Il Fatto Quotidiano - 09.08.2019

(Brent) #1

Venerdì 9Agosto 2019 |IL FATTO QUOTIDIANO |CRONACA » 15


»LORENZO VENDEMIALE


M


aurizio Sarri è fortu-
nato: se in estate non
fosse diventato il nuo-
vo allenatore della Ju-
ventus non sarebbe potuto entra-
re allo Stadium. La sua colpa: es-
sere nato a Bagnoli.Come altre
migliaia di napoletani, che vivo-
no da decenni a Torino e magari
tifano pure Juve, ma la partita
contro il Napoli non potranno ve-
derla. La società di Andrea A-
gnelli ha deciso di negare la ven-
dita di biglietti a tutti i nati in
Campania: tutto scritto a chiare
lettere sul sito ufficiale del club.


SABATO 31 agosto, seconda gior-
nata di Serie A: a Torino si gioca
Juventus-Napoli. Prima contro
seconda dello scorso campiona-
to, rivalità sul campo e fuori, par-
tita ad alto rischio. Già in passato,
del resto, erano state adottate di-
verse restrizioni. L’anno scorso,
adesempio, l’Osservatorio per le
manifestazioni sportive (l’organo
del Viminale che sioccupa della
sicurezza degli eventi e dispone le
misure da adottare per le partite
dei campionati) aveva negatola
vendita dei tagliandi ai residenti
in Campania, limitandola ai pos-
sessori della “tessera del tifoso”di
altre Regioni. Il modo più efficace
per vietare la trasferta agli ultras:
un provvedimento inviso alle ti-
foserie e controverso, che però è
ormai consuetudine nel calcio.
Stavolta la Juventus si è spinta
molto oltre: al bando non soltanto
i residenti, anche tutti i nati in
Campania. Il divieto è diventato
“genetico”: così non si tratta più di
evitare disordini pubblici ma pro-


prio la presenza di napoletani e
campani allo stadio. In un primo
momento fonti di stampa aveva-
no chiamato in causa anche la
Questura, ma ovviamente nessu-
na istituzione avrebbe mai potuto
avallareun provvedimento così
discriminatorio. Infatti subito è
arrivata la smentita: “La Questura
non ha mai concordato tale deci-

sione con la società sportiva né in-
tende condividerla”. La Juventus
ha poi precisato di aver “comuni -
cato, tramiteposta elettronica
certificata, agli uffici competenti
in data 4 agosto”, pubblicando o-
nline anche la mail. Ma un conto è
comunicare, un altro è condivide-
re. A Torino la comunità di immi-
grati campani è molto forte, pari

al 3,4 per cento della popolazione
totale: secondo statistiche di
qualche anno fa delComune, in
città vivono oltre 25 mila persone
(di cui quasi 13 mila uomini) nati
in Campania. Da soli potrebbero
riempire un quarto dello Sta-
dium: magari qualcuno in società
ha pensato bene di arginare così il
rischio di una “invasione napole-

tana”nei settori casalinghi. D’al -
tra parte, la Campania è anche la
quinta Regione italiana per“Ju -
ventus club”: ad essere danneg-
giati saranno per primi tantissimi
tifosi bianconeri, solo per la loro
regione natia.

L’AU TO G O L è chiaro, la natura di-
scriminatoria del provvedimento
pure. Di sicuro, si tratta di una
scelta autonoma del club. Per cer-
ti versi, pure legittima: a casa sua,
la Juve può fare ciò che vuole. Pe-
rò ne deve anche rispondere, di
fronte a un’eventuale class action
di chi si sentisse colpito dalla di-
scriminazione. Non sembrano
pochi. La notizia ha scatenato
reazioni e polemiche. Anche del
Comune di Napoli: “È molto gra-
ve che una società sportiva sele-
zioni il pubblico pagante sulla
scorta di un fattore arbitrario le-
gato al luogo di nascita –protesta
la delegata all’Autonomia, Flavia
Sorrentino –Essere nati a Napoli
non è un marchio di disonore, a
meno che non si voglia sdoganare
definitivamente un messaggio
razzista contro i meridionali”.
Le restrizioni però ci sono e re-
stano, almeno per il momento. La
società bianconera ha aggiunto
che potrebbero essere riviste in
seguito alle disposizioni dell’Os -
servatorio, che però si riunirà sol-
tanto dopo Ferragosto, quando
quasi tutti i biglietti saranno an-
dati esauriti. Eallora l’obiet tivo
della società del presidente A-
gnelli (ieri premiato come “tori -
nese dell’anno”) potrà dirsi rag-
giunto: lo Stadium colmo di pie-
montesi, senza napoletani e cam-
pani di nascita pur se juventini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

»FRANCESCO CASULA


È


nei contrasti con i gruppi
criminali che gestiscono il
traffico di drogaa Roma, in
particolare quelli albanesi,
che potrebbe essere maturato
l’omicidio di Fabrizio Pisci-
telli, il 53enne per decenni ca-
po ultrà della Lazio conosciu-
to come “Di ab o li k”, ucciso
mercoledì sera a Roma. È la pi-
sta su cui stanno lavorando i
poliziotti della Squadra mobi-
le che nelle ultime ore hanno
eseguito una serie di perqui-
sizioni e ascoltato testimoni e
conoscenti di Diabolik.


IL SUPERTESTIMONE,l’autista
cubano che ha accompagnato
la vittima nel parco degli Ac-
quedotti, ha raccontato ai po-
liziotti guidati dal dirigente
Luigi Silipo che il killer aveva
la pelle bianca e indossava un
abbigliamento da runner. Il si-
cario ha esplosoun colpo che
ha freddato Piscitelli mentre
era ancora seduto sulla pan-
china. Un colpo sparato all’al -


tezza dell’orecchio sinistro,
dall’alto verso il basso come ha
confermato l’autopsia esegui-
ta ieri mattina. Un’esecuzione
in perfetta modalità mafiosa:
dopo essere stato attirato in
trappola, Diabolik è stato giu-
stiziato alla presenza delle nu-
merose persone chealle 19 si
trovavano nel parco. Poi il kil-
ler è fuggito a piedi percorren-
do via Lemonia.
Gli inquirenti, intanto, non
confermano l’ipotesi che dopo
aver sparato a Piscitelli, il kil-
ler avrebbe provato ad aprire il
fuoco contro il suo autista, che
si sarebbe salvato solo grazie
al l’inceppamento dell’a rm a.
Le indagini sono dirette dalla
Direzione distrettuale anti-
mafia di Roma che ha ipotiz-
zato l’aggravante della moda-
lità mafiose. All’origine del de-
litto forse debiti non pagati: re-
centemente a Diabolik era sta-

ta restituita una villa a Grotta-
ferrata e una parte dei beni che
gli erano stati sequestrati per
oltre 2 milioni di euro. Il nome
di Piscitelli era già spuntato in
altre inchieste: anche in “Ma -
fia capitale”dove per i carabi-
nieri Diabolik avrebbe offerto
supporto a Massimo Carmi-

nati gestendo con la “Banda di
Ponte Milvio”lo spaccio di co-
caina a Roma nord. A suscitare
interrogativi è ancheun altro
dato: la strana assenza degli
uomini di origine albanese che
facevano da “scorta”al capo
ultrà degli Irriducibili.
Dal cellulare della vittima,

nelle prossime ore, potrebbe-
ro arrivare nuovi e determi-
nanti elementi per ricostruire
l’agguato e soprattutto risalire
ai suoi autori. Gli
invest igatori
stanno infatti re-
cuperando tabu-
lati e altri dati dal
telefono della vit-
tima per confer-
mare l’ipotesi in-
vestigativa di un
a p p u n ta m e n t o
diventato una
trappola. Intanto
i poliziotti analiz-
zano le immagini
catturate dalle te-
lecamere di video
sorveglianza della zona: detta-
gli che potrebbero offrire im-
pulsi decisivi per l’attività in-
vestigativa.

IL LUOGOdell’agguato è meta
di un pellegrinaggio di amici e
tifosi. Sulla panchina fiori ma
anche sciarpe e vessilli laziali
per l’uomo che dal 1987 guida-
va il gruppo egemonedella

“Discriminazione”La società di Agnelli nega i biglietti non solo

ai residenti ma a tutti i nati in Campania. La Questura si dissocia

Napoletani banditi

dallo Juve Stadium:

“Qui non entrate”

Diabolik, caccia al killer nei clan del narcotraffico

L’omicidio del capo ultràSentito l’autista cubano che era

con Piscitelli, il mistero dell’assenza della “scorta”albanese

Un santuario
Fiori, sciarpe
e vessilli
laziali sulla
p a nch i n a
dove è morto
P is citelli
La Pre ss e

Il mister
M au r i z io
Sarri, allena-
tore juventino
nato a Bagno-
li (Napoli).
A sinistra tifo-
si napoletani
a Torino
La Pre ss e

Curva Nord laziale, estremista
di destra, per anni al centro di
redditizie attività legate al
merchandising biancoceleste
fino allo scontro,
recentemente ri-
composto, con il
presidente della
Lazio Claudio
Lotito. Striscioni
"Diablo vive" da-
vanti alla sede
degli Irriducibi-
li, non lontana
dal luogo dell’ag -
guato e al Colos-
seo, dove però è
duratopoco. A
lutto anche gli
ultrà romanisti:
“Oltre i colori. Riposa in pace
Diabolik”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

SERIE A

A Torino

nIL MATCH
Sabato 31
a go s to,
s e co n d a
giornata
di Serie A,
si gioca
J u ve - N a p o l i

nIL DIVIETO
Anche l’anno
scorso Torino
fu vietata a
ai residenti
in Campania,
come succede
per le partite
a rischio. Ma
quest’anno
il divieto è
per tutti i nati
in Campania

TENSIONI CONI-GOVERNO


Legge sullo sport,


l’appello degli atleti:


“Conseguenze gravi”


q

“ILCOMITATO DIRETTIVO della
Commissione nazionale atleti del
Coni, in rappresentanza di tutte le donne e
gli uomini di sport del nostro paese, come
atlete e atleti, come persone impegnate
nella competizione agonistica, ritiene do-
veroso esprimere la propria grande
preoccupazione legata alla situazione dei
rapporti tra Cio, Coni e governo naziona-

le”. È quanto si legge in un comunicato
della Commissione atleti, presieduta da
Raffaella Masciadri. “Il rischio di sospen-
sione del Coni da parte del Cio per vio-
lazione della Carta Olimpica avrebbe una
ripercussione gravissima per tutto il mon-
do dello sport. Per tutti gli sportivi, per tut-
ti gli atleti che ogni giorno sudano con l’o-
biettivo di poter un giorno partecipare ai

giochi olimpici in rappresentanza del pro-
prio paese, o ancor più, poter partecipare
ad una edizione dei giochi olimpici orga-
nizzati in ‘casa’, che solo poco più di un
mese fa sono stati assegnati all’Italia sa-
rebbe una ferita che solo chi ha fatto sport
e ha avuto l'onore di rappresentare il Pae-
se può conoscere”, evidenzia l’o rga n i -
s m o.

Le indagini

La Mobile
al lavoro

su testimoni

e telefoni

La Procura:
agguato mafioso
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