Corriere della Sera La Lettura - 15.09.2019

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DOMENICA15SETTEMBRE2019 CORRIEREDELLASERALALETTURA 49


A


vent’anni dalla prima mostrarealizzata aTaormina nel dicem-
bre 1999, laFondazione SandrettoRe Rebaudengo diTorino
(fsrr.org)celebracon il progetto espositivoDaGuareneall’Etna
2019.BoilingProjects, a cura di Filippo Maggia, un lungo ciclo di mo-
stre che documentano l’evoluzione della ricerca fotografica in Italia
(catalogo Skira). Dal 21 settembre al 10 novembre, aPalazzoRe Rebau-
dengo di Guarene, sede storica dellaFondazione riaperta per l’occa-
sione, il progetto porta 25 artisti fra i quali Luca Campigotto,Paola De
Pietri, Alessandra Spranzi, FrancescoJodice, Antonio Biasiucci, Pino
Musi, Carmelo Nicosia, Daniele De Lonti, Luca Andreoni,Tancredi
Mangano e AntonioFortugno (sotto: Giuliano Severini,Internopisci-
na/Poggioreale, 2015).Fotografie, film, installazioni, documentazioni
di performance e immagini per raccontare l’universo di queifotografi
che nel 1999 eranoconsiderati «emergenti» e che oggi sono di riferi-
mento per le generazioni più giovani.(enricaroddolo)


PALAZZOREREBAUDENGO


C’eranounavoltagliemergenti


esonodiventatiinuovimaestri


D


uecapitoli di una stessa mostra per provare a
raccontare l’arte del Novecento in Italia attraver-
so opere tutte provenienti dallacollezione di
Intesa Sanpaolo. Titolo generale del progetto:Italia
moderna1945-1975.DallaRicostruzioneallaContesta-
zione. Con un primocapitolo,concluso da poco, dedi-
cato al temaLemacerieelasperanza. Econ un secon-
do, visibile presso laFondazione Pistoia Musei-Palazzo
Buontalenti fino al 6 gennaio, dal titoloIlbenessereela
crisi(fondazionepistoiamusei.it).Stavolta l’arcocrono-
logicocoperto è quellocompreso, grossomodo, tra il
1960 e il 1975.Una stagione nel segno del rinnovamento
dei linguaggi tradizionali — dalPop al Concettuale —
evocatacon un percorso che racchiude una cinquanti-
na di opere (sotto: Salvatore Mangione,SALVOtricolo-
re, 1971). Tra i nomi selezionati, quelli diJannisKounel-
lis, PinoPascali, Mario Schifano,TanoFesta, Giosetta
Fioroni, Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Mario
Merz e Vincenzo Agnetti.(edoardosassi)

PALAZZOBUONTALENTI

L’Italianel1960-1975


stagionedelcambiamento


G


li ipogei dellaFondazione Sassi di
Matera, cinquecento metri quadrati
nelle viscere dellaterra, fanno da
scenario alle oltrecento opere informa e
colore del pane. ÈTuttiiPanidelMondo
(fondazionesassi.org) la mostra, che, fino al
20 settembre, racconta il pane dell’arteco-
me cultura senzaconfini,con i lavori (scul-
ture, installazioni, performance, pittura,
video,fotografia) di 45 artisti provenienti
dal Benin, dalla Cina, Francia, Georgia, Ger-
mania, Italia, Olanda, Svezia e dalla Svizzera
(sotto: Antonio Violetta.Perritrovareilsen-
tiero, 2019, particolare). «L’idea intorno a
cui ruota l’intero evento espositivo — scrive
il curatore Andrea Del Guercio — si defini-
sce nel processo di raccolta, di deposito e di
offerta del pane ai visitatori. Il pane, quale
alimento primario presente nelle più diver-
se e lontane geografie, diventa riflessione
della cultura artisticacontemporanea,of-
frendosi alconsumo del visitatore, lungo i
tavoli e le mensole dell’ipogeo dei Sassi di
Matera».(patriziavarone)

IPOGEIFONDAZIONESASSI

Geografiadelmondo


informadipane


L


a vita degli italiani ècambiata in dieci minuti, alle 20.50 del 3
febbraio del 1957. Fu allora che debuttò il programma più segui-
to della storiatelevisiva nazionale, in onda sempre alla stessa ora
per i successivivent’anni. «A letto dopo Carosello!», diranno da allora
milioni di mamme: ma prima della buonanotte ogni bimbo avràco-
munque diritto a 10 fantastici minuti diréclame. «Carosello — ha
scritto Aldo Grasso — non è solo pubblicità, è uno spettacolo, un
“raccontino d’autore” a cui nessuno disdegna di partecipare». E infatti
hannocollaborato da Ermanno Olmi a Eduardo De Filippo. Fino all’8
dicembre laFondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo
(Parma) ospita la mostraCarosello.Pubblicitàetelevisione1957-1977,
a cura di Dario Cimorelli eStefanoRoffi (magnanirocca.it). Manifesti,
bozzetti e una serie di schermi raccontano l’epopea dell’ippopotamo
Pippo e di Mucca Carolina (sopra: laversione «gonfiabile», 1965), di
Susanna tuttaPanna, di Caballero e Carmencita.(paolobeltramin)


FONDAZIONEMAGNANI-ROCCA


Quandolapubblicitàerad’autore


Lagloriosaepopeadi«Carosello»


L


a storia di Napolicapitale delRegno nel Settecen-
to e oltre, negli anni sfarzosi di Carlo di Borbone e
di Ferdinando II, sono i protagonisti della mostra
allestita nel Museo eReal Bosco di Capodimonte di
Napoli a cura del suo direttore Sylvain Bellenger e inti-
tolataNapoliNapolidilava,porcellanaemusica(21
settembre-21 giugno 2020, museocapodimonte.beni-
culturali.it). La spettacolare scenografia dell’artista
Hubert le Gall ha trasformato le 18 sale dell’Apparta-
mentoreale in uno spettacolo d’opera (sopra) in cui le
porcellane di Capodimonte sono le protagoniste insie-
me aicostumi delTeatro di San Carlo (partner del pro-
getto) e alle musiche della grande stagione napoletana,
daPergolesi a Cimarosa, daPaisiello aJommelli. Accan-
to ai raffinati «servizi da tavola» riservati alleélite, il
percorso propone poi una serie difocussul GrandTour
nato dalle scoperte di Ercolano e diPompei, sull’Egitto-
maniae leChinoiseries, la natura e ilVe suvio, il gioco,
fino a Pulcinella, protagonista dellacommedia dell’arte
settecentesca.(alessandromartini)

MUSEOEREALBOSCODICAPODIMONTE

Comemettereinscena


lemaniedelSettecento


B


ertozzi & Casoni sono tra i prota-
gonisti della sculturaceramica
contemporanea, a cui il Marca -
Museo delle Arti di Catanzaro dedica ora
la mostraBertozzi&Casoni.Terra!(dal
21 settembre al 20 novembre, museo-
marca.info). Alcentro dell’esposizione ci
sono alcuni deitemi piùcari ai due arti-
sti, tra cui quelli del cibo, dei fiori, degli
animali e della vita quotidiana, accanto a
uno specificocollegamento tra il lavoro
dellacoppia di artisti e la Calabria che li
ospita per questa mostra (sopra:Cuccia
brilloconsetteringlese, 2018). Esiste,
infatti, una tradizione diceramicacala-
bra che Giampaolo Bertozzi (1957) eSte-
fano Dal Monte Casoni (1961) hanno da
tempo scelto di «reinterpretare»con
linguaggiocontemporaneo.Una cerami-
ca policromacapace di avvicinarsi molto
allarealtà mentre l’ispirazione di Bertoz-
zi & Casoni scava tra gli oggetti scartati e
i rifiuti,con un chiaro riferimento al
consumismo tipico della fine del XX e
del XXI secolo.(mauriziofrancesconi)

MARCA

Laceramicaricreata


nontemeirifiuti



GUARENED’ALBA(CN) PISTOIA


CATANZARO



MAMIANODITRAVERSETOLO(PR) NAPOLI


MATERA


Sguardi
ilCartellone.


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