Corriere della Sera La Lettura - 06.10.2019

(Barry) #1
22 LALETTURA CORRIEREDELLASERA DOMENICA6OTTOBRE2019

LibriNarrativaitaliana


Lavoro/2 Echi di Beppe Fenoglio in Massimiliano Costa, che narra la crisi di un consulente


La malora performantedellafinanza

di CHIARAFENOGLIO

N


ella misura delle 24 ore,
Massimiliano Costaco-
struisce un breve ed effi-
caceapologo del nostrotempo:
il protagonista,Jacopo, è un
giovane di 27 anni, brillante-
mente laureato aOxforde am-
biziosoconsulente di una
azienda che si occupa di practi-
ce financial services. Eppure
Jacoè già provato da una quoti-
dianità logorante («Molle il
torace, largo ilventre, flaccido il
membro»,così lo descrive l’au-
tore con struttura latineggiante
e cadenze alfieriane). Alla vigi-
lia di un’importante riunione
con dirigenti e clientiJacosi
trova suo malgrado a passare

una intera nottata in ufficio per
riscrivere dacapo il progetto e
preparare le slide che dovranno
essere presentate il mattino
successivo.
È durante questafolle nottata
di lavoro, perfettamente rappre-
sentativa dei ritmiforsennati
dellaconsulenza finanziaria in
cui «bisogna performare» e
«prioritizzare» a ognicosto, che
Jacoripensa a un’altra nottata,
quella in cui 8 anni prima il suo
destino professionale si ècom-
piuto: dopo la maturità in un
liceo di Alba,Jacoè diviso tra la
passione per il violino (che dor-
me sul suo petto «come un gat-
to») e la prospettiva di andare a

studiare economia aOxford, tra
l’amore per Cecilia e il desiderio
direalizzare le aspirazioni fami-
liari, di aprirsi a nuoveespe-
rienze, di imparare un mestiere.
Queste due notti ditensione e
di sospensione sull’abisso del
futuro si specchiano e sicom-
pletano a vicenda, fino a che
due albe — ugualmente grigie
— arrivano a segnare il mo-
mento delle decisioni:Jaco, il
cui nome digitato «disegna una
x sulla tastiera», ècostretto a
guardare in faccia «l’elefante
imbestialito» deltempo e ad
ammettere che la sua vita pro-
fessionale è una giostrafolle in
cui tutti fanno a gara per salire

( essere up , salire più in alto è
uno deirefrain preferiti di Mar-
co, ilteam leader) senzarender-
si conto che nonc’è nulla in
palio.
«Accartocciato e sconfitto da
un destino di cui aveva ampia-
mente perso ilcontrollo»,Jaco
deve fronteggiare standard la-
vorativi impossibili,fondati su
un assurdo fare e rifareconti,
statistiche, previsioni (l’ufficio
stesso ècollocato in un’impro-
babile via Escher) per rispettare
il dogma della produttività a
tutti icosti, a prezzo di giornate
lavorative ininterrottechecor-
rompono sonno, salute, rappor-
ti umani. Me non più non è

tuttavia solo uno struggente
affresco sociologico. Il magiste-
rodei racconti langaroli di Bep-
peFenoglio permea questo
romanzo breve sia nelle scelte
lessicali sia nell’indagine di un
destino di sconfitta: l’incipit de
La malora è in effetti ripreso
esplicitamente da Costa e lo
stesso finale sembra alludere,
in minore, allecadute che tra-
mano tanti finalifenogliani.
Sulle note incalzanti e «guerrie-
re» della Ciaccona di Bach
l’adrenalina di un lavorocapace
solo di «stuprarecorpo e anima
per il nulla» si schianta e ripor-
ta Jacoa un «raziocinio di so-
pravvivenza», che si manifesta
nello splendore di una natura
finalmente padrona della scena.
©RIPRODUZIONERISERVATA

MASSIMILIANOCOSTA


Menonpiù
ITALIC & PEQUOD
Pagine 112, e 15

L’autore
MassimilianoCosta, 33 anni,
è direttore di ShareTheMeal,
l’app di raccoltafondi del
WorldFood Programme
dell’Onu. È al primoromanzo

i


Stile UUUUU
Storia UUUUU
Copertina UUUUU

di ERMANNOPACCAGNINI

S


ono le palmeaoffrirsi quale
speranzosa metafora animatrice
di questoromanzo di Silvia Bal-
lestra, La nuova stagione .Una
metafora nel segno del futuro,
anche se ilromanzo si svolge soprattutto
nel passato.Omeglio: in un presente,
per di più segnatodalterremoto,per
spiegare il quale l’io narrante ritiene ne-
cessario rievocareepisodi del passato
della famiglia delle cugine Olga e Nadia
«giustopercapirecome erano andate
certe faccende» e «spiegare scelte e svol-
te» della vita.

Il presentevede le cugine alle prese
con la «molto urgente» necessità diven-
dere iterreni sui quali sono cresciute, al-
l’ombra d’un padresemprediffidente
verso l’industrializzazione dell’agricoltu-
ra, che si era preoccupato ditenerne lon-
tane le figlie «perchéc’era da “scombat-
terci”, perché era difficile avere a che fare
con certi personaggi, perchécapitava di
discutereelitigare»;ed’una madre, Li-
liana, chevasperperando quantorima-
stodel suo patrimonioconlasua cre-
scente ipocondria.Tanto più che, oltre al
terremoto,sono intervenutesia la crisi
economicache ha segnatoleeconomie
delle due sorelle, sia un mutamento cul-
turaleteso allo sfruttamentodellaterra
o,come nel lorocaso, ad acquisireterre-
ni perstoccarefrutta in frigoriferieco-
prirel’interoannoconprodotti dicon-
tro-stagione, iniziando,come ricorda

un’avventurarockettaraconpuntata a
Londra e rientro disilluso nelle Marche,
non però nellacasa paterna, mantenen-
dosicome direttrice di una scuola di mu-
sica, e attraversando nelcorso delle due
disavventure sentimentali e matrimonia-
li. E Olga che si perde tra avanguardie e
spettacoli, lavori in agenzie pubblicita-
rie; quindi in proprio disegna loghi e
packaging , tra l’infatuazione per un arti-
staeunaconvivenzaconLorenzofinita
per anche per leicon un tradimento.

È in questa fase critica che si svolge il
romanzo,col quale l’autrice «torna aca-
sa», in quelle Marche da cui era partita
narrativamentenel 1990con La via per
Berlino nell’antologia under 25 Paper-
gang di Pier VittorioTondelli e la saga di
AntòLuPurk.Un romanzonel quale la
vicenda deiterrenicostituisce unacorni-
cedentrolaquale si apronovari sipari-
racconti: dalle singolevecchie vicende di
Olga, Nadia e Liliana, al padre agricoltore
(con pagine molto belle dedicate allacol-
tivazione deicampi, al «raccolto» e aco-
me tutto questo siconiugassecol parlato
e il dialetto); ai bracci diferrocon buro-
crazia e figli di mezzadri diventati i nuovi
«patroni»,comePeppe e la Ciuff.co spe-
cializzata nello stoccaggio della frutta
congelata; alla vicenda gialla di Giancarla
a sottolineare il pericolocorso dalle don-
ne,cosìcome le disavventureproprie
delle storie di eredità, nella quale si apro-
no ulteriori quadricon le figure magica-
mentetratteggiatediSantina, Luigia e
Meri, tre donne pervarie ragionicacciate
dai parenti in manicomio. Racconti pun-
teggiati dacommenti e postille oracau-
stiche, ora appassionate, ora anche «tira-
te» (come a pagina 189).
Il romanzo èoffertocon un gradevole
tono dacontastorie dall’Io narrante della
cugina, nel quale vivesoprattuttoun
mondofemminile che ha percontrappo-
sizione, un po’ troppo nettamente, un
universo maschile delineatocon una ric-
cagradualità di negatività nel suocom-
plesso, sia quanto a sentimenti che eco-
nomicamente. E quelle palme «belle, fit-
te, fronzute,verdissime» che pur finisco-
no estirpate, sono un po’come Olga: che
riparte perPesaro portandosi però dietro
la voglia ditornare acomprare qualcosa
checontinui a legarla a questaterra, alla
quale sente di non aver «maivoluto bene
come in quei mesiterribili». Quellaterra
dalla qualevede affiorare,coi loro «ricac-
ci teneri maverdissimi», «festuchi ribelli
e irridenti», quelle palme che l’uomo ha
voluto estirpare.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Anchelepalme


sono donne


ecombattono


Lavoro/1SilviaBallestratornasuiluoghidellestorieconlequalisiaffermòall’iniziodeglianniNovanta,conun’umanità


cheaffondaleradiciinquelmondo.Protagonisteduecugineallepreseconun’attivitàagricoladallemolteimplicazioni


intralciatefacendo perderetempoeoc-
casioni».Una«nuovastagione» perché
trasforma in nuovacoscienza l’ormai
ventennale ritoestivodel rientro«aca-
sa»,con tradizionale escursione insieme
alla cugina io narrantesulla Sibilla,
«questa montagna che per secoli aveva
attiratoviandanti, pastori, pellegrinie
ora turisti».
Perché da anni sia Nadia che Olga se
n’erano andatedaquei luoghi. Con due
percorsi paralleli. Iscrizioni aStoria della
primaaMacerata,eadarchitettura, la-
sciata per l’Istitutodiarti graficheaPe-
scara, della seconda. Con Nadia che vive

i


SILVIABALLESTRA


Lanuovastagione
BOMPIANI
Pagine 276, e 17

L’autrice
Silvia Ballestra
(Porto San Giorgio,Fermo,
1969)come narratrice è
stata scoperta da Pier
VittorioTondelli nel 1990.
Tr aduttrice dall’inglese e dal
francese, ha pubblicato i
volumi Compleanno
dell’Iguana (Transeuropa,
1991, poi Mondadori); La
guerra degli Antò
(Transeuropa, 1992, poi
Mondadori); Gli orsi
(Feltrinelli, 1994); Joyce L.
Una vitacontro (Baldini e
Castoldi, 1996); La giovinezza
della signorina N.N. (Baldini e
Castoldi, 1998); Nina
(Rizzoli, 2001); Il compagno
di mezzanotte (Rizzoli, 2002);
Senza gli orsi (Rizzoli, 2003);
Tutto su mia nonna (Einaudi
Stile libero,2005); La
seconda Dora (Rizzoli, 2006);
Controle donne neisecoli dei
secoli (il Saggiatore, 2006);
Piove sul nostro amore. Una
storia di donne, medici, aborti,
predicatori e apprendisti
stregoni (Feltrinelli, 2008); I
giorni della rotonda (Rizzoli,
2009); Le colline di fronte. Un
viaggio intorno alla vita di
Tullio Pericoli (Rizzoli, 2011);
Amiche mie (Mondadori,
2014). Vive e lavora
a Milano
L’immagine
Raymond Gfeller (Zurigo,
Svizzera, 1938), Serra
(2015, acrilico sutela),
courtesy dell’artista

l’epigrafediCechov,col«ripulire... In
primo luogo buttar giù tutti i rustici, ta-
gliareilvecchio giardino dei ciliegi...»:
ovveroquella piantagione di palme che
in passatoavevacostituitolasalvezza
economica della famiglia.
La dismissione significa per le sorelle
l’avvio nella lorovita d’una «nuovasta-
gione»: perché difendersi daivolponi
chevogliono approfittare di due donne e
combatterecon la burocrazia ha fatto ac-
quisireaNadiaeOlga «lucidità ed effi-
cienza»,rendendole «pronteadaffron-
tare e risolvere le angosce materiali libe-
randosi unavolta per tutte da chi le aveva

Stile UUUUU
Storia UUUUU
Copertina UUUUU

Una barca in vetro ècomparsa sulla Senna. Si
tratta di Fluctuart, primo museo galleggiante
al mondo dedicato alla street art. Oltre a
ospitare artisticelebri — da Banksy a
ShepardFairey, da Vhils aKeith Haring: lo

spazio promuove figure emergenti con
mostretemporanee. Progettato da Seine
Design, si visita gratis tutti i giorni, mentre
alla sera un gioco di proiettori riproduce sulla
banchina opere dellacollezione.

...anzisull’acqua

{


Sullastrada
diDavideFrancioli
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