.
La protesta
L’anno nero
del miele
Persi oltre
27 milioni
CLAUDIA LUISE
L
a filiera del latte pie-
montese in crisi ha tro-
vato un modo efficace
per reinventarsi. Non
solo d'estate, il vero business
per gli allevatori stanno diven-
tando le agrigelaterie. «Non
conviene più produrre latte e
venderlo direttamente, viene
pagato troppo poco e poi an-
che volendo puntare sulla
quantità, ormai i consumi di
latte sono diminuiti drastica-
mente. Non ci stavamo più con
le spese, avevamo pensato di
smettere ma poi abbiamo col-
to il consiglio di altri che già l'a-
vevano fatto e abbiamo aperto
una agrigelateria», racconta
Gianna Brugia, de La Cascina.
Lo scopo è valorizzare la pro-
duzione, che altrimenti se con-
ferita ai centri di imbottiglia-
mento verrebbe pagata pochi
centesimi al litro. «Si lavora be-
nissimo con gelato, i clienti
hanno imparato a distinguere
la qualità e non si vende solo
d'estate ma viene anche rico-
nosciuto come pasto nutrien-
te», aggiunge Brugia che con il
marito Roberto Gili guida l'a-
zienda agricola che è a Casta-
gnole Piemonte e poi ha aper-
to il punto vendita a Vinovo.
In Piemonte, secondo i dati
della Camera di Commercio
che promuove il consumo di
questo alimento con program-
mi mirate all'educazione dei
ragazzi, si contano oltre 4.000
imprese di allevamento bovini
e di produzione di latte crudo
(in calo del 17,4% rispetto a 5
anni fa) e più di 200 industrie
legate alla trasformazione del
latte e alla produzione di deri-
vati (in crescita del 3,8% so-
prattutto grazie alla produzio-
ne di gelati). Praticamente
quello delle agrigelaterie è l'u-
nico comparto che regge e in
quattro anni (dal 2014 al
2018), i punti vendita sono au-
mentati del 56,5% mentre an-
che la trasformazione del latte
in formaggio è in calo e le
aziende sono diminuite del
2,7%. Ormai in Piemonte so-
no rimasti 4.178 allevamenti e
ne erano mille in più quattro
anni fa. Mentre i caseifici sono
- In totale la filiera del latte
torinese conta 4.395 aziende e
che nel 2014 arrivavano a
5.265. In generale il consumo
del latte è in calo costante da al-
cuni anni (mediamente il 20%
a livello nazionale) come con-
seguenza del cambiamento
dello stile di vita e delle nuove
tendenze alimentari mentre il
gelato non conosce crisi e lo te-
stimoniano anche i dati della
Fipe - Federazione pubblici
esercizi. Il 94,2% degli italiani
consuma abitualmente il gela-
to artigianale, mentre per solo
il 5,8% del campione questo
alimento non rientra nelle con-
suetudini di consumo. Tra le
motivazioni che favoriscono
l’apprezzamento del gelato ar-
tigianale prevalgono diverse
caratteristiche organolettiche
del prodotto, in primis il gusto
e la bontà delle materie prime
(per il 96% del campione), e
la sensazione di refrigerio
(83%). Molto forte risulta la
componente “sociale” del con-
sumo di gelato artigianale,
che per l’81,2% degli italiani
diventa occasione per uscire e
fare pausa. Il 77,4% del cam-
pione lo considera il “dessert
ideale da offrire quando si
hanno degli ospiti”, mentre il
35,8% dichiara di scegliere co-
ni e coppette perché “sostitui-
scono il pasto principale”. Il
luogo preferito italiani per
l’acquisto del gelato artigiana-
le è la gelateria specializzata
indipendente nel 95,7% del-
le preferenze. Una scelta le-
gata a diversi fattori, in parti-
colare per il 42,6%del cam-
pione la presenza di un labo-
ratorio di produzione del ge-
lato artigianale influenza la
scelta della gelateria. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Quella che si sta chiudendo
con l'estate è un'annata pes-
sima per l'apicoltura pie-
montese. Aspromiele ha in-
fatti stimato che, solo per
quanto riguarda il miele di
acacia, si può calcolare una
perdita vicino ai 27 milioni
e mezzo di euro. La causa?
Periodi di siccità troppo lun-
ghi che si alternano e nubi-
fragi e grandinate fuori sta-
gione, soprattutto sulle zo-
ne collinari e sui pascoli in
quota. Tutto questo som-
mato ad una moria di api.
«Una valutazione comples-
siva del danno potrà essere
fatta a fine stagione, ma è
necessario ed urgente ri-
chiedere l’attivazione di mi-
sure straordinarie di inter-
vento a sostegno dell’api-
coltura regionale» - ha evi-
denziato il presidente di
Aspromiele Lidia Agnello,
in una lettera di sostegno al
settore inviata ad Alberto
Cirio. Questo mentre si at-
tendono ancora gli esiti del-
le domande sulla calamità
«per gelata» dell'acacia nel
- Intanto per il trien-
nio 2019-2021, la giunta re-
gionale ha disposto un fi-
nanziamento di 1 milione e
400 mila euro da destinare
agli apicoltori. «È una cifra
troppo bassa – riflette Mar-
co Bussone, presidente
dell'Uncem - tantopiù visti i
calcoli di Aspromiele che
stimano in 27 milioni di eu-
ro la perdita relativa al mie-
le di acacia solo per que-
st'anno». G. GIA.
Il gelato è considerato anche un momento di grande socialità
LA STORIA
«Volevamo chiudere
con il latte, poi
abbiamo aperto
un’agrigelateria»
Un aiuto agli allevatori per battere la crisi
Il boom di coppette e coni artigianali
Il gelato
salva la filiera
del latte
di montagna
95,7%
Gli italiani che
preferiscono
acquistare i gelati
artigianali
4.000
Gli allevamenti
di bovini e di
produzione a latte
crudo nel Torinese
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46 LASTAMPA VENERDÌ 23 AGOSTO 2019
CRONACA DI TORINO
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