Adesso - 11.2019

(やまだぃちぅ) #1
JOSSA

SPECIALE: LA LINGUA ITALIANA OGGI

Stefano Jossa insegna da anni Lettera-
tura, lingua e cultura italiana al Royal
Holloway, uno dei più prestigiosi college
dell’Università di Londra. Da lì la lingua
italiana appare ancora più chiaramente
nella sua unicità; da lì la si ascolta meglio
e la si può osservare con quel distacco che
permette di raccontarla. E allora Jossa le
ha dedicato un libro dal titolo inequivo-
cabile: La più bella del mondo. Perché amare
la lingua italiana (Einaudi, 2018).

Il libro è nato come un omaggio all’italiano?
La mia è soprattutto una storia senti-
mentale della lingua italiana. Non è il
libro di un linguista, un testo che dice
quello che si può o non si può fare con la
lingua, no! È, piuttosto, una passeggiata
dentro la lingua come esperienza. Den-
tro la lingua di tutti, la lingua di ciascun
italiano.
Quali caratteristiche ha la lingua italiana?
La grandezza della nostra lingua è, an-
zitutto, quella di essere tutta “fatta ad
arte”, fin dall’inizio: Tullio De Mauro ha
dimostrato che delle 4.500 parole più
usate della lingua italiana, quasi il 90%

proviene dagli autori del Trecento. La
lingua italiana nasce all’insegna dell’in-
venzione, perché viene “inventata” anzi-
tutto da Dante, ordinata da Bembo e poi,
ancora, convalidata da Manzoni. Nasce
come lingua della poesia, della letteratu-
ra: non cerca le parole comuni, ma quelle
più belle.
E come si passa dalla poesia all’italiano di
tutti i giorni?
L’esperienza quotidiana della lingua si
inserisce poi su questa eccellenza. La no-
stra lingua mette quindi contemporanea-
mente in contatto universi differenti: alto
e basso si mescolano continuamente, e si
va da Dante a Benigni, dal poeta Burchiel-
lo a Battiato, dalla letteratura alla canzone
e al rap usando gli stessi vocaboli.
E la sua bellezza rimane anche nella lingua
quotidiana?
La bellezza di una lingua secondo me
si manifesta particolarmente quando
assume una forma che la fa diventare
un modo piacevole di stare con gli altri.
La lingua italiana diventa strumento di
bellezza anzitutto nella letteratura e nei
giochi di parole: per esempio, la rima è

Von ihren noblen Anfängen bis in
die Gegenwart hat sich die schönste Sprache der Welt kaum verändert





ein Grund mehr sie zu lieben!


LA PIÙ POETICA E BELLA


DEL MONDO


TESTO
DANIELA MANGIONE
MEDIO
Free download pdf