Libero - 09.09.2019

(Darren Dugan) #1

BRUNELLA BOLLOLI


■Ci piace la Bellanova che
ama il blu elettrico, predilige i
colori accesi e risponde così al-
le critiche sul suo abito a balze
indossato per il giuramento al
Quirinale: «Non avete proprio
altro a cui pensare? Io vesto co-
me voglio». Ci piace meno la
Bellanova che pensa di risolve-
re il problema dell’immigrazio-
ne nel nostro Paese importan-
do extracomunitari da far lavo-
rare nei campi. Eppure la
neo-ministra dell’Agricoltura,
tra i provvedimenti che ha in
mente per dare slancio al setto-
re di cui si dovrà occupare, pro-
pone di regolamentare i flussi
di migranti «essendoci fabbiso-
gno per il lavoro agricolo».
Teresa Bellanova, 61enne ex
bracciante e rappresentante
sindacale, da sempre combat-
te contro lo sfruttamento degli
immigrati, è donna di sinistra
(poi folgorata sulla via renzia-
na), conosce la piaga del capo-
ralato e, come ha spiegato aRe-
pubblica, piange le amiche
braccianti «morte negli inci-
denti dei campi a 17, 18 anni».


CAMBIO DI VEDUTE

Con un passato da sindacali-
sta della Cgil, a un certo punto,
«Teresa la tosta», dal palco del-
la Leopolda di Firenze, ha fatto
un triplo salto carpiato, ha am-


messo che i tempi sono cam-
biati per cui nel 2016, nomina-
ta viceministro allo Sviluppo
economico, ha sostenuto il
Jobs Act e la riforma dell’artico-
lo 18. Ma sui migranti c’è mol-
to da discutere.
Innanzittutto perché la pri-
ma cosa da fare è pretendere
dall’Europa di rivedere il Trat-
tato di Dublino che ci impone
di farci carico di migliaia di di-
sperati in ragione del fatto che
l’Italia è il primo luogo di ap-
prodo e i rifugiati non possono
essere rimandati nei paesi
d’origine dove sarebbero perse-
guitati. Poi perché, ammesso
che ci sia effettivamente «fabbi-
sogno per il lavoro agricolo», si
potrebbe trovare il modo di col-
mare quell’esigenza con i tanti
giovani disoccupati italiani che
vogliono riscoprire l’importan-
za di arare la terra. Se si conti-
nua invece a sfruttare la mano-
dopera straniera, come capita
ovunque nel nostro Mezzogior-
no, non solo si crea una concor-
renza sleale, ma ci si ostina a
considerare l’agricoltura un’at-
tività di serie C.
Più che di africani che raccol-
gono per 1 euro l’ora i pomodo-
ri o i meloni al sud, c’è bisogno
di investimenti, di maggiore
modernizzazione e tecnologia
nel settore. Ma tant’è. L’ansia
del nuovo esecutivo gialloros-
so è quella di trovare una siste-
mazioneai profughi, non di fer-

mare l’invasione e, allora, chi
arriva si armi di zappa e vada a
lavorare la terra.
L’appassionata ministra Bel-
lanova, pugliese di Ceglie Mes-
sapica, ha subito pronto anche
un piano anti-Xilella, il terribi-
le batterio che distrugge gli uli-
vi del Salento. «Basta con la cul-
tura degli sciamani», ha avverti-
to. «Serve la scienza. Gli alberi
non si abbracciano, si curano».

XYLELLA, LITE COL M5S

E qui è già scattata la rissa
con i Cinquestelle, alleati di go-
verno. Per la neo inquilina di
via XX Settembre, infatti, i grilli-
ni «hanno fatto un vero disa-
stro» e il riferimento è alla ge-
stione dell’emergenza da parte
dei pentastellati pugliesi. Sotto
accusa, in particolare, il senato-
re M5S di Bari Lello Ciampolil-
lo, noto per le sue posizioni giu-
dicate anti-scientifiche. Chia-
mato in causa, l’esponente gril-
lino ha replicato: «Bellanova
non sa di cosa parla e accusa
me di abbracciare gli ulivi. Ma
è lei che abbraccia la poltrona.
Il ministro non conosce i dati
effettivi sulla diffusione della
Xylella, che escludono la pre-
sunta emergenza. I tagli degli
ulivi sono inutili. Occorrono le
buone prassi agricole». Mora-
le: giallorossi in disaccordo per-
fino sul batterio killer.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

MIGRANTI ZAPPATORI


Brutta idea Bellanova: importare braccianti


Il ministro dell’Agricoltura svela le sue ricette per rilanciare il settore: serve personale per il lavoro nei campi, prendiamolo in Africa


■Teresa Bellanova, attac-
cata sui social per il suo abi-
to blu elettrico, sa difender-
si perfettamente da sola, ep-
pure Maria Elena Boschi si
è lanciata in un’operazione
di quelle in stile vetero-fem-
minismo di cui non sentiva-
mo la mancanza. L’ex mini-
stra per le Riforme del gover-
no Renzi, che fece parlare
di sé perché si presentò al
giuramento al Colle fasciata
in un tailleur pantalone più
o meno dello stesso colore
del vestito della Bellanova,
molto aderente sul lato B,
ha lanciato la petizione pub-
blicata sul sito dei Comtati
Azione Civile. «Quando
smetteremo di giudicare le
donne per come si vestono
saremo un Paese migliore»,
è l’esordio. E ancora: «Delle
donne si continua a far nota-
re l’aspetto fisico, l’abito o le
scarpe, ma di un uomo no o
comunque molto meno.
Questa disparità è insoppor-
Il nuovo ministro per l’Agricoltura Teresa Bellanova tabile».

La polemica


Petizione Boschi:


«Basta giudicarci


dai nostri vestiti»


9
lunedì
9 settembre
2019

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