Corriere della Sera La Lettura - 06.10.2019

(Barry) #1

54 LALETTURA CORRIEREDELLASERA DOMENICA6OTTOBRE2019


Gatzeradeterminato a fare colpo


su di lui, la prima persona ricca


che mai avesse incontrato. Si


chiedeva dove si nascondessero


tutti i ricchi, gli uomini in


smoking e le donne in abiti di seta


Percorsi
ilRaccontostraniero/3


SEGUEDAPAGINA53


vole si erano allontanate e una luna musulmana era inci-
sa sul blu scuro del cielo della notte.
Danfecenavigareloyachtverso Duluth, dovecom-
prarono deivestiti nuovi perJay: sei pantaloni blu scuro
e una giaccadacapitano. Negli anni successivi Dan gli
avrebbecomprato molti abiti, tra cuivestiti di lusso e pi-
le interedicamicie di classeesobrie cravattediseta,
maglioni dicashmere dalla Scozia, scarpe dicamoscio
biancheealtreeleganti scure, soprabiti chesterfield,
ampie mutande bianche,calze di setacon giarrettiere,
bretellecolorate, trecappelli (tra cui un fedora grigio-
tortora checambiavaforma). Dan sembrava un maestro
alquanto improbabilecon quella suacantilena del Sud, i
pantaloni sporchi strappati, le sbronzeturbolente, la
franchezza allarmante, ma in una vita precedente (ofor-
se solo per osservazione) aveva imparato alla perfezione
tutti i dettagli del guardaroba e delcomportamento di
un gentiluomo,regole a cui lui non obbediva ma che sa-
pevacome insegnare. Dan era un abile osservatoredi
sottigliezze sociali eJay era un discepolo avido di impa-
rare.


Jay era sempreconsapevole del fatto divenire tirato a
lucidocome esibizionista per ilvecchio guardone.Face-
va i suoi addominali sul ponte ogni mattina e si esercita-
vacon la palla medica mentre Dan stava seduto su una
sedia a sdraio e sorrideva e fumava il suo sigaro cheroot
esorseggiavabrandyelatte. Dan gli mostròl’armadio
dellacabina dovesi sarebbe nascostocon una sedia e
uno spioncino che guardava sul letto.
Nelcorso degli anni Gatsbyfeceil suo dovere con
molte donne, alcune delle quali dellevere cavalle puro-
sangue,edovevadescrivereogni attodiseduzione al
suo mentore, che ringhiava: «Non l’ha fatto! La troia...
quella fighetta.Epoi?». Dan dicevasemprequell’«e
poi?»,Jay immaginava che a Dan piacessevedere le sue
grandi spalle quadrate e le natiche strettecon lefossette
e sentire i gemiti della ragazza evederne icapelli biondi
sciolti che serpeggiavano dietro la schiena diJay. Avolte
Jay metteva la ragazza di traverso sul letto in modo che
Dan potessevedere meglio la sua bocca ansimante, i se-
ni schiacciati, la sua grande erezione, le gambe strette
intorno alla sua vita.
«Era una bella figa di unacerta età», disseJay. «Mi so-
no avvicinatopiano piano al barelehochiestocosa
stesse bevendo. Ha detto Sidecar».
«Ti danno una bella botta».
«Dopo tre di quelli mi chiese se ero in marina. “No”,
ho detto. “Sono uncommodoro—ungrado che non
esiste — e ho unoyacht qui nella baia”. “Unoyacht? Dav-
vero?”, chiese e iniziò ad accarezzarmi la gamba».
«Non l’ha fatto!», esclamò Dancon un gran sorriso.
«La puttana! La sporca troia. E poi?».
«L’ho portatacon la barca a remi sulloyacht e nonc’è
voluto molto prima di farla uscire dai mutandoni».
«Mi piaceuna donna di unacerta età nuda», disse
Dan a bassavoce, come se avesse appena assaggiato la
sua prima ostrica e l’avesse trovata di suo gradimento.
Per uscire dal Lago Michigan presero il Chicago Sani-
tary e lo Ship Canal che erano staticompletati da poco e,
alla fine, si trovarono a navigare lungo il Mississippi.
Di tanto in tanto Dan si riempiva di alcol e iniziava a
straparlare di una giornalista che avevaconosciuto, Ella
Kaye. Non era chiaro se la amasse o la disprezzasse. Di-
ceva: «Quella è unavera donna, unacagna perfetta. Affa-
mata di soldi? Mavale ognicentesimo. La incontrerai e
capiraicosa intendo. Nonte la scorderai mai.Èindi-
menticabile, quella là. Non lavedo da tre anni, aspetta!
Quattro! Ma posso immaginarlacome sefosse qui da-
vanti in pieno giorno. Non socosa ne penserai, ma èco-
me nessun’altra, quella là...».Poi dovevaessersi addor-
mentato.

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