Il Sole 24 Ore Venerdì 13 Settembre 2019 23
Norme
Tributi
Isa, l’immobiliare con voto 9
non è mai società di comodo
PAGELLE FISCALI
Per il periodo - opera
la causa di disapplicazione
per i congrui agli «studi»
Esimente anche per chi fa
l’adeguamento spontaneo
con il modello Redditi
Lorenzo Pegorin
Gian Paolo Ranocchi
Società immobiliari mai di comodo
nel periodo d’imposta , se il pun-
teggio Isa ottenuto è pari o superiore
a . Il beneficio può riguardare sia le
società «non operative» che quelle in
«perdita sistemica». È questo un tema
che è stato oggetto di diversi quesiti
nell’ambito del videoforum sugli Isa
del Sole Ore che si è tenuto ieri visi-
bile dal sito http://www.ilsoleore.com.
Il comma dell’articolo -bis del
Dl / prevede in relazione al-
l’applicazione del regime premiale il
beneficio connesso con l’esclusione
dalla disciplina prevista per le società
non operative (articolo della Leg-
ge /) e per le società in perdi-
ta sistematica (articolo , comma -
decies, del Dl /). Il bonus è
condizionato al raggiungimento di
un punteggio complessivo Isa alme-
no pari a (provvedimento /
del maggio scorso). Trattan-
dosi di una causa di esclusione, la
stessa trova applicazione sull’anno
di verifica del regime di presunzione
e questo vale per tutte le società di
“comodo”, sia non operative che in
perdita sistemica.
Come segnalato nelle istruzioni ai
modelli dichiarativi , l’uso della
specifica causa di esclusione è con-
nesso con l’indicazione del codice
nello specifico box «causa di esclu-
sione» contenuto nel prospetto de-
putato al monitoraggio dello status di
società di comodo (rigo RS del Mo-
dello redditi SC e rigo RS del Model-
lo redditi SP).
Qualche dubbio si potrebbe porre
in relazione al trattamento della cau-
sa di esclusione in questione per le so-
cità in perdita sistemica. Il presuppo-
sto per tali soggetti, infatti, per essere
considerati «di comodo» è quello di
presentare le perdite reiterate nel pe-
riodo di osservazione quinquennale.
Immaginando, quindi, perdite co-
stanti nel periodo /, la socie-tà diverrebbe inevitabilmente di co-
modo nel .
Tuttavia ottenendo un punteggioalmeno pari a sull’Isa relativo al pe-
riodo d’imposta , pare naturale
affermare che scatti una causa diesclusione anche in relazione alla di-
sciplina della perdita sistemica.Pure in questo caso, quindi, il con-
tribuente beneficerà di una causa di
esclusione, rimanendo così immunedall’applicazione presuntiva che
comporta una serie di penalizzazioni
non di poco conto: necessità di di-chiarare un reddito minimo, tassa-
zione maggiorata, inutilizzo delle
eventuali perdite pregresse e blocconell’utilizzo del credito Iva.
Va ricordato, inoltre che, per il
quinquennio di osservazione /, opera la causa di disapplicazio-
ne prevista per i soggetti che erano
congrui (anche per adeguamento) ecoerenti agli studi di settore (anche
qui codice ). Per cui, ad esempio, se
la società è stata congrua e coerentenel , il quinquennio di osserva-
zione per riscontrare la presenza delle
condizioni per essere considerata dicomodo in quanto in perdita sistema-
tica, riprenderà dal .
Così dal periodo d’imposta (Modello Redditi ) le cause di
disapplicazione relative agli studi di
settore (da riscontrare questa voltain una delle annualità -) si
troveranno a coesistere con quella
relativa all’applicazione degli Isa (dariscontrare solo nell’annualità
d’imposta ).Infine, vale la pena ricordare che il
beneficio premiale Isa recante l’esi-
mente per la società di comodo potràessere ottenuto non solo per i contri-
buenti che fisiologicamente raggiun-
gono un punteggio pari a , ma ancheper coloro che si avvalgono dell’ade-
guamento spontaneo nella dichiara-
zione relativa al periodo d’imposta(modello redditi ). In altre
parole, quindi, in presenza, di un voto
di affidabilità complessivo inferiore a, la società potrà integrare i propri
ricavi per arrivare ad ottenere almeno
il punteggio minimo che le consentiràdi accedere al regime premiale.
© RIPRODUZIONE RISERVATALE INIZIATIVE
Il Sole 24 Ore triplica sulle pagelle fiscali
Due videoforum e un Focus: il
Sole Ore triplica gli sforzi sulle
pagelle fiscali. Con il videoforumsugli Isa è ripartito ieri
Dichiarazioni, il percorso di
informazione professionale delSole Ore dedicato alla
dichiarazione dei redditi.
Nel videoforum, visibilegratuitamente sul sito e sulla
pagina facebook del Sole Ore e
nell’area dedicata aDichiarazioni, gli esperti Gian
Paolo Ranocchi e Lorenzo
Pegorin hanno risposto in direttaanche ad alcune delle domande
che sono arrivate al Forum online
dedicato agli indicatori sinteticidi affidabilità contributiva.
I lettori potranno inviare i
propri quesiti al Forum online,raggiungibile all’indirizzo
http://www.ilsoleore.com/forumisa
fino a venerdì settembre. Le
risposte saranno pubblicate
online, sul quotidiano, oltre aessere commentate nel contesto
di Dichiarazioni .
Dichiarazioni, oltre aiconvegni online, contiene anche
una banca dati focalizzata sul
tema dichiarativo, con tool,strumenti di calcolo e
documentazione. Non solo Isa,
quindi, ma tutti gli altri aspetticonnessi alla dichiarazione delle
società di persone, di capitali e
alle partite Iva, compresi i
forfettari. Il tutto secondo un
“percorso” che è iniziato a giugnoe che accompagnerà i
professionisti e gli operatori fino
alla fine dell’anno, con ledichiarazioni dei redditi tardive e
i versamenti di fine anno.
Il prossimo appuntamento coni videoforum di Dichiarazioni è
fissato per il settembre, anchequesto sarà dedicato alle novità
degli Isa.
Da ieri, inoltre, è ripresa lapubblicazione dei Focus del Sole
Ore, gli speciali monografici
allegati al quotidianonell’edizione in edicola del
mercoledì. La settimana
prossima, il settembre, sarà lavolta del Focus dedicato proprio
alle pagelle fiscali.
© RIPRODUZIONE RISERVATAImprese e professionisti
chiedono il rinvio della riforma,
almeno nella parte sull’allerta ealmeno per le piccole realtà.
Giovanni Negri
—a pagina Crisi di impresa
«Rinviare
l’allerta
per le piccole
aziende»
Gli sconti fiscali per le imprese
che offrono ai dipendenti e ai
loro familiari abbonamentigratuitamente o come benefit.
Stefano Sirocchi
—a pagina Welfare
Abbonamento
bus per i figli
detraibile
o detassato
FOCUS
IN EDICOLA IL 18
SETTEMBREI FOCUS DEL SOLE 24 ORE Il Sole 24 ORE, Milano, Sett. n. 31.In vendita abbinata obbligatoria con Il Sole 24 ORE a € 2,50 (I focus del Sole 24 ORE € 0,50 + Il Sole 24 ORE € 2,00)NORME & TRIBUTI FOCUS Mercoledì 18 Settembre 2019
http://www.ilsole24ore.com/focus
di Sproroga per la compilazione degli Angelo Cremonese i avvicina la scadenza dell’ultima
indicatori sintetici di affidabilità fiscale, i cosiddetti Isa, ma non si spengono le discussioni sull’oppor-
tunità del varo di un adempimento che mostra ancora diversi lati oscuri.
i ritardi 1 Il ritardo con cui sono statipredisposti i programmi disoftware da parte delle aziende
che forniscono i gestionali, la neces-sità del controllo dei dati precompi-lati (spesso da correggere) messi a
disposizione dall’amministrazione finanziaria e una serie di dubbi ed incertezze legati alla prima fase operativa ne avrebbero sconsigliato
il debutto prima del superamento delle numerose anomalie segnalate. Questa ricorrente determinazione
nel voler anteporre le ragioni del Fisco a quelle del contribuente sta generando un profondo disorienta-mento fra le imprese e i professioni-
sti che hanno difficoltà a compren-dere come si concilino i proclami sulla razionalizzazione delle sca-denze e sulla semplificazione degli
adempimenti con le continue modifiche della normativa.
le scelte difficili 2 Con le pagelle fiscali si è tentato di superare la logicadegli studi di settore per
fornire uno strumento che dovreb-be guidare il contribuente in via preventiva, facendogli conoscere il percorso che misura il suo grado di
affidabilità. Proprio in funzione di questa netta discontinuità con il passato, i tempi di attuazione del nuovo regime avrebbero richiesto
un periodo di avviamento e di sperimentazione per dare la possi-bilità ad operatori e amministrazio-ne finanziaria di gestire al meglio
questo strumento. Oggi è difficile qualsiasi pianificazione, ed ancor più difficile scegliere se adeguarsi
(dichiarando ulteriori elementi positivi) al fine di accedere ai bene-fici premiali previsti.
la penalizzazione(^3) stati introdotti come strumento di dialogo tra Fisco e contribuenti, ma ad oggi la situazione è tutt’altro che La posizione del Mef di volerandare avanti non tiene contodel fatto che gli Isa 2019 sono
di collaborazione. La priorità per le Entrate è quella di strutturare senza ritardi un’idonea strategia di con-trasto all’evasione fiscale ma tutte
queste difficoltà rischiano di pena-lizzare proprio i contribuenti onesti. Continua u pagina 2
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GLI ISA 2019 E I CALCOLI FINALI PER I VERSAMENTI
Pagelle fiscali:
gli ultimi controlli
ILLUSTRAZIONE DI STEFANO MARRA
ALL’INTERNO
La lezioneda imparare
per invertirela rotta
9 7 7 2 2 8 2 4 5 2 0 0 6
Chiuso in redazione il 14 settembre 2019 13009
Google paga milioni di euro al fisco francese per
chiudere l’inchiesta per frode fiscale pendente da anni
davanti al Parquet national financier. Dopo l’annuncio
del pubblico ministero Pierre-Olivier Amadee-Mane-
sme, che aveva chiesto e ottenuto dal tribunale una san-
zione di milioni di euro per il profit shifting in Irlanda
dei redditi prodotti in Francia tra il e il , l’azien-
da americana ha sorprendentemente raddoppiato l’of-
ferta a titolo di «additional taxes», portandola a mi-
lioni di euro. In una dichiarazione rilasciata alla Associa-
ted Press ieri sera, la società di Mountain View ha ag-
giunto comunque di «rimanere convinta che una riforma
coordinata del sistema di tassazione internazionale sia
il miglior modo per fornire un quadro chiaro alle aziende
operanti in tutto il mondo».
L’accordo con Google, che riconosce i fatti sottostanti
all’inchiesta ma non contiene un’ammissione di colpe-
volezza, è stato approvato dal giudice Jean-Michel Hayat
e diventerà definitivo se entro dieci giorni Google non
farà marcia indietro.
La soluzione francese segue di due anni e
mezzo quella concordata nel maggio del
tra l’algoritmo più famoso del web e la Procura
della Repubblica di Milano. In quella circostan-
za Google staccò un assegno di milioni di
euro per chiudere il contenzioso tributario, e
avviare verso la chiusura indolore l’inchiesta
per evasione fiscale a carico di cinque suoi ma-
nager (quattro archiviati e un quinto che con-
cordò una semplice multa). Nell’inchiesta del
pm Isidoro Palma al gruppo di Mountain View
era stato contestato di aver sottratto all’Erario tra il
e il , , milioni di imponibili Ires, grazie ad uno
schema elusivo che aveva coinvolto una serie di società
dislocate tra Irlanda, Paesi Bassi e Bermuda.
Tornando Oltralpe, l’accordo con il Fisco parigino
apre di fatto l’applicazione della nuova web tax francese.
La normativa approvata nel giugno – e che aveva solleva-
to una questione diplomatica degli Usa al G, crisi rien-
trata solo nei giorni scorsi – riguarda i cosiddetti “Gafa”
(Google, Amazon, Facebook e Apple) ma di fatto colpisce
una trentina di giganti internet del mondo (tra cui Aliba-
ba, Airbnb, Booking, Zalando, Ebay, Twitter, Axel Sprin-
ger) ed è attesa a un gettito di milioni per il e
milioni nel . L’obiettivo della legge è tassare le im-
prese che «creano valore aggiunto grazie agli internauti
francesi», imponendo un prelievo pari al % dei ricavi dei
gruppi che generano affari globali per più di milioni
di euro in totale e più di milioni in Francia. Dopo la
minaccia del presidente Usa Donald Trump di applicare
dazi sui prodotti francesi, Parigi ha ulteriormente relati-
vizzato l’efficacia della digital service tax (che già in origi-
ne sarebbe stata “tagliandata”nel alla luce dei nuovi
accordi internazionali, con un meccanismo di eventuali
compensazioni) stabilendo che gli effetti della tassa digi-
tale a partire dal verranno confrontati con quelli
determinati dall’imposta che l’Ocse presenterà il prossi-
mo anno come tassa digitale globale unificata.
—Alessandro Galimberti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PANORAMA
L’ACCORDO
Frode e arretrati,
da Google un miliardo
alla Francia
Nel 2017
Mountain
View pagò
all’Italia 306
milioni per
chiudere
l’inchiesta dei
pm milanesi
QUOTIDIANO
DEL FISCO
ACCERTAMENTO
Stime Omi inadeguate
a valorizzare l’immobile
Le stime dell’Omi (Osservatorio
del mercato immobiliare) sono
meri valori presuntivi ed indiziari
inidonei da soli a determinare un
maggior valore; pertanto, la
ripresa fiscale caratterizzata dalla
rideterminazione del valore di
immobili compravenduti e
fondata esclusivamente su tali
stime è illegittima se non integrata
da ulteriori elementi probatori al
fine di poter essere considerate
ragionevolmente attendibili.
Ciò, a maggior ragione, laddove le
parti contraenti producano fonti
documentali che evidenziavano
uno stato di fatiscenza
dell’immobile compravenduto.
Questo il principio che emerge
dalla sentenza della Commissione
tributaria regionale Lombardia
del settembre .
La controversia in commento ,
giunta all’attenzione dei giudici
tributari ambrosiani,
concerneva l’impugnazione da
parte di acquirente e venditore
di un avviso di liquidazione con
cui l’agenzia delle Entrate
recuperava le maggiori imposte,
ipotecaria e catastale, in seguito
alla rideterminazione del valore
di immobili compravenduti (nel
caso di specie porzioni di
proprietà consistenti in uffici e
posti auto).
La valutazione dell’Ufficio era
essenzialmente fondata sulle
stime Omi e su altre fonti
( fra cui il Borsino Immobiliare)
con riferimento specifico alla zona
urbana in cui l’immobile era
situato, considerando i valori medi
e applicando un coefficiente di
maggiorazione previsto per lo
stato di conservazione “ottimo”;
proprio su tale aspetto le parti
contraenti, già nella fase di
accertamento con adesione
conclusasi negativamente,
evidenziavano lo stato di
fatiscenza dell’immobile,
bisognoso di radicali interventi
di manutenzione, nonché le
condizioni di degrado del
contesto urbano in cui l’immobile
era situato.
— Massimo Romeo
Il testo integrale dell’articolo su:
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