La Stampa - 21.08.2019

(C. Jardin) #1
.

i francesi potrebbero votare contro la fusione

I dubbi di Vivendi sul riassetto Mediaset


Gli advisor Lewis e Iss divisi su Mfe


L’amministratore delegato Cook punta a generare 50 miliardi di ricavi entro nel 2020 grazie ai servizi televisivi in streaming

Apple lancia la sfida a Netflix e Amazon

“Investiremo sei miliardi per la Tv+”

PAOLO MASTROLILLI
INVIATO A NEW YORK

A


pple lancia la sfida
ai giganti delle tele-
visioni in streaming
come Netflix, HBO,
Disney, Amazon Prime e Hu-
lu, investendo sei miliardi di
dollari per produrre i contenu-
ti originali della sua TV+. Il
servizio verrà lanciato a no-
vembre, e dopo un periodo
gratuito di prova costerà 9,
dollari al mese, raggiungen-
do oltre cento paesi. E’ l’ulti-
mo sviluppo nella corsa alla
conquista di questo mercato,
che sta coinvolgendo anche
l’Europa.

La compagnia fondata da
Steve Jobs aveva dimostrato
il suo interesse nel settore as-
sumendo nel 2017 Jamie Erli-
cht e Zack Van Amburg dalla
Sony. All’inizio l’investimen-
to previsto per la produzione
dei contenuti originali era sta-
to di un miliardo, ma ora se-
condo il Financial Times è sali-
to a sei, dopo che lo stesso ceo
Cook ha fatto capire che la Ap-
ple vuole espandersi in que-

sto genere di servizi, generan-
do 50 miliardi di ricavi entro il
2020 e diminuendo così la di-
pendenza da prodotti come l’i-
Phone.

La sfida globale
I segnali di un impegno molto
consistente erano già stati lan-
ciati con "Morning Show", il
programma con Jennifer Ani-
ston, Reese Witherspoon e
Steve Carrell, che costerà più
dei 15 milioni a puntata di Ga-
me of Thrones, il grande suc-
cesso di HBO. A questo si era
aggiunto See, dramma fanta-
scientifico con Jason Momoa.
Era solo l’inizio, però, e anche
se i 6 miliardi investiti da Ap-
ple sono quasi un terzo dei 15
miliardi mobilitati da Netflix,
è chiaro che la sfida globale è
ormai partita. Secondo
Bloomberg il lancio di TV+ av-
verrà a novembre, per antici-
pare quello già pianificato di
Disney Plus. Il prezzo sarà
9,99 dollari al mese, e i nuovi
contenuti verranno aggiunti
ogni mese in tutti gli oltre cen-
to paesi dove avverrà il lancio.

Le mosse dei francesi
La corsa ormai è globale, e in-
fatti anche l’Europa si sta muo-
vendo. La tv francese pubbli-
ca e privata ha già annunciato
la creazione di una nuova piat-
taforma on demand, che sarà
attiva dal primo trimestre


  1. Si chiamerà Salto e vi
    parteciperanno il gruppo pub-
    blico France Télévisions e i ca-


nali privati Tf1 e M6. Offrirà
in streaming i programmi quo-
tidiani delle singole tv coinvol-
te, ma anche contenuti esclusi-
vi. La sfida sta partendo anche
in Italia, come ha dimostrato
la serie di interviste pubblica-
te di recente da «La Stampa».
Il presidente della Rai Marcel-
lo Foa ha auspicato un con-
fronto sull’idea di creare una

piattaforma digitale comune
a tutti nel nostro paese.

Le piattaforme in Italia
L’ex direttore generale della
Rai, Antonio Campo dell’Or-
to, ha detto che altre «alle al-
leanze industriali europee»
servirebbe «un’aggregazio-
ne fondata sulla propria cul-
tura di riferimento, un sog-

getto nazionale che metta
insieme tutti i player italia-
ni». Il leader di Mediaset,
Piersilvio Berlusconi, ha lan-
ciato invece l’idea di una
piattaforma comune con
partner europei, come la te-
desca ProsiebenSat e Tf1.
«Mettendoci insieme - ha
detto - potremmo investire
molto di più».

L’iniziativa presa dalla Ap-
ple rende ora queste discussio-
ni assai più urgenti. I grandi
protagonisti americani, come
anche la Disney, stanno già lan-
ciando i loro servizi in un’otti-
ca globale, e col passare del
tempo diventerà sempre più
difficile competere solo sulla
base dei mercati nazionali. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

FRANCESCO RIGATELLI
MILANO

Il gruppo francese Vivendi,
azionista di Mediaset col 29%,
potrebbe votare contro il rias-
setto delle società tv berlusco-
niane di cui Fininvest detiene il
44% all’assemblea degli azioni-
sti del 4 settembre. Lo ha rivela-
to ieri sera l’agenzia americana
Bloomberg citando fonti vici-
ne all’operazione, dopo che in
mattinata due proxy advisor,
le società che consigliano i fon-
di su come votare in simili circo-
stanze, si sono divisi sulla fusio-
ne tra Mediaset Italia e Spagna
nella nuova holding Media For
Europe con sede in Olanda pro-
posta da Pier Silvio Berlusconi.
Se Iss condanna l’introduzio-
ne del voto maggioritario per-
messo dal diritto olandese per
favorire l’azionista di riferimen-
to Fininvest, già oggetto di po-
lemica da parte dell’azionista

di minoranza Vivendi, Glass
Lewis sembra favorevole evi-
denziando la prospettiva stra-
tegica dell’operazione. Iss, che
fa capo all’americana Genstar
capital, ricorda come tre consi-
glieri indipendenti di Mediaset
abbiano votato contro il riasset-
to e nota che «il piano di fusio-
ne solleva preoccupazioni si-
gnificative in termini di gover-
nance e riduce i diritti degli
azionisti di minoranza».
Glass Lewis, altro proxy ame-
ricano di proprietà di un fondo
pensione dell’Ontario e di una
società di investimenti canade-
se, mette l’accento sulle moti-
vazioni strategiche dell’opera-
zione. Per i suoi analisti queste
sono «sufficienti perché gli in-
vestitori sostengano il riassetto
e raccomandino ai soci di vota-
re a favore di questa proposta».
Entrambi i pareri in realtà, pur
arrivando a conclusioni diver-

se, hanno diversi punti in co-
mune. Iss riconosce che l’opera-
zione ha «una motivazione
strategica ragionevole», anche
se «c’è qualche dubbio sul rag-
giungimento delle sinergie pre-
viste», mentre Glass Lewis pur
criticando la scarsa trasparen-
za del processo decisionale
conclude di non aver identifica-
to «nessuna preoccupazione ri-
levante dal punto di vista stra-
tegico o quantitativo».
Entrambi i proxy vedono nel-
la convivenza con Vivendi un
pericolo per la stabilità della fu-
tura società. Il gruppo francese
anche se non riuscisse a ostaco-
lare il riassetto per la riduzione
dei diritti di voto ora o col trasfe-
rimento in Olanda di Media-
set, potrebbe aprire proprio in
quel Paese il contenzioso, dove
i giudici decidono in pochi me-
si sulle controversie d’affari. —
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EF

ECONOMIA

& FINANZA

WALTER RAUHE
BERLINO

Chi va piano va sano e va lonta-
no, recita il motto della nota ca-
tena tedesca di ristoranti fa-
st-casual Vapiano. Ma negli ul-
timi anni l’espansione del co-
losso gastronomico nato a Co-
lonia nel 2002 e che nel frat-
tempo vanta oltre 230 ristoran-
ti in 33 Paesi è andata troppo
in fretta.
Già da alcuni anni la società
tedesca che offre la più classi-
ca gastronomia italiana (piz-
za, paste e insalate) in acco-
glienti e grandi locali ornati
con le classiche foto in bianco

e nero degli anni d’oro della
Dolce vita romana, registra
um bilancio in profondo rosso.
L’ultimo e più drammatico l’an-
no scorso quando la holding a
fronte di un fatturato di 372
milioni di euro accumulò per-
dite per 101 milioni di euro.
Una crisi che viene accelera-
ta dalle improvvise dimissioni
dell’amministratore delegato
Cornelius Everke. In carica da
appena nove mesi il manager
ha annunciato ieri di gettare la
spugna già il 31 di agosto in
quanto è convinto (testuali pa-
role sue) di non poter «contri-
buire con le mie ampie compe-

tenze ed esperienze nel setto-
re a una realistica espansione
della società sui mercati inter-
nazionali». In altre parole. Lo
stesso ad di Vapiano non crede
più nel futuro dell’azienda.
E questo dopo che lo scorso
mese di maggio, al termine di
lunghe ed estenuanti trattative
con le banche e l’azionista di
maggioranza Mayfair la catena
di ristoranti riuscì all’ultimo
momento a scongiurare l’insol-
venza ottenendo un nuovo cre-
dito di 30 milioni di euro. Il tito-
lo è crollato ieri alla Borsa di
Francoforte di oltre il 12% toc-
cando il suo minimo storico di

3,74 euro. Due anni fa, in occa-
sione del suo debutto in Borsa
costava ancora 23 euro. Gli ana-
listi indicano una serie di cause
dietro il declino della catena ga-
stronomica tedesca che espor-
ta in tutto il mondo il modo di vi-
vere e di mangiare italiano. Le
filiali dei ristoranti sono così
spesso troppo grandi e si trova-
no nelle zone più centrali ed ele-
ganti - e di conseguenza anche
più costose - delle città. A New
York sulla Fifth Avenue, a Lon-
dra nei pressi di Tower Bridge o
a Barcellona sulla Gran Via de
les Corts Catalanes. Col suo
concetto di front cooking, dove
i piatti vengono preparati per
ogni cliente lungo un bancone
self service, i tempi di attesa - so-
prattutto per gli uomini e le
donne d’affari - sono troppo
lunghi e con 49 specialità i me-
nù sono lunghi per un ristoran-
te fast casual food. —
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SANDRA RICCIO
M ILANO

Q

uelle che una volta
erano le mini-bollet-
te, da 20 o magari 25
euro, non esistono
più. Le hanno spazzate via gli
ultimi dieci anni di rincari re-
cord su tutti i fronti. Nel perio-
do che va dal 2008 fino al
2018 sono scattati verso l’alto i
prezzi della gran parte dei ser-
vizi che arrivano nelle case del-
le famiglie. A guidare la corsa
degli aumenti è stata la bollet-
ta dell’acqua che, nell’arco di
tempo considerato, è aumen-
tata nettamente con un balzo
deil 64,8%. In controtenden-
za, invece, le bollette della tele-
fonia mobile che dal 2008 al

2018 sono scese di circa il
20%, a causa della concorren-
za e della guerra delle tariffe.
I conti li ha fatti un recente
studio diffuso dall’Osservato-
rio sulle comunicazioni Ag-
com che ha raccolto i dati di
tutte le utilities. L’analisi ha sti-
lato una vera e propria classifi-
ca delle stangate che i consu-
matori hanno dovuto incassa-
re negli ultimi anni. Se in testa
ai rialzi si è piazzata la spesa
per l’acqua, il secondo costo di-
ventato più caro è risultato es-
sere quello per la bolletta della
luce. Molti se ne sono accorti.
Nel periodo, questa voce è rin-
carata di più di un terzo
(+35,2%) nonostante un mer-
cato tutelato che dovrebbe cal-
mierare le uscite delle fami-
glie per l’elettricità. La terza vo-
ce cresciuta di più è stata inve-
ce quella della tariffa per i ri-
fiuti. Qui i rialzi sono stati del
26%. In classifica, al quarto e
quinto posto, ci sono anche i
servizi per il trasporto: i mez-
zi pubblici sono saliti del
24,3% mentre il biglietto del
treno è incrementato del
18,6%. Fanalino di coda tra
tutte le voci che ogni mese pe-
sano sui bilanci dei consuma-
tori è risultata essere l’utenza
per il gas. Qui le famiglie, in
dieci anni si sono ritrovate a
sborsare il 16,8% in più.

Il salasso degli aumenti di ac-
qua, luce e rifiuti non è sfuggi-
to alle associazioni di consu-
matori. «E’ un fenomeno che è
cresciuto negli ultimi due, tre
anni – spiega Pietro Moretti
dell’Aduc -. Sono soprattutto i
pensionati a chiederci spiega-
zioni sull’aumento. Tante vol-
te non capiscono le voci elenca-
te in fattura e vogliono sapere
perché pagano tanto di più ri-
spetto a qualche anno fa». E’ il
caso delle utenze della luce. «Il
costo dell’energia è anche me-
no di un terzo dell’ammontare
da pagare a fine mese – spiega
l’esperto -. Il resto del conto va
a coprire accise e oneri vari».
Sugli aumenti ha inciso anche
il nuovo corso sulla tassazione
locale. I tagli a livello naziona-
le sono ricaduti sulle ammini-
strazioni locali che spesso han-
no rincarato i prezzi delle di-
verse utenze.
«Gli aumenti delle tariffe ne-
gli ultimi 10 anni - conclude il
presidente del Codacons, Car-
lo Rienzi - hanno impoverito le
famiglie, con un impatto più
forte sui nuclei a reddito me-
dio-basso. Questo perché si
tratta di incrementi che hanno
colpito servizi indispensabili e
beni primari, di cui non è possi-
bile privarsi, come acqua ed
energia. —
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IL CASO

L’amministratore delegato di Apple, Tim Cook nel corso della presentazione del nuovo servizio streaming Tv+

dalla pizza alla pasta, il gruppo tedesco vende piatti italiani


In crisi la catena dei ristoranti Vapiano

Bilancio in rosso, l’ad Everke lascia

Avanti con le cessioni per il colosso francese
Casino, che ha guadagnato in Borsa a Parigi il
9,2%, mentre la controllante Rallye è salita del
18,8%. Il rivale di Carrefour e Auchan deve
fronte a un debito salito a 4,7 miliardi di euro e
ha deciso di accelerare il piano di cessioni, an-
nunciando operazioni per 2 miliardi di euro en-
tro il primo trimestre del 2021. L’obiettivo è di

portare l'indebitamento a 1,5 miliardi a fine
2020, raggiungendo degli obiettivi del piano
2019-2021, in vista della presentazione della
nuova strategia industriale. Una mossa deci-
sa dopo aver preso atto della chiusura anticipa-
ta della prima fase del piano di cessioni da 2,
miliardi entro il primo trimestre del 2020, rea-
lizzate già per 2,1 miliardi, che ha consentito

una «rivisitazione degli attivi in Francia». Che
la grande distribuzione francese abbia qual-
che problema da affrontare non è una novità.
Carrefour ha visto crescere il fatturato seme-
strale del 3,5% a 38,79 miliardi, ma ha ceduto
il controllo di Carrefour Cina a Suning.com e di
Cargo ad Argan. R.E. —
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L’Osservatorio sulle comunicazioni Agcom ha fatto i conti sui principali rincari degli ultimi 10 anni


Al terzo posto la tassa per i rifiuti con una stangata del 26%, scendono solo le tariffe telefoniche


Bollette, il record degli aumenti


va all’acqua e all’elettricità


ITALIA
FTSE/MIB

20.
-1,11%

AP

Il lancio della nuova

televisione avverrà a
novembre anticipando

la rivale Disney Plus

Il supermercato Casino
vara cessioni
per 2 miliardi di euro

EURO-DOLLARO
CAMBIO

1,
+0,23%

PETROLIO
WTI/NEW YORK

55,
-0,90%

ALL'ESTERO
DOW JONES

25.
-0,66%

NASDAQ

7.
-0,68%

Il punto della
giornata
economica

15

I miliardi di dollari
che Netflix investirà

per serie tv e servizi
streaming

IL CASO

AP

9,

Il prezzo in dollari
dell’abbonamento

mensile alla Tv+
di Apple

FTSE/ITALIA

22.
-1,01%

Vapiano può contare su 230 ristoranti in 33 Paesi

COMUNE DI MILANO
AREA GARE OPERE PUBBLICHE
AVVISO DI GARA
CON PROCEDURA APERTA
A. Q. 46/2019 – Accordo quadro con
unico operatore economico ai sensi
dell’art. 54 comma 3 del D. lgs. n.
50/2016 per interventi di manutenzio-
ne sugli edifici socio assistenziali – In-
tervento A - Cup B45H


  • Cig 7992201CE
    Valore totale stimato: € 1.700.000,
    (IVA esclusa) di cui: € 0,00 per oneri
    della sicurezza. Condizioni di parteci-
    pazione e criteri di selezione indicati
    negli atti di gara; criterio di aggiudica-
    zione: minor prezzo con esclusione
    automatica delle offerte anomale. Le
    offerte devono pervenire attraverso
    la piattaforma di Regione Lombardia
    acquisti telematici Aria/Sintel entro
    e non oltre le ore 13,00 del giorno
    16/09/2019.L’apertura delle offerte
    sarà effettuata a partire dalle ore
    09:00 del giorno 17/09/2019 pres-
    so la sala appalti di Via Bernina 12
    Milano. Documentazione integrale di
    gara sul sito http://www.comune.milano.it.
    e http://www.ariaspa.it;
    R.U.P.: Ing. Luigi Castelli Dezza
    Il Direttore di Area supplente
    Dott.ssa Laura N.M. Lanza


Fondazione Istituto
G.Giglio di Cefalù
CONTRADA PIETRAPOLLASTRA
PISCIOTTO 90015 CEFALU’
AVVISO DI PROROGA DATA SCADENZA
Con riferimento alla procedura pubblica per
l’appalto del servizio di ristorazione degenti
e soggetti terzi per la Fondazione “Istituto
G. Giglio di Cefalù”, gara n. 7442854, stante
la complessità relativa alla redazione dei
progetti tecnici di restiling dei locali mensa
e al fine di potere dare adeguate risposte
alle richieste di chiarimenti pervenute,
si comunica che viene rinviata la data di
scadenza per la presentazione delle offerte
al giorno 02/10/2019 ore 13:00.
Il Presidente Dott. Salvatore Albano

Avviso per manifestazione di interesse
L’intestata Società rende noto che sul proprio sito internet alla sezione “Manifestazioni d’interesse”
(percorso: Bandi di Gara/ Bandi Tronco A10/ Manifestazioni d’interesse), è stata pubblicata in data
21.08.2019, la manifestazione di interesse avente ad oggetto:
“ADEGUAMENTO DELLE GALLERIE AI SENSI DELLA DIRETTIVA 2004-54-CE RECEPITA
CON D.LGS. 264/2006.
INTERVENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL RISCHIO EQUIVALENTE. 3° STRALCIO
FUNZIONALE (GALLERIE: FORNACI, VALLON D’ARMÈ, COLLE DICO, POGGI,
BARBAROSSA, POMPEIANA, AMORETTI, N.S. DELLA VILLETTA, MADONNA DELLA
RUOTA, MONTE APROSIO, DEL MONTE E GRIMALDI)”.
Il presente avviso costituisce semplice sollecitazione a presentare manifestazione d’interesse e non
di invito ad offrire, né offerta al pubblico ex art.1336 C.C.; pertanto, la presente pubblicazione, la
ricezione delle candidature nonché delle offerte non comportano per Autostrada dei Fiori S.p.A.
alcun obbligo nei confronti dei soggetti interessati, né per questi ultimi alcun diritto a qualsivoglia
prestazione e/o indennizzo da parte di Autostrada dei Fiori S.p.A. a qualsiasi titolo.
Imperia, 21.08.2019 Il Direttore di Tronco
Ing. Federico Lenti

AUTOSTRADA DEI FIORI S.p.A.

Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento di S.A.L.T. p.A.
Sede Legale - IMPERIA (IM) - Via della Repubblica, 46
Tel. +39 0183-7071- Fax +39 0183-
Sito internet http://www.autostradadeifiori.it

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20 LASTAMPAMERCOLEDÌ 21 AGOSTO 2019

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