16 Giovedì 19 Settembre 2019 Il Sole 24 Ore
Finanza & Mercati
Latte Polenghi
all’Ipo: Newlat
sbarca sulla Borsa
ALIMENTARE
L’azienda punta ad essere
piattaforma aggregante
e a raccogliere milioni
Carlo Festa
MILANO
Newlat Food, famoso per i mar-
chi Polenghi e Delverde, si avvi-
cina alla Borsa nel segmento
Star. Proprio in questi giorni ci
sono state alcune presentazioni
davanti a una trentina di poten-
ziali investitori istituzionali ita-
liani ed esteri. Allo stesso tempo
è stata presentata la ricerca dagli
analisti delle banche incaricate
di seguire l’Ipo. L’offerta sarà
tutta in aumento di capitale: il
flottante alla fine potrebbe rag-
giungere fino al %, mentre la
quota di controllo resterà in ma-
no ad Angelo Mastrolia.
È previsto che l’offerta si con-
cluda entro fine ottobre (tra
il e il ), tenendo conto delle
condizioni di mercato e del rice-
vimento delle necessarie appro-
vazioni da parte di Borsa Italiana
e Consob. Nell’ambito dell’offer-
ta, Equita Sim, Hsbc France e So-
ciété Générale agiranno in quali-
tà di joint global coordinator e
joint bookrunner. Equita Sim
agirà anche come sponsor.
La società intende raccogliere
fino a milioni di euro dal-
l’emissione e dal collocamento
delle nuove azioni e prevede di
utilizzare tale importo per soste-
nere gli obiettivi di crescita del
gruppo Newlat. La strategia è an-
che quella di fare di Newlat
Group una piattaforma aggre-
gante nel settore alimentare.
Newlat Group Sa, azionista
unico che fa capo interamente
alla famiglia Mastrolia, sarà te-
nuta ad assumere i consueti vin-
coli di lock-up.
Il gruppo Newlat è un impor-
tante player multinazionale,
multi-brand, multi prodotto e
multicanale nel settore agro-
alimentare italiano e europeo,
con un ampio portafoglio di
prodotti e marchi di proprietà,
conosciuti a livello nazionale e
internazionale.
Il gruppo ha un posiziona-
mento nel mercato domestico,
un focus rilevante sul mercato
tedesco ed una importante pre-
senza in altri Paesi: è attivo
principalmente nei settori pasta,
lattiero-caseari, prodotti da for-
no e prodotti speciali, in partico-
lare health & wellness, gluten
free e baby food.
Con ricavi superiori a mi-
lioni di euro nel , il gruppo
Newlat, che tra i brand ha Polen-
ghi, ha un posizionamento con-
solidato nei principali segmenti
che caratterizzano il mercato fo-
od & beverage italiano ed euro-
peo divenendo, tra l’altro, il pri-
mo produttore di pasta tedesco,
detenendo i primi due marchi
per quote di mercato in Germa-
nia (Birkel e Drei Glocken), e con-
solidando il posizionamento del-
la propria business unit Pasta nel
segmento premium attraverso la
recente acquisizione di Delverde.
Inoltre, Newlat ha registrato un
progressivo incremento delle
proprie quote di mercato in seg-
menti di nicchia del mercato ita-
liano, divenendo il secondo
player nel segmento del mascar-
pone (con una quota di mercato
dell’,%), dei crostini (,%) e
dei sostituti del pane (,%).
Newlat rappresenta inoltre uno
dei produttori leader in Europa
nel segmento baby food, strate-
gia confermata dal recente ac-
cordo con Plasmon.
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ENEL
Piano per ridurre
le emissioni di gas
Enel annuncia l'impegno a
ridurre del % le proprie
emissioni dirette di gas a effetto
serra per kWh entro il ,
rispetto ai valori del ,
confermandosi quale early
adopter dell'obiettivo di
riduzione delle emissioni in linea
con l'aggiornamento dell'aprile
, certificato dalla Science
Based Targets initiative (SBTi).
Enel si è inoltre impegnata a
ridurre del % le proprie
emissioni indirette associate alla
vendita di gas naturale sul
mercato retail entro il ,
rispetto ai dati dell'anno .
BANCA SISTEMA
Cartolarizzazione
sul quinto al via
Prende il via la terza
cartolarizzazione del portafoglio
CQ (Cessione del Quinto) di
Banca Sistema, Quinto Sistema
Sec. . La società veicolo ha
emesso classi di titoli fino ad un
massimo di milioni di euro.
BONIFICHE FERRARESI
B.F. Spa torna
in utile nel semestre
B.F. spa ha chiuso il primo
semestre con un valore della
produzione a circa milioni di
euro, contro i milioni del
primo semestre (+%).
L'Ebitda è pari a , milioni,
rispetto a , milioni del primo
semestre . L'Ebit è pari a ,
milioni, rispetto al valore
negativo di , milioni rilevato
nel primo semestre . Il
risultato netto è pari a , milioni
contro un risultato netto
negativo di , milioni del primo
semestre .
IN BREVE
Intesa più forte nelle polizze
«Leader nel non auto retail»
Area X. Lo spazio di Intesa Sanpaolo Assicura inaugurato ieri a Torino
ASSICURAZIONI
Il responsabile Fioravanti:
puntiamo a essere la quarta
compagnia nei danni
Laura Galvagni
La leadership nella protezione, per
tutto ciò che attiene il settore non auto
retail. Ma non solo. «Vogliamo diven-
tare la quarta compagnia del paese nel
danni», ha ribadito a Il Sole Ore il
responsabile della divisione Insuran-
ce di Intesa Sanpaolo, Nicola Maria
Fioravanti. E per farlo bisogna inve-
stire anche e soprattutto in un «muta-
mento culturale». Nasce anche da
questo l’iniziativa presentata ieri a
Torino di Intesa Sanpaolo Assicura, la
compagnia del gruppo attiva nel dan-
ni, che nella rinnovata sede nel capo-
luogo piemontese ha presentato Area
X, ossia uno spazio pubblico dove gra-
zie ad apparecchiature all’avanguar-
dia nel campo della realtà virtuale si
potranno vivere esperienze esplorati-
ve, di guida e di simulazioni abitative,
che di fatto faranno comprendere la
necessità di «protezione» a diversi li-
velli. «Vogliamo avvicinare le persone
al concetto di bisogno assicurativo»,
ha sottolineato il manager. Il target
ultimo, evidentemente, è fare ulterio-
ri passi avanti nel business del danni
sul quale la divisione Insurance di In-
tesa Sanpaolo scommette da tempo.
Con il risultato che, da quando è nato
l’impegno sul settore, sono già state
scalate diverse posizioni: «Come pre-
mi emessi nel ramo protezione erava-
mo ventesimi e ora siamo dodicesi-
mi», ha spiegato Fioravanti che ha ri-
cordato anche come il segmento ab-
bia registrato tra il e il «una
crescita media annua del %» a fron-
te di un combined ratio che viaggia su
livelli di eccellenza. In particolare, nei
primi sei mesi del è risultato in
discesa al ,% con i premi che sono
arrivati a quota , milioni (+,%
rispetto all’anno precedente). Questo
in un quadro in cui gli asset under ma-
nagement sono saliti a quota ,
miliardi (+,%), la produzione lorda
vita è scesa a , miliardi (-,%),
complice la forte contrazione, per le
dinamiche tipiche del mercato, delle
unit linked che al giugno hanno se-
gnato una raccolta lorda di , miliar-
di (-,%). Infine, il Solvency ratio era
pari al % e il risultato netto è calato
del % a milioni. Questi sono
dunque i numeri più recenti di
un’area di business che nella sua tota-
lità, come ha rimarcato Fioravanti,
vale «circa il % del risultato lordo
del gruppo Intesa Sanpaolo, compre-
se le fee di competenza delle reti». Ma
destinata, negli anni, a diventare sem-
pre più rilevante. Anche grazie alla
strategia di penetrazione sulla clien-
tela bancaria: «L’intenzione è di rag-
giungere il % di tasso di penetrazio-
ne al , ora siamo al %, puntiamo
dunque a un raddoppio nell’arco dei
prossimi due anni».
Nel mentre, va ricordato che tra il
e il , la divisione ha segnato
un tasso di crescita medio annuo degli
asset under management del %, con
i ricavi in aumento del ,%. «Ciò di-
mostra la sostenibilità di quest’area di
business che, in passato, sul fronte ri-
cavi e sul fronte degli asset è sempre
cresciuta», ha concluso Fioravanti.
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Nei primi sei mesi dell’anno
asset under management
a quota , miliardi
RESPONSABILE
INSURANCE
Fioravanti guida
l’Insurance che
vale il 25%
del risultato lordo
di Intesa
SPAZIO APERTO AL PUBBLICO
Inaugurata a Torino l’Area X
Intesa Sanpaolo Assicura, la
compagnia di assicurazioni del
gruppo Intesa Sanpaolo, ha
presentato a Torino, nella
rinnovata sede di via San Francesco
d'Assisi , “Area X”. Si tratta,
spiega una nota, di «uno spazio
aperto al pubblico dove, grazie ad
apparecchiature all'avanguardia
nel campo della realtà virtuale, in
modo appassionante e divertente,
si possono vivere esperienze di
esplorazione, di guida e
simulazioni abitative, insieme a
narrazioni che aiutano ad
accrescere la cultura della
protezione». Nella facciata esterna
sono collocati pannelli led di ultima
generazione, che proiettano scene
in alta definizione e immagini
olografiche tridimensionali.
All'interno sono disponibili delle
postazioni in realtà virtuale, che
«condurranno il viaggiatore lungo
un cammino per esplorare in modo
originale il mondo della
protezione. Infine, nell'area
polifunzionale dedicata agli
incontri, un video wall darà voce a
contributi video di diversi
testimonial». Attraverso una sorta
di competizione, i visitatori
sperimenteranno «situazioni
pratiche dal carattere fortemente
innovativo e potranno
approfondire le proprie
conoscenze assicurative, i rischi ed
i bisogni di protezione che si
possono incontrare nella vita di
ogni giorno, totalizzando punti in
base alle scelte ed alle circostanze
affrontate». Al termine
dell'esperienza verrà assegnato un
punteggio e sarà rilasciato un
commento personalizzato, con
l'obiettivo di «creare
consapevolezza sull'importanza
della pianificazione assicurativa e
dei giusti comportamenti».
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AZIENDE. La Cantina di Soave inaugura domani la sua nuova sede
Quel vino di Dante
che è stato trasformato
in solidità patrimoniale
I
mmaginatevi Dante che assag-
gia il vino delle colline di Verona
e lo trova talmente squisito da
battezzarlo con una sola parola:
soave. Di qui il nome della città e
del vino, che si identifica con il ter-
ritorio come succede in pochi casi:
il rosso Bordeaux, lo Champagne,
la Franciacorta. Quando il vino co-
munica il paesaggio, natura e bot-
tiglia diventano tutt’uno, per questo
il nome è lo stesso. Racconta quel
mondo. Può essere andato così,
anche se non ci sono certezze sul
timbro dantesco al vino di Soave.
Peraltro Dante visse davvero a Vero-
na dall’inizio del XIV secolo: diventò
la sua città. Incontrò Giotto alla cor-
te di Cangrande della Scala, di cui
divenne ambasciatore nel Veneto e
al quale dedicò la cantica del Para-
diso della sua Commedia.
Più probabilmente il nome
Soave deriva dagli Svevi, ossia dai
Longobardi scesi dalla Scandinavia
che con Alboino I conquistarono l’I-
talia e collocarono la capitale a Ve-
rona. Non a caso a Soave esiste la
Rocca Sveva, che ospita una can-
tina di affinamento scavata nel-
la roccia del castello: di proprietà
della Cantina, è visitata ogni anno
da 50mila turisti.
Sette secoli dopo Dante, la
Cantina di Soave prosegue una tra-
dizione secolare di qualità che s’è
allargata a 60 Paesi del mondo,
e inaugura domani la sua nuova
sede: un investimento di 90 milioni
di euro, effettuato con mezzi propri,
che proietta l’azienda a una capa-
cità produttiva di 80 milioni di bot-
tiglie a fronte delle 30 attuali. Vino,
paesaggio e territorio rappresenta-
no un unicum: le 2.200 famiglie dei
soci vivono per il 70% sulle entrate
derivanti dalla Cantina. Per loro la
remunerazione è stata complessi-
vamente di 70 milioni (dati del bi-
lancio 2018) vale a dire 13mila euro
per ettaro. Che è un dato davvero
notevole. Queste e altre cifre sono
state esaminate dalla professo-
ressa Silvia Cantele, associata di
Economia aziendale dell’università
di Verona nel libro “La cooperativa
si fa impresa”, che analizza i bilanci
della Cantina degli ultimi dieci anni,
dal 2008 al 2018.
Uno degli aspetti più interes-
santi riguarda l’indice di solidità
patrimoniale, sempre in crescita
in dieci anni: «L’indicatore – spiega
nel volume la docente - esprime
una notevole stabilità del capita-
le proprio, poiché dimostra come
questo sia, nel periodo considerato
pari almeno a 6,89 volte il capita-
le sociale; mediamente il rapporto
ha un valore di 9,78 euro, e appare
inoltre in progressiva crescita dal
2008 al 2018, anno in cui raggiun-
ge il massimo, cioè 12,11 euro. Tutto
questo deriva da un accumularsi di
risultati economici positivi da parte
di Cantina di Soave, che sono stati
reinvestiti nell’azienda garantendo-
ne un progressivo aumento della
patrimonializzazione».
«L’essenza e la filosofia della
Cantina non sono cambiate nel cor-
so degli anni – sottolinea il diretto-
re Bruno Trentini, che illustra anche
un altro merito del libro di Cantele,
ossia l’analisi precisa sulla riclas-
sificazione dello stato patrimoniale
di bilancio – e ancora oggi rimane
immutato il senso di responsabili-
tà nei confronti della sua terra. Un
impegno che è insieme economico
e sociale e che si traduce in be-
nessere condiviso». «Nonostante il
passare degli anni, e aldilà di tutti
i cambiamenti – aggiunge il vicedi-
rettore generale, Wolfgang Raifer –
la Cantina di Soave è rimasta fedele
a quello che era quando è nata nel
lontano 1898: un atto d’amore nei
confronti della propria terra».
L’università di Verona ha certificato il dato di bilancio che è
in crescita negli ultimi 10 anni: la cooperativa diventa impresa
In dieci anni
la nostra solidità
è aumentata.
Lo dimostra il libro
dell’università sulla
riclassificazione
dello stato
patrimoniale
di bilancio
BRUNO TRENTINI
Direttore Generale
CANTINA DI SOAVE: INDICE DI SOLIDITÀ PATRIMONIALE
13mila
euro di remunerazione
per ettaro coltivato dai soci
1 2 ,
l'indice massimo raggiunto
di solidità patrimoniale
77,
milioni di euro di investimento
negli ultimi 10 anni
214
milioni di capitale
investito netto
INFORMAZIONE PROMOZIONALE