Corriere della Sera La Lettura - 06.10.2019

(Barry) #1

DOMENICA6OTTOBRE2019 CORRIEREDELLASERA LALETTURA 39


calzante perché il Titanic è un altro esem-
pio dicome la Gran Bretagna pensasse di
essere superiore a tutti, di poter costruire
qualcosa di talmente maestoso da essere
inaffondabile; ma poi arrivasemprela
natura... Dunkerqueèuneventostorico
che ha avuto un’importanza epocale per
la popolazione britannica. La scena della
spiaggia è quella che si avvicina di più ad
un film di guerra.Volevomostrarecosa
significaattraversareilmare, buttarsi
verso l’ignoto,proprio oggi, in un mo-
mento storico in cui molti sonocostretti
a farlo davvero».
Ecco cosa vuole raccontare di nuovo La
guerradimondi :«Non hoconcepitola
seriecome politica, ma alla fine non pos-
siamo che arrivare qui. Non si può igno-
rareilsottotesto.Inazionalismi, la crisi
dei migranti, ilcambiamentoclimatico
erano già in qualche modo presenti nel
libro. Tutto ciò che viene narrato da H. G.
Wells oggi è ancoracosì rilevante. E pro-
babilmente lo è molto più oggi, nel 2019,
di quantonon lo sia statodaquando è
stato scritto.
©RIPRODUZIONERISERVATA

quello che avrebbe fattoWells se avesse
scritto il libro oggi; e poivolevo provare a
correggere un disequilibrio ai danni del-
le donne che nonostante tutto oggi è an-
cora moltoforte».
La guerra dei mondi era stato pubbli-
catoa puntate nel 1897 da «Pearson’s Ma-
gazine» nelRegnoUnito e da «Cosmopo-
litan» negliUsa; laversione involume è
del 1898.Per Harness il racconto seriale è
dunque la scelta giusta per il suo adatta-
mento. Con importantivariazioni. «Il li-
brosiconcentra sui giorni appena suc-
cessivi all’arrivodei marziani. Io ho
espanso l’arconarrativo; e ho provato ad
approfondirealcuni punti cheWells
menziona solo di passaggio. Alla fine del
romanzotuttosembra risolversi.Imar-
ziani sono morti e la storia delventesimo
secolo riprende il suocorso.Wells ha cre-
ato un finale geniale: a uccidere i marzia-
ni sono batteri umani. Ma questo tutti lo
sanno, iovolevo mantenere un elemento
di sorpresa.Wells ha previsto tre grandi
minacce: i tripodi, il fumo nero e la pian-
tarossa che ricopretutto(ècome se i
marzianivolesserorendere laTerra simi-


ghetto blaster , l’iconicoregistratore por-
tatile dei videoclip o di cult moviecome
Fa’ la cosa giusta di Spike Lee. Lo stesso
utilizzato per allenarsi sul pavimento del-
la Galleria Colonna, poi intitolata ad Al-
berto Sordi, in via del Corso, vicino a «Ba-
bilonia», leggendario negozio di abbi-
gliamento eletto a punto di ritrovo.
«Massimo—racconta IceOnea“la
Lettura” — sapeva che a Ostia io e il mio
gruppo, la Special Breaking Crew, balla-
vamo. Quando il padre me lo portò aveva
13 anni, era esile e non si muovevaancora
in modo fluido ma in pocotempo diven-
tòun fuoriclasse». Tra le moltescorri-
bande che ancora profumano di spirito
adolescenziale ne sceglie una: «Eravamo
sul bus e un signore lo prendeva in giro
per ilcaschetto e le ginocchiere.Per pro-
vocarlo, gli disse: “Hai sbagliatolinea,
l’aeroporto dei paracadutisti è da un’altra
parte”.Per tutta risposta lui scese e si mi-
seaballarecon uno stilecosì sorpren-
dente da lasciarlo a boccaaperta. Massi-
mo sapevacome trasformarelabeffa in
energia creativa».
Napal, writer della prima ora, oggi

quarantatreenne artistaeillustratore,
nonvoleva rassegnarsi all’idea che la mo-
le di materiale raccolta da Crash Kidfosse
andata perduta, fino al ritrovamentoin
una soffitta polverosa grazie alla sorella:
«Dopo aver riscoperto l’archivio, tre anni
fa, ho curatoilrestaurofotograficoper
pulire i negativi e scansionare le immagi-
ni: uno spaccatoricchissimo del periodo
1982-1997». Checosa ha significato lavo-
stra amicizia? «Quando abbiamo iniziato
a fare graffiti io avevo 12 anni, lui 17. Avol-
te non riuscivo a dipingere nella parte più
alta del muro, lui mi prendeva sulle spal-
le e mi incoraggiava: “Su, finisci”. Nel li-
brohocercatodirestituirequel clima,
penso che maicome oggi l’artedebba
tornare a parlare di sentimenti più che di
like e visualizzazioni».
Dj Baro(Colle derfomento), alias di
AlessandroTamburrini, hacome stam-
pata nellaretina l’istantanea del suo pri-
mo incontrocon Crash Kid, nelfebbraio
dell’89: «Micolpì il modo divestire: sne-
akers Puma,cappelloKangol e giaccadi
una squadra difootball. L’abbigliamento
tipico di artisti hip hop visto sullecoper-

tine di qualche vinile che possedevo».
Dalla curiosità all’amicizia,cementata
dalla passionecomune: «La suavoglia di
trasmetterequello che scoprivaingiro
per il mondocoinvolgeva tutti. Era un ti-
potosto, si allenava ogni giorno al punto
di diventare uno dei migliori power mo-
ver di quel periodo». Se potesse rivivere
uno dei momenti più intensicondivisi
con Massimo sarebbe «la prima jam in-
ternazionale di breakdancecome gruppo
(i ReadytoFight)aBerna, in Svizzera,
nella quale ho avuto lafortuna di essere
al fianco di uno dei piùforti del settore».
L’editore,Paulovon Va cano, ha sposato
il progettopercelebrareunmovimento
«che rappresenta un modello di società
civile pionieristico, in cui le pulsioni ne-
gative della strada si trasformano in posi-
tive».Perché loconsidera ancora attuale?
«Perché quei ragazzi sognavano di raffor-
zarelalorofamiglia, il loroquartieree
molti sono ancora impegnati acostruire
quel sogno.Perinativi digitali sono
l’esempio vincente, non utopistico, di chi
continua a lottare per il diritto di vivere».
©RIPRODUZIONERISERVATA

Lo sceneggiatore
Peter Harness (Hornsea,
Regno Unito,1976: qui
sopra) firma la
sceneggiatura del nuovo
adattamento per la Bbc de
La guerra dei mondi di H. G.
Wells (1866-1946).
Harness hacontribuito alla
realizzazione di serie tv
britannichecome McMafia ,
City of Vice , Case Histories e
Il commissarioWallander
(conKenneth Branagh)
e ha scritto alcuni episodi
di Doctor Who
La miniserie
Scritta daPeter Harness
e diretta Craig Viveiros, la
miniserie che adatta per la
televisione La guerra dei
mondi di H. G.Wells arriva
venerdì 11 e venerdì 18
ottobre (ore 21.10) in prima
tvassoluta e in esclusiva su
laF (Sky 135). La miniserie è
prodotta da Itvcon
Mammoth Screen per la Bbc
ed ècomposta da 3 puntate
da 60 minuti ciascuna (la
1ªe la 2ª andranno in onda
l’11; la 3ª il 18, preceduta
dallareplica della 2ª)
Le immagini
Nellafotoqui accanto una
scena dell’adattamento Bbc
de La guerra dei mondi con,
da sinistra:RafeSpall (che
nella miniserie interpreta
George), EleanorTomlinson
(Amy) e Rupert Graves
(Frederick). Nelle tre
immagini a sinistra, altre
scene; in alto l’attaccodi un
tripode; alcentro Eleanor
Tomlinson; in basso una
scena difolla
Steampunk
Lo steampunk è un
sottogenere della narrativa
fantastica efantascientifica
che introduce nella
narrazione elementi
tecnologici anacronistici
rispetto all’ambientazione
storica. Originariamente il
termine indicava la
fantascienza ambientata in
epoca vittoriana (dove
tecnologia e strumentazioni
vengonoazionate dallaforza
motrice del vapore, steam in
inglese); oggi invece la
categoria steampunk viene
utilizzata anche per altre
forme analoghe di narrativa
fantastica ambientate in
epoche successive

i


schezza di una favola metropolitana.Va
oltre il tributo, dunque, il ritrattocorale
intriso di nostalgia delvolume CrashKid.
Ahip hop legacy
,inuscita il 18ottobre
(Drago editore) dedicato appunto a Mas-
simo Colonna (nellafotoa fianco), vinci-
torenel’95 della più importantecompeti-
zionemondiale di breakdance, la Battle
of theYear
, scomparso nel ’97 in un inci-
dente a 26 anni.


Autori del libro, nel quale la biografia
si fondecolritrattodiuna generazione,
sono gli amici ecompagni di strada Mar-
cello «Napal» SaolinieBen Samba Ma-
tundu: una sorta di operazione direstau-
ro conservativo che mette insieme ricor-
di, storia delcostume, estetica giovanile,
neo-tribalismo.Testimone dei suoi esor-
di da ballerino Sebastiano Ruocco, in arte
Ice One, 53 anni, che ha attraversato tutte
le discipline dell’hip hop: graffiti, beatbo-
xing
(riproduzione di suoni attraverso
l’uso della boccae dellavoce), rime rap,
acrobazie al ritmo dei beat sparati dal


leaMartefacendo crescereovunque
quella che nelromanzo è la lorovegeta-
zione); ho fatto in modo chefosse molto
più difficile liberarsene». Anche dopo la
mortedei marziani. «Volevorestituire
agli spettatori quello che si aspettano ma
non sempre nel modo esatto in cui se lo
aspettano».

Dalla pagina stampata, La guerradei
mondi si è presto trasferita sugli altri me-
dia. Il 30ottobre1938 l’adattamentora-
diofonico per Cbs diretto da OrsonWelles
e sceneggiato da HowardKoch aveva cre-
ato l’illusione che gli alieni avessero inva-
so il NewJersey, gliStatiUniti nordorien-
talieilmondo. Nel 1953 era arrivata la
versione cinematografica(Oscar per gli
effetti speciali) di Byron Haskin, che do-
po immagini in bianco e nero della Prima
edella Seconda guerra mondiale, am-
bientava la vicenda nella California degli
anni Cinquanta. Nel 2005 quella diSteven
Spielbergcon Tom Cruise in un NewJer-
seycontemporaneo. «C’è anche laversio-

ne musicale», narrata in un disco diJeff
Wayne nel 1978 e poi portata intour nel
RegnoUnito e in Australia. Ma: «No, gli
altri adattamenti non hanno influenzato
il mio lavoro; sono tutti molto diversi tra
loro. E abbiamovoluto fare qualcosa del
tuttodifferente: una miniseriecontem-
poraneaambientatacentoventi anni fa.
Piùunfilm horror che uno steampunk
sci-fi nello stile diWells».
Imostri, nelle loromacchine metalli-
che sembranocomparire dal nulla, ilros-
so, l’aria arida, la polvereinvadono l’at-
mosfera. Dopo il primo avvistamento
nellacontea del Surrey e l’arrivo dei mar-
zianiaLondra, la popolazione si riversa
verso il mare percercaredi lasciare l’In-
ghilterraetrovareuna via di fuga. La
spiaggia è ricolma di persone; un milita-
refa saliredonneebambini sulle scia-
luppe pronteasalpareverso la Francia,
Dunkerque.Ve ngono in mente Salvate il
soldatoRyan , Dunkirk , Titanic ... Riferi-
mentivoluti? «Quando ci sono donne e
bambini chetentano di salire su una scia-
luppa, la primacosa che viene in mente è
proprio Titanic .Èunriferimentomolto

i


NAPAL


& BEN MATUNDU


(a cura di)
Crash Kid.
A hip hop legacy
DRAGO EDITORE
Pagine 320, e 50
In libreria dal 18 ottobre
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