Il Sole 24 Ore Venerdì 13 Settembre 2019 29
Norme & Tributi
Piccole imprese e allerta,
pressing sul rinvio di un anno
CRISI D’IMPRESA
La richiesta di Confindustria
e commercialisti
al ministero della Giustizia
Il rinvio riguarderebbe
le segnalazioni
indirizzate agli Ocri
Giovanni Negri
Proroga al delle segnalazioni di
allerta agli organismi di composizio-
ne della crisi. Almeno per quanto ri-
guarda le imprese di dimensioni più
contenute. È la richiesta di maggiore
impatto avanzata da professionisti e
imprese per modificare il Codice della
crisi. Un pacchetto di richieste di
cambiamenti è stato messo a punto
dal Consiglio nazionale dei dottori
commercialisti, condiviso da Confin-
dustria, e trasmesso al ministero del-
la Giustizia, dove è in fase avanzata di
redazione il testo di un decreto cor-
rettivo indirizzato non solo a siste-
mare una serie di sbavature formali
del testo attuale del decreto n. del
, ma anche a innestarvi una revi-
sione più sostanziale su alcuni punti.
A venire richiesto è, in sostanza,
uno slittamento di altri mesi ri-
spetto alla scadenza del agosto del
dell’entrata in vigore delle nor-
me che disciplinano le segnalazioni
agli Organismi di composizione della
crisi, mantenendo invece inalterata la
data del debutto di quelle indirizzate
agli amministratori da parte di sinda-
ci e revisori. Un rinvio che dovrà coin-
volgere le sole imprese che si trovano
al di sotto della soglia della media Ue
(fatturato di milioni, milioni di at-
tivo e addetti).
In questo modo, si osserva, si abbi-
nerebbe la necessità di dare un po’ più
di respiro agli Ocri e ai loro compo-
nenti, evitando in questo modo «un
insuccesso iniziale che ne pregiudi-
cherebbe la reputazione», e l’oppor-tunità di favorire da parte delle im-
prese e dei professionisti un cambio
culturale, «traendo insegnamento daquanto accadrà, nel bene e nel male,
nel limitato universo delle medie im-
prese, più strutturato rispetto a quel-lo della piccola impresa».
Tra le altre richieste, la rimodula-
zione della durata massima delle mi-sure protettive adesso fissata in
mesi. Limite che potrebbe essere su-
perato, secondo la proposta, quandoil debitore dimostra «che un fatto a lui
non imputabile ha determinato l’al-
lungamento dei tempi; in tal caso laproroga è concessa dal tribunale».
La modifica permette di evitare
che i mesi di durata massima dellemisure protettive comprendano, at-
traverso il meccanismo del cumulo,
anche quelle sul procedimento di al-lerta, distinguendole in questo modo
dalle procedure concorsuali. Inoltre,
il rischio che le misure protettive pos-sano venire meno durante le proce-
dure è stimato come molto elevato econ la riscrittura della norma verreb-
be invece sterilizzato l’eventuale, ma
probabile, allungamento dei tempinon imputabile al debitore.
Quanto agli indicatori della crisi, si
chiede di precisare meglio l’arco tem-porale dell’insostenibilità dei debiti,
circoscrivendolo ai mesi successivi,
senza margini di flessibilità, e facen-dola diventare una condizione suffi-
ciente. Inoltre, al ministero viene
chiesto di precisare che gli indici dicrisi previsti dal Codice non sono di
per sé fondati indizi di crisi e necessi-
tano di conferme probatorie.Nelle finalità del concordato pre-
ventivo dovrebbe poi trovare posto
anche la modifica per cui la prevalen-za di soddisfacimento dei creditori
attraverso attività in continuità è cer-
tificata anche da dismissioni di carat-tere liquidatorio al servizio della con-
tinuità stessa.
© RIPRODUZIONE RISERVATAPREVIDENZA
Epap distribuisce
21 mln sui montanti
Chimici, attuari, periti
industriali, periti agronomi e
forestali e geologi avranno unapensione un po’ più ricca. Epap,
la cassa di previdenzapluricategoriale, ha infatti
ottenuto l’approvazione della
delibera che attribuisce aimontanti individuali degli
iscritti (dal si sono aggiunti
i fisici) gli extra-rendimenti pergli anni dal al . Si tratta
di milioni di euro. Una cifra
destinata ad aumentare,sottolinea il presidente Epap
Stefano Poeta, grazie ai milioni
già maturati nel .PROFESSIONI SANITARIE
Colap: «C’è il rischio
di troppi paletti»
Il Colap segnala la pubblicazione
in Gazzetta (la n. del settembre scorso) del decreto
che istituisce l’elenco
straordinario provvisorio per iprofessionisti sanitari tecnici.
Un intervento reso necessario
per sanare una situazioneproblematica, venutasi a creare
con l’approvazione della legge
Lorenzin sulle professionisanitarie, che impone
l’iscrizione alla Federazione per
poter esercitare la professione. IlColap teme che «si voglia
tornare al passato, con un
sistema ingessato da eccessiveregolamentazioni e da troppi
paletti all'attività professionale».
IN BREVE
La Corte Ue bocciala normativa tedesca
anti Google News
COPYRIGHT
La legge del
doveva preventivamente
essere notificata alla Ue
Andrea Biondi
Nell’eterna partita che vede con-
trapposti gli editori e Google, questavolta la spunta il colosso di Moun-
tain View. Se in Francia il tema fisca-le porterà il gigante del web a mette-
re mano al portafogli per miliardo
di euro, pattuito per risolvere uncontenzioso fiscale (si veda altro ar-
ticolo a pagina ), in Germania sul
tema del copyright Google mette in-vece agli atti un punto a favore. La
Corte di Giustizia Ue – con la senten-
za della nella causa C-/ – ha in-fatti bocciato una normativa tedesca
del che puntava a stringere le
maglie sull’uso degli “snippets” (ibrevi estratti degli articoli) da parte
del motore di ricerca.
La normativa, introdotta per tu-telare gli editori, imponeva ad ag-
gregatori e piattaforme come Goo-
gle News di concordare un inden-nizzo per il copyright. I giudici di
Lussemburgo hanno invece stabili-
to che la normativa tedesca che vietaai motori di ricerca di utilizzare gli
“snippets” senza l’autorizzazione
dell’editore, non è applicabile senzala previa notifica alla Commissione.
La Corte ha dunque dato seguito alle
valutazioni dell’avvocato generaledi metà dicembre secondo cui,
poiché la legge tedesca sull’ancillary
copyright impatta su fornitori diservizi della società dell’informazio-
ne, la Germania avrebbe dovuto no-tificarla preventivamente alla Ue.
Tutto nasce dalla richiesta del
Landgericht Berlin (tribunale regio-nale della capitale tedesca) che ha
chieso l’intervento della Corte Ue a
seguito di un ricorso presentato dal-la VG Media, gestore dei diritti d’au-
tore che associa circa editori te-deschi. La VG Media aveva presenta-
to una richiesta di risarcimento di un
miliardo nei confronti di Alphabet(Google) considerandola rea di aver
utilizzato dal ° agosto sul suo
motore di ricerca e su Google Newsgli “snippets” provenienti dai siti dei
propri componenti, senza versarne
il corrispettivo previsto dalla nor-mativa tedesca a tutela degli editori.
Il tribunale di Berlino ha sospe-
so il procedimento nel maggio delper chiedere alla Corte di giu-
stizia Ue di chiarire se la legge te-
desca sul copyright avesse dovutoessere presentata preventivamen-
te alla Commissione Ue. Da qui la
valutazione dell’avvocato generaleUe e la sentenza della Corte. Il so-
spiro di sollievo del colosso Usa del
web non cambia però ora il quadrogenerale, con una battuta d’arresto
per gli editori che in fondo è tem-poranea. La Germania infatti, co-
me gli altri Stati della Ue, è chiama-
ta entro due anni a declinare nellapropria legislazione la riforma Ue
sul copyright approvata a giugno e
che prevede un diritto connesso aldiritto d’autore a favore degli edi-
tori di giornali e delle agenzie di
stampa per l’utilizzo dei loro con-tenuti online, che siano articoli o
foto o video.
Al momento solo la Francia ha giàrecepito nel proprio ordinamento la
normativa Ue con l’Assemblea na-
zionale che ha adottato le modificheal Codice della proprietà intellettua-
le. Nell’impianto francese si lascia
però alla negoziazione tra editori epiattaforme la decisione su quanto
potranno essere lunghi i “brani” da
pubblicare liberamente. Soddisfa-zione è stata espressa da Google
mentre VG Media ha invitato il Go-
verno di Angela Merkel a dare attua-zione il più rapidamente possibile
alla normativa Ue sul copyright.
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LE PRINCIPALI RICHIESTE
2
Si sollecita una diversa
articolazione della duratadelle misure protettive a
vantaggio del debitore,
evitando che i 12 mesi didurata massima possano
comprendere, attraverso ilmeccanismo del cumulo,
anche le misure protettive
relative al procedimento diallerta, distinguendole in
questo modo dalle
procedure concorsuali.Verrebbe poi neutralizzato
il rischio di allungamento
dei tempi per causecomunque non imputabili
al debitore
LE MISURE PROTETTIVE
3
Nelle finalità del concordato
preventivo in continuità, che
dovrebbe andare a
rappresentare la tipologia diriferimento nell’ambito della
riforma fallimentare, si
suggerisce di inserire unamodifica per cristallizzare il
concetto di prevalenza nella
soddisfazione dei creditorianche quando la maggior
parte dei flussi derivanti da
dismissioni di carattereliquidatorio è destinata al
servizio della continuità
stessa. Si tratta di unelemento aggiuntivo, in
grado di fare chiarezza nel
confronto tra fattispecie diconcordati
IL CONCORDATO
4
Nel documento di imprese e
professionisti sono inserite
anche proposte di modifica
della disciplina di indicatori eindici di allarme. Per i primi si
chiede di chiarire meglio la
non sostenibilità del debito a6 mesi, evitando distorsioni
che condurrebbero
all’attivazione delle misure diallerta solo per imprese in
continuità aziendale. Per
quanto riguarda gli indici,invece, andrebbe messo
nero su bianco come questi,
necessitano comunque diessere corroborati da un
corredo probatorio per avere
conferma della crisipotenziale
I PARAMETRI DI ALLARME
Nel pacchetto di richieste di
modifica al Codice della crisi,d’impresa e dell’insolvenza
messo a punto dal Consiglio
dei dottori commercialisti econdiviso da Confindustria,
trova posto il rinvio di 12 mesie quindi fino all’agosto del
2021 delle norme che
disciplinano le segnalazionida effettuare agli Oicr
(Organismi di composizione
della crisi); il rinvio però nonriguarderebbe le segnalazioni
di sindaci e revisori agli
amministratori einteresserebbe le piccole
imprese
IL RINVIO
Il “World Manufacturing Forum”, organizza-
to da Confindustria Lombardia, dal Politecni-
co di Milano e supportato dalla Commissione
Europea e dalla Regione Lombardia, è uno
dei più grandi eventi nazionali e internazio-
nali dedicati alle aziende manifatturiere.
L’Annual Meeting 2019, in programma a
Villa Erba a Cernobbio i prossimi 25, 26 e 27
settembre, riunisce esperti internazionali,
rappresentanti di grandi, piccole e medie im-
prese ed esponenti del mondo della ricerca e
innovazione per discutere delle sfide econo-
miche, sociali e tecnologiche legate al settore
manifatturiero.
Tutti i partecipanti sono concordi nell’impor-
tanza di investire nell’innovazione definita
nel modello Industry 4.0 per sviluppare il tes-
suto imprenditoriale e aumentarne la compe-
titività.
Quest’anno il Forum si concentrerà in parti-
colare sulle job skills necessarie a sviluppare il
settore manifatturiero di domani.
NovaFund Spa, sponsor dell’evento, ha già
definito le linee guida per sviluppare le stra-
tegie e avviare le attività di numerose azien-
de manifatturiere e di servizi in ottica 4.0.
NovaFund propone anche formule di finanzia-
mento per sostenere le aziende negli investi-
menti necessari per l’acquisizione delle nuove
tecnologie: Iper ammortamento, Patent Box,
Credito d’Imposta per la Ricerca e lo Sviluppo,
Credito d’Imposta per la formazione, le agevo-
lazioni per l’accesso al credito per investimen-
ti innovativi, se opportunamente combinate
supportano concretamente l’azienda nel so-
stenere l’onere economico per il rinnovamen-
to degli impianti e dei sistemi di produzione in
chiave di trasformazione digitale.Lo sviluppo di una azienda manifatturiera di-
pende necessariamente da diversi aspetti: le
tecnologie presenti in azienda, il marketing,
la finanza, l’organizzazione, le competenze
del personale che ha il ruolo fondamentale
di fondere tutti questi elementi in modo effi-
ciente ed efficace.
NovaFund è in grado di guidare e accompa-
gnare le aziende che raccolgono la sfida del
rinnovamento proponendo un approccio mi-
rato alla continua innovazione di prodotti e
servizi e un continuo e forte impegno nell’at-
tività di ricerca e sviluppo.
NovaFund è qualificata per proporre ed im-
plementare la trasformazione di un processo
di produzione in ottica Industry 4.0 partendo
dall’analisi preliminare ed assessment, ge-
stendone il project management e l’imple-
mentazione operativa, curandone la certifi-
cazione.
Assieme al progetto industriale, NovaFund èinoltre qualificata per sviluppare gli indispen-
sabili programmi di aggiornamento profes-
sionale per il personale coinvolto nel proget-
to.
Infine, dopo un’analisi iniziale dello sta-
to di “sicurezza informatica” dell’azienda,
NovaFund progetta e attua un Sistema di
Gestione delle Informazioni completo con-
forme alla normativa ISO 27001. Il Sistema
di Gestione delle Informazioni preserva la
riservatezza, la disponibilità e l’integrità dei
dati mediante l’attuazione di un appropriato
processo di gestione del rischio.
L’obiettivo è di prevenire i possibili (e sempre
più probabili) rischi di perdita di immagine
aziendale, danni economici all’azienda e ai
clienti, correlate responsabilità penali e civili.
Il risultato di tutte queste attività è la costru-
zione di un sistema che garantisce il successo
delle strategie di innovazione e sviluppo del-
le aziende.Come attuare le
strategie 4.0 per
accelerare i processi
di innovazione delle
aziende manifatturiere
NovaFund Spa sponsor del World Manufacturing Forum 2019 di Cernobbio
nova-fund.com
technetic.it
concept D.&M. Moreale