Corriere della Sera La Lettura - 25.08.2019

(sharon) #1

14 LALETTURACORRIEREDELLASERA DOMENICA25AGOSTO2 019


T


ra gli ospiti delFestival della
MentediSarzana ci saranno
Telmo Pievani, che tratterà
l’impatto diHomosapienssul-
l’ambiente e sta per pubblicare
LaTerradopodinoi(Contrasto,fotogra-
fie di Frans Lanting), e lo scienziatoVa lter
Tucci, che esplorerà le origini deicom-
portamenti malvagi e tra poco sarà in li-
breriaconIgenidelmale(Longanesi).
Entrambiilibri escono il 29 agosto: «la
Lettura» ha chiesto ai due autori dicon-
frontarsi suitemi che hanno affrontato.
TELMOPIEVANI—Esiste una biologia
dellacattiveria? Dopo che in molti hanno
tentato (invano) di tracciare il profilo ge-
neticodiLucifero,èilmomento, scrivi
nel tuo libro, di rivolgersi all’epigenetica,
cioè a quelle modifiche nellaregolazione
dei geni che alterano anche lo sviluppo
della mente umana.
VALTERTUCCI—Il tentativodirin-
tracciare un «codice» genetico del male è
fallito. La chiave nuovadell’epigenetica è,
paradossalmente, l’indeterminatezza. I
geni ci danno informazioni sull’evoluzio-
ne, ma non bastano a descrivere gli equi-
libri del nostro organismo.Per esempio,
la tempistica di espressione di un gene è
essenziale nello sviluppo delcervello, un
organo al quale l’epigeneticaconferisce
una plasticità unica.
TELMOPIEVANI—Nell’evoluzione
conviene avere geni in grado di produrre
caratteristiche diverse,aparità di se-
quenza del Dna, perreagire prontamente
al mutare delle circostanze.
VALTERTUCCI—Esatto, molti geni,
soprattutto quelli associati alcomporta-
mento, devono avere unacerta flessibili-
tà per esprimerecomportamenti diversi
in base alcontesto.
TELMOPIEVANI—Epigenetica signi-

fica«genomi sensibili all’ambiente»,
cambiamenti indotti dall’esterno e talvol-
ta ereditabili per alcune generazioni.Per-
ché allora tu dici che le nuovefrontiere
dell’epigenetica sanciscono unaterza via
tra innato e acquisito, tra geni e ambien-
te? A me pare che spostino la bilancia più
verso l’ambiente.
VALTERTUCCI—La dicotomia geni-
ambiente, interno-esterno, è semplicisti-
ca. La miaterza via riguarda le interazioni
tra i geni e la biologia interna, principal-
menteprenatale, che nonèinfluenzata
solo dall’ambienteesterno. Certo, la
mamma che fuma o assume droga in gra-
vidanzainfluenza lo sviluppo neurobio-
logicodelfeto.Mainfluenzegiungono
anche dall’interazione tra icorredi gene-
tici materno e paterno, o da meccanismi
epigenetici che avvengono solo in una fi-
nestratemporale precisa. Quindi ilter-
mine «ambiente»vaallargato.

che non esiste uncervello che sia immu-
ne dal male. L’epigeneticaèuno stru-
mentodiprecisione che segnaiconfini
dell’organizzazione delcomportamento
umano.
TELMOPIEVANI—Sui media abbia-
mo la pessima abitudine diconsiderare i
genicome un invisibile oracolo interiore
che spiegherebbe tutto della nostra per-
sonalità. Alcontrario tu scrivi che i geni
sono destinatiadiventarefiguresecon-
darie nellacomprensione deicomporta-
menti umani.
VALTERTUCCI—Sono secondari per i
comportamenti umani, ma non necessa-
riamenteinaltrespecieenon per altre
funzioni del nostro organismo. In labora-
torio troviamo unaforte associazione tra
alcunevarianti genetiche neltopo ecom-
portamenti aggressivi e ansiosi. Ma nella
popolazione umana lo stesso rapporto a
volte nonc’è. Perché? Eppure il funziona-

Con200immaginitrafotografie,disegnie
diagrammichemostranoconfini,protocolli,
codici,burocrazie,luoghieuominidelle
istituzioni,HowtoSecureaCountry(Lars
MüllerPublishers,pp.280,e35)èiltentativo
diSalvatoreVitale(1986),visualartist
palermitanochelavorainSvizzera,direndere
visibililepolitichedicontrolloesicurezza
nazionaledelPaesediadozione,ritenutotrai
piùsicurialmondo,esempiodiefficienza.

Altrialtrove
diSilviaPerfetti

LasicurezzadellaSvizzera

SCOPER


TE
diPATRIZIAGARIBALDI

I


nnumerevoli pitture e rilievi
documentano l’abbondanza e la
varietà dei prodotticoltivati sul Nilo,
che assicuravano prosperità all’Egitto
dei faraoni. Unrecente studio,
condotto dal gruppo di ricerca
coordinato dai botanici Susanne
Renner dell’Università di Monaco e
Guillaume Chomicki dell’Università di
Oxford, permette ora di attribuire il
processo di addomesticazione

dell’anguria ad agricoltori attivi oltre
3.500 annifa nellaregione delDarfur
(Sudan) e lungo ilcorso del Nilo. La
scoperta è statafatta analizzando un
campione difoglie conservate dal
1876 presso iKew Gardens di Londra,
provenienti da scavi condotti nella
necropoli di Deir el-Bahari, presso
Luxor. All’interno dellaTomba 320,
dove furono rinvenute decine di
mummie difaraoni,regine e dignitari,
nella sepoltura di un uomo di età
avanzata e al quale risultò impossibile
assegnare un nome, furono trovate
foglie attribuite algenere Citrullus,
quello cui appartengono anche le
angurie. Analizzando uncampione di
questefoglie, i ricercatori sono riusciti

ad ottenere la sequenza parziale del
genoma della pianta, un’anguria
coltivata inEgitto 1.500 anni prima di
Cristo, e a individuaregeni connessi al
colore e al gusto del frutto. I risultati
dello studio dimostrano che la pianta
egizia e le varietà oggicoltivate in tutto
il mondo presentano mutazioni
analoghe, quelle checonferiscono alle
angurie ilcolore rosso e la polpa
zuccherina. GliEgizi della XVIII dinastia,
quindi,coltivavano angurie simili a
quelle che noiassaporiamo oggi e la
cui origine,con ogni probabilità,
derivava da progenitrici selvatiche
presenti in Sudan, nell’alta valle del
Nilo.
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Chebuongustaiifaraoni


Addomesticaronol’anguria


Universi.


Scienze,astronomia, matematica, nuovi linguaggi


{


Anguriainunaffrescoegizio(L.Manniche)

Alleorigini


delmale


conversazione
traTELMOPIEVANI
eVALTERTUCCI


DialoghiChecosainduceunessereumanoadiventareSanFrancescod’Assisieunaltro


adiventareAdolfHitler:loscienziatoValterTuccipubblicaunlibrosullanatura(genetica?


epigenetica?ambientale?)dellamalvagità.InquestepaginenediscuteconTelmoPievani


TELMOPIEVANI—Il fatto checerti in-
dividui, dalla vita del tuttonormale, in
determinate situazioni stressanti sicom-
portano in modo crudele (vedi ilcaso del
carceredi Abu Ghraib) puòvoler dire: sia
(1) che lecondizioni esterne sono impor-
tanti nel plasmare i nostricomportamen-
ti; sia (2) che in tutti quei soggetti vi era
una miccia innata prontaaessereinne-
scata dalle circostanze. In che modo l’epi-
genetica potrebbe sciogliere il dubbio?
VALTERTUCCI—Sono d’accordo. Nel
primocaso, scopriamo nel peggioredei
modi che la nostra plasticità può essere
facilmentecondizionata,equestodo-
vrebbe farci riflettere sui nostri limiti.Va -
le nelcaso delcontestobellicodiAbu
Ghraib, ma potrebbe estendersi, per
espressioni diverse di male, acerticonte-
stireligiosi che impongonorestrizioni a
impulsi sessuali, oppureallecondizioni
lavorative. Nel secondocaso,capiamo

ILLUSTRAZIONE


DIANGELORUTA

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