BOMBA O
NON BOMBAN
ella notte tra il 4 e il 5 marzo
1861 svaniva tra le onde
il vaporetto Ercole, diretto
da Palermo a Napoli. Tra i 70
passeggeri dispersi c’era il
patriota e scrittore IppolIto NIevo
(sotto), amministratore delle
finanze garibaldine durante la
spedizione dei Mille. Il giovane si
sarebbe dovuto recare a Torino,
dove era stato convocato dal
governo per mostrare i documenti
contabili connessi all’impresa
delle camicie rosse. Ancora 11
giorni dopo l’incidente, a ridosso
dell’imminente unità nazionale
(proclamata il 17 marzo), nessun
giornale parlò del naufragio e
non si fecero ricerche. Si aprì così
un giallo velato di complottismo
internazionale. C’è chi sostiene
che quelle scartoffie
contenessero le prove di un
coinvolgimento inglese
nello sbarco di Garibaldi
in Sicilia, che era meglio
non rendere pubblico.
I maligni ipotizzano
quindi che sull’Ercole
sia stata piazzata una
bomba che l’avrebbe
affondato.BRIDGEMAN IMAGES69
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