria; offre un vasto ventaglio di pre-
stazioni che va dalla procreazione
medicalmente assistita alla preven-
zione dell’obesità infantile.
Legnoarredo
Anche FederlegnoArredo, nell’ultimo
contratto siglato con Fillea, Filca e Fe-
neal, ha migliorato il welfare con un
aumento dei contributi al fondo Arco
per la previdenza complementare (a
carico delle imprese) e di quelli al
Fondo Altea (sanità integrativa). Inol-
tre l’accordo ha previsto un aumento
delle ore di flessibilità e sulla forma-
zione un pacchetto di ore per chi svol-
ge attività in cantiere per la prima vol-
ta, a cui sono state aggiunte le ore di
aggiornamento.
Energia
Gli ultimi rinnovi contrattuali chiusi
nelle scorse settimane sono stati
quelli dei settori Energia e petrolio ed
Elettrico. Nel primo caso sono stati
previsti importanti incrementi su
Fondenergia, il Fondo di previdenza
complementare; mentre nel secondo
uno dei punti qualificanti è stata l’in-
dividuazione, a partire dal , di un
percorso di trasformazione dell’isti-
tuto degli aumenti periodici di anzia-
nità per i nuovi assunti. Per tutelare il
futuro dei giovani le risorse finanzia-
rie degli scatti di anzianità potranno
essere versate su base volontaria ai
fondi di previdenza complementare.
Sulla scia del contratto dei meccanici,
anche per gli elettrici è stato accolto il
diritto alla formazione continua indi-
viduale, che rappresenta un tassello
strategico nell’ambito della valoriz-
zazione professionale delle risorse
umane. In particolare verranno ga-
rantite non meno di ore per ogni
addetto nell’arco del triennio, a carico
delle imprese.
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Nel settore
elettrico,
per i nuovi
assunti,
le risorse
degli scatti
di anzianità
potranno
diventare
versamenti
ai fondi di
previdenza
comple-
mentare
Con Sani-
moda per i
lavoratori
di tessile e
altri settori
moda varie
prestazioni:
dalla pro-
creazione
assistita
alla preven-
zione del-
l’obesità
infantile
GIORDANO POLONI
EDENRED