Focus - 09.2019

(Darren Dugan) #1

3


MILIONI. GLI
ITALIANI CHE
HANNO PROBLEMI
DI DISFUNZIONE
ERETTILE PER LA
SOCIETÀ ITALIANA
DI UROLOGIA

65


MILIONI
DI UOMINI
HANNO
FATTO USO DEL
VIAGRA (MOLTI ALTRI
DI FARMACI SIMILI)

H


o provato il Viagra quando uscì
sul mercato, con mia moglie. Non
avevo problemi, ero giovane, ma ero
allettato dall’idea di rendere più ricco
il rituale del gioco sessuale; può
essere un farmaco, un paio di scarpe
col tacco, della biancheria intima, un
film, un posto strano dove fare
l’amore e tante altre cose, insomma
un qualcosa che possa aumentare
l’erotismo dell’amore. Nei fatti,
l’effetto del Viagra è stato quello di
aumentare non tanto le mie
performance sessuali quanto la
durata. Poi mi ha lasciato un po’ di
mal di testa e nessuna “visione
azzurra” del mondo. Non l’ho più
preso, l’ho vissuta come
un’esperienza e una curiosità da
condividere con la donna che amo.

E


bbene sì, passata la boa dei 60
anni ho provato la pillola blu. Non
è stata l’ansia da prestazione a
spingermi (ho una compagna che non
cambierei mai e con cui ho una forte
intesa sessuale) quanto la presa
d’atto che il mio corpo non ha più la
resistenza di una volta in tutte le
attività fisiche, compresa quella
sessuale. Dunque se posso ricorrere a
un aiutino (termine calzante) per
rendere più piacevoli a me e a lei i
momenti di intimità, perché no? Devo
anche dire che non lo uso sempre
perché trovo saggio che, nelle
relazioni affettive, ci si abitui al
declino dell’età, si impari a farci i conti
non a nascondersi da esso. Però,
ripeto: se posso godere di più nello
scambio del piacere, perché no?

Oltretutto ho trovato un mio dosaggio,
molto blando perché non intendo
diventare diverso da quel che sono.
Un quarto di pillola da 50 mg è
sufficiente a darmi l’aiutino di cui
ho bisogno.

F


orse non vi piacerà il mio modo di
vedere le cose... comunque: non
sono stato mai un gran sentimentale,
passata l’infatuazione sono rimasto
con mia moglie solo per i figli. E una
volta cresciuti è arrivato il divorzio.
Per me il sesso è solo piacere fisico e
in fondo un gesto meccanico. Ora a
72 anni ho qualche difficoltà ma con
la pillola riesco a superarla. La mando
giù quando ho voglia, chiamo una mia
amica più giovane, passo un paio
d’ore gradevoli e finisce lì.

Getty Images

M


io marito ha preso il Viagra. Ma
non con me. L’ho scoperto un
paio d’anni fa quando ho trovato una
confezione semivuota di quelle pillole.
Che non lo prendesse con me era
evidente perché la nostra vita
sessuale era finita da un pezzo e
quando ancora capitava di avere
momenti intimi erano momenti da
dimenticare. Quando gliele ho messe
sotto il naso ha bofonchiato che
erano di un amico che non voleva far

sapere alla moglie che prendeva la
pillola. Patetico. L’ho lasciato.
Adesso, anche quasi sessantenne,
voglio attorno a me persone meno
ridicole e più sincere.

M


i aspettava seduto in giardino.
Sembrava emozionato.
Sembrava la sua prima volta. Lo era,
era la nostra prima volta con la pillola
azzurra, la prima volta di due ultra
cinquantenni innamorati e curiosi.

Volevamo vedere che cosa potesse
aggiungere a una relazione ricca
come la nostra. Il risultato è stato solo
quello di amplificare, solo perché più
prolungato, quello che ogni volta
proviamo: trepidazione, turbamento,
eccitazione, soddisfazione, pienezza.
Sono passati 2 anni da quel giorno e
ogni tanto aggiungiamo la pillola. Non
è una necessità ma un’occasione per
tornare all’amplificazione di quella
prima volta.

Raccontato da lui


Raccontato da lei


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