Il Sole 24 Ore - 27.08.2019

(C. Jardin) #1

22 Martedì 27 Agosto 2019 Il Sole 24 Ore


Mondo


Preoccupa la frenata tedesca, fiducia


delle imprese ai minimi da sette anni


L’INDICE IFO DI AGOSTO


Pesa il manifatturiero,


ma lo scetticismo aumenta


anche nei servizi


Timori per il Pil del terzo


trimestre a causa dei dati


sulla produzione industriale


Riccardo Sorrentino


La Germania appare ancora debo-


le. L’indice Ifo, che misura la si-


tuazione attuale nelle imprese e le


loro aspettative, è ulteriormente


sceso ad agosto, fino a quota ,


da , di luglio.


È il livello più basso da novem-


bre  e porta ancor più l’indice


in “zona frenata”, caratterizzata


da dati negativi sulle aspettative


e sulle prospettive economiche e


indicazioni ancora positive, ma in


peggioramento, sulla situazione


attuale. Al momento, infatti, la


crisi del manifatturiero è com-


pensata da un andamento inde-


bolito ma ancora positivo di ser-


vizi e costruzioni, mentre il com-


mercio, soprattutto all’ingrosso,


per la prima volta scende in terri-


torio negativo.


La situazione del manifattu-


riero però continuerà a pesare.


L’Ifo, l’istituto che elabora l’indi-


ce, non vede schiarite: «La soddi-


sfazione per l’attuale situazione


è ancora calata - segnala - mentre


le aspettative sono scese ulte-


riormente in territorio negativo.


L’ultima volta che le imprese in-


dustriali hanno mostrato un pes-


simismo simile è stato durante la


crisi del . Non un solo raggio


di luce si vede in alcuno dei set-


tori industriali chiave».


È aumentato lo scetticismo sul


futuro anche nei servizi, mentre


le imprese di costruzioni «non si
aspettano grandi cambiamenti in

quella che è una situazione anco-


ra molto favorevole».
Ai massimi da diversi mesi an-

che è anche la dispersione delle


risposte sulle aspettative delle
circa mila imprese oggetto del

sondaggio, una misura della cre-


scente incertezza delle aziende.
Le loro indicazioni possono tra-

dursi, secondo l’Ifo, in una proba-


bilità vicina allo zero, per il se-
condo mese consecutivo, di

un’espansione economica.


Le indicazioni dell’indice Ifo
appaiono peggiori di quelle forni-

te, giovedì scorso, dall’indice Pmi


elaborato da Ihs Markit sulla base
delle indicazioni dei manager ac-

quisti; .ma anche in questo caso la


componente aspettative del set-
tore manifatturiero risultavano ai

minimi da sette anni, insieme - e


a causa, probabilmente - di un
flusso di ordini in calo a un ritmo

mai così forte dal .
Non danno indicazioni miglio-

ri, dell resto i dati “duri” che mo-


strano - dopo la forte accelerazio-
ne rispetto al trend registrata tra

aprile  e ottobre  - una


brusca flessione della produzione
industriale. Il calo, piuttosto in-

tenso, non ha ancora alterato la


tendenza di lungo periodo - ap-
pare quasi un “ritorno alla media”

dopo i mesi di surriscaldamento



  • ma minaccia di avere effetti più
    incisivi in futuro. Il prodotto in-


terno lordo tedesco, di conse-


guenza, ha già registrato due tri-
mestri non consecutivi di flessio-

ne e anche questo terzo trimestre,


che si concluderà a settembre,
non promette molto bene. Anche

in questo caso si può ancora par-


lare di un raffreddamento ciclico
dopo alcuni trimestri di surriscal-

damento, ma la situazione resta


delicata.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Johnson alla Ue:


il Parlamento


non bloccherà Brexit


MONITO AI PARTNER


Opposizione e ribelli Tory


in cerca di una strategia


per evitare il no deal


Nicol Degli Innocenti


LONDRA

Al summit di Biarritz Boris Johnson


nella sua nuova veste di equilibrista
è riuscito a rinsaldare l’amicizia con

il presidente americano Donald


Trump ma anche a prendere le di-
stanze dalle posizioni Usa su Rus-

sia, Iran, tutela dell’ambiente e


commercio internazionale, schie-
randosi con l’Unione Europea su

questi temi. Il debutto al G è stato


positivo per Johnson, che ha regala-
to sorrisi a tutti ma ha evitato le bat-

tute e le gaffe che hanno caratteriz-


zato il suo periodo da ministro degli
Esteri. Il premier però non ha fatto

chiarezza su Brexit e la sua strategia


per raggiungere un accordo con la
Ue prima della scadenza del  otto-

bre resta un mistero.


L’incontro con il presidente del
Consiglio Europeo Donald Tusk è

stato cordiale ma, secondo quanto


hanno dichiarato fonti Ue, non ha
portato alcuna rivelazione sulle

intenzioni di Londra. Sia Tusk che


la cancelliera tedesca Angela Me-
rkel e il presidente francese Em-

manuel Macron si erano detti di-


sponibili a prendere in considera-
zione qualsiasi idea «realistica e

credibile» su come sbloccare la si-


tuazione. Johnson aveva ammesso
che toccava a lui avanzare propo-

ste nuove per evitare un “no deal”,
ma per ora non ha dato alcuna in-

dicazione in proposito, dichiaran-


do anzi che la situazione è «incer-
ta» e non è possibile escludere

un’uscita della Gran Bretagna dalla


Ue senza un accordo.
In tal caso, secondo il premier,

Londra non pagherebbe «gran
parte» del conto del divorzio con la

Ue. L’accordo di recesso prevedeva


un versamento di  miliardi di
sterline basato su un’uscita il 

marzo, data originale di Brexit. La


cifra si è nel frattempo ridotta ma
va comunque pagata, ha tagliato

corto Guy Verhofstadt, coordina-


tore Brexit del Parlamento Euro-
peo, dichiarando che «se la Gran

Bretagna non pagherà il dovuto, la


Ue non negozierà un accordo com-
merciale».

Johnson ha tenuto a sottolinea-


re che sta a lui e non al Parlamento
di Westminster decidere sui tempi

e i modi di Brexit. Il portavoce del


premier ha dichiarato ieri che «i
leader europei non dovrebbero

ascoltare i messaggi sbagliati di al-


cuni deputati che pensano di poter
fermare Brexit».

Il leader laburista Jeremy Corbyn


ha convocato per oggi i partiti di op-
posizione e i ribelli conservatori per

concordare una strategia su come
bloccare un’uscita senza accordo.

Downing Street ha però precisato


che Johnson, contrariamente alle
voci, non ha alcuna intenzione di

esautorare il Parlamento di We-


stminster per imporre no deal.
A Biarritz Johnson ha incontrato

Trump più volte e sempre all’inse-


gna di una grande cordialità. Il pre-
sidente Usa ha promesso un accor-

do commerciale bilaterale con la


Gran Bretagna in tempi stretti dopo
Brexit. Il premier britannico ha però

voluto dimostrare di non essere il


“cavalier servente” di Trump pren-
dendo le distanze dalle posizioni

Usa: ha concordato con la Ue sulla


necessità di rafforzare gli interventi
per tutelare l’ambiente, sul divieto

a un ritorno della Russia ai summit


del G, sull’opportunità di dialogare
con l’Iran e sull’importanza di evi-

tare tariffe e promuovere il libero


commercio internazionale.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pessimismo in Germania. Robot al lavoro in fabbrica in un’immagine esposta alla Fiera industriale di Hannover


EPA

Indice 2015 = 100


Fonte: Elaborazione del Sole 24 Ore su dati Eurostat

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TREND

La produzione manifatturiera in Germania

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