Corriere della Sera - 20.08.2019

(C. Jardin) #1


CorrieredellaSeraMartedì20Agosto
CRONACHE

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Barista uccisa, si costituisce il killer. Espulso due volte


Reggio Emilia,èun34enne del Maroccoenon aveva mai lasciato l’Italia. «Era convinto di amarla»


REGGIOEMILIAHa suonato al ci-
vico 8 di Corso Cairoli, l’indi-
rizzodelcomandocentrale
deicarabinieri, all’1.35 della
notte. «Sono quello che state
cercando», ha detto. Hicham
Boukssid siècostituitodopo
dieci giorni di latitanza. Al
momento non haconfessato,
ma è lui senza ombra di dub-
bio, per gli inquirenti, l’assas-
sino di Hui Zhou, cinese di 25
anni che l’8 agosto è stata ac-
coltellata e lasciata senza vita
dietroalbancone del bar di
famiglia, il MoulinRouge di
Reggio Emilia.
L’uomo era scalzo e sporco,
anche di sangue,forse della
ragazza. Ma questosaranno
gli accertamentiadirlo. Ha

indicato ai militari il luogo in
cui avevanascostoilcoltello,
lungo 19centimetri: unazona
di boscagliaaridosso della
città. Ora è incarcere, indaga-
toper omicidiovolontario ag-
gravatodapremeditazione,
futili motiviecrudeltà. «Si è
accanitosulla vittima, ha in-
fieritosul suocorpo»,èl’ac-
cusa degli inquirenti, checer-
cano possibilicomplici della
fuga. Hicham per quella ra-
gazza «provava un amore ma-
lato e a senso unico, un amore
presente solo nella suatesta»,
hanno detto leforze dell’ordi-
ne. Spesso andava in quel bar
e avolte si rivolgeva a leicon
tonocollerico, magari perché
dovevaattendere ilcaffè.

Hicham Boukssid ha 34 an-
ni, è di origine marocchina, è
irregolaresulterritorioeha
alle spalle due decreti di
espulsione non eseguiti. Le
forze dell’ordine — la squadra
mobile diretta da Guglielmo

Battisti ecoordinata dal sosti-
tuto procuratore MarcoMara-
no—sospettavano di lui già
un paio d’oredopo il delitto,
poic’era stata laconferma
dalle immagini delleteleca-
mere di sorveglianza dellazo-
naedalletestimonianze. Era
scattata la diffusione dellafo-
tosegnaletica dell’uomo,con
un ordine di mandato dicat-
tura nazionale e internaziona-
le.Malui, il 34enne, sarebbe
semprerimasto in città,vaga-
bondando. L’unicoavvista-
mento, 24 ore dopo il delitto,
era avvenutoameno di un
chilometro dal MoulinRouge;
dopodiché era diventatouna
specie di fantasma.
«Si è arreso perché bracca-

to» hanno detto gli inquirenti
illustrando il suo profilo: tut-
t’altroche sprovvedutoecon
problemi psichiatrici, orga-
nizzato e lucido,con notevole
disponibilità di denaro grazie
alla gestione di un fiorente gi-
rodi spaccio di hashish.
Giovedìèinprogramma
l’interrogatorio di garanzia,
mentresiterranno oggi po-
meriggio,con rito evangelico,
i funerali di Hui Zhou. «Ades-
so pensiamo a dirle addio, ma
per l’assassino nessuno scon-
toȏlavocedei famigliari
della vittima, ricevuti dal que-
store diReggio Antonio Sbor-
done in segno di vicinanza.
MargheritaGrassi
©RIPRODUZIONERISERVATA

Chiè


●Dopo una
fuga di dieci
giorni si è
costituito il
killer della
barista cinese
uccisa a Reggio
Emilia. È Hic-
ham Boukssid,
34 anni,
marocchino


Lastoria


diDavideManiaci


«Mio figlio sta male


Imparo dalla sua forza


emisento fortunato»


Dal diario sui social al libro, la sfida di Francesco Cannadoro


«Ero disperato, ora do conforto».Einmigliaia gli scrivono


VIGEVANO(PAVIA)La nascita di
Tommaso, cinque anni fa, è
stata per i genitori la gioia più
grande.Ilbambino sorrideva
eancora sorride sempreeil
suo arrivoèstatouno spar-
tiacque.Unprima e un dopo.
Come per tutti i genitori.
Poilascopertaterribile,
una malattia alla quale manca
ancora una diagnosicerta ma
con sintomi atrocicome lace-
cità quasitotale, un’atassiace-
rebellaredegenerativaeun
graveritardo psicomotorio. I
genitori la chiamano «Il Dra-
go», i dottori ancora non pos-
sono darle un nome.
Da questa battaglia è nato il
«Diario di un padrefortuna-
to». Prima era solo una pagi-
naFacebookcome tante dove

il genitore, il vigevanese Fran-
cesco Cannadoro, esorcizzava
il suo dolore, parlava dei suoi
dubbiedelle sue speranzee
chiedevaconsigli a chi potes-
se saperne più di lui.Poi è di-
ventatouncaso mediatico,
con decine di migliaia difol-
lower, un libro pubblicato nel
2018 (Cucitialcuore,Ultra
Edizioni)eospitateintelevi-
sione. L’ultima è stata a «Vie-
ni da me»amarzo, il pro-
grammacondotto da Caterina
Balivo su Rai 1.
Intanto icanaliFacebook e
Instagram sono diventati qua-
si involontariamenteuna
community, dovecentinaia di
genitoricon figli affetti da di-
sabilitàcercano informazioni
e conforto.
«Erodisperato—spiega il
padrediTommi (espressa-
mentecon la «i»,come dice
lui) — e speravo di trovare chi
potesse darmi qualche dritta.
Adesso le chiedono a me. Pri-
ma era uno sfogo, poi una

condivisione, adesso il Diario
è una pagina che parla di cin-
que anni di battaglie. Io e mia
moglieValentina sappiamo
che le premesse sono pessi-
me. Questa malattia di cui
nonc’èancora una diagnosi
può avere mille nomi.Per noi

è il Drago. La speranza princi-
pale è che queste parole pos-
sano aiutarequalcuno ad af-
frontareilproprio “Drago”.
Vorrei che il libroaiutasse a
farconoscere il mio modo di
raccontarelecoseelamia
missione. Provoaproporre
varie soluzioni, dall’organiz-
zare leferie al trovare un po-
stoincui farelaspesa senza
barriere architettoniche».
ACannadoro, cresciutoin
unacomunità per minori a
Torino,con una madre morta
per motivi di droga e un padre
che nonc’era quasi mai, nes-
suno haregalato niente.
Adesso è lui a fare qualcosa
agli altri. È diventato un punto
di riferimento. Il suo blog e i
profili social sono visitati an-
che dall’estero. Alcune fami-
glie dall’Egitto, dal Canada,
dal Brasilecontattano France-
scoeValentina e, trailoro
post daltono avolte sarcasti-
coe dissacrante, eccoarrivare
tanterichiestediconsigli e

racconti di altrestorie dispe-
rate,con unfortissimo ecom-
moventemessaggio di spe-
ranza difondo.
Così è nato anche il «Tom-
mi-giornale», un tg online
conintervisteachi vuole far
conoscerelapropria espe-
rienza e un punto di informa-
zione sul mondo della disabi-
lità. Rappresenta un aiuto
enorme anche dal punto di vi-
sta emotivo, per non sentirsi
soli.
La vita dei genitori diTom-
mièscandita da visitemedi-
cheemedicinali dacompra-
re.Forse non sarebbe potuta
andare diversamente. Due an-
ni fa il piccolo è stato ripreso
per icapelli, dopo sette mesi
di ospedale.
Unaterapiacortisonicalo
avevareso immunodepresso,
«regalandogli»ottoinfezioni
polmonari di fila.Idottori
pensavano che non sarebbe
piùtornatoacasa.Untrava-
glio che ha fatto anche perde-
reil lavoro al papà.
«Il “Drago”—conclude
FrancescoCannadoro—èla
rappresentazione immagini-
fica di tutto ciò che sicombat-
te.Perinostri figli la vita è
questaenoi non possiamo
permetterci di piangerci ad-
dosso per una sorteinfausta.
Dobbiamo fargliela vivere
questa vita, dobbiamo essere
il loroprimo ausilioenon
l’ennesimo handicap. Questo
è illeitmotivdel “Diario di un
padrefortunato” ed è il mes-
saggio chevorrei far passare.
Impararedallaforza diTom-
mi mirende davvero un geni-
torefortunato».
©RIPRODUZIONERISERVATA


Laparola


ATASSIACEREBELLARE


L’atassiacerebellare è un disturbo
neurodegenerativo checolpisce il
cervelletto ed ècausato da una mutazione
genetica. Le atassiecerebellari
rappresentano un gruppo eterogeneo di
malattie che identificano sindromi precise.
Sono trasmesse geneticamente evengono
classificate in funzione del gene mutato,
del locus cromosomicocolpito o, ancora,
in base alla modalità di trasmissione
genetica della sindrome atassica. Può
provocare difficoltà motorie

Lavicenda


●Francesco
Cannadoro,
36 anni
di Vigevano,
è il papà
di Tommaso,
figlio avuto
da sua moglie
Valentina,
conosciuta
nel 2011

●Al piccolo
Tommi, nato il
16 luglio 2014,
apparente-
mente sano,
dopo poco
tempo viene
però
riconosciuta
una malattia
degenerativa
al cervello.
Incurabile

●Francesco
da allora
racconta
la malattia
del figlio e il
loro rapporto
in un blog
(www.diariodi-
unpadrefortuna
to.it). Che ora è
diventato un
libro (Ultra
Edizioni)

Ilimitidiunpadre
Iomisonoriscoperto
fortunato,nella
sfortuna,dalmomento
incuimiofiglio,
gravementedisabile,
mihainsegnato
aesserepadre,
mostrandomi
tuttiimieilimiti

Unacosamaivista
Questoèilracconto
diunpadresenza
padrecheèriuscito
afarequalcosache
nonhamaivisto
fare.Ilrisultato
èopinabile.Ma
iosonoqui
emiofiglio
èaccantoame

Lapreghiera
Cisonofisici
predispostia
combattereperpiù
tempoealtrimeno
Quindic’èchisi
arrendeprimaechi
dopo.C’èanchechisi
affidasemplicemente
allapreghierae
aspettailmiracolo

InsiemeFrancesco Cannadoro, 36 anni, con sua moglie Valentina e il loro bambino Tommi, nato cinque anni fa. Vivono a Vigevano


Barista
Hui Zhou,
chiamata da
tutti Stefania,
uccisa a 24
anni nel suo
locale

Lefrasidallibro


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