18 Sabato 7 Settembre 2019 Il Sole 24 Ore
Norme
Tributi
di beneficio dell’agevolazione, sia
il Dm febbraio sia la circo-
lare /E/ individuano la da-
ta del deposito dell’aumento di
capitale (articolo -bis, comma
, del Codice civile) a tutela del-
l’effettività dell’aumento stesso,
che normalmente deve poi coinci-
dere col periodo d’imposta della
detrazione Irpef o deduzione Ires
dell’investitore.
L’Agenzia conclude ragionevol-
mente che tale periodo d’imposta
nel caso specifico sia il , in cui
è stato effettuato l’investimento;
ciò nonostante qualche perplessi-
tà derivi sul piano degli adempi-
menti societari ex articolo -
bis ultimo comma poiché in prece-
denza si è affermato il loro perfe-
zionamento a gennaio .
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l’importo di quest’ultime nel bi-
lancio chiuso nel periodo d’impo-
sta di effettuazione dell’investi-
mento. L’aumento di capitale è
scindibile quando vi è la possibi-
lità di aumentare comunque lo
stesso di un importo pari alle sot-
toscrizioni raccolte, anche qualo-
ra lo stesso non sia stato integral-
mente sottoscritto (articolo -
bis del Codice civile).
L’Agenzia ritiene che l’investi-
mento indiretto delle persone fisi-
che sia agevolabile in quanto sia la
start up sia Alfa hanno rilevato un
incremento del capitale e della ri-
serva sovrapprezzo in linea col
paragrafo . della circolare /
E/, potendo quindi Alfa rila-
sciare la certificazione che con-
sente la detrazione ai soci persone
fisiche. Circa il periodo d’imposta
la detenzione di partecipazioni di
start up innovative, classificate
nella categoria delle immobiliz-
zazioni finanziarie, di valore al-
meno pari al % di quello com-
plessivo delle immobilizzazioni
finanziarie iscritte nel bilancio,
sia da effettuarsi con riferimento
al bilancio .
In presenza di start up innova-
tive l’incentivo fiscale, consisten-
te in una detrazione ai fini Irpef
per le persone fisiche e in una de-
duzione per i soggetti Ires, ri-
guarda sia l’investimento diretto
sia l’indiretto, effettuato attra-
verso Oicr o altre società. Nell’in-
diretto per il tramite di altre so-
cietà si richiede la detenzione di
partecipazioni in start up, iscritte
fra le immobilizzazioni finanzia-
rie, per almeno il per cento del-
gressivo e ha poi sottoscritto l’au-
mento di capitale di Beta. En-
trambi sono avvenuti nel e la
pratica di deposito dell’elenco dei
nuovi soci della start up è stata
evasa a gennaio . I bonifici ri-
cevuti da Alfa trovano perfetta
corrispondenza con quelli suc-
cessivamente effettuati da Alfa
verso Beta, in linea con quanto
prescritto dall’agenzia delle En-
trate nella circolare /E/
circa la necessaria concatenazio-
ne degli aumenti di capitale della
start up da un lato e della società
che investe in questa dall’altro.
Visto il perfezionamento del
deposito al registro imprese nel
, l’istante ritiene che la detra-
zione Irpef spetti ai soci di Alfa nel
e che la verifica della mede-
sima società circa il requisito del-
Alessandro Germani
L’investimento indiretto in una
start up innovativa Beta avvenu-
to sottoscrivendo un aumento di
capitale scindibile nella società
Alfa è agevolabile in capo ai soci
persone fisiche di quest’ultima.
La risposta a interpello delle En-
trate / di ieri riguarda gli
investimenti indiretti in start up
innovative.
Alfa ha deliberato un aumento
di capitale scindibile non pro-
Fotovoltaico, le vie per uscire
dal rebus tariffe-Tremonti
LE SOLUZIONI
Entro il dicembre va reso
il beneficio fiscale per
conservare quello tariffario
Le imprese devono scegliere
quale soluzione adottare
per evitare sanzioni
Giorgio Gavelli
Quali sono i possibili comportamenti
per le imprese che hanno fruito sia
delle tariffe incentivanti per la produ-
zione di energia fotovoltaica che della
detassazione “Tremonti-ambiente”
prevista dall'articolo , commi e se-
guenti, della legge /? Alla lu-
ce dei vari “colpi di scena” che si sono
succeduti in materia negli ultimi anni,
la domanda è di stretta attualità, sia
perché il prossimo dicembre scade
“l'ultimatum” del Gse (come proroga-
to dal comunicato stampa del no-
vembre ) per la restituzione del
vantaggio fiscale, sia perché conti-
nuano le sentenze delle varie magi-
strature interessate.
Tralasciando di ricordare le varie
puntate della “telenovela” (si veda la
tabella pubblicata in pagina), provia-
mo a individuare alcuni elementi di
risposta, non senza aver premesso
che sono possibili diverse situazioni,
legate in particolare al mezzo con cui
le imprese hanno fruito della detassa-
zione (dichiarazione originaria, di-
chiarazione integrativa o istanza di
rimborso) e all'eventuale contestazio-
ne (da parte dell'Agenzia o del Gse)
che possono aver ricevuto.
Situazioni definite
Vi sono situazioni che possono quali-
ficarsi come “definite”. Si tratta dei
periodi di imposta per i quali non è in
corso un contenzioso fiscale ed è de-
corso il termine di accertamento di cui
all'articolo del Dpr / (in li-
nea generale: fine del quarto anno
successivo a quello di presentazione
della dichiarazione sino al periodo
d'imposta , che diventa quinto
anno a decorrere dal ).
In questi casi, a cui vanno aggiunti
quelli (rari) in cui il rimborso delle
maggiori imposte richieste con istan-
za è stato erogato dall'Agenzia e le
ipotesi in cui il contribuente è risulta-
to vittorioso in giudizio con sentenza
non più impugnabile, fiscalmente la
questione tributaria si è chiusa (così la
risposta delle Entrate all'interpello n.
/). Non è però detto che il Gse
accetti la situazione e non provi a re-
vocare il beneficio delle tariffe incen-
tivanti, con atti impugnabili di fronte
alla giustizia amministrativa.
I «pentiti»
Le imprese che temono una revoca
della tariffa incentivante possono de-
cidere – ove non l'abbiamo già fatto -
di restituire il vantaggio fiscale, se
questo non si è definito come sopra
visto. In tal caso, secondo la risposta a
interpello /, si può procedere
in questo modo:
- per chi ha presentato istanza di rim-
borso ai sensi dell'articolo del Dpr
/ (dichiarazione integrativa a
favore richiedendo il credito a rim-
borso) occorre rinunciarvi formal-
mente, con possibile condanna a so-
stenere le spese di giudizio se questo
è già stato instaurato (articolo ,
comma , del Dlgs /);
- per chi ha fruito del credito in dichia-
razione (originaria od integrativa), si
può operare un ravvedimento opero-
so, versando il vantaggio fruito nei va-
ri periodi d'imposta (non ancora defi-
niti e non accertati) con le sanzioni ri-
dotte ai sensi dell'articolo del Dlgs
/ (per quanto opinabili) e pre-
sentando una o più dichiarazioni in-
tegrative “a sfavore” (articolo , com-
ma , del Dpr /); su ciò che
viene corretto si riaprono però i ter-
mini di accertamento (articolo , com-
ma , legge /);
- per chi è già in contenzioso con le
Entrate, o potrebbe instaurarlo, si
tratta di definire la lite (o l'atto notifi-
cato) in una delle varie forme.
I «resistenti»
Infine, vi sono le imprese che decido-
no di resistere, confidando, ad esem-
pio, sulle recenti sentenze del Tar del
Lazio, Sezione Terza ter ( e
dello scorso maggio), che rigettano
la lettura del Gse sull'incompatibilità
dei benefici. Dal lato fiscale, si regi-
strano alcune decisioni favorevoli ai
contribuenti (Ctr Toscana
//, Ctr Piemonte
//, Ctp Milano // e
CtpTreviso //) sulle di-
chiarazioni integrative presentate ma
disconosciute dall'Agenzia, la quale
ha negato che, per il recupero del be-
neficio, potesse utilizzarsi la procedu-
ra (ora abolita) prevista dalla Circolare
/E/ (risposta ad interrogazio-
ne parlamentare n. - del ot-
tobre ). Per questi contribuenti
occorrerà verificare cosa accadrà do-
po lo spirare del termine del dicem-
bre prossimo, fissato dal Gse (salvo
ulteriori proroghe) come limite per la
restituzione del beneficio fiscale sal-
vando quello tariffario.
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Bonus start up con aumento di capitale a «catena»
RISPOSTA A INTERPELLO
La detassazione spetta
per il periodo d’imposta
in cui si è perfezionato
Una lettera sulla “questione Isa” è arrivata ieri sul tavo-
lo del neo ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
Le associazioni dei commercialisti Adc e Anc han-
no scritto al capo del Mef chiedendogli di «valutare
la situazione» e di emanare «senza ulteriore indugio
un decreto che disponga la non applicazione degli Isa
per l’anno ».
Non è il primo appello rivolto al ministro.
In questi giorni sono state numerose le ri-
chieste di “rendere facoltativi” gli indici sin-
tetici di affidabilità fiscale. Arrivate sia dai
Consigli nazionali di commercialisti e consu-
lenti del lavoro sia da associazioni categoria-
li, tra cui Aidc, Unagraco e Ungdcec. Si è arri-
vato anche a chiedere le dimissioni del Ga-
rante del contribuente reo di non aver fatto
abbastanza. In manifesta violazione dello
Statuto del contribuente, per il mancato ri-
spetto del limite dei giorni, infatti, a metà
agosto in Gazzetta Ufficiale sono state apportate modi-
fiche ai modelli Isa, per non parlare degli errori pre-
senti nei cassetti fiscali, segnalati dalle Entrate, che
obbligano a reimportare nuovamente i dati, e al fatto
che l’ultima versione di calcolo degli Isa (la ..) è stata
pubblicata il agosto e che un ulteriore aggiorna-
mento è imminente.
Il rinvio degli Isa, secondo le stime del Sole Ore
pubblicate il settembre, costa intorno agli milioni
di euro. Una cifra non indifferente. Il Mef non vuole
cedere perché vede in essi un efficace strumento nella
lotta all’evasione, in quanto consentono una più accu-
rata analisi dei rischi. I professionisti, di contro, sono
esasperati e parlano di alzare il livello della protesta.
—Fe. Mi.
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LA LETTERA AL MEF DI ADC-ANC
L’appello a Gualtieri
per sospendere gli Isa
In attesa dei dati dell’autoliquidazione che il complicato
debutto degli Isa ha spostato a fine settembre (o a fine otto-
bre con la maggiorazione dello ,%), i dati sulle entrate
tributarie dei primi sette mesi del confermano la ten-
denza in atto sull’Iva ed evidenziano un aumento alla voce
accertamento e controllo. L’imposta sul valore aggiunto
sugli scambi interni da gennaio a luglio ha toccato quota
, miliardi con una crescita di , miliardi (+,% rispetto
allo stesso anno). Da accertamenti e controlli sono arrivati
milioni in più con una forte accelerazione a luglio. È
quanto emerge dai dati resi noti ieri dal dipartimento delle
Finanze del Mef, che nel complesso registra entrate per
, miliardi nei primi sette mesi del (con quasi ,
miliardi in più corrispondenti a un +,% nonostante ri-
spetto all’anno precedente manchino ancora al-
l’appello i versamenti in autoliquidazione).
Sull’incremento per accertamenti e controlli
si vedono i “frutti” delle maxiadesioni sotto-
scritte dalle Entrate negli ultimi mesi sia con Ke-
ring (titolare del marchio Gucci) che con Ubs.
Solo a luglio sono arrivati milioni in più (di
cui per l’Ires) rispetto allo stesso mese del
ed è prevedibile che anche nei prossimi
mesi si registrerà un aumento in questo specifi-
co capitolo delle entrate tributarie, visto che Ke-
ring sta completando il piano dei pagamenti per
il Fisco in base all’intesa da , miliardi di euro.
Quanto all’Iva sugli scambi interni (il dato sulle
importazioni è, invece, in calo di milioni sui sette mesi)
l’incremento di oltre miliardi (su cui influiscono anche i
milioni in più alla sottovoce split payment) è spiegabile con
più motivazioni. Una di natura “tecnica” proposta nella nota
di accompagnamento del Mef: la dinamica «è in parte in-
fluenzata positivamente dall’andamento del mese di genna-
io (+,%) che ha risentito, del meccanismo di versamento
dell’imposta relativa al mese di dicembre (acconto a
dicembre e saldo a gennaio); il saldo positivo versato a genna-
io ha recuperato l'andamento negativo dell'acconto re-
gistrato a dicembre , inoltre, nel mese di aprile, il gettito
ha recuperato dei ritardi di contabilizzazione dei versamenti
dell’imposta da parte degli enti pubblici». Un’altra compo-
nente non evidenziata nel bollettino ma che si può comunque
leggere fra le righe è l’effetto di emersione spontanea che
stanno producendo sia la fattura elettronica sia le comunica-
zioni dei dati delle liquidazioni Iva (Lipe) con cui l’ammini-
strazione finanziaria è in grado di monitorare in tempo reale
(o quasi) le operazioni economiche effettuate. Un quadro
destinato a completarsi con i corrispettivi telematici, il cui
primo step dell’obbligo è partito proprio da luglio ma i cui
effetti saranno misurabili solo dai prossimi mesi.
—Marco Mobili
—Giovanni Parente
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I DATI DEL MEF FINO A LUGLIO
GLI ACCORDI CON KERING E UBS
I maxiaccertamenti
spingono le entrate
di 900 milioni
I MOMENTI SALIENTI DELLA “QUERELLE”
1. 1° gennaio 2001
Entra in vigore l'articolo 6 della
legge 388/2000, i cui commi da
13 a 19 disciplinano
l'agevolazione detta “Tremonti-
ambiente”
2. 26 giugno 2012
Data di abrogazione della
“Tremonti-ambiente”, per effetto
dell'art. 23, comma 7, del D.L. n.
83/
3. 11 luglio 2012
Decorrenza del D.M. 5 luglio 2012,
in cui, all'art. 19, è previsto, con
norma interpretativa, che il limite
previsto dall'art. 9, comma 1, del
Decreto 19 febbraio 2007 –
secondo cui le tariffe incentivanti
“... non sono applicabili
all'elettricità prodotta da impianti
per la cui realizzazione siano o
siano stati concessi incentivi
pubblici in conto capitale
eccedenti il 20% del costo
dell'investimento ...” – si applica
anche alla detassazione per
investimenti ambientali. Con nota
del 18 giugno 2015 il MISE afferma
che, nel caso di specie, il “costo
dell'investimento” si riferisce
all'intero costo imputabile
all'investimento per l'impianto
fotovoltaico, iscritto nel bilancio di
riferimento.
4. 20 luglio 2016
Con Risoluzione n. 58/E,
l'Agenzia delle Entrate, con
riferimento al recupero tardivo
dell'agevolazione da parte del
contribuente, dopo aver ribadito
la propria incompetenza in
materia di cumulo tra bonus, ha
affermato che non costituiscono
elementi decisivi né la mancata
indicazione dell'agevolazione in
bilancio né la mancata
comunicazione al MISE. Gli
strumenti disponibili sono la
dichiarazione integrativa a favore
o l'istanza di rimborso (rinvio alla
Risoluzione n. 132/E/2010).
5. 22 novembre 2017
Con un comunicato pubblicato
sul proprio sito il GSE afferma che
la “Tremonti-ambiente” non è
cumulabile con le tariffe
incentivanti previste dal III, IV e V
“Conto Energia” e che, per
continuare ad usufruire di tali
tariffe, il Soggetto Responsabile
dell'impianto deve manifestare
all'Agenzia delle entrate la volontà
di rinunciare all'agevolazione
fiscale goduta “secondo le
modalità e le prassi già rese
disponibili dalla stessa”. Il termine
viene fissato al 22 novembre
6. 12 dicembre 2017
Il Sottosegretario del MISE,
rispondendo alla interrogazione
parlamentare 5-090403,
sostiene che l'agevolazione di cui
alla Tremonti-Ambiente non è
cumulabile con le tariffe
incentivanti riconosciute ai sensi
del III, IV e V conto energia.
7. 27 luglio 2018
Il Consiglio di Stato (Sezione II,
Ordinanza n. 67/2018) accoglie
l'istanza di sospensione cautelare
presentata da una società contro
la comunicazione del GSE di avvio
del procedimento di revoca
dell'assegnazione del beneficio
tariffario.
8. 14 novembre 2018
Con un altro comunicato il GSE
proroga il termine per la rinuncia
all'agevolazione fiscale al 31
dicembre 2019
9. 18 dicembre 2018
L'Agenzia, con risposta ad
interpello n. 114/2018, conferma
che la restituzione del beneficio
può avvenire con dichiarazione
integrativa (se fruita
originariamente in dichiarazione) o
con rinuncia espressa (se è stata
presentata istanza di rimborso). Se
i termini per l'integrativa sono
prescritti o il rimborso è già stato
effettuato, il vantaggio “deve
ritenersi definitivo”.
10. 8 aprile 2019
L'Agenzia, con risposta ad
interpello n. 102/2019, afferma che,
per definire la lite per il recupero
integrale della detassazione fruita,
ai sensi dell'art. 6 del D.L. n.
119/2018, occorre versare
integralmente l'imposta in
contestazione (e non la quota
ridotta prevista dal provvedimento
di definizione), “guadagnando”
interessi e sanzioni, In sede di
conversione del D.L. n. 119 non era
stata approvato un emendamento
che prevedeva una sanatoria “ad
hoc” per questa specifica ipotesi,
con la rinuncia al 15% del vantaggio
fiscale determinato.
11. 29 maggio 2019
Il TAR del Lazio (sentenze nn. 6784 e
- smentisce il comunicato del
GSE riconoscendo la cumulabilità
tra Tremonti-ambiente e tariffe
incentivanti del III, IV e V “Conto
Energia”.
Il Forum online sarà accessibile dalla sezione
del sito dedicata a Dichiarazioni , iniziativa
di informazione professionale che tornerà
giovedì con un convegno online gratuito.
Il Forum online
Da lunedì mattina
sarà possibile
inviare le domande
sugli Isa agli esperti
del Sole 24 Ore
+Il dossier di Dichiarazioni 24
ilsole24ore.com/dichiarazioni
L’iniziativa.
Dichiarazioni 24,
il percorso di
approfondimento
professionale, si
concentra ora
sugli Isa
QUOTIDIANO
DEL FISCO
IL DECRETO DEL MEF
Legno, per l’Iva
compensazione al 6%
Forte aumento delle percentuali di
compensazione sul legno che passa
dal al per cento. Lo prevede il Dm
Economia del agosto
(pubblicato sulla «Gazzetta
Ufficiale» del settembre).
L’aumento deriva dalla
disposizione contenuta nella legge
di bilancio la quale dispone che
con decreto interministeriale siano
innalzate le percentuali di
compensazione applicabili al legno
e alla legna da ardere, nel limite
massimo di spesa per il bilancio
dello Stato di un milione di euro, a
decorrere dal ° gennaio .
comporterà per molti produttori di
legname l’interesse ad
abbandonare il regime ordinario
Iva per quello speciale all’articolo
del Dpr /.
— Gian Paolo Tosoni
Il testo integrale dell’articolo su:
quotidianofisco.ilsole24ore.com
QdF
Il neo
ministro
chiamato a
risolvere la
questione
Isa; il rinvio
costerebbe
800 milioni
Per l’Iva
si conferma
un maggior
gettito
di 2 miliardi
anche grazie
a fattura
elettronica
e dati delle
liquidazioni