38 LALETTURA CORRIEREDELLASERA DOMENICA6OTTOBRE2019
Maschere.
Teatro,musica,danza,cinema,televisione
di CECILIA
BRESSANELLI
«N
ei primi anni del
ventesimo secolo
nessuno avrebbe
credutochefossimo
osservati da intelli-
genzesuperiori alla nostra, ma egual-
mentemortali(...). Eppureattraverso la
volta dello spazio, intellettivasti, freddi e
ostili guardavano laTerracon occhi invi-
diosi e lentamente inesorabili ordivano i
propri pianicontrodinoi». Ci saranno
anche alcunevariazioni (nell’originale si
legge «Negli ultimi anni del diciannove-
simo secolo...», l’invasione di quelli «in-
tellettivasti, freddieostili» inizia però
nel XX) ma questo è l’incipit della Guerra
deimondi , narrato da unavocefemmini-
le nel nuovoadattamento per la Bbc del
capolavoro fantascientifico di H. G.Wel-
ls.Una miniserie in tre puntate che prima
di arrivare nelRegnoUnito (la data non è
ancora stata annunciata) passa in Italia in
prima tv assoluta su laF l’11 e il 18ottobre.
La storia dei marziani che invadono la
Terra scritta daWells alla fine dell’Otto-
cento, è già stata adattata piùvolte. «Que-
sto è il periodo perfetto perrealizzare un
nuovoadattamento», racconta lo sceneg-
giatorePeter Harness (1976)a«la Lettu-
ra». La nuovaversione porta la firma del
drammaturgo e attore britannico che ha
lavoratoaseriecome DoctorWho,Mc-
Mafia e CityofVice : «Ho scelto di mante-
nere l’ambientazione del libro, quel peri-
odo storico, la fine dell’età vittoriana e
l’inizio di quella edoardiana, permette di
affrontare questioni ancora attuali».
Quello diWells «è un librobrutale»,
sottolinea lo sceneggiatore. Due gli ele-
menti più interessanti: «Wellsvoleva mo-
strareailettori occidentalicosavolesse
dire essere invasi da una civiltà avanzata;
lorende in modo esplicito: ciò che l’In-
ghilterra subisce da parte dei marziani è
quello che ha fatto subire alle popolazio-
ni indigene deiPaesi che ha invaso. In se-
condo luogo,Wellsvoleva sottolineare la
percezione che la Gran Bretagna aveva
(ha) di sé; si sentivatalmentesuperiore
da nonconsiderare possibile un’invasio-
ne o un dominio. Alcuni dei grandi pro-
TelevisioneArriva un nuovo adattamento del capolavoro di H. G. Wells. Lo
ha realizzato per la Bbc (in Italia passerà su laF) lo sceneggiatore Peter Harness
Che a«la Lettura» dice: «È un atto d’accusa contro l’arroganza britannica»
Eralibera,evolleliberiisuoifigli.Aveva
senno,efualungoinascoltata.Erauna
«ragazzadicampagna»,maancheuna
lettricediHeine,unasportiva,unavip.La
chiamano«principessa»,manonlofumai.
Sissi.Imperatrice,ribelle,donna (Diabolo,pp.
216, e 22)èlabiochelagenoveseGiorgia
MarrasdedicaaElisabettad’Austria.Matitae
narrazionefluidaperunvolumecheconta
giàedizioniinfrancese,tedescoespagnolo.
{
Segnalidifumo
diAlessandroTrevisani
Imperatricelibera
blemi che affrontiamo oggi derivano
proprio dal fatto che alcune nazioni pen-
sano di essere superiori».
La miniserie aggiunge nuovi perso-
naggi. «NelromanzodiWells al lettore
non èconcesso diconoscereveramente i
personaggi. Il narratore, di cui non viene
mai rivelatoilnome, tira le somme di
quanto è accaduto e lorestituisce in una
sorta diresocontogiornalistico. Seguia-
mo la vicenda nel suo svolgersi lineare.
Non abbiamo modo ditornare indietro,
diconoscerealtri punti di vista.Volevo
aggiungereunelementomaggiormente
emotivo». E allora eccola costruzione su
più pianitemporali. E i nuovi protagoni-
sti: il giornalista George (RafeSpall) e
Amy (EleanorTomlinson), appassionata
di scienza; marito e moglie. O almeno è
quello che sentono e chevorrebbero. La
loro unione, nata da un adulterio, non è
ufficializzata;edesta scandalo.Epoi il
fratello maggioredi lui, Frederick (Ru-
pert Graves). Dal libroviene ripreso lo
scienziatoeastronomo Ogilvy (Robert
Carlyle, FullMonty ). Ma lavera protago-
nista dellaversione Bbcèlei, Amy: «È
La guerra dei mondi
èsempre in corso
U
naretesociale prima di inter-
net. «Generatorediconnes-
sioni» nate dalla strada e lan-
ciatedal passaparola. Sono
trascorsi più di trent’anni da
quando Crash Kid, ragazzino cresciuto
nel quartierePortuense aRoma, ribolliva
di energia, scalpitando all’idea di spinge-
reil propriocorpo oltre ogni limite, fino
aconquistareun’aura mitologicadopo
essersi esibito davanti a mostri sacrico-
me IceTeAfrika Bambaataa.Unagara
dopo l’altra, si affermòcomecampione
di headspin (virtuosismo atleticoche
consiste nel ruotarevorticosamente sulla
testa) e animatorecarismatico della sce-
na, non solo italiana. Nell’underground e
intelevisione. Memorabile la performan-
cea Fantastico , nel ’90,condotto da Pip-
po Baudo econ la partecipazione diJova-
notti.
Linguaggi d’oltreoceanoreinterpretati
conoriginalitàesenso identitario, tra
grandi radunieconcerti epici (Public
Enemy, Run Dmc...). E,adispettodi
un’obsolescenza sempre più rapida e im-
placabile, la sua storiaconservalafre-
CulturedistradaSi chiamava Massimo
Colonna, fu campione di breakdance, un
pioniere in Italia. Un libro ne celebra il mito
CrashKid
faancora
girarelatesta
di MARIAEGIZIAFIASCHETTI
FUORI
SCENA
diPIERODIDOMENICO
N
ellavitaèunneuropsichiatrainfantile
maglisarebbepiaciutofareilregista.
MassimoSordellahaperòdecisodi
sublimarelapassioneperilcinema
mettendoinsiemeunapropriacinetecacon
migliaiadifilm.Esoprattuttofinanziandodi
tascapropriairestauridialcunideifilm
dellasuavita,apartiredall’amatoBernardo
Bertolucci.L’ideaglièvenutadurantegli
annipassatiinFrancia,doveilmecenatismo
privatononèun’eccezione.«Temo—
ammetteconunapuntadiamarezza—di
esserel’unicoprivatoinItaliaasostenere
attivitàsimili.Némisembracheilmio
esempiostiafacendoscuola».Laprima
propostaSordellal’avevarivoltaadAlberto
Barbera,oggidirettoredellaMostradi
Venezia.Quand’eraallaguidadelMuseodel
CinemadiTorino,gliavevaconsigliato
Break Up.L’uomo dei cinque palloni diMarco
Ferreri.«Ferreri—racconta—l’ho
conosciutoacenaaParigigraziea
DominiqueSanda,miaattricediculto.Così
comehoavutoanchedeicolloquicon
Bertolucci,grazieaChiaraCaselli,per
sbloccarel’altrofilmdicuihosostenutoil
restauro, La strategia delragno ».Unfilm,
cheilregistaglihaaffidatoprimadellasua
scomparsa,guardacasodensodirisvolti
psicanaliticieintrovabile,appena
restauratodallaCinetecadiBologna:
«Bertoluccimiavevadettocheaveva
chiestoaStorarodiusareicoloridiLigabue
elelucidiMagritte».Ilmecenate,cheha
vintoilLeoned’oronellasezione«Venezia
Classici»,pensaaBologninieZurlini:«Mi
piacerebbededicarmiaqualcheregistaun
po’dimenticato».Convintoche,infondo,la
veraterapiadell’animasiaproprioilcinema.
©RIPRODUZIONERISERVATA
Ilneuropsichiatra
infantile,emecenate,
MassimoSordella
(Torino,1957)
Lalucidafolliadelneuropsichiatra
cherestaurafilmdimenticati