La Stampa - 13.09.2019

(Romina) #1

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Diventa un caso l’omaggio al poeta nel centenario dell’occupazione di Fiume


La Croazia contro l’Italia


“Un’offesa la statua


di D’Annunzio a Trieste”


GIOVANNI TOMASIN
TRIESTE

L

o spettro di Gabriele
D’Annunzio si aggira
alla frontiera orienta-
le e scatena la rabbia
della Croazia. L’inaugurazio-
ne di una statua al poeta-sol-
dato, avvenuta a Trieste nel
giorno del centenario dell’oc-
cupazione di Fiume, ha addi-
rittura spinto la presidente
croata Kolinda Grabar-Kita-
rović a definire «scandalosa»
l’inaugurazione della «sta-
tua della discordia».
Questi i fatti. Il monumen-
to è stato svelato ieri mattina
nella centralissima piazza
della Borsa dal sindaco di
centrodestra Roberto Dipiaz-
za, dall’assessore alla Cultu-
ra Giorgio Rossi e dal diretto-
re del Vittoriale degli Italiani
Giordano Bruno Guerri. L’ini-
ziativa era il momento culmi-
nante di una mostra sull’im-
presa fiumana, intitolata «Di-
sobbedisco», che il Comune
di Trieste ha organizzato in
collaborazione con l’istituto
guidato da Guerri. Nei mesi
scorsi la scelta aveva già fatto
discutere sia a Trieste che in
Croazia, tanto che il sindaco
di Rijeka (nome croato di Fiu-
me), Vojko Obersnel, aveva
stigmatizzato l’idea di dedi-
care la statua a una figura tan-
to controversa.
In Italia il «vate» è cono-
sciuto per le sue opere e per
la sua vita libertina, oltre che
per esser stato un fiero inter-
ventista durante la Grande
guerra e un irredentista al
punto tale da sfidare le auto-

rità del Regno con l’occupa-
zione ribalda di Fiume. In
Croazia, però, D’Annunzio è
ricordato per le sue parole
contro gli abitanti non italo-
foni delle terre di confine, ai
suoi occhi «torbida Balca-
nia» e «barbarie schiava»:
l’occupazione di Fiume è vi-
sta nell’ex Jugoslavia come
un momento fondante del fa-
scismo, che proprio sul confi-
ne orientale maturò il suo ca-
rattere razzista e anti-slavo.
Ieri mattina, la statua era
avvolta da un drappo blu de-
corato con un tricolore italia-
no. Il sindaco, l’assessore e il
direttore del Vittoriale l’han-
no svelata di fronte ad alcu-
ne decine di persone e alle at-
tente telecamere dei media
croati. Dipiazza ha rigettato
le polemiche: «Le polemiche
mi sembrano incredibili:

non vedo perché non do-
vrei omaggiare un grande
italiano che ha scuole e piaz-
ze dedicate in tutta Italia,
Trieste inclusa. Abbiamo su-
perato il Novecento e mi fa
ridere chi pensa che voglia-
mo riannettere Fiume».
Guerri ha sottolineato che
«non c’è alcun intento ag-
gressivo»: «Trieste è il po-
sto giusto in cui dedicare
una statua a D’Annunzio
perché era la città da con-
quistare con Trento per
completare l’Unità d’Italia,
e D’Annunzio era il capo
dell'irredentismo».

La pensano diversamente
in Croazia. Una nota di prote-
sta è stata consegnata all’am-
basciatore d’Italia a Zagabria.
La Croazia «condanna nel mo-
do più deciso» l’inaugurazio-
ne della statua «proprio nella
giornata che marca il centena-
rio dell’occupazione» di Fiu-
me. È un atto, si legge nella no-
ta, che «contribuisce a turba-
re i rapporti di amicizia e di
buon vicinato tra i due Paesi».

Il primo ministro
Per la presidente croata Kita-
rovic i rapporti tra Italia e
Croazia «si fondano oggi su
valori che sono in totale con-
trasto con tutto quello che ha
fatto colui al quale è stata de-
dicata la scandalosa statua
della discordia». Con la sta-
tua, scrive Kitarovic su Twit-
ter, si «vuole celebrare l’irre-
dentismo e l’occupazione» di
Fiume che «fu e resterà una
parte fiera della sua Patria
croata».
Il primo ministro Andrej
Plenkovic sottolinea che
«non è un atto della politica
ufficiale del governo italia-
no, ma delle autorità locali di
Trieste». Aggiunge però: «Vo-
levamo sottolineare che per
noi D’Annunzio rappresenta
un’occupazione e un’ideolo-
gia sconfitta che ha causato
la tragedia della Seconda
guerra mondiale, che non ha
posto nell’Ue». —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

L’inaugurazione della statua intitolata a Gabriele D’Annunzio a Trieste

ROBERTO DIPIAZZA
SINDACO DI FIUME

Il disappunto di Fiume
era già sorto mesi fa:

il sindaco aveva
stigmatizzato l’idea

Le polemiche mi

sembrano incredibili

D’Annunzio ha piazze

e scuole in tutt’Italia

KOLINDA GRABAR KITAROVIC
PRESIDENTE CROATA

STORIA E POLITICA

IL CASO

ANSA / CRISTIANA MISSORI

La protesta è stata

formalizzata in una
nota all’ambasciatore

italiano a Zagabria

Con quell’opera

si celebrano

l'irredentismo

e l'occupazione

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