La Stampa - 25.08.2019

(Romina) #1
.

Domani via agli Us Open: l’azzurro debutta nel suo primo Slam contro Wawrinka

Talento e carattere, allo sci (era campione italiano di categoria) ha preferito la racchetta

A 18 anni nel tennis dei patriarchi


Sinner e le mille luci di New York


Basket: Stati Uniti ko con l’Australia, non perdevano da 13 anni

Scatta l’allarme per i Mondiali, il coach: “Siamo un team giovane”

Usa alla scoperta della sconfitta


Popovich: “Non si vince in eterno”


DANIELA COTTO

P


adroni del basket. Il
dream team america-
no non perdeva da
13 anni e s’è dovuto
inchinare all’Australia
(98-94) nell’amichevole che
precede i Mondiali in Cina.

Sconfitta con beffa per la
squadra dei fenomeni: ha de-
ciso con 30 punti l’aussie Pat-
ty Mills pupillo in Nba, a San
Antonio, del coach Usa
Gregg Popovich, 70 anni.
«Faremo i conti quando tor-
niamo a casa, in campiona-
to», scherza il capo allenato-
re della squadra a stelle e stri-
sce, considerato il miglior tec-

nico in attività per la sua ca-
pacità di prevedere i tempi e
di scoprire talenti. «Nessuno
vince in eterno», chiosa poi.
E aggiunge: «Con un nuovo
gruppo che sta cercando di
conoscersi e di apprendere
un sistema, una sconfitta è
prevedibile. Ma gli australia-
ni ci hanno dato un grande
esempio. Dobbiamo farne te-

soro». Il messaggio ai suoi ra-
gazzi è chiaro. Incassata la
sconfitta è ora di rialzarsi.

Mills, l’eroe degli Aussie
Il tonfo ha fatto scalpore. L'ul-
timo ko della selezione ameri-

cana risaliva al 2006 con la
Grecia nella semifinale del
Mondiale. Da allora il team
dei marziani ha vinto 78 in-
contri di fila, conquistando tre
ori olimpici (2008, 2012 e
2016) e due iridati, nel 2010 e

nel 2014. Alla vigilia del Mon-
diale cinese, al via sabato pros-
simo, coach Popovich deve fa-
re i conti con l’assenza delle
migliori stelle della Nba che
hanno disertato e con una
squadra giovane che ha perso
anche Kyle Kuzma, l’ala dei La-
kers, ko per un problema alla
caviglia. Gli Stati Uniti non
sembrano più l’invincibile ar-
mata e gli avversari si sono co-
razzati: la Serbia ha già messo
in chiaro che punta all’oro, la
Grecia ha carattere e la Fran-
cia cerca un colpo da meda-
glia. In più, tra le squadre peri-
colose, si è aggiunta l’Austra-
lia. Ma gli Usa non ci stanno a
perdere. Lo spiega Khris Midd-
leton, guardia dei Milwaukee
Bucks: «Abbiamo capito la le-
zione. Ci rifaremo». —
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PERSONAGGIO

STEFANO SEMERARO

M


agari ci siamo per-
si un altro Tomba.
«Da noi, in Alto
Adige, si scia, e io
ci riuscivo anche bene: a 12
anni ero campione italiano di
slalom gigante. Però a me pia-
ce giocare. E lo sci non è un
gioco». Così a 14 anni Jannik
Sinner (no, il nome non c’en-
tra nulla con Noah), figlio di
Johann e Siglinde che lavora-
vano in un rifugio del Fondo-
valle a Sesto in Pusteria, ha de-
ciso che sì, era meglio il ten-
nis. Ha impacchettato la sua
vita e viaggiato fino al mare di
Bordighera, per mettersi agli
ordini di Riccardo Piatti e di
Massimo Sartori, il coach di
Andreas Seppi che aveva in-
travisto la stoffa giusta dietro
i piedi veloci e la zazzera ros-
sa del kind. Che l’italiano lo
parlava a stento. Anzi, che

parlava poco in generale. Ma
che imparava in fretta, molto
in fretta. Domani, dieci giorni
dopo aver compiuto 18 anni,
Jannik agli Us Open debutte-
rà contro Stan Wawrinka nel
suo primo Slam da grande.
Non è il più giovane italia-
no di sempre - Diego Nargiso
ci è riuscito a 17 anni e 10 me-

si - comunque un mezzo mi-
racolo per un paese che nel
tennis cuoce lento. E per un
tennis governato da patriar-
chi: il 38enne Federer, il
33enne Nadal, il 32enne Djo-
kovic, i soliti favoriti anche a
New York. A fine 2018 Sin-
ner era n. 551 del mondo, og-
gi è 130. Un sesto grado.

Tifoso del Milan
Niente attività junior, al con-
trario della meteora Quinzi.
Meglio sbagliare, poco e subi-
to, da adulto. A febbraio ha
conquistato il suo primo
Challenger, a Bergamo. Poi
via, 16 vittorie filate a Trento
e Santa Margherita di Pula,
tornei Itf che oggi, sei mesi
dopo, sono il paleolitico. A
Budapest il debutto Atp, a Ro-
ma il successo sul n.59 del
mondo Steve Johnson. Due
settimane fa il secondo cen-
tro Challenger a Lexington,
sul cemento. La superficie
preferita di uno che gioca be-
ne dappertutto, comanda da
fondo, specie con il rovescio;
sa quando andare a rete, ser-
ve bene e ragiona meglio.
«La mia qualità migliore? La
calma». Quella dei forti, che
le emozioni non le teme, le sa
usare. Un tipo simpatico, Jan-
nik, spigliato. Normale. Un ti-
fo tranquillo per il Milan, «e
dire che ammiro Federer sa-

rebbe scontato: ha un tennis
perfetto ma inimitabile». Cre-
scere a Bordighera, per i pri-
mi mesi a casa di un maestro
croato del Piatti Tennis Cen-
ter, non è stato comodissi-
mo, anzi. Ma rimpianti zero.
«Non mi piaceva andare per
locali con gli amici, nella
mia vita ho scelto lo sport.
Mi alleno e gioco per arriva-
re il più alto possibile». La
top 100, che a gennaio pare-
va l’Himalaya, adesso è a
portata di mano.
«Di classifica ne parliamo
fra due anni», dice coach Piat-
ti. «A me adesso interessa
che cresca come giocatore.
Per questo ho voluto che in
estate giocasse negli Usa,
quando poteva ottenere del-
le wild card in Europa. Deve
fare la gavetta, Jannik. E far-
la in fretta». Accontentato.
Nelle qualificazioni ha lascia-
to un game a Matteo Viola,
salvato tre match point a Ga-
lovic nonostante la schiena
malandata, rifilato un altro
6-0 a Vilella Martinez nel tur-
no decisivo. È il primo nato
nel 2001 nel tabellone princi-
pale di uno Slam. Non che la
precocità sia un assegno in
bianco: il primo ’70 fu Agas-
si, il primo ’80 Safin, il primo
’90 Guillaume Rufin (Rufin
chi?). Ma qualcosa vuol dire.
Che cosa esattamente, nel ca-
so di Sinner, lo capiremo in
fretta. Lo sci, quello, difficil-
mente sarà un rimpianto. —
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Diego Nargiso è stato il più
giovane italiano a disputare
uno Slam: 17 anni e 10 mesi
all’Australian Open 1988.
l1 Che ricordi ha di quel de-
butto?
«Belli: l’Australia è uno
Slam rilassato. E amari, per-
ché lì non ho mai giocato be-
ne, anche per colpa del Re-
bound ace che proprio nel
1988 sostituì l’erba. Quel
match lo persi in 4 set con l’a-
mericano Joey Rive. E mi ar-
rabbiai».
l2 Un consiglio per Sinner
che debutta a 18 anni agli Us
Open contro un campione co-
me Stan Wawrinka?
«Deve godersi un’esperienza
meravigliosa, in cui raccoglie-
rà informazioni e proverà
grandi emozioni su un campo
importante. Non poteva anda-
re meglio: Wawrinka è forte
ma avrà tutta la pressione,
Jannik può giocarsela».
l3 C’è molta attenzione su di
lui: rischia di bruciarsi come
Quinzi?
«No, per due motivi. Ha uno
staff fortissimo come quello
di Piatti e Sartori che segue
campioni già affermati. Non
è lui la star, quindi può impa-
rare tenendo i piedi per ter-
ra. E possiede il carattere
giusto: ha la flemma altoate-
sina, ma non è freddo, le tan-
te emozioni che prova sa ge-
stirle benissimo».
l4 Sul cemento può fare be-
ne?
«È la superficie dei campio-
ni. E Jannik è destinato ad
una grande carriera».
l5 Quanto grande?
«Minimo da top 20, poi si
vedrà. Sarà lui a dirci quan-
to è forte, quando lo capi-
rà». SEME —
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Posti scalati in un anno
dall’azzurro nell’Atp:
nel 2018 era n. 551, oggi
è 131 ma è stato 130

il programma

Subito in campo
Djokovic, Federer
e Serena Williams

IL CASO
Myles Turner (da sin.) e Khris Middleton con Gregg Popovich (70)

Diego Nargiso, 49 anni

5 DOMANDE

DIEGO NARGISO
EX TENNISTA AZZURRO

“Jannik si goda


il momento


Io ci riuscii


solo a metà”


Coach Piatti: “Non
parlo di classifica, mi
interessa che cresca
come giocatore”

LANTERI

1
Sinner, 18 anni, è il
primo nato nel 2001
a giocare nel tabellone
principale di uno Slam

Domani alle 17 partono gli
Us Open (diretta tv del tor-
neo su Eurosport 1 e 2), 8 in
totale gli azzurri impegnati
con la sola Camila Giorgi
nel femminile. Subito in
campo Sinner, che debutta
all’una di notte italiana sul
Louis Armstrong contro
Stan Wawrinka, Fognini op-
posto all’americano Opel-
ka, Seppi che sfida il bulga-
ro Dimitrov e Camila Giorgi
che affronta la greca Sakka-
ri. Le altre partite in pro-
gramma: Djokovic-Carbal-
les Baena, Federer-Nagal e
S.Williams-Sharapova.

Jannik Sinner, 18 anni di San Candido, si allena a Bordighera nell’Accademia di Riccardo Piatti

36 LASTAMPA DOMENICA 25 AGOSTO 2019
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