Il Sole 24 Ore - 27.08.2019

(C. Jardin) #1

10 Martedì 27 Agosto 2019 Il Sole 24 Ore


Economia & Imprese


Giochi Mediterraneo,


a Taranto 290 milioni


NON SOLO SIDERURGIA


Per la kermesse del ,


 milioni destinati


a opere e infrastrutture


La XX edizione all’insegna


della sostenibilità: il %


dei fondi per ristrutturazioni


Domenico Palmiotti


Ventisette Paesi partecipanti, un


corposo gruppo di discipline tra


olimpiche, non olimpiche, paralim-


piche, addizionali e sport di squa-


dra, cinque impianti sportivi da co-


struire, gli altri da ammodernare e


potenziare, una dislocazione diffusa


che ha come punto centrale Taranto


ma che parte da Monopoli (Bari) e


arriva sino a Lecce attraversando la


provincia di Taranto, la Valle d’Itria


e la provincia di Brindisi. Questi, in


sintesi, i Giochi del Mediterraneo,


ventesima edizione nel giugno


, che Taranto si è vista assegna-


re dal comitato internazionale.


È un ritorno in Puglia visto che i


Giochi si sono già tenuti a Bari nel


. Il dossier Taranto, alla fine ri-


masto unico in gara perché le altre


città in lizza si sono via via sfilate, ha


visto il placet unanime del comitato.


Tra gli elementi valutati favorevol-


mente, il fatto di privilegiare il riuso


del patrimonio esistente, dall'im-


piantistica sportiva al villaggio degli


atleti che sarà a Castellaneta Marina


nel Tarantino:  stanze di varia ti-


pologia. Il , sottolinea il presi-


dente del Coni, Giovanni Malagò, sa-


rà un grande anno di sport per l'Italia


tra le Olimpiadi Milano-Cortina e i


Giochi del Mediterraneo a Taranto. Il


cammino che ha portato alla desi-


gnazione di Taranto sede dei Giochi


è nato con la legge regionale per la


città approvata a gennaio . Dalla


legge è poi scaturito il piano strategi-
co Taranto basato su un nuovo mo-

dello meno acciaio dipendente, pia-


no che aveva anche l'opzione dei Gio-
chi del Mediterraneo. Dopo il primo

tassello, l'accelerazione è arrivata tra


fine  e avvio del  con un gio-
co di squadra che ha messo insieme

Governo nazionale, Regione Puglia,


Comune di Taranto, enti locali e Co-
ni. Oggi, a risultato acquisito, l'obiet-

tivo, per il governatore pugliese Mi-


chele Emiliano e per il sindaco di Ta-
ranto, Rinaldo Melucci, è quello di

utilizzare il percorso progettuale e


realizzativo sino ai Giochi, e poi i Gio-
chi stessi, come trampolino di lancio

di una nuova Taranto. Una città che


come gli atleti, dice Melucci usando


una metafora sportiva, si rialza dopo
la sconfitta, in questo caso rappre-

sentata dai nodi ambientali e indu-


striali dell'Ilva, ora ArcelorMittal, che
non si riescono ancora a sciogliere.

I costi dell'evento sono stimati in


 milioni. Centoventi a carico dello
Stato,  in conto Regione Puglia

(farà accantonamenti in bilancio si-


no al ), Comune di Taranto e al-
tri enti locali,  in quota privati. Dei

 complessivi,  riguarderanno


le opere e le infrastrutture con questo
riparto:  dallo Stato,  da Regio-

ne e amministrazioni locali,  da
privati. Solo il % dei  milioni di

euro è destinato ai nuovi impianti. Il


% è assorbito da ristrutturazioni e
adeguamenti mentre quote minori

vanno ad allestimenti ed attrezzatu-


re per le gare (%) e villaggio atleti e
media center (%). Nei  milioni per

l'organizzazione, divisi tra pubblico


() e privato (), un % è rappre-
sentato dai servizi, un % dal perso-

nale (staff, sicurezza, forze dell'ordi-


ne) e un  per cento da amministra-
zione e legacy. Sarà un'edizione, si

legge nel dossier, «fondata sui più
avanzati criteri di sostenibilità» per

ispirare le altre città che nel Mediter-


raneo attraversano fasi di transizio-
ne simili a Taranto «e minimizzare il

consumo di risorse e gli impatti am-


bientali». Ma quando si parla di so-
stenibilità, il riferimento è anche alla

spesa. E infatti si afferma che «biso-


gna operare perché l'evento non pesi
eccessivamente sui bilanci pubblici

e non lasci un'eredità negativa nelle


città ospitanti. È necessario - si evi-
denzia - che nella gestione vi sia un

trasparente controllo del tetto di spe-


sa prefissato in modo da evitare spe-
se eccessive e ingiustificate, assicu-

rando un costante controllo da parte


delle istituzioni». Alla struttura or-
ganizzativa del comitato di candida-

tura spetterà «un adeguato controllo


della spesa». La mappa impianti è
fatta da  nuovi mentre gli esistenti

sono divisi tra  per discipline spor-


tive,  per discipline paralimpiche e
 per allenamenti. Nel nuovo, tutto

a Taranto, rientrano l'impianto per


nuoto e pallanuoto e quello per vela,
canottaggio e canoa. Lo stadio del

nuoto avrà una vasca scoperta x


metri con tribuna da mille posti ed
una vasca coperta x metri con

tribuna per  spettatori e pontone
mobile. Il centro nautico, infine, avrà

zona di partenza, campo di gara, at-


trezzature, pontili ed una tribuna da
. posti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Vela, da Cagliari la sfida di Luna Rossa


Davide Madeddu


In vista delle regate dell’Ameri-


ca’s Cup World Series, previste
dal  al  aprile , Cagliari

si sta trasformando in una sorta


di capitale della vela internazio-
nale e secondo la Regione

l’evento potrebbe generare un


indotto di  milioni di euro, al
quale si aggiunge quello di im-

magine, come fu per Napoli


quando, nel , ospitò alcune
regate di avvicinamento alla

Coppa America che si tenne nel


 a San Francisco.
Mancano nove mesi, ma la

preparazione tecnica e le attività


propedeutiche alle regate sono


partite da tempo: in acqua ci sarà


il Defender (detentore del tro-


feo) Emirates Team New Zea-
land, il Challenger of Record

(sfidante principale) Luna Rossa


Prada Pirelli Team, i britannici
di Ineos Team Uk e i due team

americani NYYC American Ma-


gic e Stars + Stripes.
Le regate della prossima pri-

mavera sono il traguardo di un


percorso iniziato quando Luna
Rossa ha scelto Cagliari per la

sua preparazione e dalla fine del


 oltre  persone del team
dimorano nel capoluogo sardo.

Il prossimo evento è il varo della


nuova Luna Rossa, arrivata a
Cagliari nelle scorse settimane e

attualmente ospitata nell’han-
gar della cittadella al molo Ich-

nusa. Il varo è già slittato due


volte ( agosto e  settembre le
date poi cancellate) e dovrebbe

avvenire – fanno sapere dal te-


am Luna Rossa – entro la fine di
settembre. «Per ottobre è previ-

sto l’arrivo dell’equipaggio di


Ineos – dice Massimo Deiana,


presidente dell’Autorità di siste-
ma del mare di Sardegna – poi

arriveranno anche gli altri». Gli


equipaggi saranno al molo Sa-
baudo, poco distante dal campo

di gara della prima tappa delle


World Series e dove sorge il vil-
laggio che ospiterà tutte le squa-

dre e le barche. «È un evento
particolarmente importante, sia

dal punto di vista sportivo –


prosegue Deiana – sia sotto
l’aspetto economico e fungerà

da attrattore per il settore nauti-


co e per quello turistico». Non
solo competizione in mare ma

anche vetrina internazionale e


promozione, rimarca il presi-
dente dell'Autorità portuale.

A ipotizzare una cifra relativa


all’impatto che l’evento potrà
avere sull’economia dell’isola ci

pensa Gianni Chessa, assessore


regionale al Turismo. «Partia-
mo da un dato certo – premette

–. La Regione partecipa a questo


grande appuntamento con oltre
 milioni e mezzo di euro: un

investimento che, siamo sicuri,


avrà un ritorno eccezionale in
termini economici e di immagi-

ne. Da uno studio che abbiamo


fatto prevediamo un impatto di
circa  milioni di euro, metten-

do assieme indotto e le ricadute


turistiche».
Nei prossimi giorni la Regio-

ne e gli organizzatori faranno il


punto sulla pianificazione del-
l’evento. «La macchina organiz-

zativa è abbastanza complessa e


dovrà muoversi per tempo –
prosegue Chessa – se pensiamo

che per Vasco Rossi abbiamo


avuto mila presenze in più,
siamo fiduciosi per i numeri che

riguarderanno la quattro giorni


di regate ufficiali ma anche tutti
gli appuntamenti per gli allena-

menti e le uscite preparatorie


delle sfide finali».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

CRISI D’IMPRESA


Galimberti-Euronics:


sciopero degli addetti


Giovedì sciopero dei i 


lavoratori di Galimberti-


Euronics che ha avanzato la
richiesta di concordato

preventivo al Tribunale di


Milano, come annuncia Filcams-
Cgil. Secondo il sindacato,

l’udienza sarà decisiva per le
sorti del Gruppo e dei lavoratori

che «pagherebbero il prezzo più


alto nel caso di risoluzione dei
rapporti di lavoro deciso dal

Tribunale». Da qui la richiesta di


«valutare tutte le possibilità per
permettere ai lavoratori di non

perdere il posto di lavoro per


colpa delle mancanze dei
dirigenti di Galimberti». In tutta

Italia sono  i punti vendita


Galimberti-Euronics, azienda
socia della catena retail

Euronics, coinvolti nella


procedura.


ALIMENTARE


Francesco Fattori


nuovo Ceo di Optima


Optima (gelateria e pasticceria),


ha annunciato la nomina di
Francesco Fattori a Chief

executive officer. Fattori (già in
De Cecco, Nomad Foods e Reckitt

Benckinser), succede a Claudio


Riva, presidente Optima.


VINO


Valpolicella, cambiano


quattro disciplinari


Modifiche ai quattro disciplinari di


Valpolicella, Ripasso, Amarone e
Recioto. Quattro i punti chiave: la

modifica delle percentuali di uve di


Corvinone per i vini Doc e Docg;
l'innalzamento da  a  anni del

ciclo vegetativo del vigneto per
Amarone e Recioto; tappo a vite per

il Valpolicella; nuove disposizioni


per il Ripasso, vno sempre più
strategico per l'economia dell'area.

IN BREVE


VERSO L’EDIZIONE 2021


Il trofeo più antico del mondo


è più forte di liti e cambi di regole


Giulia Crivelli


Sono passati quasi  anni dalla pri-


ma America’s Cup, il più antico trofeo


sportivo al mondo. Lo spirito è lo
stesso: uomini che sfidano se stessi e

gli avversari potendo contare solo


sull’abilità nello sfruttare il vento e
nel fare squadra. Ma le regole e gli in-

vestimenti economici e di marketing


sono molto cambiati. Più di tutto pe-
rò sono diverse le barche.

A vincere il trofeo nel  fu lo


“scuna” America, goletta in cedro e
altri tipi di legno, lunga , metri e

larga sette. Le barche che inizieranno


a sfidarsi nell’aprile  (si veda
l’articolo in pagina) per le regate bat-

tezzate World Series in confronto so-


no astronavi. Le imbarcazioni Ac,
create apposta per l’edizione numero

 dell’America’s Cup, devono rispet-


tare dei “capitolati” dettagliatissimi,


presentati dagli organizzatori nel
. Non più catamarani, velocissi-

mi, spettacolari ma molto instabili,


bensì monoalberi con una lunghezza
di  metri e due derive. Scafi “volan-

ti”, ovvero in grado, in certe condizio-


ni di vento, di planare sull’acqua, ga-
rantendo uno spettacolo forse ancora

più affascinante dei catamarani.


I detentori della Coppa sono i neo-
zelandesi e gli sfidanti (quattro, me-

no che in altre edizioni ma forse più


motivati) dovranno affrontarsi più
volte prima del , incrociando an-

che Emirates Team New Zealand.


Come in un romanzo giallo, ne reste-
rà uno solo, al quale spetterà l’onore

dei “match race” (regate uno contro


uno) finali. Dal  e per vent’anni
questa selezione naturale di equipag-

gi fu decisa dalla Louis Vuitton Cup,


ma nel  la maison annunciò di
non voler più legare il suo nome alla

fase preliminare della Coppa Ameri-
ca. Non fu solo una questione econo-

mica (Vuitton è tra i primi tre marchi


del lusso al mondo per ricavi e noto-


rietà): nella decisione pesarono le po-


lemiche che avevano caratterizzato le
edizioni del  e  (vinte dagli

svizzeri di Alinghi) e quelle del 


e , vinte da Oracle, il team del mi-
liardario Larry Ellison, battendo ri-

spettivamente Alinghi ed Emirates,


che si prese la rivincita nel .
In questi anni le sfide tra team e in

particolare tra i due miliardari-veli-


sti Ellison (Oracle) ed Ernesto Berta-
relli di Alinghi hanno avuto risvolti

legali e a decidere chi fosse il più for-


te non è stato sempre il vento bensì
i tribunali e gli avvocati. Una piega

così anti sportiva da aver allontana-
to, oltre a Vuitton, Prada. Ma solo per

alcuni anni. Sgombrato il campo da


faide personali e insulse derive tec-
nologiche, Patrizio Bertelli non ha

resistito e la partecipazione di Luna


Rossa alla Coppa America potrebbe
scatenare gli stessi entusiasmi del

, quando il team vinse la Vuit-


ton Cup e ricordare ai meno giovani
il Moro di Venezia, che il trofeo l’ave-

va vinto nel .


© RIPRODUZIONE RISERVATA

COPPA AMERICA


Team in arrivo per le regate


di aprile , per la città


un business da  milioni


A ospitare la fase finale sarà


la Nuova Zelanda, attesa


per i nuovi scafi hitech AC


Quartier generale. Una veduta dall’alto dell’insediamento Luna Rossa- Prada Pirelli Team al molo Ichnusa di Cagliari
MILIONI
DI EURO
Gli investimenti
pubblici
previsti
da Regione
ed enti locali

142


NUOVI
IMPIANTI
Solo il 15%
dei 250 milioni
per le opere
sarà destinato
a nuovi impianti

15%


Il grande


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