Il Sole 24 Ore - 08.09.2019

(Michael S) #1

8 Domenica 8 Settembre 2019 Il Sole 24 Ore


Finanza & Mercati La storia


In Italia l’evoluzione verso il digital banking e le sovrapposizioni post-fusioni hanno portato al calo


degli sportelli nei grandi istituti, non nei più piccoli. Scelta controtendenza per il colosso Usa:  filiali nuove


Banche, in dieci anni


tagliate 11.500 filiali


Ma JP Morgan le apre


Alessandro Graziani

Q


uale sarà il futuro del-
l’industria bancaria? Il
refrain dei consulenti
del sistema finanziario
europeo è noto: avanti
tutta con il digital
banking, chi entra più fisicamente in
uno sportello bancario? Millennials
e nativi digitali “vivono” sul web e le
banche sono destinate a essere fago-
citate dal fintech e, soprattutto, dal-
l’inevitabile avanzata dei Big tech.
Una constatazione, e anche una pre-
visione, che procede di pari passo con
un altro fenomeno storico impreve-
dibile fino a pochi anni fa: i tassi d’in-
teresse (causa Quantitative easing)
sono crollati e con essi i ricavi da
margine d’interesse del credito. Di
fatto obbligando i banchieri a tagliare
i costi (ovvero sportelli e personale)
per accontentare gli investitori pre-
occupati dal calo di redditività di una
industria in profonda trasformazio-
ne. La conseguenza è che tutti i piani
industriali delle big banks europee
degli ultimi anni, spesso strizzando
l’occhio agli investitori, hanno avuto
come punto centrale il taglio dei co-
sti. E via quasi tutti a chiudere gli
sportelli, spesso acquistati a caro
prezzo su input degli stessi big della
consulenza che, fino a - anni fa
(Internet già c’era e anche il phone
banking), spingevano invece sulla
centralità della rete “fisica” per man-

tenere il rapporto con la clientela.
Lo spirito del pensiero unico che
domina il mercato bancario è ben
riassunto dall’ultimo rapporto ( set-
tembre) dell’agenzia di rating Fitch
sugli istituti europei: «La media del
cost/income per le  maggiori ban-
che europee era del % nella prima
metà del , ci aspettiamo una ac-
celerazione nel taglio dei costi attra-
verso la chiusura di sportelli e la ridu-
zione del personale». Un mantra che
inevitabilmente contagerà le linee
guida dei nuovi piani industriali che
le banche, anche italiane (UniCredit,
Ubi, BancoBpm), si apprestano a pre-
sentare nelle prossime settimane.
Eppure il sistema bancario italiano è
quello che in Europa più ha procedu-
to nel «disboscamento» della vecchia
rete di sportelli, soprattutto grazie al-
la eliminazione delle sovrapposizioni
territoriali create con le aggregazioni
degli ultimi - anni.
Limitando l’osservazione all’ulti-
mo decennio -, secondo i
dati del recente rapporto della socie-
tà di consulenza internazionale
Kpmg, le banche italiane hanno ri-
dotto di . unità gli sportelli ban-
cari (-%) mentre il numero dei di-
pendenti si è ridotto nello stesso pe-
riodo di oltre . (-%). Ma la
grande ristrutturazione del settore,
almeno sul versante della riduzione
delle filiali, ha riguardato soprattutto
i gruppi maggiori che nel decennio
- hanno sostanzialmente

dimezzato il numero degli sportelli
(da . a .). È invece rimasto
stabile il network distributivo delle
banche medie (passato da . uni-
tà del  a . del ), mentre
è invece aumentato il numero di fi-
liali dei piccoli gruppi bancari che
hanno incrementato complessiva-
mente gli sportelli dagli  del 
ai  del . La fotografia del set-
tore da parte di Kpmg evidenzia
un’accelerazione nel taglia-sportelli
negli ultimi anni con punte elevate
proprio nel  quando «un nume-
ro consistente di gruppi bancari ha
ridotto il numero di filiali di più del
%, con un picco del -%».
La lenta (in Italia) evoluzione ver-
so il digital banking è destinata a ri-
durre ancora il numero delle filiali.
Una strada che, dati alla mano, ri-
guarderà in prospettiva soprattutto
le piccole e medie banche che nei
prossimi anni saranno obbligate ad
aggregarsi, seguendo quanto hanno
fatto le grandi nei due decenni passa-
ti. La riduzione delle filiali, e in parte
anche dei dipendenti, dovrà andare
di pari passo con la riqualificazione
degli sportelli (in termini di operati-
vità, tenendo conto che i servizi di
pagamento avvengono ormai in gran
parte online) e del personale. Le filiali
del futuro saranno sempre più nego-
zi di consulenza: retail, investimen-
to, corporate banking. E serviranno
dipendenti con una formazione ade-
guata al nuovo ruolo. Ma immagina-

re che le banche del futuro funzioni-
no rinunciando al canale fisico è in-
dustrialmente un’assurdità. L’ap-
proccio multicanale, come in tanti
altri settori industriali basati sui ne-
gozi come l’abbigliamento, pare il
punto di arrivo più probabile anche
per le banche. L’idea del solo-digital
è forse d’interesse per qualche guru
del banking ma non sembra attrarre
troppo la clientela. Come dimostrano
alcune ricerche che, al pari delle pre-
visioni dei consulenti, vanno prese
col beneficio d’inventario. Secondo
un sondaggio della società di consu-
lenza americana Thynk Digital, il
% dei clienti bancari intervistati ri-
tiene che la propria banca non po-
trebbe sopravvivere senza filiali. E
solo il % esclude che gli sportelli ab-
biano un ruolo importante nella rela-
zione con la banca.
A mettere in discussione l’idea
globale che il modello distributivo
bancario non passerà più dagli spor-
telli fisici è soprattutto la decisione di
JP Morgan, la più grande banca del
mondo occidentale, che dopo aver
chiuso  filiali negli anni preceden-
ti a inizio  ha annunciato un pia-
no di apertura di  filiali bancarie
e l’assunzione di . dipendenti
per presidiare negli Usa le aree di
Washington Dc, Boston e Philadel-
phia. «Il cuore della nostra banca so-
no le filiali retail», ha spiegato il co-
losso guidato da Jamie Dimon ag-
giungendo con enfasi poco nota sui
mercati: «Vogliamo sostenere le eco-
nomie locali e aiutare le comunità a
beneficiare della crescita dell’econo-
mia». Lo avessero detto alla Popolare
di Sondrio, unica tra le medie banche
italiane ad aver aumentato gli spor-
telli senza aggregazioni, il tema sa-
rebbe forse passato inosservato. Do-
po l’annuncio di JP Morgan, il «pen-
siero unico» del solo-digital banking
sta mostrando qualche crepa. Come
in ogni industria, anche nel settore
bancario contano i prodotti e il mix di
canali distributivi. E,soprattutto,
l’efficienza.
© RIPRODUZIONE RISERVAT

IL FUTURO DEL CREDITO


La multicanalità tra fisico e virtuale


Numero
e variazione
2018 vs 2017
In migliaia

GLI SPORTELLI

Numero
medio
e variazione
2018 vs 2017
In migliaia

I DIPENDENTI

Masse
amministrate
in milioni di euro
e variazione
2018 vs 2017

Margine
di intermediazione
in migliaia
di euro
e variazione
2018 vs 2017

LA PRODUTTIVITÀ
PER SPORTELLO

’18’

16

0

8

24

Campione Maggiori Grandi Medi Piccoli

20,

- 11,5%


’18’

10,6 9,

- 14,2%


’18’

7,9 7

- 11,7%


’18’

3,2 3

- 5,7%


’18’

1 1

- 0,6%


’18’

240

0

120

360

Campione Maggiori Grandi Medi Piccoli

316,

331,

- 4,8%


’18’

188,

200,

- 6,3%


’18’

90

- 2,4%


’18’

30,

31,

- 3,4%


’18’

10 10,

+0,8%

’18’

180

0

90

270

Campione Maggiori Grandi Medi Piccoli

174,2^190

+9,1%

’18’

230,

+7,1%

’18’

162,
144,

+12,4%

’18’

172,

+8,5%

’18’

127

+4,0%

’18’

2.

0

1.

4.

Campione Maggiori Grandi Medi Piccoli

3.

+15,2%

’18’

3.

+21,6%

’18’

1.

+9,4%

’18’

1.
1.

+9,1%

’18’

1.

1.

- 4,3%


Fonte: elaborazioni Ufcio
Studi Kpmg Advisory
sui dati di bilancio
del campione

Fonte: elaborazioni Ufcio
Studi Kpmg Advisory
sui dati di bilancio
del campione

Fonte: elaborazioni Ufcio
Studi Kpmg Advisory
sui dati di bilancio
del campione

22,

87,

246,

158,9 132,

2.

4.

2.

In Italia calo di filiali e dipendenti bancari negli ultimi dieci anni

Anche sul
mercato
domestico
c’è chi con-
tinua a po-
tenziare
il presidio
territoriale:
la Popolare
Sondrio

Fitch: il
cost/inco-
me dei big
europei
è al 66%, ci
aspettiamo
la chiusura
di sportelli e
la riduzione
degli addetti

TRIBUNALE DI VIBO VALENTIA
Esec. Imm. n. 88/16 R.G.E.
G.E. Dott. Mario Miele
Limbadi (VV), via Davide Muzzupappa snc, quota 1/1 del diritto di proprietà nonché quota 1/1 del diritto
di super ce di - complesso immobiliare adibito a casa riposo per anziani con 5 corpi di fabbrica ed area
esterna. La proprietà super ciaria ha scadenza il 17/06/2049; maggiori dettagli in perizia.
Prezzo Base Euro 3.220.875,00. Offerta minima Euro 2.415.656,25.
Vendita senza incanto con modalità telematica …sincrona mista† il 23-10-2019 ore 12 Sala dˆAste
Telematica allestita dal Gestore della Vendita Edicom Finance srl, autorizzato dal GE, sita in Vibo Valentia,
via Corso Umberto I n. 158 (Palazzo Stagno-dˆAlcontres), piano terra rialzato.
Presentazione offerte entro le ore 12:00 del giorno precedente la gara: ANALOGICA - con busta chiusa
presso lo studio del prof. delegato in Vibo Valentia (VV), via Emico Candela 20; TELEMATICA - da
inviare allˆindirizzo PEC [email protected] secondo le modalità disciplinate dallˆart. 12 co.
4 D.M. 32/2015 attraverso il software web del Ministero fruibile dai siti http://www.garavirtuale.it e sul portale
delle vendite pubbliche.
Informazioni: in Cancelleria - Professionista Delegato e Custode Avv. Fortunato DˆAmico
cell. 3489203558.

TRIBUNALE DI VERCELLI
R.G. n. 3/2018/ACCO
Vimar 1991 s.a.s. comunica l’av-
venuto deposito in data 5 agosto
2019 dell’istanza di sospensione
ai sensi dell’art. 182-bis l.fall.
Ricorso e documentazione allega-
ta sono reperibili presso la Can-
celleria del Tribunale. Data della
prossima udienza: 19 settembre
2019 ore 10,00.
UN AMMINISTRATORE
Free download pdf