Il Sole 24 Ore - 12.09.2019

(Joyce) #1

Il Sole 24 Ore Giovedì 12 Settembre 2019 27


IDEE E PRODOTTI


PER L’INNOVAZIONE


.


.professioni .casa —LUNEDÌ .salute —MARTEDÌ .lavoro —MERCOLEDÌ nòva .tech —GIOVEDÌ .moda —VENERDÌ .marketing —SABATO .lifestyle —DOMENICA


nòva tech


Nel mercato in forte crescita degli accumuli di rete si sta


inserendo una startup elvetico-americana, Energy Vault,
che ha appena ricevuto un finanziamento di  milioni di

dollari dal Vision Fund di Softbank per sviluppare una tec-


nologia basata su una gru che fa salire e scendere blocchi
di calcestruzzo. Il concetto è abbastanza semplice e sfrutta

la gravità, come i pompaggi idroelettrici, per cari-


care e scaricare una “batteria”, che in questo caso
è costituita da una gru alta un centinaio di metri

con sei bracci meccanici. Quando c’è energia eoli-


ca o fotovoltaica in eccesso, i bracci la usano per
sollevare da terra blocchi di calcestruzzo di 

tonnellate, mentre quando c’è richiesta di elettri-


cità , la gru fa scendere i blocchi verso terra e
l’energia cinetica della caduta alimenta i motori

elettrici del sistema, generando kilowattora. Il
meccanismo si regge su algoritmi molto com-

plessi, basati sull’intelligenza “predittiva” dei ro-


bot che gestiscono i bracci, e punta ad arrivare a
una prima storage tower da  megawattora, quindi più

potente della gigafactory di Tesla. L’azienda, che ha ricevu-


to un anno fa i complimenti di Bill Gates in persona, è basa-
ta a Biasca, in Canton Ticino, da dove è partito Andrea Pe-

dretti, l'inventore che sta dietro la tecnologia e che ora è il


Cto dell’azienda, guidata dal co-fondatore Robert Piconi.
—El.C.

ENERGY VAULT


Accumulare energia


per forza di gravità


Robert
Piconi.

Cofondatore
e ad di

Energy Vault


Le grandi navi puntano sull'elettrico. AidaPerla nel 
sarà la prima nave da crociera dotata di batterie agli ioni

di litio del marchio Corvus, prodotte in Norvegia. Il pac-


co batterie, in grado di generare  megawattora elettri-
ci, sarà il più grande sistema di accumulo mai installato

al mondo su una nave passeggeri. L’accordo fra Corvus


Energy e Aida, marchio tedesco del gruppo Co-
sta, è stato firmato in occasione dell’inaugura-

zione del primo impianto di produzione di bat-


terie al litio a Bergen, in Norvegia. Corvus
Energy, guidata da Geir Bjørkeli, è uno dei più

importanti fornitori di batterie nel settore ma-


rittimo ed è considerata una pioniera nello svi-
luppo di moderni sistemi di accumulo a bordo

delle navi. Michael Thamm, amministratore


delegato del gruppo Costa e di Carnival Asia, ha
dichiarato: «Il nostro obiettivo finale è arrivare

ad avere navi da crociera a emissioni zero.


L’alimentazione elettrica è un altro importante
passo verso questo obiettivo». Nei porti del Nord Euro-

pa, le grandi navi sono fortemente sotto pressione per


i fumi inquinanti che emettono quando sono attraccate.
In base a una ricerca di Transport & Environment, i 

giganti dei mari europei inquinano più dei  milioni


di auto in circolazione nell’Unione europea.
—El.C.

CORVUS ENERGY E AIDA


Obiettivo: grandi navi


a emissioni zero


Geir Bjørkeli.


Amministra-


tore delegato
di Corvus

Energy


CONTAMINAZIONI


Northvolt sarà la Tesla europea? È quello che sperano i due


fondatori, gli ex manager Tesla Peter Carlsson e Paolo
Cerruti, che stanno già realizzando in Svezia la prima giga-

factory europea e ora ne costruiranno un’altra a Salzgitter,


in Germania, grazie a un’importante joint venture con
Volkswagen. Northvolt ha ricevuto  milioni di euro

dalla Banca europea per gli investimenti per av-
viare la costruzione della prima fabbrica a Skel-

lefteá, che avrà una capacità iniziale di  gi-


gawattora all’anno, con l’obiettivo di raddoppiar-
la a , nell’ambito del programma europeo per

lo sviluppo di una produzione domestica, lancia-


to per emanciparsi dalla dipendenza dai fornitori
asiatici. Stessa tabella di marcia per l’impianto in

Germania, su cui Volkswagen ha già puntato ben


 milioni di euro. In cambio, Volkswagen ha
ricevuto il % delle quote del produttore di bat-

terie svedese. Il cantiere si aprirà nel  e l’av-


vio della produzione è previsto per il . Nel-
l’ambito della sua strategia di elettrificazione, Volkswagen

prevede di lanciare  nuovi modelli elettrici nei prossimi


 anni e a partire dal  avrà un fabbisogno annuale di
oltre  gigawattora di batterie in Europa e altrettante in

Asia. La previsione è di investire oltre  miliardi di euro


nell’elettrificazione della flotta, entro il .
—El.C.

VOLKSWAGEN E NORTHVOLT


Cantiere aperto


per la «Tesla europea»


Peter
Carlsson.

Amministra-
tore delegato

di Northvolt


Elena Comelli


D


a amore a prima vista a
matrimonio d’interes-

se. Il legame tra l’ener-


gia pulita e i sistemi di
accumulo ormai è sem-

pre più forte. La spe-


ranza è che ben presto partorisca una
sana transizione energetica, capace

di fermare o almeno rallentare


l’emergenza climatica. Gli impianti
solari ed eolici accoppiati alle batte-

rie al litio, infatti, stanno ormai di-


ventando più competitivi delle cen-
trali a gas, anche senza incentivi, tan-

to che negli Stati Uniti diversi opera-


tori, per far fronte ai picchi della
domanda, hanno preferito puntare

su grandi installazioni di accumulo


o impianti ibridi a fonti rinnovabili e
batterie, anziché costruire nuove

centrali alimentate a gas naturale.


L’ultimo esempio è un mega-im-
pianto ibrido con pannelli solari, tur-

bine eoliche e sistemi di accumulo da
 megawatt di capacità che NextE-

ra Energy Resources, operatore della


Florida che si sta profilando come
uno dei più grandi sviluppatori di im-

pianti rinnovabili del mondo, sta rea-


lizzando in Oklahoma grazie all’ac-
cordo recentemente siglato con la

Western Farmers Electric Cooperati-


ve, una cooperativa che produce e di-
stribuisce energia elettrica a grandi

clienti in Oklahoma e New Mexico.


L’impianto di Skeleton Creek sarà la
più grande centrale ibrida degli Usa e

diventerà operativa in due fasi: prima


 megawatt di potenza eolica entro
la fine di quest’anno e poi altri 

megawatt di fotovoltaico insieme a


 megawatt di batterie entro il


. L’accordo firmato con la coope-
rativa significa che l’energia prodotta

qui ha già un compratore e quindi il


rischio d’impresa è pari a zero. Un’al-
tra società dello stesso gruppo, la Flo-

rida Power & Light, sta costruendo


quella che sarà la centrale di accumu-
lo più grande del mondo, un mostro

da  megawatt ( megawattora)


al servizio di un mega-parco fotovol-


taico già esistente nella contea di Ma-


natee, in Florida. Quando entrerà in
funzione, nel , strapperà il record

mondiale che in questo momento ap-


partiene a Tesla e al suo accumulo da
 megawatt entrato in funzione

l’anno scorso a Hornsdale, in Austra-


lia, al servizio di un parco eolico.
Queste soluzioni, spiega la società

di analisi GtmResearch, permettono


di sfruttare al massimo i vantaggi del-
le fonti rinnovabili, andando a coglie-

re il massimo della ventosità e dell’ir-


raggiamento, senza rinunciare a ga-
rantire una fornitura stabile e conti-

nua di energia. Grazie all’accumulo,


infatti, è possibile mitigare le fluttua-
zioni della produzione eolica e foto-

voltaica: le batterie rispondono molto


velocemente alle richieste della rete e
d’altro canto possono immagazzina-

re l’energia prodotta in eccesso, che


andrà consumata in un secondo mo-
mento. Certo, spiega Gtm, progettare

e realizzare impianti ibridi così gran-


di è molto complesso, perché bisogna
individuare siti idonei a reggere

un’elevata produzione sia eolica sia


solare, con infrastrutture di rete ab-
bastanza capienti da gestire l’intero

flusso di energia rinnovabile, in mo-


do da non sprecare nemmeno un me-
gawattora di elettricità.

In questo contesto Tesla ha appe-


na annunciato il lancio della prima
soluzione modulare di accumulo di

energia su grande scala, che si chia-


merà Megapack e sarà appunto mo-
dellata sull’impianto di Hornsdale.

Grazie all’installazione delle batterie,


il campo eolico di Hornsdale ha ri-
sparmiato quasi  milioni di dollari

nel suo primo anno di esercizio, evi-


tando gli sprechi di energia tipici dei
momenti in cui la rete non riesce a

reggere la produzione del vento, che


viene buttata via. Tesla sostiene di
poter installare un impianto da un gi-

gawattora, quindi analogo a quello di


Manatee in costruzione in Florida, in
meno di tre mesi, mentre un impian-

to della stessa potenza a combustibili
fossili ha bisogno di un anno di tem-

po per essere costruito. Il Megapack


di Tesla ha già trovato un cliente: il
sistema di accumulo modulare verrà

utilizzato da Pacific Gas & Electric a


Moss Landing, in California, nell’am-
bito di un grande progetto di accu-

mulo per la rete. Tesla spera in questo


modo di dimostrare sul campo che le


centrali di accumulo sono più efficaci
delle centrali a gas. In California, del

resto, si sta già andando in questa di-


rezione, investendo in grandi im-
pianti fotovoltaici con batterie inte-

grate, che in alcuni casi, come a Glen-


dale, vicino a Los Angeles, già con-
sentono di sostituire senza problemi

la produzione di energia da combu-


stibili fossili.
Negli Stati Uniti, Tesla è anche lea-

der nel mercato delle batterie dome-


stiche, che sta crescendo a ritmi so-
stenuti: la sua Powerwall è installata

in oltre mila case e imprese. Il mer-


cato degli accumuli residenziali sta
crescendo rapidamente anche in Eu-

ropa e secondo Wood Mackenzie è
destinato a raddoppiare nel giro di

cinque anni, toccando  megawatt


di installazioni annuali nel  e ,
gigawattora cumulativi, grazie so-

prattutto al mercato tedesco, che fi-


nora ha guidato la diffusione delle
batterie ad uso domestico. Gli analisti

di Wood Mackenzie sono convinti


che in alcuni paesi – Germania e Italia
in prima battuta – si stia per raggiun-

gere un punto di svolta per quanto ri-


guarda il rendimento economico de-
gli impianti di storage per le abitazio-

ni: si parla del - perché le


batterie applicate ai tetti fotovoltaici
arrivino alla grid-parity, cioè alla pa-

rità di costo tra un kilowattora prele-


vato dalla rete e un kilowattora pro-
dotto da un sistema integrato di pan-

nelli e batteria. Per altri mercati, come


la Francia e la Gran Bretagna, ci vorrà
più tempo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Elettricità. Impianti solari ed eolici accoppiati a megabatterie sostituiscono le centrali


a gas. Germania e Italia vanno verso la grid parity con lo storage domestico


Grandi centrali ad accumulo


per le energie rinnovabili


In dollari/MWh


COSTI A CONFRONTO


Nota: (*) previsioni - Fonte: Wood Mackenzie’s Global Energy Storage Outlook 2019, Bloomberg Nef Fonte: Bloomberg Nef

Valori in dollari/kWh (scala destra)


PREZZI BATTERIA IONI LITIO


Valori in GWh (scala sinistra)


CAPACITÀ COMPLESSIVA GLOBALE


2009 2019


0

100

200

300

400

500

600

700

800

FOTOVOLTAICO
INDUSTRIALE

PACK DI
STORAGE
DA 4 ORE
A PREZZI
STORICI

EOLICO
OFFSHORE

EOLICO
ONSHORE

0

0,2

0,4

0,6

0

20

40

60

80

100

120

140

160

0

150

300

450

600

750

900

1.050

1.200

2010 2011 2012 2013 201420152016201720182019202020212022202320242030


PREZZI


BATTERIA
IONI LITIO

CAPACITÀ


COMPLESSIVA
GLOBALE

RESTO DEL MONDO


REGNO UNITO


INDIA


CANADA


GERMANIA


SUD COREA


AUSTRALIA


GIAPPONE


CINA


STATI UNITI


Valori in GWh


CAPACITÀ


IMPIANTI
DOMESTICI

Lo storage mondiale migliora in efficienza


Motto perpetuo


L'energia e la persistenza conquistano tutte le cose


Benjamin Franklin


Domenica su Nova


Il ruolo dell’industria


spaziale italiana


nel mercato globale


in vista delle linee guida


dell’Unione europea


per la gestione dei nuovi


Guida online. Magari non fondi previsti a bilancio
arriveranno mai in Italia.

O non diventeranno dei


prodotti. Eppure, a volte,
i gadget e i prototipi

indicano come sarà il


nostro futuro


Trova di più sul sito

ilsole24.com/tecnologia


+


TREND


In caduta i prezzi delle batterie
I prezzi delle batterie al litio

scendono a un ritmo vertiginoso e


continueranno a calare più
velocemente del previsto,

favorendo nuove ondate


d’investimenti. Nel suo Energy
Storage Outlook 2019, Bloomberg

New Energy Finance sostiene che il


costo per kilowattora delle batterie
si dimezzerà ancora da qui al 2030,

dopo aver già visto una riduzione


notevole (-85%) nel periodo 2010-



  1. In base all’analisi dei costi di


oltre 7000 progetti in tutto il


mondo, Bnef ha rivisto le sue
valutazioni, sostenendo che il

prezzo di riferimento per le batterie


agli ioni di litio è sceso a 187 dollari
per megawattora, con un ulteriore

importante calo rispetto a inizio


anno. Per quanto riguarda gli
accumuli di rete, Bnef ha

annunciato previsioni da capogiro,
stimando che supereranno i 1.000

gigawatt di capacità nel 2040 in


tutto il mondo, con una crescita di
ben 122 volte rispetto a fine 2018,

quando a livello globale erano


installati 9 gigawatt di sistemi di
accumulo in tutto. Questo salto

mortale, secondo gli esperti,


richiederà investimenti per oltre
660 miliardi di dollari, propiziati da

numerosi fattori: non solo il costo


in picchiata delle batterie, ma
anche la crescente competitività

delle fonti rinnovabili rispetto a gas


e carbone.
á@elencomelli

In Florida nasce


l’impianto più


grande al mondo


per superare i limiti


di sole e vento

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