Corriere della Sera La Lettura - 15.09.2019

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DOMENICA15SETTEMBRE2019 CORRIEREDELLASERALALETTURA 47


P


er farla entraredovranno
smontarelagrandevetrata sul
latodell’edificio che ospita le
sale di Christie’saLondra, alle
spalle di Piccadilly: e non è ne-
anche sicuro che riusciranno a sistemare
all’interno l’imponenteRolls-Roycedegli
anni Cinquanta che è il pezzo più vistoso
dellacollezione privata che andrà all’asta
il 15ottobre. Ma inrealtà ilvero motivo di
interesse sta nella provenienza del ma-
stodonte a 4 ruote e degli altri oggetti che
lo accompagnano: perché si tratta della
raccolta di Casa Savoia, messa ora all’in-
canto e da cui ci si aspetta di ricavare ol-
tre un milione di sterline. «È un grande
onore —commenta Adrian Hume-Sayer,
direttoredellevenditedellacasa d’aste
londinese — che ci sia stata affidata que-
st’affascinantecollezionereale. L’am-
piezza della raccolta è stupefacente. Anti-
chivasi italici si trovano a fianco di ritrat-
ti di famiglia, audacemente giustapposti
a stampe di Lichtenstein e sculture diPo-
modoro. Lavendita cioffre uno sguardo
unico sulcollezionismoreale del nostro
tempo».
Per noi italiani ad accendere la curiosi-
tà èlaprovenienza degli oggetti. Chri-
stie’s non può rivelareilnome del pro-
prietario, che ufficialmenteèanonimo,
ma spiegano che tutta lacollezione pro-
viene dalla villa dei Savoia affacciata sul
lago di Ginevra: dunque si può desumere
che si tratti dello stesso Vittorio Emanue-
le. Anche laRolls-Royceera lì nel parco,
così come le altreautodellacollezione,
fra cui un modellino diFerrari in minia-
tura, perfettamentefunzionante, desti-
nato ai bambini.
Il pezzopiù prezioso dell’astaèperò
RotanteMassimoIII, una scultura di Ar-
naldoPomodoro stimata fra le 180 mila e
le 250 mila sterline. L’opera è stata espo-
sta nei giorni scorsi a Milano, nella sede
di Christie’s: trasportata in Italia in gran
segreto, è stata mostrata senza rivelarne
la provenienza, dicendo solo che si tratta-
vadi un oggetto «di unacasareale». La
prossima settimana sarà al Maxxi aRoma
e quella successiva allo Spazio Ersel aTo-
rino: ma ormai ne abbiamo svelata l’ori-
gine.
Automobilieopered’artecontempo-
ranee sono statecollezionatedai Savoia
negli ultimi decenni: ma sono numerosi i
pezzi all’asta che hanno fattoparteda
sempredel patrimonio della famiglia.
Come la scultura in bronzo che raffigura
Carlo Emanuele, ducadiSavoia,oilri-


Repulistidilusso


a CasaSavoia


LondraIl15ottobreChristie’sbatteunaraccoltaproveniente


daunavilladellafamigliaaffacciatasullagodiGinevra:potrebbe


esserequelladiVittorioEmanuele,ancheseilvenditoreresta


ufficialmenteanonimo.Based’astasulmilionedisterlineperlotti


chevannodaicimelistoriciacapolavorid’arteantica(vasigreci)


alibrirarissimifinoaoperecontemporanee(Lichtenstein)


dalnostrocorrispondenteaLondraLUIGIIPPOLITO

SguardiAste


L’asta
Lacasa d’asteChristie’s
batterà il 15 ottobre a
Londra unacollezione
privatacontenente cimeli e
opere d’arte di Casa Savoia.
Il venditore è anonimo ma
tutti gli indizi lasciano
presumere che si tratti del
principe Vittorio Emanuele
(Napoli, 1937). I lotti
provengono infatti da una
villa in stile modernista di
proprietà dei Savoia
affacciata sul lago di
Ginevra: lecaratteristiche
dellaresidenza descritta da
Christie’scoincidonocon
quelle dell’abitazione del
principe e della moglie
Marina Doria
Ladinastia
Lacasata ha origine fra il
Decimo e l’Undicesimo
secolo. Primo è Umberto I
conte di Savoia (1003-1047
o 1048); il primo dei duchi di
Savoia fu Amedeo VIII
(1416-1440); Vittorio
Emanuele di Savoia fu
l’ultimo dei duchi di Savoia
(1849-1861) e primo deire
d’Italia (1861-1878), ultimo
dei quali fu Umberto II
Leimmagini
A fianco:copia del primo
Novecento di un bronzo di
PietroTacca (1577-1640)
raffigurante Carlo Emanuele
di Savoia (stima 15-25 mila
sterline). In alto,da sinistra:
copia novecentesca di statua
di GiulioCesare, piedistallo
di alabastro (5-8 mila
sterline); servizio da tavola
di porcellana di Meissen,
tardo Ottocento (6-10 mila
sterline); ritratto di scuola
piemontese del Seicento di
Vittorio Amedeo I (1587-
1637), duca di Savoia
(1.000-1.500 sterline);
Rolls-RoyceSilverWraith
del 1955 (40-60 mila)

i


tratto di una nobildonna ritenuta essere
MariaGiovanna di Savoia-Nemours, op-
pure i ritratti di Vittorio Amedeo I, duca
di Savoia,ediCarlo Emanuele III,redi
Sardegna.
Allo stesso modo era statocommissio-
nato espressamente per ireali italiani un
servizio di porcellana di Meissen che
porta l’emblema delcasato,così come
unatazza dacaffècon piatto, abbelliti
con i ritratti dire Carlo Emanuele IV e di
sua moglie Maria Clotilde di Francia.
Ugualmente, fra i libri e manoscritti anti-
chi, si trova una delle sole 5copie esisten-
ti deiDettinotevolidiMonsieurFilippo
diFrancia,ducad’Angiò, che porta una
dedicaper il ducadiSavoia,come uno
statutodell’ordinecavallerescodiSan
Michele,commissionato dalre di Francia
Francesco I per suo zioRenato di Savoia.
Questi libri antichi sono fra i lotti più
preziosi dell’asta,con stime che arrivano
a 100 mila sterline. Macolpisce che molti
oggettisiano abbastanzaabuon merca-
to:iritratticostano poche migliaia di
sterline mentreilservizio di Meissen è
sottole10mila. Insomma, senza uno
sforzo eccessivo si può entrare in posses-
so di un pezzetto di storia del nostroPae-
se. Tuttavia «in astecome queste — spie-
ga Hume-Sayer—lesoliteregole non
valgono. Noi possiamovalutarequesti
oggetti in base al lorovaloreintrinseco,
all’interesse storicoealpostoche occu-
pano nel mercato dell’arte: ma è difficile
valutare l’interesse dato dalla provenien-
za. E questo è ciò che aggiunge la magia a
un’astacome questa: il legame tangibile
con la storia. Spero in unforte interesse
dall’Italia».

Non è la primavolta che Christie’s met-
te in venditacollezioni di Casa Savoia: nel
2005 era stata lavolta di quella di Maria
Beatrice, mentre due anni dopo eratoc-
cato a quella di Maria Gabriella. Si tratta-
va di oggetti storici provenienti dallacol-
lezione diUmberto II e MariaJosé, fra cui
spiccava la corona dellaregina, che aveva
realizzatooltreunmilione di sterline.
«Ma quelle —commenta il direttore del-
le vendite di Christie’s — erano raccolte
puramentestoriche. Quest’asta ha la di-
mensioneextra delcollezionismo mo-
derno, arrivafino alla generazionecor-
rente. E aggiunge una dimensione diver-
sa». La raccolta, poi, «rivela un gusto au-
dace: hannocompratodei pezzi molto
fortiehannocompratosaggiamente.I
Pomodoro e i Lichtenstein ben si adatta-
vano all’architettura della villa che li ospi-
tava:costruita negli anni Settanta, è una
struttura avventurosa dicemento su più
livelli,conunaforma organica. Molto
glamorous:così come il loro è un grande
collezionismoreale moltoglamour.In
questi dieci anni che ho lavorato a Chri-
stie’s non ho mai visto una proprietàco-
me quella:conquesta storia stratificata
ma anche mixatacon periziacon uncol-
lezionismocapace di guardare avanti».
L’esperto sottolineacome ilcollezioni-
smoreale, giàcent’anni fa, si evolvesse
molto più rapidamente di quanto accade
oggicon lecollezionicontemporanee. «È
affascinantevedere una raccoltacon tanti
livelli, cheva indietro fino alleceramiche
apule di 2.400 anni fa. C’èunenorme
spettrodioggetti familiari uniticonil
vecchioeilnuovo.Lacollezione nonè
unidimensionale, avevano un buon oc-
chio per lecose buone. Ilvaso grecoin
venditaèbellissimoemostracompren-
sione della storia e interessi sfaccettati. E,
daivasi antichi alle macchine,c’è sempre
un legamecon l’Italia».
©RIPRODUZIONERISERVATA

Ilmestieredelcareghetaèarte:tradizione,
gestisegreti.Impagliaresedie,tirarlefuoridal
legno,èunaprerogativadell’Agordino,terra
deiconze,iseggiolaichesisonotramandati
unmestiereeunlinguaggiocriptatopernon

farsirubareillavoro:careghetailmaestro,
gaburol’apprendista,tuttiterminiche
insiemeallefoto,aivecchiutensili,ascranni
merlettatisonoalMuseodeiSeggiolaia
RivamonteAgordino,nelBellunese.

{


Il«gaburo»imparadal«caregheta»

Pazzidacollezione
diMaurizioBonassina
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