Corriere della Sera La Lettura - 15.09.2019

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42 LALETTURACORRIEREDELLASERA DOMENICA15SETTEMBRE2019

SguardiWopArt2019


Leimmagini
In questa pagina, alcune tra le opere dei collettivi
indipendenti che potranno essere stampate su A4, per
beneficenza, a 5 franchi. A sinistra:CottonDisco,Dis-or-Der,
PearlTalisman, 2019 (Vernåcular Institute-Città del
Messico). Dall’alto:FaiDellaModa, collage di Judy Rhum,
2018 (project space Sonnenstube-Lugano);BlueEtudesdi
Elisa Muliere, 2019 (Adiacenze-Bologna);Untitled
(Bloominggestures)di Jacopo Belloni, 2019 (per Sonnen-
stube). Nella pagina accanto: Pablo Picasso,Deuxfemmeset
homme, matita su carta, 1967 (courtesy Vitart Sa-Lugano)

Lacartademocratica


Stampalatuaopera!


diANNAGANDOLFI

L


edame ambiguecatturatedalla
matita diPablo Picasso nel 1967;
una giungla fluorescenteacui il
collettivoAlmanac sovrappone
(nel 2019)versi di una poesia pop.
La prima opera incorniciata, l’altra che si
srotola informatoA4dauna stampante
commerciale. Il disegno autografo di Picas-
so arriva sul mercatoper un milione di eu-
ro; l’altro,tecnicamente eteoricamentere-
plicabile all’infinito, messo invendita per
beneficenzaapocomeno di cinque. Tra
l’uno e l’altro lavoro, un mondo.Unmondo
fattodicarta.EWopArt, dall’acronimo di
Work on paper, per il quarto anno ne diven-
ta vetrina. La fiera internazionale che inau-
gura il 19 settembre a Lugano riunirà emer-
gentiemaestri, epoche, stilielinguaggi
agli antipodi: tra gli stand pastelli di Edgar
Degas e di Botero, bozzetti di Christo e Lu-
cioFontana, fili di Maria Lai efogli di Georg
Baselitz, paraventi giapponesi del XIX seco-
lo, papiri ecollage ideati in spazi sperimen-
tali non profit.Un caleidoscopio dall’unico,
imprescindibilecomune denominatore: il
supportocartaceo.
Materiale della tradizione per eccellenza,
prima culla di un’idea, messa a dura prova
(nell’artecome in altricampi) dal digitale,
bersagliataestrapazzata: lacartaresiste.
Non solo non è morta, ma gode diottima
salute. LoconfermaPaolo Manazza, pitto-
re, giornalista efondatore diWopArt, spie-
gando che «il nostro pubblico è sempre più
compostodagiovaniegiovanissimi. Que-
stosignifica unacosa: futuro».

Natacome «piccola delizia» e ora pronta
a ospitare più di 100 espositori e 70 gallerie,
la fiera dell’artesucarta sièritagliata un
postoalsole nel panorama globale. In
quattrogiorni, nel 2018,ivisitatori sono
stati quasi 11 mila: nel 2019 (chiusura il 22
settembre) l’obiettivoèsuperarsi. «Fino a
vent’anni fa il mercato dei lavori sucarta era
una nicchia, anche per le attenzionicon-
servative che i pezzi richiedono. Oggi, pur
restando legato a un pubblico moltocolto,
il settoreèpiù accessibile. Appassionati,
persone alla ricercadell’acquisto abborda-
bile si fanno largo: questi prodotti sono ge-
neralmentemenocari di quellirealizzati
dagli stessi autoricon altretecniche». Più
economici ma non meno affascinanti. «Ec-
coperché, oltre aicollezionisti milionari, ai
big spender,iniziamoavedereuna platea
più democratica».
Da qui la prima parola d’ordine dell’edi-
zione in apertura:democracy. La seconda:
flavour. «Perché lacarta — lo sa chi ama un
libro, un giornaleoundisegno—haun

“gusto” e un profumo che internet non avrà
mai».Èlaforza deiwork on paper:«Uni-
scono il fattore economico a quello iconi-
co». Ammaliando anche i giovani. «Le fiere
d’artenon sonocertoilluogo in cui ti
aspetti di trovareiMillennial, invecedal
2016 ne ho incrociati tanti:venti-trentenni
dalla Svizzera, dalla Germania, dal Nord
Italia. Ora abbiamo richieste di informazio-
ni dall’Asia.Tanti sono semplicemente cu-
riosi, interessati soprattuttoagli autori
contemporanei. Qualcuno punta anche a
comprare, magariconl’aiutodella fami-
glia. Ricordo un ragazzocon la madre. “Hai
tremila franchi: scegli”, diceva lei. Era ilre-
galo per la maturità. Altri sognano il moto-
rino, lui stava facendo il suo primo investi-
mento».

Il panorama diWopArtèvasto. Gallerie
grandi e piccole, nazionali e internazionali
(il 30 percento quest’anno ha base in Sviz-
zera), selezionate da uncomitato scientifi-
copresiedutodallo stesso Manazzaeda
Mimmo Di Marzio, si divideranno in aree
tematiche:Modern&Contemporaryper
chi esporrà pezzi dal Novecentoainostri
giorni;Old masterper i giganti del passato;
Dialoguesmixerà stili e generazioni;Emer-
gentper le proposte delle giovanicollezio-
ni. Ilfondatoresnocciola qualche pezzo
forte: «OltreaDeuxfemmes et hommedi
Pi casso, presentatoaunmilione di euro,
avremo un’opera diJoan Miróa850 mila,

L’arrivodeiMillennial
«Ricordounragazzoconla
madre.“Haitremilafranchi—
glidicevalei—scegli”.
Erailregaloperlamaturità.
Nientemotorino»

SSS

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