La Stampa - 08.09.2019

(lily) #1

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IL CASO

Elezioni amministrative con il partito del presidente appena sopra il 30%


La strategia di Navalny: votate anche i comunisti, Russia unita va fermata


Putin sempre meno popolare

oggi alla prova delle urne

GIUSEPPE AGLIASTRO
MOSCA
Russia e Ucraina hanno conclu-
so uno storico scambio di prigio-
nieri che riaccende la speranza
di pace per il Donbass. La strada
è ancora lunga e irta di ostacoli,
ma la strategia del dialogo vara-
ta dal nuovo presidente ucrai-
no Volodymyr Zelensky ha già
ottenuto un importante succes-
so politico: la liberazione di 70
persone, 35 da parte di Mosca e
altrettante da parte di Kiev. Se-
condo Zelensky si tratta di «un
primo passo» verso «la fine del-
la guerra». Ma l’accordo tra Rus-
sia e Ucraina è stato salutato po-
sitivamente da tutta la comuni-
tà internazionale: da Trump a
Merkel, da Macron all’Ue. Gio-
vedì lo stesso Putin, annuncian-

do che lo scambio era ormai
«imminente» lo aveva definito
un gesto «importante per la nor-
malizzazione delle relazioni».
Un aereo russo e uno ucraino
ieri mattina sono decollati qua-
si contemporaneamente da
Kiev e da Mosca per portare ri-

spettivamente in Russia e in
Ucraina i prigionieri appena ri-
lasciati. Sono così tornati in li-
bertà i 24 marinai ucraini cattu-
rati dalle forze armate russe

l’anno scorso dopo uno scontro
al largo della Crimea. Navigava-
no su tre piccole navi militari e
intendevano attraversare lo
Stretto di Kerch per raggiunge-
re il Mare d’Azov. I russi li accu-
sano di aver violato le loro ac-
que territoriali, ma in realtà un
accordo del 2003 sancisce la li-
bera navigazione nella zona sia
dei russi sia degli ucraini. È sta-
to scarcerato anche il regista
Oleg Sentsov, a lungo rinchiu-
so in una remota prigione
nell’Artide russo. Sentsov era
stato condannato a 20 anni per-
ché accusato di aver tentato di
«organizzare atti terroristici» in
Crimea, la penisola in cui è nato
e di cui contesta l'annessione da
parte di Mosca. Molti osservato-
ri ritengono però che la severa

sentenza nascondesse in realtà
solo motivi politici. Per prote-
sta, l’anno scorso Sentsov ha di-
giunato per quasi cinque mesi,
facendo temere per la sua vita.
Alla fine ha vinto la sua batta-
glia e ieri ad abbracciarlo all’ae-
roporto di Kiev c’era la sua gio-
vanissima figlia.
Sull’aereo atterrato a Mosca
c’era invece il giornalista rus-
so-ucraino Kirill Vyshinsky, a ca-
po della redazione di Kiev dell'a-
genzia di stampa russa Ria No-
vosti e accusato dalle autorità
ucraine di «alto tradimento».
Un altro caso controverso. Ma a
destare scalpore è stato soprat-
tutto il rilascio di Volodymyr
Tsemakh: un separatista consi-
derato «persona di interesse»
per le indagini sulla strage del

Boeing malese abbattuto nel
2014 da un missile Buk russo
nei cieli del Donbass in guerra.
Nella tragedia morirono 298
persone, tra cui molti turisti
olandesi. Pare che allora Tsema-
kh fosse a capo di un’unità anti-
aerea proprio nella zona da cui
partì il razzo, cosa che lo rende
potenzialmente un sospettato
del disastro. Putin però lo ha vo-
luto in Russia a tutti i costi. Se-
condo gli 007 di Kiev, se Tsema-
kh non fosse stato liberato, lo
scambio non sarebbe avvenu-
to. E così Zelensky ha acconten-
tato il Cremlino, nonostante le
pressioni in senso inverso
dell’Olanda affinché il milizia-
no comparisse davanti agli inve-
stigatori internazionali.
Ora Zelensky punta più in al-

to. Vuole lo scambio di tutti i pri-
gionieri e la pace nel Donbass:
una delle promesse che gli ha
fatto stravincere le presidenzia-
li ucraine la scorsa primavera.
Certo, le parole da sole non ba-
stano. Nella guerra del Don-
bass hanno finora perso la vita
oltre 13.000 persone e il conflit-
to non finirà finché il Cremlino
continuerà ad appoggiare i se-
paratisti. Parigi preme per ri-
prendere le trattative nell’ambi-
to del Quartetto di Normandia
di cui fanno parte Russia, Ucrai-
na, Francia e Germania. Lo
scambio di prigionieri è final-
mente un gesto concreto di di-
sgelo tra Mosca e Kiev. Ma per
la pace c’è ancora tanta strada
da fare. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

O

ggi in molte città e
regioni della Rus-
sia si vota per eleg-
gere sindaci, go-
vernatori e consiglieri co-
munali. I russi si recano alle
urne dopo che Mosca è sta-
ta teatro delle più massicce

proteste antigovernative
degli ultimi otto anni: re-
presse dalla polizia con
manganellate e arresti.
Queste elezioni sono mol-
to importanti per Putin. La
popolarità del leader del
Cremlino resta alta, ma è
nettamente in calo rispetto
agli anni passati. Molto più
in crisi è però il suo partito,

Russia Unita, che i sondag-
gi danno appena sopra il
30%, cioè al punto più bas-
so mai registrato negli ulti-
mi 13 anni.
Il governo ha reagito im-
pedendo a numerosi oppo-
sitori di candidarsi. Le com-
missioni elettorali hanno re-
golarmente invalidato con
macchinosi pretesti le fir-

me raccolte dai dissidenti
per correre alle elezioni. È
stato proprio questo a scate-
nare le proteste a Mosca, do-
ve - stando a Proekt.media -
l’opposizione liberale si sa-
rebbe potuta aggiudicare fi-
no a nove consiglieri comu-
nali su 45.
L’orso simbolo di Russia
Unita evidentemente non è

più un richiamo per l’eletto-
rato: è stato indebolito
dall’aumento dell’età pen-
sionabile e dal continuo ca-
lo dei salari reali. Ed ecco
che al Cremlino hanno pen-
sato bene di presentare i
propri candidati senza il
bollino del partito di mag-
gioranza, ma camuffati da
«indipendenti».

La contromossa di Aleksey
Il trascinatore delle prote-
ste anti-Putin, Aleksey Na-
valny, ha però studiato an-
che la contromossa: si chia-
ma «voto intelligente» ed è
una strategia che, in man-
canza di veri oppositori, pre-
vede di dare la propria pre-
ferenza al candidato che ha
più chance di battere quello
del Cremlino. Su Internet, i

sostenitori del dissidente
possono sapere il nome del
candidato consigliato da
Navalny nel loro seggio. C’è
solo un piccolo problema:
si tratta spesso, troppo spes-
so, di esponenti del Partito
comunista russo, cioè di un
movimento politico che, ol-
tre a limitarsi a un’opposi-
zione a Putin solo di faccia-
ta, si ispira al passato sovie-
tico e spesso lo glorifica no-
nostante le sue tante pagi-
ne buie. Non tutti gli avver-
sari politici di Putin condivi-
dono quindi la trovata di
Navalny. Ma per il blogger
anticorruzione il fine giusti-
fica i mezzi: è il miglior mo-
do - sostiene - per infliggere
una sonora batosta a Russia
Unita. GIU. AGL. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Inizia la distensione tra Kiev e Mosca


Scambio di prigionieri: liberati in 70


La Russia rilascia anche i marinai arrestati nello Stretto di Kerch e il regista Oleg Sentsov


Zelensky consegna il separatista Tsemakh coinvolto nell’abbattimento del Boeing malese


REUTERS

1) Gli abbracci e la commozione dei familiari all’arrivo dei prigio-
nieri ucraini a Kiev 2) Il regista originario della Crimena Oleg Sen-
tsov abbraccia la figlia dopo l’arrivo all’aeroporto di Kiev
EPA

1

La comunità
internazionale:
ora riprendere
i negozati sul Donbass

POLITICA E DIPLOMAZIA

2

Alexei Navalny

DOMENICA 8 SETTEMBRE 2019LASTAMPA 9
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