La Stampa - 30.08.2019

(avery) #1

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FABIO POLETTI
MILANO
Governatore Attilio Fontana,
come lo vede questo governo
da Palazzo Lombardia? Preoc-
cupato?
«Un po’ preoccupato sì. Già go-
vernare l’Italia non è facilissi-
mo, e questi sono due partiti
confusi al loro interno e con-
traddittori su tutto. Non c’è ar-
gomento su cui sono d’accor-
do, a parte far fuori la Lega.
Ma il mio timore maggiore è le-
gato alle sorti dell’autonomia.
Il Pd è un partito centralista.
Fin dalla Costituente, quando
si chiamava ancora Pci. Nel
’46 c’era solo la Dc che voleva
l’autonomia. Il Movimento 5
Stelle ha cercato d’impostare
il problema nel modo più inve-
recondo. Con interventi imba-
razzanti hanno inventato una
contrapposizione tra Nord e
Sud che non esiste, costruita
su una montagna di bugie.
Siamo noi i portatori di coesio-
ne. Sono indignato dalla finta
contrapposizione che si sono
inventati tra ricchi e poveri,
tra Nord e Sud. L’autonomia
serve a far crescere il Paese
tutto insieme».
Luigi Di Maio l’ha messa tra i
10 punti del suo programma
per il governo. Giuseppe Con-
te non ne ha più parlato.
«Come dicevano i nostri vec-
chi, le bugie hanno le gambe
corte. Però non è che si possa
bypassare la Costituzione.
Non dare una risposta concre-
ta e positiva alle richieste del
popolo lombardo e veneto che
si sono espressi con un referen-
dum, è una cosa grave».
Cosa fa il Nord, cosa fa la Lom-
bardia, se l’autonomia non è
più oggetto di discussione po-
litica nel governo?
«Noi continuiamo la nostra
battaglia. La Lombardia ha bi-
sogno di alcuni meccanismi
che le permettono di crescere
e che rischiamo di inceppare
l’intero sistema. Per l’autono-
mia si sono espressi gli impren-
ditori, il mondo produttivo, le
cooperative, la gente. Non si
può più considerare questa
questione come una cosa della
Lega. Non c’è solo la Lega che
chiede l’autonomia. La chiede
la società nel suo insieme. Biso-

gnerebbe avere un po’ più di at-
tenzione prima di liquidare
questa cosa come una partita
solo del Nord».
Friuli Venezia Giulia, Veneto,
Lombardia, Liguria, tutte go-
vernate dalla Lega o da Forza
Italia. C’è un fronte del Nord?
«Non ci sono dubbi. Ma la ri-
chiesta di avere un Paese più
moderno e funzionante arriva
da ogni parte. Non ci possiamo
più permettere di andare avan-
ti con i vecchi bizantinismi. Il
futuro non è fatto per un Paese
che dalla gara d’appalto all’ini-
zio dei lavori, senza contare
tutti i ricorsi possibili e immagi-
nabili, impiega tre anni e mez-
zo. Il mondo va veloce».
Vista la guida politica del
Nord, l’ex sindaco di Treviso
Gian Paolo Gobbo dice che la
secessione è già stata fatta.
«Èuna provocazione, si capi-
sce. La richiesta di autonomia
arriva dal territorio. Ma vor-
rei ricordare che durante la
votazione in Consiglio regio-
nale al Pirellone anche il Pd e i
5 Stelle hanno votato a favo-
re, non so se per convinzione
o per non perdere il treno.
Ogni volta in cui vado al Sud e
parlo dell’autonomia che vo-
gliamo, inserita nella Costitu-
zione, trovo gente che mi dà
ragione e capisce che serve
per far ripartire il Paese».
Nella road map di Lombardia
e Veneto per i prossimi anni ci
sono le Olimpiadi. Ha qual-
che timore?
«Le Olimpiadi invernali Mila-
no-Cortina 2026 le abbiamo
ottenute muovendoci come
Regioni, con un dibattito tutto
romano chissà dove saremmo
finiti: probabilmente avrebbe-
ro preso una decisione dopo la
vittoria a Stoccolma. Dovreb-
be farsene carico tutto il Pae-
se, ma noi possiamo andare
avanti anche da soli». —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

ATTILIO FONTANA
PRESIDENTE
DELLA LOMBARDIA

lettera del premier ungherese

Orban a Salvini: “Guerriero anti-immigrazione”


Su La Stampa

ATTILIO FONTANA. Il governatore della Lombardia sul nuovo esecutivo


“Maggioranza formata da partiti centralisti e in contraddizione tra loro”


“Democratici e grillini


nemici delle autonomie


Così bloccano il Nord”


ANSA

Proveremo ad
andare avanti da soli,
ma anche dal Sud ci
sostengono

LA CRISI

Il premier ungherese Viktor
Orban ha scritto «al segreta-
rio federale della Lega
Nord», Salvini, chiamando-
lo «caro Matteo», definendo-
lo «guerriero» e aggiungen-
do: «Non dimenticheremo
mai che sei stato il primo lea-

der europeo occidentale a
voler fermare il flusso dei mi-
granti illegali in Europa at-
traverso il Mediterraneo». Il
testo della missiva è stato ri-
lanciato su Twitter da Zoltan
Kovacs, un portavoce del pri-
mo ministro ungherese.

Sul giornale di ieri la voce di indu-
striali, lavoratori e ricercatori
del Nord. Il timore è quello di es-
sere esclusi dal programma di
governo, nonostante le reitera-
te richieste di maggiori infra-
strutture, imposte più basse e
una burocrazia meno invasiva.

INTERVISTA

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana

Con il futuro governo
non avremmo avuto
l’assegnazione
delle Olimpiadi

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