Vogue Italy - 09.2019

(nextflipdebug2) #1
VOGUE ITALIA

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MY BODY

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BEAUTY

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Il Senso Di


Harry Per I Ricordi


Universale, atemporale, emotivo: Styles
racconta il nuovo profumo Gucci.
Un omaggio alla nostra memoria olfattiva.

di VITTORIA FILIPPI GABARDI

Dal fondo buio del corridoio di broccati un fischio
accompagna l’incedere armonico e flessuoso, un
paio di pantaloni bianchi e un maglione con
scollo a V, da cui sbucano le due rondini in volo
tatuate sul petto. Fuori dalle finestre dell’Hotel
de Russie, due passi da piazza del Popolo, il vo-
ciare delle ragazzine assiepate in attesa di Harry
Styles, ex frontman dei One Direction, boy band
da milioni di incassi. Styles ora è un cantautore
solista, un attore capace di “prestazioni brillan-
ti” (come ha scritto il Telegraph), l’uomo voluto
da Gucci prima come volto delle ultime campa-
gne Tailoring e ora come capo crew di un grup-
po di spiriti liberi talentuosi e bizzarri, scelti per
fare da sfondo emotivo a Gucci Mémoire d’une
Odeur, il primo profumo no gender concepito
sotto la direzione artistica di Alessandro Michele.

Diverso da tutto, e da tutti. «In tanti anni che
creo profumi a nessuno era mai venuto in mente
di farne uno alla camomilla», racconta diver-
tito Alberto Morillas, maître parfumeur della
composizione olfattiva, «eppure tutti ne con-
servano un ricordo. Questa fragranza non ha
sesso, perché è un’emozione, libera. Ha a che
fare con l’immaginazione. È come un elisir, un
balsamo dell’anima». Universale e atempora-
le, Mémoire d’une Odeur parla del peso speci-
fico, intimo e segreto, della nostra memoria.
«La prima immagine che ho della mia vita è un
viaggio a Disneyland, avevo circa tre anni e mi
sono addormentato durante i fuochi d’artificio.
L’odore dei popcorn, il profumo di mia madre...
Annusarlo, ancora adesso, mi riporta a quando
ero bambino», racconta Styles. Insisti per capire
di che essenza si tratta e lui scherza: «È incredi-
bilmente simile a Gucci Mémoire: camomilla, mu-
schi bianchi, legni e vaniglia!», e scoppia a ridere
snocciolando la composizione come un rosario.
«No, davvero, quello di mia madre non posso de-
scriverlo a parole... per me profuma solo di lei».

Lo shooting della campagna ha invece l’odore
afoso della canicola estiva: «Abbiamo girato a
luglio scorso, tra le rovine di un antico casale, alle
porte di Roma. Un caldo torrido. Glen (Luchford,

il regista dello spot, ndr) è strepitoso. Forse la
persona con cui amo di più lavorare, in assoluto.
Un paio di giorni meravigliosi anche perché sul
set c’erano alcuni dei miei amici più cari, quindi
è stato tutto immediato e genuino». Amici come
Harris Reed, designer britannico che ha vesti-
to Styles in più occasioni, o il barone Stanislas
Klossowski de Rola, attore e musicista, nipote di
Balthus, poi ancora l’artista Olimpia Dior, o Le-
slie Winer, la prima modella androgina a sfilare
sulle passerelle negli anni 70. Insieme ballano,
cantano, ridono, si baciano. La campagna è con-
cepita come un album fotografico di famiglia.

Il protagonista è Styles, che al Met di quest’an-
no ha accompagnato Michele vestito di chiffon
nero trasparente. «Negli ultimi due anni sono
diventato più sicuro di me stesso e questo mi ha
portato a essere più libero e aperto nei confronti
del mondo. Ho realizzato che gli abiti hanno a
che fare con il divertimento! Se sei a tuo agio
nessuno potrà dire che non ti stanno bene o che
hai sbagliato». Un cambio di stile riflette un’e-
voluzione personale: «Stare vicino a persone li-
bere di pensiero, amorevoli, che ti incoraggiano
a essere te stesso, e quindi diverso dagli altri,
è una fortuna che non tutti hanno. Ti dà l’op-
portunità di capire cosa ti fa davvero felice».
In questo ha avuto un ruolo decisivo l’incontro
con Alessandro Michele: «È una continua fonte
di ispirazione per me. Basta vedere come lavora,
come ragiona! Vive nel suo mondo, immaginario
e fantastico. Se ne esce con un’idea, magari tu
non credi che la cosa funzionerà, mentre inve-
ce lui in qualche modo la sente: lui lo sa già».

Cambio scena. Palazzo Brancaccio, due passi
dalla Domus Aurea, affreschi, stucchi e celebri-
ties. Zumi Rosow mette i dischi, poi un concerto
dei Fleetwood Mac. La musica è alta, la gente
si diverte. A un certo punto una ballad, Land-
slide. Harry Styles è sul palco e duetta con Ste-
vie Nicks. Tutto si quieta. Lui ha un completo
bianco, occhiali a goccia. E lì succede qualcosa
di magico, senza tempo. Di cui conservare me-
moria, e un odore di polvere di stelle. __________

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