NINO SUNSERI
■Jerome Powell si attacca anche
a Di Maio e Salvini per salvare l’ani-
ma della sua indipendenza di ban-
chiere centrale e provare (con scar-
so successo peraltro) ad acconten-
tare il vulcanico presidente Trump.
L’intervento del numero uno della
Fed era l’evento più atteso al semi-
nario di Jackson Hole, lo chalet nel
Wyoming che ogni anno riunisce i
protagonisti dell’economia globa-
le.
Trump si aspettava un nuovo ta-
glio dei tassi dopo quello di un
quarto di punto deciso nell’ultima
riunione del consiglio della Fed pri-
ma delle vacanze. Invece Powell ha
preso tempo. Ha assicurato che ap-
pena possibile userà la forbice per-
ché «abbiamo rinvenuto ulteriori
prove di un rallentamento globa-
le». A provocarli sono stati la Ger-
mania (che rischia di andare in re-
cessione tecnica se anche il Pil dei
mesi estivi sarà negativo) e la Cina.
Ma ci sono altri motivi: una Brexit
disordinata e le proteste di Hong
Kong.
ROMA A SORPRESA
Un po’ a sorpresa cita, fra i moti-
vi di preoccupazione, anche «la dis-
soluzione del governo italiano».
Chi doveva dirlo a Salvini, Di Maio
e Zingaretti, che i loro colpi di sce-
na nel piccolo teatrino della politi-
ca nazionale avrebbero trovato eco
in uno dei due più importanti sum-
mit dedicati all’economia mondia-
le (l’altro è a Davos nelle montagne
svizzere).
Nel suo intervento Powell ha evi-
denziato che l’economia america-
na si trova ad affrontare «significati-
vi rischi» e che la ripresa mondiale
sta rallentando. Ma ha anche assi-
curato: «agiremo in modo appro-
priato a sostegno dell’espansione
economica". La notizia che la Cina
imporrà nuovi dazi su 75 miliardi
di importazioni Usa certamente
spingerà il banchiere a intervenire
più rapidamente. Il Consiglio di Sta-
to cinese ha deciso, infatti, di impor-
re tariffe comprese tra il 5% e il 10%
sulle merci provenienti dagli Sta-
tes. una parte scatterà dal 1° settem-
bre e la seconda dal 15 dicembre.
Pechino ha aggiunto che un 25%
di nuove tassazioni verrà imposto
sui ricambi auto statunitensi. «In ri-
sposta alle misure degli Stati Uniti,
la Cina è stata costretta ad adottare
contromisure», affermano a Pechi-
no. La ritorsione è arrivata dopo
che l’inquilino della Casa Bianca,
nei giorni scorsi, aveva minacciato
di imporre il 10% di tariffe su ulte-
riori 300 milioni di dollari di beni
cinesi, a partire dal primo settem-
bre.
FUOCO INCROCIATO
In mezzo a tanto clamore la posi-
zione del capo della Banca centrale
Usa si fa sempre più difficile. Si tro-
va sotto il fuoco incrociato dei dis-
sensi interni alla Fed, le aspettative
degli investitori e le continue criti-
che da parte del presidente Donald
Trump. Che, puntuali, sono arriva-
te via Twitter. «Come al solito, la
Fed non ha fatto nulla! È incredibi-
le che i membri della banca centra-
le possano parlare senza sapere o
chiedere quello che sto facendo, co-
sa che sarà annunciata a breve. Ab-
biamo un dollaro molto forte e una
Fed molto debole. Lavorerò in mo-
do brillante su entrambi i fronti e
gli Usa andranno benissimo», ha
cinguettato l’inquilino della Casa
Bianca, commentando il discorso
di Powell. «La mia unica doman-
da», ha aggiunto Trump, «è: chi è il
nostro nemico più grande, Jay Po-
well o il presidente cinese Xi?». Pa-
role che hanno avuto un effetto im-
mediato sulla borsa americana e
sui principali listini europei, an-
ch’essi in forte calo. Intanto il cam-
bio euro-dollaro sta trattando poco
mosso a 1,1074.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
■È iniziato il conto alla rovescia per aggiu-
dicarsi le prime unità immobiliari gestite da
Invimit Sgr, società partecipata al 100% dal
Ministero dell’Economia, attraverso la proce-
dura d’asta. È fissata per il prossimo 20 set-
tembre la scadenza per presentare le offerte
di acquisto per la prima selezione di circa 200
tra abitazioni, negozi e uffici in 8 delle maggio-
ri città italiane: Roma, Milano, Firenze, Paler-
mo, Bologna, Pisa, Firenze, Trieste e Sabau-
dia. La vendita è dedicata a tutti i privati e alle
imprese.
La Sgr si occupa infatti di valorizzare immo-
bili di provenienza pubblica conferiti ai fondi
immobiliari da essa gestiti, per un importo di
1,6 miliardi di euro, ed è parte attiva del pia-
no di dismissioni nazionale con un obiettivo
complessivo di 610 milioni di euro, di cui 500
attraverso la cessione di quote de fondi immo-
biliari a investitori istituzionali e 110 attraver-
so la vendita diretta di asset. È possibile con-
sultare la prima selezione degli immobili in
vendita visitando la vetrina immobiliare già
presente all’interno del sito Invimit.it.
Gli immobili oggetto della cessione sono
attualmente di proprietà di vari enti: Poste,
Inps. Inail, Università e Sviluppo Italia.
R.E.
BRUNO VILLOIS
■Tra i più importanti appuntamenti in-
ternazionali di fine estate, spicca ormai da
anni, quello della riunione di Jackson Hole
che raccoglie i vertici delle banche centrali
mondiali. Quest’anno il simposio fa i conti
con tre problemi sostanziali: la politica mo-
netaria e il ruolo dei tassi, il rapporto tra
Usa e Cina, il ruolo dell’Europa, quest’ulti-
ma ritenuta la prima imputata per il rallen-
tamento economico globale. I tre temi ruo-
tano intorno ai differenziali di crescita rea-
le a livello occidentale tra gli Usa e gli altri e
la spinta a ridurre i tassi di sconto da parte
del presidente Trump sul numero uno del-
la Fed Powell.
Entro fine anno il tasso potrebbe scende-
re dall’attuale 2% all’1,5 e forse 1,25, in tal
caso i mercati finanziari potrebbero essere
d’accordo con Trump ritenendo la discesa
indispensabile per rafforzare ulteriormen-
te l’economia Usa. Ma potrebbero anche
spaventarsi, intravedendo lo spettro della
recessione globale, fino ad abbattere i listi-
ni e bloccare gli investimenti. I verbali del
consiglio direttivo della Bce paventano un
accentuato rischio di mancata ripresa
dell’economia europea nell’ultimo trime-
stre dell’anno con ricadute assai negative
per il 2020. Draghi, in questa fase finale del
suo mandato, ha disegnato le mosse per i
prossimi 12-24 mesi: ripresa del Quantitati-
ve easing e ulteriori misure straordinarie
accomodanti, con un ampliamento degli
obiettivi per la Bce, da definire con i suoi
azionisti che sono i Paesi di Eurolandia.
Ma il programma di Draghi fa capire che la
situazione è tutt’altro che chiara e il baro-
metro dell’economia volge al brutto, pur
segnando ora tempo variabile.
Stabiliti gli indirizzi di Fed e Bce, resta da
capire quale possa essere la posizione del-
la Banca Popolare Cinese, la quale per ora
ha inondato di liquidità l’economia inter-
na procedendo di fatto verso una svaluta-
zione del Renminbi, anche se non ufficia-
le. Di certo la trasparenza fa difetto sia
all’economia che alla finanza dell’ex Cele-
ste impero. E l’ondata di dazi decisi da Wa-
shington e Pechino non aiuterà a fare chia-
rezza. Anzi, rischia di amplificare i rischi di
recessione, soprattutto per l’Europa che
più diventare il ventre molle del Globo, pre-
sentandosi all’appuntamento più disunita
che mai e lacerata del problema immigra-
zione.
In questo scenario il problema Italia, cri-
si di governo, debito pubblicomonstre,ri-
tardi di modernizzazione che portano
all’angolo, può amplificarsi ben oltre i suoi
reali contorni qualora l’economia mondia-
le entrasse in recessione. Per noi non anda-
re ad elezioni anticipate potrebbe voler di-
re far sprofondare l’economia, soprattutto
nel caso in cui la fantomatica unione ros-
so-verde partisse e si schiantasse su una
delle tante scadenze ormai prossime sia di
natura finanziaria che socio economica.
Il rischio aumenta perché le mosse dei
grandi della Terra sembrano incerte, la
scacchiera è angusta e le debolezze sono
ben più numerose delle certezze.
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L’America non vuole fare la fine dell’Europa
Powell si attacca a Italia e Germania
per tagliare i tassi d’interesse Usa
Il numero uno della banca centrale statunitense apre alle richieste di Trump con il pretesto
della nostra crisi di governo e del Pil tedesco in calo. La Cina mette nuovi dazi e Donald...
Offerte entro il 20 settembre
Partono le aste dei primi duecento immobili pubblici in vendita
Solo incertezza
Ue sempre troppo lenta
e senza direzione
per essere decisiva
Indici
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Cambi Euribor Oroe monete
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Sterlina 0,9045 0,
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3 Mesi -0.418 0.
6 Mesi -0.418 0.
12 Mesi -0.386 0.
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ORO 1528,61 44,
ARGENTO 17,43 0,
PLATINO 1461,1 24,
PALLADIO 853,77 42,
Quote $ x Oz €x Gr
Villa Giovio, a Como, è fra le proprietà all’asta(web)
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