Il Sole 24 Ore - 07.09.2019

(ff) #1

Il Sole 24 Ore Sabato 7 Settembre 2019 3


Primo Piano


Vito Lops


Gianni Trovati


Si allontanano le speranze di un mini-


rimbalzo dell’economia nella seconda


metà dell'anno. L’agosto segnato dal-


la crisi di governo schiaccia l’indice di


fiducia dei consumatori (-,), e taglia


anche quello delle imprese, a partire


da quelle manifatturiere. Le cose van-


no male anche in Europa, rileva l’Istat


nella nota mensile diffusa ieri, dove il


caos crescente sull'hard Brexit si fa


sentire insieme al tira e molla sui dazi


che continua a complicare il quadro


del commercio internazionale. Ma i


segnali anticipatori continuano ad al-


largare la distanza fra il nostro e gli al-


tri principali Paesi Ue. L'indice Esi del-
la commissione europea, che misura

la fiducia degli operatori, segna ad


agosto un modesto +,, spinto so-
prattutto dalla Spagna (+,), mentre

il -, italiano va in direzione contra-
ria anche rispetto alla Germania

(+,) e alla Francia (+,).


Le attese, insomma, sono per una
prosecuzione della stagnazione, che

dopo la crescita zero appena registrata


per il secondo trimestre dell'anno ren-
dono ambizioso anche il +,% di cre-

scita posto nel Def di aprile come obiet-


tivo annuale. E la stasi, rileva l'Istat,
promette di farsi sentire anche sul mer-

cato del lavoro, che a luglio ha mostrato


un calo leggero delle unità occupate
dopo la flessione rilevata nel secondo

trimestre anche nelle ore lavorate. Del


resto solo pochi giorni fa i conti econo-


mici trimestrali avevano indicato la
flessione dei consumi delle famiglie e lo

stallo della domanda interna. I primi


segnali di luglio (-,% mese su mese)
peggiorano ulteriormente il quadro.

Con il risultato che per l'Istituto di stati-


stica «le prospettive dei prossimi mesi
per l'occupazione indicano un prose-

guimento della fase di moderazione».


E nella stessa direzione vanno le aspet-
tative degli imprenditori sull’occupa-

zione rilevate ad agosto. Identica mo-


derazione si incontra guardando ai
prezzi, con un'inflazione attesa in ulte-

riore frenata dopo la decelerazione del


secondo trimestre (da +,% a +,%)
del secondo semestre: un problema in

più per la gestione sul debito pubblico.


In questo contesto di timori per
l’andamento macroeconomico, Piaz-

za Affari ha archiviato aspettando il


giudizio notturno di Moody’s (per la


quale il silenzio nelle comunicazioni
equivale a una conferma dello status

quo e a una non variazione del rating


o dell’outlook) l'ultima settimana con
un rialzo del %. Dai minimi del 

agosto l'indice Ftse Mib (che ieri ha


terminato poco mosso a -,% an-
dando però nel corso della seduta a

toccare quota mila punti) ha guada-


gnato il ,%. In perfetta sincronia il
mercato obbligazionario. Lo spread

BTp-Bund chiude a  nella settima-


na che ha portato alla formazione del
governo Conte-bis. Il differenziale tra

Italia e Germania il  agosto era a 


punti. Il rendimento dei BTp a  anni
è passato dall',% allo ,% ma nel

corso delle ultime sedute ha toccato


quota ,%, minimo assoluto. Nel
frattempo i prezzi del decennale sono

passati da  a  punti, segnando


un aumento del %.


Nel frattempo i mercati stanno spo-
stando il focus sulla Banca centrale eu-

ropea. Giovedì prossimo il consiglio


direttivo si riunirà: gli operatori si
aspettano un mix di misure a sostegno

dell'economia: dal lancio di una nuova


asta T-Ltros (Targeted long term refi-
nancing operations) in favore delle

banche, all'acquisto di nuovi bond fino


al taglio del tasso sui depositi. Dato che
le quotazioni azionarie già scontano

forti stimoli, il rischio di rimanere de-


lusi è al momento più alto rispetto a
quello di essere sorpresi in positivo.

Il tutto arriva comunque in un con-


testo in cui sui mercati finanziari in-
ternazionali sembra tornato il sereno.

L'indice della volatilità Vix è crollato ai
 punti rispetto ai  agosto. Fa ben

sperare l'annunciata (per ottobre) ri-


presa dei colloqui tra Cina e Usa sul
fronte dazi. Non a caso l'indice S&P

 di Wall Street è nuovamente vici-


no alla soglia dei . punti e lonta-
no appena un punto percentuale dal

massimo storico del  luglio.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

EFFETTI DELLA STAGNAZIONE SUL LAVORO


Istat: segnali di peggioramento per l’economia italiana


Piazza Affari poco mossa


in attesa di Moody’s,


Ftse Mib vede mila punti


Differenziale fra BTp e Bund


a dieci anni


160

180

200

240

220

197,2 150,


140

120

31/07/2019 6/09/


Lo spread


L’Italia si scopre


più competitiva:


«Alto potenziale


di attrazione»


The European House-Ambrosetti. Il Paese sale


al sedicesimo posto. Tre le priorità: investimenti,


semplificazione amministrativa e incentivi fiscali


Morya Longo


Un Paese che ha ridotto gli investi-


menti del % negli ultimi  anni. Un


Paese che nell'ultimo anno ha au-


mentato il carico fiscale (total tax rate)


dal % al ,%. Un Paese dove il %


della popolazione non ha le compe-


tenze necessarie per vivere nel mon-


do attuale. I freni sono tanti. I nodi da


sciogliere anche. Eppure l'Italia, a di-


spetto delle sue debolezze, resiste. E


mantiene un buon “sex appeal” per


gli investitori internazionali: secondo


il Global Attractiveness Index (creato


da The European House - Ambrosetti


e pubblicato ieri al Forum di Cernob-


bio), è infatti il sedicesimo Paese del


mondo per attrattività. In una classi-


fica di  Stati.


Con un punteggio pari a , (in


aumento rispetto a , dell'anno


scorso), il Paese mostra infatti un


«medio-alto potenziale di attrazio-


ne». Punteggio certo lontano da


quello della Germania (che con 


punti conquista la prima posizione in


classifica), ma comunque nella fascia


alta. Nei giorni in cui si insedia il nuo-


vo Governo Conte, lo studio presen-


tato ieri a Cernobbio evidenzia però


anche i problemi su cui il Governo


dovrà lavorare: l'Italia è poco dinami-


ca e, soprattutto, ha una serie di vul-


nerabilità (a partire dal debito pub-


blico) che potrebbero farle perdere


posizioni. Ecco perché è necessario


intervenire con misure strutturali.


Che abbiano almeno tre priorità: in-


vestimenti, semplificazione ammini-


strativa e incentivi fiscali.


Attrazione e competitività


Avere capacità di attrazione è fonda-


mentale per un'economia. «Un Pae-


se non attrattivo - scrive l'ex Presi-


dente dell'Istat ed ex ministro del


Lavoro Enrico Giovannini, presi-


dente del comitato scientifico che ha


curato il lavoro - rischia di essere un


Paese senza futuro». Perché essere


capaci di attrarre investitori signifi-


ca essere competitivi. Vuol dire che


altri vogliono venire o rimanere sul


territorio di un Paese per usufruire


delle competenze e dei patrimoni


che lo contraddistinguono. Ecco


perché - scrive Giovannini - c'è «l'ur-


genza di darsi una prospettiva di


medio-lungo termine, e di perse-


guirla con atti concreti».


La fotografia dell'Italia


Il primo problema del Paese, che il


neonato Governo dovrà affrontare,


è legato agli investimenti. Nell'ulti-


mo decennio sono calati in media
del % (da , miliardi del  a

, del ), ma in alcuni settori la


frenata è stata ancora più evidente.
Per esempio nelle apparecchiature

tecnologiche, che hanno registrato


un calo degli investimenti del %.
«Ogni proposta per l'attrattività del

Paese deve necessariamente parti-
re da questo punto», scrivono gli

autori dello studio.


Legato a questo tema, ma anche a
un fenomeno culturale, c'è l'altro

grande freno dell'Italia: la scarsa digi-


talizzazione. Solo il ,% delle impre-
se dispone di un sito Internet, contro

l',% di quelle tedesche o l'% di


quelle inglesi. Solo il ,% dei lavora-
tori usa un computer con accesso a

Internet (contro il % in Germania)


e solo il ,% delle imprese utilizza big
data analysis e cloud. Questo - con-

clude lo studio - incide negativamen-


te sull'attrattività e sulla crescita
dell'Italia. Se il Paese avesse lo stesso

tasso di digitalizzazione dei Paesi più


avanzati - calcola lo studio - conqui-
sterebbe tre posizioni nella classifica.

Per non parlare degli altri tasti dolen-


ti, come la disoccupazione femminile,
il mercato del lavoro, la scarsa forma-

zione (gli ultimi test Invalsi dimostra-


no che uno studente su tre, dopo le
scuole medie, non è in grado di com-

prendere in pieno un testo scritto). O


la burocrazia, che pesa sul % del fat-
turato delle piccole imprese e sul ,%

di quello delle medie aziende.


Le ricette


Ecco perché agire è necessario, an-


che se l'Italia ha una buona posizio-
ne nella classifica mondiale. «Rite-

niamo che siano maturi i tempi per


ripensare il proprio modello di svi-
luppo secondo i principi di sosteni-

bilità (ambientale, economica e so-


ciale) e di crescente inclusività». Co-
sì gli investimenti non vanno solo

aumentati quantitativamente, ma


focalizzati su aree e settori che pos-
sono attivare effetti moltiplicativi.

Qualche esempio? Sul fronte delle


infrastrutture, mentre tutti parlano
della Tav, servirebbero opere per

ammodernare la rete idrica. Soprat-
tutto in Meridione, dove le perdite di

acqua sono ingenti. Sul fronte ener-


getico va finalizzato il «Piano nazio-
nale energia e clima », per fa-

vorire la transizione energetica.


Serve poi un chiaro indirizzo allo
sviluppo sostenibile delle politiche

di innovazione. Tante ricette per un


Governo che muove i primi passi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

CERNOBBIO


Imprenditori:


2019 in calo


per fatturato


e occupazione


Stefania Arcudi
CERNOBBIO

Per le imprese italiane il  sarà
un anno di luci e ombre, complici i

rischi legati al protezionismo com-


merciale, che potrebbero mettere a
repentaglio la stabilità globale. A

pagare il conto più salato potrebbe-


ro essere proprio le aziende grandi
e piccole, che guardano all'anno in

corso con accresciuta cautela, so-


prattutto per quanto riguarda fat-
turati e occupazione, mentre tiene

la propensione agli investimenti.


Secondo il sondaggio condotto
tra gli oltre  partecipanti al Fo-

rum organizzato a Cernobbio da
The European House-Ambrosetti,

think tank privato italiano e tra i


primi dieci in Europa, la spina nel
fianco dell'economia globale è lo

scontro sul trade: per il ,% degli


intervistati, infatti, il maggiore ri-
schio per la stabilità è rappresenta-

to dalle implicazioni del protezio-


nismo commerciale, seguito dalla
questione migranti e dal controllo

delle frontiere (,%) e dalla diffu-


sione del populismo in Europa
(,%). Appaiono meno rilevanti,

e dunque preoccupanti, elementi


come l'egemonia economica cinese
(,%) e l'intensificarsi delle ten-

sioni fra Stati Uniti e Iran nel Golfo.


Tutto questo potrà pesare sulle
performance delle imprese, per le

quali le prospettive sono ora meno


brillanti che in passato. Durante il
Forum dell'anno scorso, il ,%

dei partecipanti aveva giudicato


l'andamento positivo, quest'anno
la percentuale è scesa al ,%.

Inoltre, il ,% ritiene che chiude-


rà il  con una crescita di fattu-
rato superiore al % (nel  era

il ,%), mentre il % (lo scorso


anno era il ,%) auspica una
chiusura inferiore o pari al %.

Parlando di occupazione, anche le
previsioni di crescita degli organici

presentano indici in flessione. Pre-


vale la stabilità (,%), ma è più
nutrita la schiera di chi attende

passi avanti meno sostenuti. Per


quanto riguarda i programmi di in-
vestimento che gli imprenditori

hanno per il , rispetto all'ulti-


mo triennio, il ,% dichiara che
saranno fino al % in più, il ,%

fra il  e il % in più e, infine, il


,% afferma che saranno supe-
riori al %.

Le opinioni che emergono dal


Forum sono una cartina di torna-
sole dell'umore dell'industria ita-

liana: gli imprenditori presenti


rappresentano un fatturato aggre-
gato di . miliardi di euro, pari

al ,% del fatturato prodotto dal


comparto manifatturiero europeo
e . miliardi di euro in asset,

pari a , volte il Pil dell'Unione eu-


ropea. I timori espressi sono dun-
que da tenere in considerazione,

soprattutto in una fase delicata co-


me quella attuale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal protezionismo


i maggiori rischi


per la stabilità globale


Paesi maggiormente in grado di attrarre investitori. Global Attractiveness index 2019


Fonte: The European House Ambrosetti, Toyota e Aviva

Germania^2


 Usa 99,62 1 100,


Singapore 93,59 5 90,


Giappone


Regno Unito





9


Cina 6


Francia (^7) 83,
Australia
Hong Kong

91,49 92,
90,77 91,
89,43 76,
88,63 89,
88,
81,10^10 76,
80,56^12 76,
78,
3
4




















Paesi Bassi

11 = 76,
=
=

76,29 13 74,
75,23 77,
Canada
Svizzera
Svezia
Italia
17 64,
Belgio
Irlanda
Austria

8
71,03 14 70,
66,16 18 62,
66,
65,56 15 65,
64,70 22 61,
64,56 21 61,
64,47 16 64,
63,06 20 61,
62,11 19 62,
61,24 23 59,
60,01 25 58,
58,84 27 56,
Corea del Sud
Spagna
Danimarca
Emirati Arabi
India
Qatar
Norvegia
Nuova Zelanda

DINAMICITÀ
2019
SOSTENIBILITÀ
2019
GAI RANK
2019
100,0 99,
2018
GAI SCORE
2019


GAI SCORE


MEDIO ALTO


BASSO BASSO


BASSO


BASSO


ALTO


CRITICO


MEDIO ALTO


MEDIO CRITICO


MEDIO


MEDIO ALTO


BASSO BASSO


BASSO


BASSO


ALTO


CRITICO


MEDIO ALTO


MEDIO CRITICO


MEDIO





ALTO


MEDIO ALTO


CRITICO ALTO


ALTO ALTO


MEDIO MEDIO


MEDIO ALTO


BASSO MEDIO


BASSO BASSO


BASSO ALTO


MEDIO MEDIO


MEDIO BASSO


CRITICO ALTO


BASSO ALTO


ALTO ALTO


BASSO ALTO


ALTO MEDIO


BASSO BASSO


ALTO ALTO


BASSO ALTO


MEDIO


GAI RANK
2018

Indice dell’attrattività


CERNOBBIO

Enass Abo-Hamed, ceo e co-fonda-


tore di HGO, Lucrezia Bisignani,
fondatrice e ceo di Kukua, Dhruv

Ghulati, ceo e cofondatore di Fact-


mata sono i tre giovani sotto i  an-
ni premiati alla “The Peres Heritage

Initiative” del Forum The European


House Ambrosetti. Il Peres Heritage
è un premio sociale istituito nel 

per commemorare l’eredità di Shi-
mon Peres, che ha partecipato a 

edizioni del forum. L’iniziativa è de-


dicata a giovani innovatori sociali,
imprenditori, attivisti o ricercatori

di età inferiore ai  anni che si sono


distinti per risultati eccezionali in
ricerca della pace, economia verde e

sostenibilità ed economia circolare,
modelli di business inclusivi, setto-

re non profit, innovazione e sviluppi


scientifici, innovazione sociale.
Enass Abo-Hamed è co-fondato-

rice di una pluripremiata società


spin-out dell’università di Cambri-
dge che sviluppa tecnologie di accu-

mulo dell’energia. Ha completato il
suo dottorato di ricerca presso

l’Università di Cambridge, dove è


stata anche dottoranda post-dotto-
rato ed eletta campione dell’energia

dell’ateneo. Ha dieci anni di espe-


rienza di ricerca e business nella
produzione di idrogeno, nanotec-

nologia, catalisi, energia rinnovabi-


le e accumulo di energia.
Lucrezia Bisignani è la fondatrice

e ceo di Kukua, una società di intrat-


tenimento educativo che sta co-
struendo un franchising panafrica-

no per bambini intorno a Sema, la


prima eroina animata di bambini
africani. Sema prende vita con una

serie Tv animata, giochi educativi e


giocattoli. Lucrezia ha  anni, si è


laureata alla Singularity University
nella Silicon Valley. È stata inserita

nella lista degli imprenditori sociali


di Forbes  under  , è stata
nominata tra le  donne italiane

più influenti nella tecnologia.


Dhruv Ghulati è ceo e cofonda-
tore di Factmata insieme a due pro-

fessori delle università Sheffield e


UCL e uno dei primi sviluppatori di
Wikipedia. Per lui Factmata è una

missione per affrontare la disinfor-


mazione online sul web, usando sia
l’intelligenza artificiale che le co-

munità. Factmata sta inoltre lavo-


rando a uno strumento per aiutare
giornalisti e lettori di news attivi a

rilevare, verificare e verificare le


informazioni dei media in tempo
reale. L'iniziativa ha finora raccolto

un milione di dollari.


—L.Ser.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA PERES HERITAGE INITIATIVE


Energia, solidarietà, fake news


Premiati gli innovatori sostenibili


A Cernobbio selezionati


tre under fondatori


di start up a valenza sociale


20%


IL CALO DEGLI
INVESTIMENTI
Nell’ultimo
decennio
gli investimenti
in Italia sono calati
in media del 20%,
ma in alcuni
settori (come le
apparecchiature
tecnologice) il calo
è stato del 50%

Dhruv Ghulati.


Ceo e fondatore


di Factmata,
pensata per

combattere le


fake news sul web


Enas Abo-


Hamed.
Cofondatrice

e ceo di H2GO


power


V


LE PROSPETTIVE


DI INVESTIMENTI
Rispetto all'ultimo
triennio, il 31,8%
degli imprenditori
dichiara che nel
2020 investirà fino
al 10% in più, il
14,9% fra il 10 e il
20% in più e il 16,9%
oltre il 20% in più.

W


LE PROSPETTIVE


DEI RICAVI
Il 22,9% ritiene che
chiuderà il 2019 con
una crescita di
fatturato superiore
al 10% (nel 2018 era il
24,8%), mentre il
47% vede una
crescita inferiore o
pari al 10%

0,


RENDIMENTO
BTP A 10 ANNI
Il BTp a dieci anni
si è assestato allo
0,88%, dopo aver
toccato un
minimo a 0,82%
nel corso della
settimana. Lo
spread si
stabilizza intorno
a quota 150 punti

Le prospet-


tive dei


prossimi


mesi per


l’occupazio-


ne indicano


un prosegui-


mento della


fase di mo-


derazione


Lucrezia
Bisignani.

Fondatrice di


Kukua, entertain-
ment company

Il forum. Da ieri e
fino a domani

si svolge a Villa


d’Este, a
Cernobbio, la

45esima edizione
del forum «Lo

scenario di oggi e


di domani per le
strategie

competitive»,


organizzato da
The European

House


Ambrosetti.

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