Corriere della Sera La Lettura - 15.09.2019

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DOMENICA15SETTEMBRE2019 CORRIEREDELLASERALALETTURA 59


L’appuntamento
Nadabè il titolo del progetto
fotografico di AlessioCupelli
in mostra dal 18 al 28
settembre pressoWegil, in
largoAscianghi 4 aRoma. Si
tratta di una ricerca
fotografica sulla diaspora
sirianacondotta in questi
anni dalfotografo al fianco
degli operatori di Intersos
impegnati nei Balcani, in
Grecia, in Libano, in
Giordania e in Iraq. La
mostra è a cura di Chiara
Capodici che nel 2017 ha
aperto aRoma la libreria
Leporello, dedicata
all’editoriafotografica: uno
spazio espositivo e luogo di
progettazione riservato ai
libri e alle immagini, che si
occupa di promuovere un
approccio multidisciplinare
alla cultura visiva
Ilprogetto
La ricercadiNadabsi
concentra su due momenti: il
primo è legato al flusso di
rifugiati verso l’Europa nei
primi mesi del 2016, alle
vicende delcampo di
Idomeni, nel nord della
Grecia, allarotta balcanica,
alla chiusura delle frontiere
e al limbo che ne è seguito; il
secondo indaga lecondizioni
di vita e le sfide diresilienza
negli insediamenti informali
e neicampi di Libano e
Giordania.Nadab—come
spiega l’autore — è la
testimonianza di unaferita.
Lo scenario di questo lavoro
fotografico sono frontiere e
transiti,campi profughi,
insediamenti informali,
periferie urbanecosìcome
stazioni, porti e vie di
comunicazione.Nadabevita
di mostrare direttamente il
lavoro degli operatori
umanitari ma evidenzia
l’importanza della
protezione umanitaria,
elementocentrale
dell’impegno della Ong
Intersos guidata da
Konstantinos Moschochoritis
Leimmagini
Nellafotogrande: ilcampo
di Idomeni in Grecia,
alconfinecon la Macedonia
del Nord. Subito sopra,
nelle duefotopiù piccole:
le due sorelle siriane
di uncampo profughi
mediorientale e l’anziano
siriano incontrato a Idomeni
di cui si parla nell’articolo.
Accanto,dall’alto: ancora il
campo di Idomeni; profughi
osservano manovre militari
alconfine tra la Grecia
e la Macedonia del Nord;
una bambina sull’isola greca
di Lesbo; uncampo rifugiati
nella valle della Bekaa,
in Libano, non lontano
dalconfine siriano

i


hannofattointerminidiaccoglienzaealtempostes-
sodisfruttamento.«Lìl’incontrodecisivo—conti-
nuailfotografo—èstatoconunafamigliaconquat-
trobambinebellissime.Dopoavereattraversatoil
confineigenitorisisonovistirubareidocumenti,
conilrisultatochelamoglievieneportatainuncam-
po,dovepartorisce,eilmaritofiniscealtrove.Siri-
troverannosolodopomesi,perchéleiriesceafuggi-
rementreluihacontinuatoalavorarecomeelettrici-
stafacendoognigiornodiecichilometriapiedi».È
conquestopadrecheNadabprosegueinuncammi-
noduranteilqualeognigenitoresperimentail
drammadinonriuscireasfamareiproprifigliedi
nonpoterproteggerelepropriedonne.
Cupelliinquattroanninonhamaismessodifoto-
grafare.Equest’estate,quasiachiudereilcerchio,è
tornatoinGrecia,aMoria,inunodeicampipiùaffol-
latid’Europa,doveancoraunavoltalecicatricivisibi-
lieinvisibiliparlanodiunpassatodicasedistrutte,
dipupazzilasciatineilettiedivestitibuttatinelle
valigieallarinfusa.Maanchediunadomandachesi
presentadicontinuo:«Torneremo?».Èforsequesta
laferitapiùprofondadellaSiria,unPaeserimasto
senzagiovani:lamaggiorpartedilorononsolonon
sognailritornoma,anzi,lovivecomeilpeggiore
degliincubi.
©RIPRODUZIONERISERVATA

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