Focus - 09.2019

(Darren Dugan) #1
SPORT

Milano sull’onda


È


stata inaugurata all’Idroscalo di
Milano, accanto all’aeroporto di
Linate, una mega onda artificiale per fare
surf. È alta fino a 1,6 m (l’altezza è
regolabile) ed è larga 10 m. Secondo la
società Wake Paradise (wakeparadise.it),
che ha investito 1,5 milioni di euro per
costruire la struttura, è la più grande
onda del mondo nel suo genere.
In caduta. Esistono infatti svariati
impianti di onde artificiali all’estero: negli
Usa, in Australia, in Spagna, in Germania.
L’onda milanese ha la particolarità di avere
una forma costante nel tempo, e di essere
regolabile. Per generarla, si usa una
piscina galleggiante con un lato aperto (a
forma di “U”), il cui fondo si abbassa in
prossimità dell’apertura. L’acqua viene
pompata da sotto e portata nella piscina a
un’altezza superiore rispetto al livello del
lago. Poi viene fatta cadere e – nel risalire
attraverso una piccola rampa – fa un salto
e si scontra con l’acqua dell’idroscalo che
cerca di entrare dalla parte opposta... Il
risultato? Lo vedete nella foto a fianco, per
la gioia dei surfisti che possono godersi la
California a Milano. ( A. P.)

IL CARO ESTINTO


Requiem per il Golfo del Messico


N


on diciamo addio solo a specie animali o vegetali:
possono morire anche mari o laghi. Si possono infatti
creare le cosiddette “zone morte”: nelle acque viene a
mancare l’ossigeno necessario alla vita, quindi muoiono
pesci, crostacei, animali che vivono sul fondo. Una zona
morta si crea ogni estate nel Golfo del Messico: è una delle
più grandi e quest’anno pare particolarmente estesa. A
dare il triste annuncio è stata la Noaa, la National Oceanic
and Atmospheric Administration degli Usa, che ogni anno
prevede quali dimensioni avrà il fenomeno.
Addio pesci. Il colpevole, nel caso del Golfo del Messico
come per quasi tutte le “zone morte” al mondo, è il nostro
inquinamento. Le attività umane, soprattutto l’agricoltura,
fanno arrivare nelle acque azoto e fosforo, un vero
concime per le alghe microscopiche, che così si
sviluppano a dismisura. Se sono troppe, quando muoiono
la loro decomposizione “consuma” tutto l’ossigeno. E
addio alla fauna. I nutrienti che scatenano il processo
arrivano dal bacino del Mississippi, che sfocia nel Golfo
del Messico. Quest’anno ne sono arrivati moltissimi, per le
forti piogge primaverili. (G.C.)


  1. Flusso verso l’alto
    L’acqua viene portata
    in alto da un sistema
    di pompe di 600 kW.

  2. Caduta. Uno
    scivolo indirizza la
    caduta dell’acqua
    verso il basso.

  3. Onda. L’acqua in
    caduta si scontra
    con quella del lago
    e genera l’onda.


Agf

Jacques Descloitres, Modis Rapid Response Team, Nasa/Gsfc

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