Focus - 09.2019

(Darren Dugan) #1
Focus | 93

per


N


ell’Unione Europea ogni anno si
usano 15 tonnellate di materiali a
persona, e ogni cittadino produ-
ce 4,5 tonnellate di rifiuti, di cui quasi la
metà va nelle discariche. È questo il la-
scito della cosiddetta economia lineare
che prevede lo sfruttamento di energia,
materiali, cibo finché sono consumati o
diventano inservibili.
Di fronte alla crescente richiesta mon-
diale di risorse sempre più scarseggianti
e all’impatto negativo che questo mo-
dello ha sul Pianeta, da qualche anno si
è affacciato il principio dell’economia
circolare, secondo cui tutto ciò che viene
usato nei processi produttivi e per la vita
dell’uomo deve essere rinnovato, ricicla-
to, riaggiustato, riadattato, riutilizzato.
Nell’economia circolare i flussi di mate-
riali biologici devono essere reintegrati
nella biosfera; i flussi di materiali tecnici,
invece, devono essere rivalorizzati senza
entrare nella biosfera. Questo vuol dire
prediligere le energie rinnovabili, pro-
gettare i prodotti in modo che si possano
adattare a cambiamenti esterni o aggiu-
stare per allungarne la vita o, ancora, riu-
tilizzarli riducendo al minimo gli scarti, in
un’economia che si rigenera da sola.
Tra le multinazionali che stanno adot-
tando un modello di economia circolare
c’è pure l’italiana Eni che, anche attra-

Un mondo senza sprechi


Le risorse si usano ma, con nuovissime


tecnologie, si riciclano e si reintegrano.


verso le sue società controllate, ha rea-
lizzato numerose soluzioni innovative in
quattro macroaree. Eccole nel dettaglio.

BIOCARBURANTI. Dal 2014 a Porto
Marghera Eni produce biocarburanti
utilizzando anche oli alimentari esau-
sti, grassi animali e altre materie prime
di scarto, col primo esempio al mondo
di raffineria riconvertita in bioraffine-
ria. A Gela è in avviamento la seconda
bioraffineria Eni, progettata per tratta-
re cariche non edibili e da scarti fino al
100% della capacità di lavorazione: sarà
una delle poche al mondo ad elevata fles-
sibilità operativa, che potrà quindi pro-
cessare esclusivamente materie prime
di seconda generazione, quindi scarti
della produzione alimentare (oli usati
e di frittura rigenerati e grassi animali)
e sottoprodotti legati alla lavorazione
dell’olio di palma (PFAD, acidi grassi di
palma distillato) trasformando in bio-
carburante sostanze che andrebbero al-
trimenti a smaltimento, con aggravio dei
costi per la comunità e impatto sull’am-
biente. Sono anche allo studio soluzioni
per produrre bio olio e bio metano da ri-
fiuti organici, e olio microbico da rifiuti
di biomassa lignocellulosica (paglia del
grano, del mais ecc.) per il biodiesel, ol-
tre a esperimenti di coltivazione di rici-

L’ECONOMIA CIRCOLARE SECONDO ENI


no in zone semidesertiche, per ottenere
biocarburanti, e di cattura dell’anidride
carbonica emessa dalle vetture, per tra-
sformarla in metanolo.

CHIMICA. Versalis, società chimica di
Eni, ha sviluppato materie prime per
produrre erba sintetica riciclabile e, col
Politecnico di Milano, frigoriferi mono-
materici con polimeri di polistirene che
sostituiscano l’acciaio e ne rendano più
facile il riciclo. Allo studio ci sono anche
imballaggi industriali riutilizzabili al cin-
quanta per cento, lastre per isolamento
termico da plastiche riciclate, gomma na-
turale e resine ricavate dal guayule, arbu-
sto del deserto centro americano. Versalis
è impegnata in prima linea in Operation
Clean Sweep, programma internaziona-
le per prevenire il rilascio di plastica nei
mari durante i processi produttivi.

RISANAMENTO. Il recupero di suolo e
acqua, le bonifiche e la gestione dei rifiuti
industriali sono al centro degli obiettivi
di Syndial, società ambientale di Eni che
si occupa di valorizzare le aree indu-
striali mediante progetti sostenibili che
aiutino l’economia locale, e di bonificare
acque di falda per l’utilizzo negli impian-
ti produttivi.
A Gela Syndial ha avviato un impianto
pilota che trasforma la frazione organica
dei rifiuti solidi urbani in bio olio e bio
metano, recuperando anche il loro natu-
rale contenuto d’acqua, mentre a Ponti-
celle (Ravenna) ha avviato il risanamento
di un’area esterna al petrolchimico, dove
nel 2021 sorgerà un’isola energetica.

ENERGIA. L’unità di business che se-
gue la produzione di energie rinnovabili
Energy Solutions ha avviato il Progetto
Italia, per la realizzazione di impianti di
produzione di energia da fonti rinnovabil
in aree industriali di proprietà Eni boni-
ficate: al momento sono stati identificati
25 progetti, tre dei quali già realizzati e
oprativi ad Assemini (Cagliari), Ferrera
Erbognone (Pavia) e Gela (Caltanisset-
ta), per una capacità installata comples-
siva di circa 220 MegaWatt al 2021.

Eni


Il polo Eni di Gela, in Sicilia,
dove è stato attivato
un impianto pilota in grado
di trasformare i rifiuti in bio
olio, bio metano e acqua.
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