Vogue Italy - 09.2019

(nextflipdebug2) #1
34

Miguel Rio Branco (1946), “Under the Equator”,
copyright Miguel Rio Branco.

Questa Non È Una Fotografa Di Moda


Vince Aletti è critico fotografico e curatore. Vive e lavora a New York dal 1967. Collaboratore di “Aperture”, “Artforum”, “Apartamento” e “Photograph”, è stato co-autore
di “Avedon Fashion 1944-2000”, edito da Harry N. Abrams nel 2009, e ha firmato “Issues: A History of Photography in Fashion Magazines”, di recente pubblicato da Phaidon.

Si sente parte di un tutto Miguel Rio Branco, fotografo senza confini, regista
e pittore. Il suo è un mondo oscuro e sensuale, inebriante mix di sesso e pericolo.

di VINCE ALETTI

34

Sebastião Salgado lo ha definito «un fotografo profonda-
mente brasiliano», sebbene Miguel Rio Branco non co-
nosca confini. Figlio di due diplomatici, nato nelle isole
Canarie, cresciuto in Portogallo, Svizzera, Brasile e Stati
Uniti, ha studiato a New York e a Rio de Janeiro, senza
mai stabilirsi troppo a lungo in un solo luogo. «Mi sento
molto... parte di un tutto», ha dichiarato in un’intervista,
«e il tutto non è questo o quello – semplicemente, è. Non
è propriamente un senso di nazionalità». Eppure Salga-
do ha ragione: in qualsiasi luogo si trovi a lavorare, Rio
Branco trasporta lo spettatore entro un’atmosfera di umi-
dità e colore tropicale, permeata da una «luce feroce che
trasforma i rosa, i verde e i blu. Sa entrare nello spirito del
colore, trovandone tutte le profondità come forse nessun
altro fotografo contemporaneo». Quel mood tropicale at-
traversa lo splendido libro oversize di Rio Branco Maldi-
cidade (Taschen), che raccoglie oltre 40 anni di fotografie
da Rio, Barcellona, L’Avana e altri luoghi ancora, senza
date o didascalie ad accompagnare gli scatti. Il risultato,
in colori supersaturi e bianco e nero sgranati, è travol-
gente, al tempo stesso elettrizzante e devastante. Il mondo
di Rio Branco è sensuale, seducente e oscuro; entrerete in
questi spazi a vostro rischio e pericolo. Ma mai voltarsi
indietro: i premi sono ricchi e abbondanti, seppure non

semplici. Con un inebriante mix di sesso e pericolo, ecces-
si e angoscia, l’opera ha una sorta di bellezza ammacca-
ta, una teatralità che conferisce anche alle immagini più
quotidiane la qualità delle icone religiose. Un incontro tra
Weegee e Soutine nel fondo di una strada buia. Non sap-
piamo nulla della donna ritratta in questa foto – chi sia,
dove si trovi, né perché sia al centro dell’attenzione di una
folla di ragazzi eccitati. Ma lei si crogiola nella loro eccita-
zione e la restituisce irradiandola. In questa stanza buia,
tra questi corpi bruni, si erge come un faro: vivace, feli-
ce, il volto luminoso come la stampa del suo vestito. Rio
Branco ha parlato di immagini che «portano le emozioni
in superficie», questa ne è un esempio perfetto. E come
molte delle sue foto, è chiaramente cinematografica: non
sorprenderà sapere che il fotografo è anche regista e pit-
tore, o che le sue mostre coinvolgono spesso l’interazione
di tutti e tre i mezzi. Per un certo periodo, Rio Branco è
stato membro associato dell’agenzia Magnum, ma lavo-
rare come fotoreporter non gli lasciava la libertà di cui
aveva bisogno. «I miei lavori personali sono sempre stati
più importanti, per me», ha affermato. «Ho visto che la
mia strada era personale, poetica, creativa». Quella strada
lo ha portato in questa stanza stipata e in questo istante
meraviglioso. _____________________________________

0828_VI_1908_INTRO_ALETTI_PHOTOVOGUE_21642890.indd 34 26/07/19 16:37

Free download pdf