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PAOLO BRUSORIO
INVIATO A TAMPERE
La Finlandia si conferma il Pae-
se più felice al mondo. Lo dice
un rapporto Onu 2019: reddi-
to pro capite, sostegno sociale,
aspettativa di vita in buona sa-
lute, libertà e generosità sono i
criteri che ordinano la classifi-
ca. Per fortuna nostra non c’è il
calcio, tanto che alla ricerca
della felicità questa sera ci van-
no gli azzurri: un’altra vitto-
ria, sarebbe la 6ª di fila nel giro-
ne e l’allungo decisivo in testa
al girone, sbaraglierebbe la
concorrenza e permetterebbe
di apparecchiare il futuro con
tutta calma. Magari inserendo
nel gruppo giovani utili anche
in prospettiva qualificazioni
mondiali.
Non perdiamo dal 1912
Ma è meglio non correre trop-
po, la Finlandia occupa il 57º
posto nel ranking Fifa ma vede
la possibilità di centrare la fase
finale degli Europei per la 1ª
volta. Con loro non perdiamo
dal 1912, erano i Giochi Olim-
pici di Stoccolma: stasera si
gioca a Tampere, stadiolo da
15mila persone, e Kanerva, il
ct avversario, crede nell’impre-
sa. Perché battere l’Italia non
ha mai un sapore normale: go-
diamo di molti crediti per una
storia che stiamo rimettendo
insieme non senza fatica. E tan-
ta ne dovremo fare anche qui
contro una Nazionale che do-
po aver perso all’esordio del gi-
rone proprio contro di noi a
Udine ha infilato 4 vittorie in fi-
la. E comunque già all’andata
non fu uno scherzo batterla,
un gol dopo 7’ e poi il raddop-
pio a un quarto d’ora dalla fi-
ne. Nel mezzo molta fisicità e
un paio di occasioni che Pukki,
il centravanti oggi in grande
forma, allora dilapidò.
Come sta l’Italia l’abbiamo vi-
sto in Armenia e il lungo trasfe-
rimento non ha aiutato a mi-
gliorare la condizione tanto
che Mancini non scioglie nes-
suno dei dubbi che la gara di
Yerevan ha sollevato. Di sicu-
ro c’è l’assenza di Verratti
squalificato, e sarà Sensi a so-
stituirlo. Il resto è un’ipotesi a
cominciare dalla difesa che
giovedì sera, la prima di una
lunga serie senza Chiellini,
non ha del tutto convinto il ct.
Florenzi e Romagnoli i più in
difficoltà, tanto che potrebbe-
ro perdere il posto per Izzo e
Acerbi. Ma infilarsi in giochi
di ruolo in questa vigilia è ri-
schioso, così scommetterem-
mo su Belotti, puntuale col
gol dall’inizio stagione, anco-
ra titolare, per nulla convinti
però di azzeccarci.
Il «consiglio» a Bonucci
Mancini gira molto al largo, di-
ce che rispetto a Yerevan vor-
rebbe una squadra «più com-
patta quando alza la linea del
pressing in modo da evitare di
essere infilata in contropie-
de», ma quello che davvero con-
ta è mettere la pietra tombale o
quasi sulla qualificazione. Resta-
va da chiarire il polverone su Bo-
nucci co-protagonista (discreta-
mente volontario, visto la rea-
zione esagerata all’entrata
dell’avversario) dell’espulsione
dell’armeno Karapetyan: qui il
ct ha fatto molto il democristia-
no, assolvendo da una parte il
centrale della Juve senza però
dimenticare che indossa la fa-
scia di capitano. «Non ho nem-
meno rivisto l’episodio, l’arbi-
tro era vicino e di sicuro l’attac-
cante qualcosa ha fatto». Fine.
Anzi, no. «Poi, se ha fatto qual-
cosa, deve fare più attenzione
essendo il capitano». Un colpo
al cerchio e uno alla botte. Pre-
sa o non presa, in tutti i casi me-
glio stare lontano dai guai. Un
consiglio che vale per l’Italia e
per il suo capitano. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
GUGLIELMO BUCCHERI
INVIATO A TAMPERE
P
ukki è una mania. E da
un mese l’attaccante
del Norwich che fa gi-
rare la testa alla ricca
Premier. Una rete al Liver-
pool, tre al Newcastle, un’altra
al Chelsea nelle prime tre tap-
pe di stagione prima della pau-
sa contro il West Ham nell’ulti-
ma fatica. Da agosto è l’orgo-
glio di una nazione che nel
calcio si specchia, ma fino a
un certo punto. «Vogliamo fa-
re la storia, abbiamo la possibi-
lità», così i giocatori di una Fin-
landia mai tanto ambiziosa.
La storia del ragazzo che
proverà a spaventare l’Italia
parte da lontano e conosce
una lunga serie di tappe, spes-
so in salita. A Siviglia, 11 anni
fa, andò male per il troppo cal-
do («non avevo nemmeno il
condizionatore in came-
ra...», dirà), nel nord Europa
andò meglio, molto meglio
perché 90 reti segnate tra Hel-
sinki e Brondby sono comun-
que un bel bottino. Ma è Oltre-
manica che arrivano gli ono-
ri. Quando la Finlandia si pre-
sentò a Udine, nel marzo scor-
so, per la prima delle due sfi-
de con gli azzurri (finì 2-0 per
noi), Pukki era uno del grup-
po di una squadra, il Norwi-
ch, in cima alla B inglese e
pronta al grande salto: il cen-
travanti, oggi re del gol in Pre-
mier, si divorò un gol e mezzo,
ma nessuno gli puntò l’indice
addosso. Stasera Pukki gio-
cherà da osservato speciale do-
po i 29 gol in 43 gare nella
Championship un anno fa e i
sigilli dell’ultimo mese. «È un
attaccante intelligente, molto
- assicura Jorginho, architetto
del gioco azzurro, due settima-
ne fa in campo col suo Chelsea
contro il Norwich di Pukki -.
Sa sempre trovare la posizione
migliore in area ed è abile a ser-
vire i compagni o a far rifiatare
la squadra. E poi come capita
in Inghilterra sa fare il giusto
pressing per dare fastidio ai ri-
vali nelle ripartenze».
Per entrare nella storia
Pukki è una mania. Qualcosa
di più. Dal ‘92, quando debut-
tò la formula attuale della Pre-
mier League, solo Pavel Po-
grebnyak, attaccante del Fu-
lham, ha realizzato 5 reti nel-
le prime 3 gare: era l’inizio del-
la stagione 2011-12. Pukki sta-
sera dovrà dividere gli spazi
con Bonucci e Acerbi (o Roma-
gnoli), ma anche con Izzo, se
l’esterno granata dovesse
prendere il posto di Florenzi.
«La Finlandia non è solo Puk-
ki», dice il ct azzurro Mancini.
Ma Pukki è quella parte della
Finlandia che sa come colpire
le difese più forti: al primo ap-
puntamento in Premier ha
avuto la forza di beffare Van
Dijk, premiato come miglior
interprete dell’ultima Cham-
pions, davanti ai maghi Messi
e Ronaldo.
Pukki è una mania. «Voglia-
mo fare la storia», dicono i fin-
landesi. La storia sarebbe brin-
dare alla prima qualificazio-
ne agli Europei in un cammi-
no che dà il pass anche alla se-
conda del girone. «Dobbiamo
imitare quello che hanno rea-
lizzato gli islandesi in questi
anni. Se ci sono riusciti loro,
non vedo perché non dovrem-
mo riuscirci noi», così l’allena-
tore Kanerva. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
ALBERTO DOLFIN
«Q
uesta volta l’ab-
biamo persa
noi». Nelle pa-
role della capi-
tana azzurra Cristina Chiri-
chella c’è tutto il rammarico
per una semifinale europea
sfuggita senza riuscire a espri-
mere il proprio miglior volley
contro la Serbia. Nell’ottobre
dello scorso anno, contro le
stesse avversarie, una super
Italia si era arresa solo al
tie-break della finale mondia-
le in Cina. Ieri invece, nel pe-
nultimo atto del torneo conti-
nentale ad Ankara, Boskovic
e compagne sembravano me-
no inarrivabili, eppure l’esito
non è cambiato: 3-1 (25-22,
25-21, 21-25, 25-20) per le
ragazze di Zoran Terzic.
Tante, troppe imprecisioni
che hanno permesso alle cam-
pionesse iridate e continenta-
li in carica di rimontare nel
primo set e di far loro anche il
secondo, approfittando di
un’Italia meno incisiva delle
ultime uscite e disattenta so-
prattutto al centro. Paola Ego-
nu ha patito il confronto con-
tro l’unico opposto che può
contenderle la palma di mi-
gliore al mondo, Tijana Bo-
skovic, e commesso errori
non da lei, cercando di trova-
re la chiave per superare il
quasi invalicabile muro ser-
bo. Dall’altra parte, invece, a
farla da padrona è stata Stefa-
na Veljkovic, stella dell’Agil
Volley Novara e compagna fi-
no allo scorso anno della
20enne di Cittadella, passata
in primavera a Conegliano.
Finisce 3-1
Nel terzo set l’Italia ha aggiu-
stato la mira in battuta e mi-
gliorato la ricezione. Poi ha ri-
trovato la sua leader Egonu,
che ha firmato il punto del
25-21 per provare a riaprire
la partita. La Serbia però ha
cambiato subito marcia ed è
partita forte nel quarto set, in
cui le azzurre sono tornate a
commettere le imprecisioni
dei primi due parziali. Per la
formazione slava si sono spa-
lancate così le porte della ter-
za finale continentale e oggi
l’obiettivo è di calare il tris do-
po i trionfi del 2011 e del
2017: l’ultimo ostacolo sarà
la Turchia di Giovanni Guidet-
ti. Dopo i tre argenti con Ger-
mania (2011 e 2013) e Olan-
da (2017), il tecnico modene-
se farà leva anche sulla spin-
ta del pubblico amico per sali-
re l’ultimo gradino mancante
e prendersi la rivincita su Ter-
zic, che l’ha già battuto due
volte in una finale europea.
La Polonia, invece, conten-
derà il bronzo all’Italia, vo-
gliosa di ritornare sul podio
continentale dal quale man-
ca ormai da un decennio (oro
nel 2009 in Polonia). «Sarà
un’altra battaglia - aggiunge
la Chirichella -. Questa squa-
dra è grandiosa, ha tante gio-
vani e può crescere molto».
Tra un anno potranno dimo-
strarlo anche a Tokyo, sul pal-
coscenico olimpico, sul quale
le azzurre non sono mai riu-
scite a mettersi al collo una
medaglia. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Stella del Norwich, ha segnato 5 gol in 3 partite
Jorginho: “È intelligente e in area fa paura“
È Pukkimania
Il re della Premier
spaventa l’Italia
29
Gli anni di Teemu Pukki, attac-
cante finlandese, passato nel
2018 dal club danese del
Brøndby a quella inglese del
Norwich con contratto triennale
ANSA
ALBERTO ABBURRÀ
D
opo tre anni la vita
di Alex Schwazer
potrebbe essere di
nuovo vicina a una
svolta. E non solo perché ieri a
Vipiteno ha sposato Kathrin
Freund, la donna che gli è sta-
ta vicina dopo la seconda squa-
lifica per doping del 2016 e
con cui ha avuto la piccola Ida
(2 anni). La novità può arriva-
re dal tribunale. I Ris di Parma
hanno depositato in procura a
Bolzano - dove Schwazer è in-
dagato per frode sportiva - i ri-
sultati della nuova perizia sul-
le urine positive al testostero-
ne prima dei Giochi 2016.
L’indagine del comandante
Lago avrebbe evidenziato
anomalie nei 2 campioni (A
e B) consegnati dal laborato-
rio di Colonia e da oltre un an-
no oggetto delle analisi ordi-
nate dai magistrati italiani.
In particolare una concentra-
zione anomala di Dna (che
nel tempo sarebbe dovuta
andare incontro a un forte
decadimento) e una discre-
panza nelle quantità di mate-
riale genetico nei campioni.
In tribunale fra quattro giorni
Su questi elementi si basa la
tesi difensiva dell’ex marcia-
tore che da quel 21 giugno
2016 si dichiara innocente e
vittima di un complotto. Do-
po aver vinto l’oro nella 50
km a Pechino 2008 ed essere
stato condannato a 3 anni e 9
mesi di stop nel 2012 per uso
di Epo, Schwazer aveva deci-
so di tornare in attività e scel-
to come allenatore uno dei
simboli della lotta al doping,
Sandro Donati. Ottenuto il
pass per Rio 2016, puntava a
una medaglia ma la nuova
positività aveva fatto crolla-
re tutto. Negli anni sono
emersi particolari che hanno
trasformato la trama in un
giallo: quel controllo antido-
ping subito dopo la deposi-
zione in cui Alex aveva accusa-
to alcuni membri della Fede-
razione, poi il mancato anoni-
mato sulla busta del prelievo.
Ma non solo: la positività
emersa in un 2º test dopo che
il 1º era risultato negativo, il
laboratorio che inizialmente
rifiuta l’ordine del tribunale
di restituire le provette e pure
il tentativo, respinto, di conse-
gnare un flacone senza sigilli.
Nulla però era stato in grado
di dare una svolta alla vicen-
da. Almeno finora. Fra 4 gior-
ni c’è l’udienza in cui il tribu-
nale di Bolzano esaminerà i ri-
sultati della perizia. «Spette-
rà al giudice interpretarla - di-
ce l’avvocato Gerhard Brand-
staetter che assiste Schwazer
-. Siamo fiduciosi perché so-
no state rilevate discordanze
non riferibili alla fisiologia
dell’atleta». Il primo obiettivo
è l’assoluzione penale, in se-
guito si passerebbe all’aspet-
to sportivo della vicenda. La
carriera da atleta è alle spalle,
in gioco resta la dignità. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Europei femminili di volley: un’altra sconfitta contro le campionesse mondiali, oggi la Polonia
Niente riscatto con la Serbia
Le azzurre puntano al bronzo
Teemu Pukki, punta della Finlandia, segna il rigore contro la Grecia
Anomalie nei campioni che portarono alla squalifica del marciatore
Schwazer, caso doping riaperto
nel giorno del suo matrimonio
IL PUNTO
- LA STAMPA
GIRONE J
OGGI ORE 20,45
Armenia-Bosnia Erz. (ore 15)
Finlandia-ITALIA (Raiuno)
Grecia-Liechtenstein
PROSSIMO TURNO
Sabato 12 ottobre
Bosnia Erz.-Finlandia (ore 18)
ITALIA-Grecia (ore 20,45-Raiuno)
Liechtenstein-Armenia (ore 20,45)
Bosnia Erz. 7 5212107
ITALIA 15 5500162
PT G V N P GF GS
Armenia 6 520389
Liechtenstein 0 5005018
Grecia 4 511369
Finlandia 12 5401 72
CLASSIFICA
Euro2020: l’Italia a Tampere per ipotecare la qualificazione
Pass per l’Europeo
Mancini in Finlandia
cerca l’ultimo sprint
Una vittoria permetterebbe di programmare il futuro
Il ct valuta cambi in difesa: sono pronti Izzo e Acerbi
ANSA
sarà titolare
Ecco Bernardeschi
“Gruppo più unito
quando si diverte”
PERSONAGGIO
29
Reti segnate la scorsa stagio-
ne da Pukki in 43 partite della
Championship, la Serie B ingle-
se, con la maglia del Norwich,
promosso anche grazie a lui
RETROSCENA
Brankica Mihajlovic, 28 anni, in schiacciata contro il muro di Paola Egonu e Raphaela Folie
ANALISI
Il rammarico della
capitana Chirichella:
“Peccato, stavolta
l’abbiamo persa noi”
Risultati e programma
Alle 16 (tv su Raidue)
per salire sul podio
Turchia, sogni d’oro
GIORGIO VIBERTI
Il Mondiale
delle amarezze
è un allarme
per l’Italbasket
L’Italia torna dalla Ci-
na col minimo sinda-
cale: ingresso fra le
prime 16 e pass per le quali-
ficazioni olimpiche. Dopo
le vittorie sulle cenerentole
Filippine e Angola e i ko con-
tro serbi e spagnoli, il com-
miato odierno con Porto Ri-
co (10,30 SkySport) servirà
solo a definire la classifica fi-
nale tra il 9° e il 16° posto.
Poi si tornerà a casa per i bi-
lanci, se non i processi. L’Ita-
lia non si qualificava per i
Mondiali dal 1998 (quelli
del 2006 li disputò con una
wild card a pagamento) e
c’è riuscita anche per l’aper-
tura a 32 squadre anziché
- È dal 2004 (argento
olimpico) che non sale su
un podio internazionale,
neanche agli Europei dai
quali fu addirittura esclusa
nel 2009. La crisi, annuncia-
ta dal ct Recalcati, è conti-
nuata con Pianigiani, Messi-
na e ora Sacchetti, tecnici
molto diversi tra loro. Dun-
que il problema non è nel
manico. I migliori azzurri
giocano all’estero (Belinel-
li, Gallinari, Melli, Hackett,
Datome), mentre quelli che
provengono dalla Serie A
non dimostrano caratura in-
ternazionale (Della Valle,
Abass, Tessitori, Vitali...).
Alcuni azzurri tagliati in ex-
tremis prima del Mondiale
hanno deciso di lasciare l’I-
talia (Polonara e Flaccado-
ri) e anche i nostri migliori
giovani (Moretti, Badocchi,
Mannion) stanno crescen-
do fuori dal Bel Paese. Evi-
dentemente il nostro movi-
mento non funziona più,
per tanti motivi: 1. Assenza
del basket nelle scuole, che
hanno spesso palestre fati-
scenti e prive di canestri, ol-
tre ad alcuni professori im-
preparati su uno sport mol-
to tecnico, che preferiscono
avviare gli studenti al vol-
ley, meno problematico per
il minor rischio di infortuni; - Abbandono dei vivai nei
grandi club dopo l’introdu-
zione del professionismo,
complicato dalla legge Bo-
sman che ha portato all’in-
vasione di giocatori stranie-
ri mediocri ma meno costo-
si degli italiani; 3. Calo degli
istruttori giovanili di quali-
tà e quindi carenze nell’inse-
gnamento dei fondamenta-
li; 4. Mancanza di sbocchi
adeguati per i nostri miglio-
ri 18enni dopo i campionati
giovanili; 5. Approccio scor-
retto da parte di alcuni no-
stri talenti, meno «affama-
ti» e disposti ai sacrifici vi-
ziati rispetto ai loro coeta-
nei stranieri, soprattutto
dell’Est europeo. Non a ca-
so molti giocatori italiani so-
no figli d’arte, affermatisi
anche (o solo?) grazie all’in-
segnamento dei genitori.
Una domanda su cui medi-
tare: è possibile che la Slove-
nia campione d’Europa, me-
no popolosa di Roma e me-
no vasta della Lombardia,
produca più talenti cestisti-
ci dell’Italia che ha 60 milio-
ni di abitanti?
Dopo il ko dell’andata
con gli azzurri (2-0)
i nordici hanno infilato
quattro vittorie di fila
AFP
FINLANDIA
ITALIA
Rai 1 ore 20,45
FINLANDIA (4-4-2) 1 Hradecky; 22
Raitala, 4 Toivio, 2 Arajuuri, 18 Uro-
nen; 8 Lod, 19 Kauko, 6 Kamara, 13
Soiri; 30 Tuominen, 10 Pukki. Allenato-
re: Kanerva.
ITALIA (4-3-3)Italia (4-3-3) 21 Donna-
rumma; 5 Izzo, 19 Bonucci, 3 Acerbi, 4 E.
Palmieri; 12 Sensi, 8 Jorginho, 7 Lo. Pelle-
grini; 14 Chiesa, 9 Belotti, 10 Bernarde-
schi. Allenatore: Mancini
Arbitro: Madden (Scozia)
Laonardo Bonucci, 32 anni, accusato di presunta simulazione sul
fallo costato l’espulsione dell’armeno Karapetyan: «Se ha fatto qual-
cosa deve essere più attento perché è il capitano» ha detto Mancini
Solo otto minuti con la Ju-
ve. Un po’ più di spazio in
Nazionale, nel viaggio in
Armenia: la stagione di Fe-
derico Bernardeschi va
avanti a singhiozzo. «È un
problema giocare poco nel
club? Può esserlo, ma suc-
cede, soprattutto se stai in
una delle tre più grandi so-
cietà al mondo - dice lo ju-
ventino -. Comunque con
Maurizio Sarri c’è un rap-
porto ottimo, le sue scelte
nascono anche dalle carat-
teristiche degli avversari
che incontri. Per come è
maniacale nel lavoro, la
panchina della Juve si adat-
ta perfettamente a uno co-
me lui». Analogie con il la-
voro di Mancini? «Se ti di-
verti ottieni l’effetto che il
gruppo si unisce ancora di
più». Bernardeschi pensa
anche agli esclusi illustri
della Juve dalla lista Cham-
pions: «Spetterà a noi non
farli rimpiangere». G. BUC.
Federico Bernardeschi, 25 anni
Ad Ankara l’Italia va a cac-
cia della sua 7ª medaglia
continentale cercando il ri-
scatto contro la Polonia
(ore 16 Rai2) che l’aveva
battuta al tie-break nell’ul-
tima partita delle elimina-
torie, costringendola a un
cammino più impervio da-
gli ottavi. Alle 18,30 finale
europea inedita tra la Ser-
bia e la Turchia: quest’ulti-
ma non ha mai vinto l’oro
(1 argento e 2 bronzi).
DOMENICA 8 SETTEMBRE 2019 LASTAMPA 35
SPORT