14 Mercoledì 21 Agosto 2019 Il Sole 24 Ore
Finanza & Mercati
IMPRESE E MERCATI
La ritirata. Quotazioni ai minimi da dieci anni, Nexi conserva
il primato continentale. Effetto private equity e tassi negativi
2019, fuga dalle Ipo
In Europa la Borsa
non piace più
Simone Filippetti
LONDRA
L’
Eurostar di Trainline si
ferma alla prima stazio-
ne di Londra. Quando lo
scorso maggio la società
di biglietti ferroviari
online, tra cui il “pendo-
lino” Londra-Parigi, sbarcò sul Lon-
don Stock Exchange, prima matricola
dell'anno in un mercato deserto, l’en-
tusiasmo si toccava con mano. Nono-
stante lo spauracchio Brexit, il felice
debutto di Trainline prometteva
un’estate pimpante per le quotazioni
in Borsa. E invece la App è stata la clas-
sica rondine che non fa primavera.
Oltre il giro di boa di metà anno, è buio
pesto a Paternoster Square per il
delle Ipo. Tutti fuggono dalla Borsa:
l’atteso debutto di Reassure, la gamba
inglese di SwissRe, è saltato. La mega
compagnia di assicurazioni elvetica
era a un passo dal quotare la sua divi-
sione, ma poche ora prima del debut-
to ha mandato tutto all’aria. Per Reas-
sure, una sorta di spazzino delle po-
lizze deteriorate con un portafoglio di
miliardi di sterline, la Borsa avreb-
be valorizzato al massimo miliardi.
Deliveroo, la start-up di consegne
di cibo a casa, è un’altra candidata allo
sbarco che però non arriva. Da anni,
poi, alla Borsa di Londra aspettano in-
vano la quotazione monstre di
Aramco, la compagnia saudita che è la
più grande oil company al mondo.
Londra può facilmente incolpare
la Brexit per la scomparsa delle Ipo,
ma il fenomeno in realtà è molto più
vasto e profondo. In tutta Europa le
aziende non si quotano in Borsa. I nu-
meri scattano la fotografia di un disa-
moramento ai mercati che interessa
l’intero continente: gli sbarchi in Bor-
sa sono ai minimi da anni. Da gen-
naio a Ferragosto in Europa si sono
quotate solo società, rivelano i dati
elaborati da Bloomberg. Solo nel ter-
ribile , dopo il crack Lehman
Brothers, con l’economia mondiale
sull’orlo del collasso, il numero di Ipo
era stato così basso.
L’estate nervosa della Guerra dei
dazi Usa-Cina, delle paura di una re-
cessione imminente, hanno impau-
rito gli investitori, ma dietro la gelata
estiva delle quotazioni si intravedo-
no cause più strutturali: dieci anni di
denaro facile, di tassi tropo bassi, di
immensa liquidità e di mancata in-
flazione stanno alterando tutta
l’idraulica del mercato in Europa. E a
farne le spese sono anche le Borse
dove la matricole sono dei panda. Nel
primo semestre del , ha rivelato
uno studio di PWC, ci sono stati solo
debutti, che hanno raccolto sul
mercato appena miliardi di euro,
la metà rispetto al (quando il
bottino era stato di miliardi). Pe-
raltro delle Ipo da gennaio a giu-
gno, ben sono avvenute nel secon-
do trimestre, quando appunto sem-
brava ci fosse una ripartenza del
mercato. Ma poi una nuova brusca
frenata. Paradosso: tutto il Nord Eu-
ropa, dove le aziende sono storica-
mente più aperte alla Borsa, arranca.
Invece l’Italia, paese dove gli impren-
ditori sono restii a quotare le loro
aziende, batte un record: lo sbarco di
Nexi a Piazza Affari è la più grossa
Ipo in tutta Europa. Assieme alla già
citata Trainline, l’industria svizzera
Stadler Rail e Traton, la divisione ca-
mion di Volkswagen, si arriva a mi-
liardi, il grosso della mietitura (fer-
matasi appunto a miliardi).
Il crollo delle Ipo, che in un siste-
ma economico efficiente è lo sbocco
naturale per un’azienda che così rac-
coglie capitali e ripagare gli azionisti-
investitori, è l'effetto di un cocktail
dai tanti ingredienti. Primo, e più im-
mediato, le sirene del private equity:
i fondi, grazie all’enorme liquidità
mondiale, hanno ammassato milioni
di miliardi di gunpowder, polvere da
sparo; sono pieni di soldi che devono
spendere, e ora sono disposti ad ac-
contentarsi anche di quote di mino-
ranza. Poi possono offrire prezzi
molto più alti del mercato, dove la va-
lutazioni sono in genere più caute. Gli
azionisti che vogliono vendere, pre-
feriscono cedere a un fondo piuttosto
che andare in Borsa: incassano molto
di più e hanno meno obblighi. In Ita-
lia a Piazza Affari sono stati raccolti
circa miliardi nel , mentre se-
condo una recente ricerca di Deloitte,
i private equity hanno mosso mi-
liardi. Dunque i fondi battono Piazza
Affari quasi a . Ma nessuna sorpre-
sa: private equity e Borsa da sempre
si alternano. In periodi di magra dei
mercati, aumentano le operazioni dei
fondi. E viceversa: quando la Borsa
tira, c’è sempre un boom di quotazio-
ni e i fondi languono. Borsa e Private
Equity sono da sempre “concorren-
ti”, salvo che poi gli stessi fondi por-
tano le aziende in Borsa per incassa-
re, a un certo punto.
Un elemento nuovo nel sistema è
invece il boom delle start-up: molti
fondi hanno finanziato migliaia di
idee, con l’obiettivo di trovare l’uni-
corno miliardario. Ma gli investitori
si stanno accorgendo che i tempi so-
no molto più lunghi del previsto; e
che le start-up hanno bisogno di più
capitali per andare a regime. E così
preferiscono finanziare le start-up in
portafoglio piuttosto che andare a
investire in Ipo. Se si allarga lo sguar-
do agli ultimi anni, si nota un bru-
sco calo delle quotazioni: sono le
Borse di tutta Europa a essere sem-
pre meno attraente. Dal a oggi,
gli stock market si sono contratti del
%: dalle mila società quotate si è
scesi a mila. E il trend è andato ca-
lando costantemente.
L’ultimo ingrediente è invece una
nuova patologia, un’anomalia che fa
saltare gli schemi tradizionali. Coi
tassi negativi, cosa mai vista nella
storia dell’economia, le aziende pre-
feriscono finanziarsi da sole, indebi-
tarsi, piuttosto che andare in Borsa.
Per anni la struttura del capitale del-
la Corporate Italia è stato condanna-
to: troppi debiti, poco equity. Oggi
sembra che tutta Europa stia sco-
prendo il Modello Italia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte: Bloomberg
Numero di quotazioni al 16 agosto di ogni anno
LA GELATA DELLE IPO IN EUROPA
Numero di società nelle principali Borse europee. In migliaia
LA FRENATA DELLE QUOTATE
300
250
200
150
100
50
0
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019
149
262
145
119
227
179
148
(^199196)
84
27
9,
7,
6,
4,
3,
1,
0
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018
7,4 7,
7,0 6,
6,6 6,
6,9 6,
6,3 6,
7,
La fotografia
ITALIA
Piazza Affari
aspetta Eataly
A Piazza Affari aspettano con
trepidazione Oscar Farinetti, Il
fondatore di Eataly da anni ha
promesso la quotazione della
boutique del cibo sano, da
destinare alle famiglie italiane.
Inizialmente ipotizzato per il ,
l’anno dopo il successo di
ExpoMilano, lo sbarco in Borsa è
stato rinviato di anno in anno. E
ora l’azienda sta vagliando anche
altre strade. «Vogliamo trovare
l’operazione giusta per progettare
la Eataly dei prossimi dieci anni e
non dobbiamo sbagliare la mossa»
ha annunciato di recente
l’investitore Gianni Tamburi di Tip.
INGHILTERRA
Deliveroo porta
la cena in Borsa
I rider di Deliveroo, la App di
consegna di cibo a domicilio, si
apprestano a invadere la Borsa di
Londra. La quotazione di
Deliveroo, di cui si è iniziato a
parlare per la prima volta l’anno
scorso, sarebba una delle più
grosse fintech quotate: si
vocifera di un valore attorno ai
miliardi di sterline, dopo una
recente raccolta di capitali da
milioni. Tuttavia, i rumors su
una imminente quotazione sono
stati finora tutti smentiti. E la
gelata estiva delle matricole non
depone a favore di uno sbarco sul
listino a breve.
12
MILIARDI
RACCOLTI
È la metà del
bottino dello
stesso periodo
dello
scorsoanno,
quando in Europa
le Ipo avevano
catalizzato 23
miliardi di euro
L’interesse
dei grandi
fondi
a rilevare
anche
quote di
minoranza
ha ridotto
l’appeal
della Borsa
84
Le Ipo
Da inizio anno in Europa,
la maggior parte delle quali
nel secondo trimestre
IL SOLE 24 ORE,
14 AGOSTO 2019,
PAGINA 11
L’inchiesta sul
mercato italiano
delle Ipo, che
soffre la
concorrenza dei
private equity. Per
l’autunno Piazza
Affari attende gli
yacht Ferretti
e San Lorenzo
Il grande
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