Focus - 09.2019

(Darren Dugan) #1

LE LEZIONI


DI INGLESE


IL NÉCESSAIRE DENTALE


Tre mesi dopo lo sbarco sull’isola di
Sant’Elena, confinato nella residenza
di Longwood e strettamente
sorvegliato, l’imperatore sconfitto non
aveva più notizie d’attualità che dai rari
giornali inglesi, in arrivo in quel luogo
inospitale con mesi di ritardo.
Decise così di prendere lezioni dal
visconte Emmanuel de Las Cases,
memorialista che più tardi diventerà
famoso con le sue Memorie di Sant’Elena.
Determinato com’era, dopo una ventina di
ripetizioni poteva già leggere da solo i
giornali inglesi. Queste tre pagine sono una
testimonianze di quelle lezioni, che iniziarono
il 17 gennaio 1816. E una fotografia di vita: si
vedono gli scarabocchi di un allievo
impaziente di imparare, ma refrattario ad
assimilare la grammatica.

Nella vita quotidiana, Napoleone aveva una grande attenzione all’igiene personale, e
curava in modo particolare la dentatura, che aveva bella e bianchissima. Constant, il
suo primo valletto di camera, scriveva nelle sue memorie che Bonaparte “si serviva di
stuzzicadenti di bosso e di una spazzola imbevuta di opiato”. In ogni astuccio
dell’imperatore, confezionato dall’orafo Biennais (che realizzò anche la
sua spada consolare), erano contenuti uno o più spazzolini da
denti, composti da un manico d’oro o d’argento dorato a cui
era fissata una tavoletta di legno guarnita con pelo di
cinghiale. Qui vediamo però un lussuoso nécessaire
con strumenti destinati a cure
dentali più delicate, che proviene
dalle collezioni del barone
Nathan de Rotschild: nel
racconto famigliare, fu
acquistato da un soldato
che l’avrebbe rubato dagli
equipaggiamenti di
Bonaparte a Waterloo.

Napoleone non smise mai di interessarsi al mondo.


Esiliato a Sant’Elena, cominciò a studiare l’inglese


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