16 Martedì20Agosto2019CorrieredellaSera

Cronache

«Simonmortodopolachiamata»

Masiindagasuisoccorsiinritardo

Cilento,polemicheperlamancatageolocalizzazionedelfrancese.Ilcasodelnumerounico

Lavicenda

●L’8agosto

SimonGautier

(fotosotto),

27enne

francese

dadueanni

aRoma

perunatesi

inStoria

dell’arte,arriva

aPolicastro

Bussentino

(Salerno)

●Lamattina

delgiorno

dopo,

il9agosto,

ilfrancese

chiamail118:

chiedeaiuto,

all’operatrice

dicediessere

cadutoedi

essersirotto

entrambe

legambe.Ma

quandoil

chiede

difornireuna

localizzazione

ilragazzodice

dinonessere

ingradodifarlo

●Dopo

alcunigiorni

diricerche,

domenicaalle

19.30ilcorpo

delgiovane

vieneavvistato

infondo

aunburrone.

Ierièstato

recuperato

SANGIOVANNIAPIRO(SALERNO)

La storia triste dell’escursioni-

sta francese Simon Gautier

diventa uncaso eaccende la

polemica. La innescaMario

Balzanelli, il presidentena-

zionale del Sis (la Società ita-

liana sistema) del 118. «Se

l’Italia avesse applicatoladi-

rettivaUerecepita nel 2009

(quella sul numerounicodi

emergenza) Simon sarebbe

statosoccorso intempi rapi-

dissimi e, soprattutto, imme-

diatamente geolocalizzato. Lo

Statoimpone che le nostre

centrali operative siano dota-

te di un sistema di geolocaliz-

zazione ma tuttoquestosul

nostroterritorio nonèstato

fatto. Se avesse chiamatoin

un altroPaese — arriva a dire

Balzanelli—forse avrebbe

avutoqualcheresiduale pos-

sibilità di essere salvato».

Lapolemica

Mentre le sue parole fanno il

giro sui siti d’informazione, i

medici del-

l’ospedale di

Sapri (Saler-

no) eseguono

i primi accer-

tamenti sul

cadavere,ele

ipotesi che

consegnano

ai carabinieri

sembrano

escludere che

il ragazzopo-

tesse essere

salvato. Simon, precipitato in

fondo a un burrone sui monti

che guardano il Golfo diPoli-

castro, sarebbe mortopoco

dopo la sua disperata richie-

sta di aiutoal118. Forse (ma

solo l’autopsia potrà dirlo)

proprio nei minuti successivi

alla chiamata: per le gravissi-

me lesioni alle gambe che

avrebberoreciso l’arteriafe-

morale. Alla luce di tutto que-

stole«residuali possibilità»

di cui parla il presidentedel

Sis 118 paiono vicinissime allo

zero ma la questione ormai è

apertaenon riguarda più il

povero Simon ma il sistema di

soccorso italiano.

Possibile che nel 2019 per

trovare un ragazzo che implo-

ra aiuto da uncellulare serva-

no 9 giorni e mezzo ditempo?

«La responsabilità è delloSta-

to italiano—attacca Balza-

nelli — che non ha applicato

la direttiva europea. Malgrado

l’Europa abbia sancitoche il

numerounicodell’emergen-

za, il 112, si affianchi agli altri

numeri nazionali senza sosti-

tuirli, da noi non ècosì. Il mo-

dello italiano sostituiscecon

il 112 gli altri numeri di emer-

genza. Concosti maggiori e

ritardi suitempi di intervento

legati al doppio passaggio tra

centrali operative».Perchia-

rire: quando si dice che il Nue,

numero unico delle emergen-

ze, è il 112 non stiamo parlan-

do deicarabinieri.Parliamo,

come dicono itecnici, di uno-

uno-due. E chiamare 1-1-2 per

una necessità significache

dall’altrocapo del filo (dove il

servizio è attivo) risponde un

operatore«laico» (li hanno

definiticosì) che avvia in au-

tomatico la geolocalizzazione

e, a seconda deicasi, smista le

chiamate al 112 (nel senso dei

carabinieri), al 113 della poli-

zia, al 115 dei Vigili del fuoco o

al 118 del soccorso medico.

Vantaggio principale del nu-

mero1-1-2 (copreil43% del

territorio italiano): l’avvio au-

tomaticodella geolocalizza-

zione che peròèquella delle

celle telefoniche. Con Simon

non ha funzionato perché ag-

ganciava celle diverse.Tempi

per avereilnumerounicoin

tutta Italia: entro il 2022.

Ilsistemaavanzato

Altracosa è invece la geoloca-

lizzazioneconl’Advanced

mobile location (Aml), il si-

stematecnologicorecentissi-

mo grazie al quale, anche sen-

za In ternet, dallo smartphone

parteunsms checomunica

alla centrale operativa lecoor-

dinate gps di chi chiama e lo

localizza in tresecondi. Sulla

copertura Aml—voluta dal

Viminale ad aprile 2019 — si è

appenacominciato a lavorare

eAlbertoZoli, che perconto

delleRegioniècomponente

della Commissione nazionale

tecnica che ne segue lo svilup-

po, annuncia che «l’attivazio-

ne Aml saràcompletata entro

il primo trimestredel 2020,

così potremo essererintrac-

ciati su tuttoilt erritorio na-

zionale». Davanti alle affer-

mazioni di Balzanelli lui, che

praticamentehainventatoil

numerounicodiemergenza,

esordiscecon un «non sa di

cosa sta parlando.Sfido

chiunqueadimostrarmi che

l’1-1-2 abbia rallentato itempi

e peggiorato il servizio. Sem-

mai è ilcontrario. I dati dico-

no che quando arrivauna

chiamata l’operatorelapro-

cessa in 40 secondi, la gira al

numerocompetenteinun

tempo decisamentesottoil

minuto. Direilcontrario è

una falsità inaccettabile». Le

centrali operative di soccorso

sono materia delleRegioni.

Per questo l’attivazione dell’1-

1-2 chiesta dallaUe non è stata

omogenea: alcuneRegioni se

ne sono dotatepresto, altre

devono ancora farlo.

Quindi se oggi ti perdi su

qualche montagna d’Italia,

non essendo ancora in fun-

zione l’Aml le chance di esse-

re ritrovatoinfretta sono le-

gate al punto di partenza della

chiamata. Certo, il Soccorso

alpino può attivare l’sms loca-

tor, sistema in sostanza ugua-

le all’Aml. Ma richiede la par-

tecipazione del disperso e,

propriocom’èsuccesso aSi-

mon, non sempre è possibile.

Altra chance: l’app di sicurez-

za pubblica«112 WhereAre

U». Si scarica gratis e funzio-

na anche meglio dell’Aml, nel

senso che se oltre a scaricarla

mi registro, allacentrare ope-

rativacompariranno la mia

posizione (anche senza Inter-

net) e anche i miei dati. Se Si-

mon l’avesse scaricata lo

avrebberotrovato .Eoggi il

pm diVallo della Lucania non

annuncerebbecontrolli su

eventuali ritardi nei soccorsi.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Dallanostrainviata

GiusiFasano

●

Isistemi

AML&SMSLOCATOR

L’Advanced mobile location (Aml) è una

tecnica di localizzazione del chiamante in

caso di emergenza. «Sms Locator», invece,

a partire dall’invio di un messaggio dallo

smartphoneconsente la localizzazione

geografica. È unatecnologia che è entrata a

pienoregime nei protocolli del soccorso

alpino

L’interventoSopraalcunideglieffettipersonalidello

studentefrancesescomparsoil9agosto.Adestrail

luogodov’èstatoindividuatoilcorposenzavita.Sottoil

momentodelrecuperodellavittima(fotoAnsa,Cnsas)

Siperdeneiboschi

Salvatoconl’sms

cheindividua

lasuaposizione

●Un38ennetoscanoinSardegna

I

l corpo di Simon Gautier è stato ritrovato da poche

ore e in Sardegna è allarme: sul sentiero da Baunei

a Cala Marioluc’è un escursionista in difficoltà, ha

perduto l’orientamento. Il tam tam delle guide

d’Ogliastra lo dà per disperso. Ma Claudio Piazzesi,

38 anni,toscano, èfortunato e può ben dire che una

telefonata,così recitava uno spot di successo, allunga

la vita. Si è trovato in uno dei pochi punti del sentiero

con un buonacopertura, ha chiamato il 118 e grazie al

sistema «sms locator» (gli è stato mandato un mes-

saggiocon un link e lui ha risposto attivando la loca-

lizzazione) la sua posizione è stata presto indivi-

duata. Addiritturacon una approssimazione di soli

tre metri.Una squadra del Soccorso alpino lo ha

raggiunto e portato in salvo. Era scosso ma non ha

voluto rinunciare all’escursione. «Sonovenuto qui

per vedere la spiaggia.Potete accompagnarmi?», ha

chiesto.Un po’ perplessi, gli uomini del Soccorso lo

hanno accontentato. Tutto in poche ore. La segna-

lazione alle 9.30 del mattino, il salvataggio intorno a

mezzogiorno. Cala Mariolu è una delle spiagge più

belle dellacosta orientale, una sequenza dicalette

con trasparenze d’acqua d’incanto: Luna, Sisine, Go-

loritzè. Il nome sardo di Mariolu è Ispuligi de nie

(pulci di neve), per i sassolini dicandido quarzo. Le si

può raggiungere via mare o da percorsi di trekking

impervi in tre ore. Siva sull’altopiano del Golgo, da

quota 600 metri alle spiagge, fra dirupi, lecci e gine-

pri secolari e archi diroccee si consiglia di non

avventurarsi senza guide. Piazzesi havoluto andare

da solo. Fra i boschi, non lontano da un anticoforno

abbandonato nell’Ottocento daicarbonai, è uscito dal

sentiero e si è perduto. D’istinto ha digitato il 118:

«Non so dove sono». Latelefonata ha attivato l’sms

locator e la sua avventura si èconclusa,felicemente.

©RIPRODUZIONERISERVATA

L’inchiesta

LaProcuradiVallo

dellaLucaniaindaga

sullapossibilelentezza

deisoccorsi

diAlbertoPinna