Focus Storia - 09.2019

(Brent) #1

94
S


parata congiunta con le truppe del generale
Heinz Guderian, comandante in capo dei
mezzi corazzati tedeschi, e quelle del generale
sovietico Semën Krivošein. Insieme celebrarono
la vittoria contro il comune nemico polacco».

COLPEVOLE ESITAZIONE. La reazione
degli Alleati, almeno in un primo momento,
fu blanda. Nonostante la dichiarazione di
guerra, Francia e Inghilterra fecero ben poco
per difendere la Polonia. Nei mesi successivi
all’attacco vi fu persino chi accusò Londra
e Parigi di condurre una “guerra finta”
poiché, a parte alcuni scontri tra navi inglesi
e tedesche, non avevano intrapreso alcuna
grande operazione militare. La
vera escalation ci fu soltanto
nella primavera del 1940,
dopo l’invasione tedesca della
Norvegia e poi della stessa
Francia. Ma ormai era troppo
tardi. In pochi, in quell’agosto
del 1939, pensavano che valesse
la pena rischiare la vita per
la Polonia e per difendere la
città di Danzica. Né il governo
francese, né quello britannico
volevano la guerra. A rompere
gli indugi di Londra contribuì in
modo determinante l’opinione
pubblica, secondo la quale Hitler

doveva essere fermato. La maggioranza degli
inglesi era convinta che, dopo l’invasione della
Cecoslovacchia, l’aggressione alla Polonia non
lasciasse alternative. Hitler, anche dopo l’inizio
delle ostilità, rimase fermamente convinto che
la Gran Bretagna e la Francia non avrebbero
dichiarato guerra alla Germania. Ma si sbagliò.
«Il Führer sottovalutò la risolutezza delle
democrazie occidentali, in particolare degli
inglesi», spiega ancora Giorgi. «Era convinto
che non sarebbero state disposte a rischiare
tutto per una Polonia che, di fatto, interessava
a pochi. Soprattutto, non si rese conto che fare
la guerra alla Gran Bretagna di allora significava
praticamente battersi contro mezzo mondo.
Nel giro di poche settimane
milioni di canadesi, australiani,
neozelandesi, sudafricani e
indiani si unirono al campo alleato
contro i tedeschi. Le riserve auree
della Banca d’Inghilterra furono
trasferite in Canada, pronte a
essere usate se le cose fossero
andate male. La Germania non ne
tenne conto e giocò una partita che
non poteva permettersi di giocare
nel lungo periodo». E quando
venne meno anche l’alleanza
stretta opportunisticamente con i
sovietici, per il Terzo Reich tutto si
fece più difficile. •

Lo scoop
del secolo

L


’invasione
tedesca offrì alla
giornalista britannica
Clare Hollingworth
l’occasione di fare lo
“scoop del secolo”.
Il tutto avvenne quasi
per caso. Alla fine di
agosto del 1939, appena
ventisettenne, era stata
inviata in Polonia dal
quotidiano inglese Daily
Telegraph. Un giorno si
trovò a corto di pellicole
per la macchina
fotografica e, dopo
aver preso in prestito
un’auto dell’ambasciata
britannica, attraversò
il confine blindato tra
Polonia e Germania per
andare a comprarle.
Al suo ritorno vide i
carri armati e i mezzi
di artiglieria nazisti
ammassati al confine,
pronti a lanciare
l’invasione. Il giorno
dopo, il 29 agosto 1939,
un suo pezzo aprì la
prima pagina del Daily
Telegraph annunciando
in anteprima mondiale
che dieci divisioni
tedesche erano già
pronte a colpire.
Prima dovette però
vincere l’incredulità
del segretario
dell’ambasciatore
inglese. Per farlo mise
la cornetta del telefono
fuori dalla finestra e gli
fece ascoltare il rumore
dei mezzi blindati.
Lunga carriera. In
seguito, durante la
sua lunga carriera di
reporter di guerra, la
Hollingworth avrebbe
poi documentato in
prima persona alcuni
dei principali conflitti
del XX secolo, da
Israele all’Algeria, dal
Vietnam al Libano. Clare
Hollingworth è morta
nel 2017, all’invidiabile
età di 105 anni.

Adolf Hitler sottovalutò la Gran Bretagna.


Non capì che fare la guerra contro gli inglesi


significava farla contro mezzo mondo


Cronaca della
Seconda guerra
mondiale 1939-


  1. Alessandro
    Giorgi (Editoriale
    Lupo)
    Storia militare
    della Seconda
    guerra mondiale.
    Basil H. Liddell Hart
    (Mondadori)
    La Seconda guerra
    mondiale. Gerhard
    Schreiber (Il Mulino)


POPPERFOTO VIA GETTY IMAGES

ULLSTEIN BILD VIA GETTY IMAGES

Uniti al fronte
Il primo incontro
fra ufficiali tedeschi
e russi in territorio
polacco, avvenuto il
19 settembre del ’39.
Hitler e Stalin invasero
simultaneamente il
Paese.
Free download pdf