Vogue Italy - 09.2019

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sugli oggetti monouso. Bisogna cambiare le no-
stre abitudini e quelle delle aziende».
Che, fortunatamente, non si tirano indietro. Una
su tutte Davines, modello di successo economico,
etico e sostenibile. Nel 2018 è diventata “B Corp”
(Certified B Corporation), entrando in una rete
di profit company che, rispettando determinati
standard (performance, trasparenza e responsa-
bilità), si impegnano a generare un impatto po-
sitivo sull’ambiente, sullo staff e sulla comunità.
«Culturalmente tendiamo a prendere decisioni
solo considerando gli utili, ma è importante inse-
rire nelle proprie scelte anche altri fattori – non
economici – che hanno la stessa importanza»,
commenta Paolo Braguzzi, Ad Davines. «Più che
un percorso è un’arrampicata, ma alla fine questa
visione è ciò che dà senso al tempo che passiamo
lavorando». E se le aziende beauty che riescono a
ottenere la certificazione B Corp sono ancora po-
che (perché i livelli di sostenibilità richiesti sono
molto impegnativi e di conseguenza assai onerosi),
moltissimi però sono i marchi sensibili a ridurre
l’impatto sull’ambiente di pack e formule dei loro
prodotti. Yves Rocher lo fa da tempo con shampoo
e gel doccia concentrati: quattro volte più piccoli
di un flacone “normale”, con il 50% di plastica in
meno, fanno risparmiare 29 tonnellate (dal 2017)
e riducono del 50% i gas serra. Altro impegno
importante è eliminare la plastica vergine (Pet)
convertendo gli involucri in R-Pet (100% riciclata
e riciclabile) incentivando un’economia circolare.
È il caso di uno degli ultimi detergenti di Bioclin
che, oltre ad aver puntato sulla plastica “buona”
ha eliminato l’imballaggio esterno per ottimizzare
spazi di stoccaggio e trasporti riducendo così lo
spreco di risorse. La formula, inoltre, utilizza ac-
qua derivante dal recupero di arance rosse scarta-
te. Il risultato è un prodotto altamente ecososteni-
bile e biodegradabile al 100%. Anche il segmento
del lusso si impegna per la bellezza responsabile.
Pioniere assoluto è stato Mugler che già dal 1992
ha riproposto l’antica tradizione delle fontane di
profumo, rendendo ricaricabili a “La Fonte” tutte
le sue fragranze: Angel, Alien e Aura. Da settem-
bre, anche LancÔme si allinea a questa scelta, pro-
ponendo per IdÔle, ultimo sillage della maison, un
servizio di ricarica in alcuni store selezionati.

Altro argomento “scottante” in tema di sostenibi-
lità sono i solari. Alle isole Hawaii e in moltissime
spiagge della riviera Maya, in Messico, è vietato
usare in mare prodotti con i filtri chimici (oxy-
benzone e octinoxate) che, a seguito di ricerche
scientifiche, sono risultati responsabili dello sbian-
camento dei coralli. Si stima che vengano rilasciati
in acqua fino a 14.000 tonnellate di creme solari
all’anno che hanno contribuito alla morte di oltre
un terzo delle barriere coralline. L’allarme si scon-
tra però con il bisogno di proteggere la pelle dai
raggi Uv, principale causa di melanoma. Sempre
più marchi hanno quindi studiato il modo per con-
ciliare le due necessità: salvaguardare la pelle e,
allo stesso tempo, la natura. Caudalie, per esempio,

ha scelto quattro filtri non nocivi per l’ambiente,
resistenti all’acqua, biodegradabili e si è impegna-
ta con Coral Guardian a trapiantare 3.000 coralli,
Clarins invece, con i nuovi Spf reef-friendly, assi-
cura di non danneggiare la flora e la fauna marina
e, in più, sostiene il catamarano Plastic Odyssey
nel recupero della plastica in mare. Poi ancora:
Eau Thermale Avène supporta PUR Projet nella
ricostruzione della barriera corallina in Indonesia e
Rilastil si dedica a giornate di pulizia delle spiagge
e di educazione ambientale per i più piccoli.

Il problema dell’inquinamento provocato dai
solari non è certo scongiurato, «perché ogni ele-
mento immesso in acqua ha comunque un im-
patto su di essa, compreso l’ossido di zinco, filtro
fisico ritenuto sicuro e invece risultato dannoso
a seguito di nuove ricerche», sostiene Beatrice
Mautino, biotecnologa e divulgatrice scientifica.
«Nell’attesa di studi futuri che fughino ogni dub-
bio, bisogna ragionare sulla modalità migliore di
usare i solari: controllando che abbiano certifica-
zioni specifiche, riducendo il tempo in cui si sta
in acqua e usando (almeno nelle riserve marine
protette) magliette tecniche che filtrino i raggi Uv.
Il vero cambiamento è pensare all’impatto delle
proprie azioni, perché è solo quando diventi con-
sapevole che inizi a cambiare». _______________

LO SHAMPOO-DOCCIA
BIODEGRADABILE.
La formula riutilizza gli scarti delle
arance rosse bio del Gargano.
Bioclin, Bio-Essential Orange, Hair & Shower

IL GEL CONCENTRATO NEL
PACK FORMATO TRAVEL.
In 100 ml l’equivalente di 400 ml:
40 docce in un miniflacone.
Yves Rocher, Gel Douche Concentré

L’ANTIETÀ COUTURE IN
VETRO RICICLATO AL 90%.
Ecopack che riduce del 44% le emissioni
di CO 2 e del 42% il consumo d’acqua.
Guerlain, Abeille Royale Crème Jour (da sett.)

Nella pagina accanto. Sulle mani, Intensive Hand Treatment
SENSAI.Per i capelli, Intense Mask a base
di olio di macadamia, Botanique LA BIOSTHETIQUE.
Photo self protrait by Lou Schoof. Hair and Make-up
Angela Montorfano @ Atomo Management using Mac.

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