Il Sole 24 Ore - 01.09.2019

(Jacob Rumans) #1

30 Domenica 1 Settembre 2019 Il Sole 24 Ore


Musica


Maestro Claudio Abbado

Bob Wilson
in regia
Isabelle Huppert
in «Mary said
what she said»

A NEW YORK
UNA MOSTRA
SU VERDI
DALL’ARCHIVIO
RICORDI

Dal 6
settembre
al 5 gennaio
2020
Alla Morgan
Library
& Museum
di New York
si svolge
la mostra
La creazione di
Otello e Falstaff -
Highlights
dall’Archivio
Ricordi.
Esposti una
selezione
di partiture,
bozzetti originali,
costumi di scena e
molti altri oggetti
di Otello e Falstaff
di Verdi (foto)
provenienti
dall’Archivio
Storico Ricordi
di Milano

T


i taglia con lo sguardo, nella
foto di copertina. Ti tiene
attaccato all’esecuzione, in
un’infilata di Allegri e Ada-
gi di Tartini, altrove monumento
alla convenzione e che invece lui
spicca, uno ad uno. E ancora ti sor-
prende come pianista: accanto a
tecnica e sgranatura impeccabili
vince il determinismo ritmico, che
sarà poi una delle cifre esclusive.
Eccolo il giovane, giovanissimo
Claudio Abbado, tra i  e i  anni,
in un disco di preziose rarità. Appe-
na uscito per l’etichetta Warner
Classics, lascerà stupiti, ammaliati
e certamente commossi anche i più
esperti tra gli abbadiani.
Incomincia infatti con un aspetto
inedito del grande direttore d’or-
chestra, scomparso cinque anni fa:
il pianoforte. Secondogenito di Mi-
chelangelo Abbado, violinista, Clau-
dio si accosta alla tastiera da bambi-
no, allievo della mamma e poi del
fratello Marcello - la musica è lessi-
co familiare - entrando poi nella
classe più prestigiosa del Conserva-
torio di Milano, quella di Enzo Cala-
ce. Scuola napoletana (lezione Ros-
somandi) nutrita però di aperture
verso oltralpe, dal momento che Ca-
lace aveva viaggiato fino a Berlino,
per perfezionarsi con Busoni.
Le radici di questa formazione
mentalmente aperta si innestano su
una personalità di indubbia eviden-
za, come traspare dal Concerto n. di
Giuseppe Cambini, eseguito nel-
l’ottobre del  a Parigi, in una sa-
la politica quale la Maison de la Mu-
tualité, con l’Orchestra d’Archi di
Milano. Sul podio c’è Michelangelo
Abbado, al pianoforte Claudio. I tre-
dici minuti da strumentista dicono
stile centrato, con gusto mozartia-
no delizioso, dominio del fraseggio,
costruito sulla condotta armonica
del brano (semplice, certo, ma
quanto può essere difficile tradurre
la semplicità) e infine smagliante

controllo dei tempi: ottenuto grazie
a tecnica robusta e rigore mentale.
È lui che guida. E c’è già tutto Ab-
bado in questa paginetta, per la pri-
ma volta riversato in CD. Ci senti già
dentro il futuro Rossini, per i carat-
teri individuati nel ritmo, più che
nella melodia. Con un pensiero luci-
do, che non cede mai. Si fa un passo
indietro nel Bach per quattro clavi-
cembali, secondo Concerto delle
Early Recordings, ritornando al caro
molle barocco italico anni Sessanta.
La curiosità qui sta nell’Abbado alla
tastiera antica (coi tre assi Tagliavi-
ni, Canino e Ballista!) e un venti-
quattrenne Alberto Zedda che dirige
l’Orchestra dell’Angelicum. Ma sia-
mo sempre nella Milano del ,
quando la bacchetta passa di mano
e allora sì, suono, tensione, inventi-
va si ribaltano: i tre Tartini, col me-
raviglioso Franco Gulli violino soli-
sta, suonano un capolavoro. Sem-
brano incisi ora. Parlano al presente.
A sei anni da qui, nel , Claudio
veniva nominato direttore musicale
della Scala. Quello sguardo puntato,
catturato in un ritratto in casa dal
fotografo Cesare Colombo, compa-
gno di liceo, presago lo sapeva.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

CLAUDIO ABBADO,
THE EARLY RECORDINGS
1 CD Warner Classics

Claudio Abbado


Quando il maestro era


un giovane pianista


Carla Moreni


La Francia in scena. Da Parigi la creatività


coniugata con il genio italiano: dal jazz di Contet


e Pieranunzi al Bob Wilson con Einaudi e Huppert


Se le Alpi


sono un ponte


L

a Francia in Scena, la Sta-
gione culturale estate-
autunno dell’Institut
Français (e dell’Amba-
sciata francese) in Italia,
racconta bene tutto ciò
che ci aspettiamo dalla creatività
transalpina. La cosa tranquillizza
noi e loro, confermando da una
parte il modello (ottimo) transalpi-
no di gestione della creazione con-
temporanea, di coerenza artistica e
di vocazione a coltivare i giovani ta-
lenti, anche e soprattutto, se citta-
dini del mondo e non della Républi-
que. Dall’altra, tra i contenuti mi-
gliori della Stagione ci sono cose
italiane (rigorosamente prodotte a
Parigi e/o in Francia), a conferma
del fatto che le nostre Scuole musi-
cali e artistiche restano (tra) le mi-
gliori d’Europa.
Ebbene, dopo la pausa agostana
(con un unico appuntamento di
musica e circo contemporaneo a
Colorno con il Teatro Necessario &
la Compagnie Grandet Douglas,
che si esibisce, evocando un circo
freak, con pianoforti e tappeti vo-
lanti), la Stagione, alla sua quinta
edizione, continua a presentare la
creatività francese declinata in mu-
sica, circo contemporaneo, teatro e
danza. A dimostrazione del fatto
che l’hexagone transalpino resta
particolarmente sensibile alle Arts
vivants, comprese quelle di strada.
Centonove eventi, fino al  no-

vembre, con duecentocinquanta
repliche in ventuno città italiane,
da Palermo a Bolzano. La Francia in
Scena è un Cartellone liquido, i cui
vasi comunicanti sono una dozzina
di giovani e storici Festival indi-
pendenti italiani, dal Napoli Teatro
Festival Italia al Romaeuropa ma
anche Istituzioni come la Biennale
di Venezia. Si riprende con due no-
tevoli concerti di fine estate, tra il 
e il  settembre a Cerveteri e a Ro-
ma (Casa del jazz e Auditorium) nel
cartellone della rassegna di jazz e
musiche improvvisate franco-ita-
liane “Una striscia di terra fecon-
da”, con esploratori delle musiche
di frontiera come Pascal Contet,
Daniele Roccato, Franco D’Andrea,
Daniel Mille, Grégoire Korniluk,
Ronan Le Gourierec, Enrico Piera-
nunzi, Jacky Terrasson e Paolo Da-
miani (che della rassegna è il diret-
tore artistico).
Un modo efficace di pensare al
futuro e fare politica transnaziona-
le, oltre (e senza) la politica. Biso-
gna poi aspettare l’autunno per fa-
re esperienza di una delle produ-
zioni di Arte totale più interessanti
del , presentata lo scorso giu-
gno a Parigi all’Espace Cardin,
Mary Said What She Said di Bob
Wilson, con Isabelle Huppert e Lu-
dovico Einaudi, al Teatro della Per-
gola a Firenze dall’ al  ottobre.
Poi, il  novembre, all’Auditorium
di Roma il compositore Chri-

stopher Chassol condurrà un viag-
gio inedito, estremamente poetico
insieme al disegnatore e animatore
Gaëtan Brizzi (Walt Diseny ),
in un viaggio per immagini e musi-
ca dedicato a Das Glasperlenspiel di
Hermann Hesse.
Questo cartellone, da ormai cin-
que Stagioni, è un meraviglioso
esempio di come la comunicazione
culturale si faccia con l’intelligence
e la semplicità, non con la burocra-
zia e attraverso le anticamente degli
assessori. La Francia in Scena, salvo
eccezioni (come La Performance La
Parata dei Giganti di Léonard Mar-
tin per le Celebrazioni di Leonardo),
non produce, presenta. E crea reti,
promuovendo la creatività e la cre-
azione contemporanea francese in
Italia e, di rimbalzo, pure in Francia.
Lo fa grazie al sostegno deciso del-
l’italica Fondazione Nuovi Mecena-
ti voluta dall’Ambasciatore Guido-
bono Cavalchini. Al di là della pro-
posta artistica, l’aspetto più inte-

ressante del Cartellone (non un
Festival, non una rassegna, piutto-
sto un network di comunicazione
della Francia) sta proprio nel soste-
nere e promuovere oggi la creatività
di domani, mostrando come la cul-
tura sia un vettore di identità in
continua trasformazione.
Parigi è la vetrina, non la fucina,
dei talenti. Fucina non lo è mai sta-
ta, nemmeno quando Picasso e Mo-
digliani (che il prossimo anno la Ca-
pitale francese ricorderà, con ogni
probabilità e in parte a ragione, co-
me l’ennesimo prodotto parigino)
ne animavano bistro e atelier, con-
tribuendo a farne un brand globale
molto ben gestito dagli élèves del-
l’ENA, la storica Grande scuola di
amministrazione della Francia, ora
in trasformazione. «Quest’anno -
spiega l’Ambasciatore francese
Christian Masset -, sarà valorizzata
una nuova generazione di artisti
che fanno da ponte con l’Europa del
XXI secolo, con il suo patrimonio

culturale, le sue ferite, le sue spe-
ranze. Molti di loro si esibiranno in
Italia per la prima volta, portatori di
un nuovo soffio». Parigi è, per molti
versi, una Disneyland della creati-
vità e della cultura; l’Italia (la cui
ricchezza creativa sta quasi tutta
nella provincia) per altri versi è una
via di mezzo tra un esotico Jurassic
Park e una Silicon Valley delle idee,
però sconnessa e priva di capitali
(ma non di idee). Auguriamoci dun-
que una futura alleanza di idee e ca-
pitali, perché possa nascere un’Ita-
lia in Scena, anzi à l’affiche, nei mi-
gliori teatri, auditorium e centri
culturali di Francia. Siamo ancora i
migliori costruttori di ponti (cultu-
rali) al mondo, ma non sappiamo
che percorrerli in una direzione.
[email protected]
© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA FRANCIA IN SCENA
varie sedi, fino al 27 novembre

Riccardo Piaggio


MADONNA DI CAMPIGLIO (TN)
Brasile & Suoni delle
Dolomiti
La Campiglio Special Week,
parte finale dei Suoni delle
Dolomiti, è dedicata alla
musica brasiliana, da oggi
fino al . Musica in quota e
trekking, con Brunello,
Mirabassi, Bollani,
Morelenbaum, Yamandu
Costa e molti altri
(isuonidelledolomiti.it)

MILANO E TORINO
Festival MITO
SettembreMusica
Il  alla Scala al via il °
Festival, con Argerich nel °
di Beethoven, dirige Mehta
con la Filarmonica di Israele
(replica il  al Regio di
TORINO). Il tema portante è
Geografie, con  concerti
in totale nelle due città, fino
al . Ricordiamo, tra i primi
appuntamenti, il Giorno dei
Cori (a MI l’, a TO il ), Folk
Cello con Giovanni Sollima
( a MI,  a TO), la
Filarmonica della Scala ( a
MI,  a TO), la Filarmonica
di S. Pietroburgo ( a MI, 
a TO). Programmi ben
pensati, frequente musica
da camera
(mitosettembremusica.it).

VERONA
Settembre dell’Accademia
Il  al Teatro Filarmonico al
via il ° Festival, dedicato alla
musica sinfonica. Apre la
Filarmonica di Rotterdam,
con il giovane talento della
violinista Vilde Frang
(Stravinskij, Bruch, Ravel).
Fino all’ ottobre
(accademiafilarmonica.org)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Settenote


a cura diAngelo Curtolo


LECCO
L’ultima luna d’estate
Stasera, ore ., alla Cascina
Bagaggera di La Valletta di
Brianza, Luca Radaelli e
Ruggero Meles in I ribelli della
montagna; alle ., a Villa
Greppi di Monticello di
Brianza, Tullio Solenghi in
Decameron (teatroinvito.it).

NAPOLI
Casting Film Woyzeck
Il Woyzeck come metafora dei
casting cinematografici e della
società dello spettacolo,
drammaturgia di Maurizio
Braucci e regia di Annalisa
D’Amato, alla Casa del
Contemporaneo il  e 
(casadelcontemporaneo.it).

ORISTANO
Orizzonte
Reading teatrale e musicale
dell’archeologa Giulia Balzano
dedicato al tema dell’ossidiana
con Rita Atzeri e Bebi Rivale, al
Museo dell’Ossidiana di Pau, il
 (ilcrogiuolo.eu).

ROMA
Sguardi Oltre
La Scuola di Musica Anton
Rubinstein e Parco Insieme
ospitano dal  al  la rassegna
multidisciplinare a cura di
Maurizio Repetto e Gloria
Sapio (percorsiaccidentali.it).

VICENZA
Transumanti
Spettacolo-racconto di
Maurizio Panici lungo i
sentieri della transumanza
con partenza da Crosara di
Marostica, oggi
(operaestate.it).
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sipario


a cura diElisabetta Dente


Verona
Vilde
Frang

CESARE COLOMBO

http://www.labotanicadileonardo.it

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L’intreccio di fogli originali, elementi naturali e installazioni interattive, ci permette di
scoprire gli studi di Leonardo da Vinci sulle strutture del mondo vegetale attraverso il
suo sguardo di pensatore “sistemico”.
La sua visione ci guida verso una nuova scienza basata sulle relazioni tra i diversi ambiti
del sapere, dove l’uomo è sempre al centro della scena ma non come dominatore,
bensì come parte di un universo armonico nella prospettiva di uno sviluppo realmente
sostenibile. Rileggere Leonardo oggi, signi ca dunque, riportare l’attenzione
sull’importanza della natura e del nostro rapporto con essa. Per il nostro futuro e per
quello del pianeta in cui viviamo.

PROSSIMI APPUNTAMENTI
GRATUITI A FIRENZE

13 SETTEMBRE
Conferenza di inaugurazione con i curatori
Stefano Mancuso - Fritjof Capra - Valentino Mercati

14 SETTEMBRE
Laboratori didattici e passeggiate
botaniche “leonardiane”

FIRENZE - MUSEO DI SANTA MARIA NOVELLA
13 SETTEMBRE | 15 DICEMBRE 2019

PER UNA
NUOVA SCIENZA
TRA ARTE
E NATURA

LA BOTANICA DI

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