Corriere della Sera - 20.08.2019

(C. Jardin) #1


38 Martedì20Agosto2019CorrieredellaSera


Sport


Ciclismo


OggiaPaladina
ifuneralidiGimondi
Adorni:«Unaforza
dellanatura»

La camera ardente, nel piccolo borgo di Paladina,
in provincia di Bergamo, è stata chiusa ieri sera. A
rendere omaggio aFelice Gimondi(foto),
scomparso venerdì scorso aTa ormina, sono sfilati
per tutto il giornoex corridori(Adorni, Balmamion,
Savoldelli, Gotti), rappresentanti delle istituzioni
(tra gli altri il sindaco di Bergamo Gori e il
sottosegretario allo Sport Giorgetti) e una piccola
folla di amici e appassionati arrivati in bici. Il
ricordo piùtoccante delcampione è stato quello

del suoex capitano VittorioAdorni: «Feliceaveva
un carattere incredibile, era unaforza della natura.
Ha lottato per annicon Merckx neltentativo di
batterlo econ me direttore della Salvarani ha vinto
il Mondiale a Barcellona nel 1973. Un’impresa
incredibile». I funerali siterranno oggi alle 11 nella
chiesa di Sant’Alessandro Martire,celebrati da don
VittorioRossi e da Mansueto Callioni,confessore
delcampionissimo. LaCerimonia verrà trasmessa
in diretta daRaiSport a partire dalle 10.40.

LatendenzaIgiocatoriinesuberosonoilnuovoincubodeidirettorisportivi


Nonsivende,


legrandiintilt


La JoyaPaulo Dybala ha già
rifiutato il Manchester United
e il Tottenham(GettyImages)

In uscitaLucas Biglia è pronto
a cambiare squadra, ma il Milan
non riesce a piazzarlo(LaPresse)

In principio fu Icardi: «Non
mi muovodall’Inter».Poi
Maurito, anzichécambiare
idea, è diventato una specie di
modello: Higuain e Dybalavo-
glionorestarealla Juve,così
come Khedira, Matuidi e
Mandzukic; Donnarumma di-
cedi preferire il Milan alPsg e
anche irossoneri hanno enor-
mi difficoltà acedere i gioca-
tori di cui sivorrebberolibe-
rare. È latendenza dell’estate,
un’inattesaeinedita moda
che sta mettendo in seria dif-
ficoltàinostri club più gran-
di.Eancheilorodirettori
sportivi, ai quali la sera del 2
settembrepotrebberoessere
rinfacciatiproprio questi in-
successi in uscita: proprietari
epresidenti osservano in-
quieti, da Agnelli a Elliott. Del
restooggièimportanteco-
struire squadreforti, ma pure
averebilanci cristallinio—
comunque—accettabili:
l’Uefa è pronta a farcadere la
propria mannaia, il Milan ne
sa qualcosacosì come, in un
recentepassato, l’Interela
Roma.Per questocedere ical-
ciatori che non servono,ein

alcunicasi anche quelli utili,
diventafondamentale: fa in-
cassare denaro e libera di in-
gaggi pesanti.
Ma perchéigiocatori non
voglionocambiaresquadra?
La domanda ha diverse rispo-
ste possibili e spesso ognica-
so ha una sua storia, ma si
porta dietrounaltroquesito
percertiversi più inquietante:
perché i nostri dirigenti sono
incapaci divendere? Giovanni
Branchini, storicoagentedi
campioni, apreuno squarcio
diveritàconunaconsidera-
zione banale quanto basilare:
«Se haiisoldi,èpiù facile
comprareicalciatori chece-
derli. Da sempre. Ècome an-
dareafareshoppingconla
borsa piena di denaro:vedi in
vetrina ciò che ti piace e lo ac-
quisti.Per vendere i giocatori,
invece, occorrequalcosa che
pochi hanno: la programma-
zione. Bisogna avereleidee
chiare già prima del mercato.
Alcontrario molti club pensa-

noarafforzarsieaspettano
che,con il passare deltempo,
si verifichi unacongiunzione
astrale tale per cui arrivinoof-
ferteallettanti perilorogio-
catori».
Ma non succede spesso e di
sicuronon stacapitando in
questa estatediorganici sul
puntodiesplodere,come
quello della Juve; dicampioni
buttati in un angolo,come
Icardi e (fino a poco fa) Naing-
golan; di società che non pos-
sono rafforzarsi perché non

riesconoavendere,come il
Milan che ha messo sul mer-
catogiocatorifortiemeno
forti (da Donnarumma ad An-
dré Silva passando per Biglia,
Kessie, Suso) e invece haven-
duto solo Cutrone. Ci sono di-
rigenti che girano per l’Euro-
pa proponendoilorogioielli
— o presunti tali — a chiun-
que, senza esito.Paratici, uo-
mo mercatobianconero, ci ha
provatoanche nelle ultime
ore,cercando di dareRugani
al Barcellona, dal qualevor-


Branchini
Pervendere
igiocatori
occorre
program-
mazione.
Alcontrario
molticlub
pensanoa
rafforzarsie
poisperano
che,con
iltempo,
arrivino
offerte

Il primo
Mauro Icardi
ha finora
rifiutato ogni
possibile
destinazione
in attesa
della Juve,
che non
arriva
(Getty
Images)

Trattative


Sanchezall’Inter,oggisichiude


(m.col.)Con il ManchesterUnited impegnato iericontro il
Wolverhampton slitta di qualche ora lo sbarcoa Milano di
Alexis Sanchez. Da limare le cifre dell’ingaggio a cui gli
inglesicontribuiranno (l’Inter lo preleva in prestito gratuito
con diritto di riscatto a 15 milioni). Ottimismo a Firenze per
Ribery, nonostante leofferte di Spartak Mosca e Dinamo
Mosca.Fernando Llorente, svincolato, è il piano b per
l’attaccodel Napoli qualora sfumi Icardi. ©RIPRODUZIONERISERVATA

Bilanci
L’esigenzadiavere
squadrefortiebilanci
inordinehacomplicato
tutteleoperazioni


Braida
Icalciatorie
iloroagenti
hanno
troppo
potere
efanno
ciòche
vogliono:
nonsi
rendono
conto
deidanni
aiclub

Ilcomunicato


Estatedifficile


perSarri:


halapolmonite


L’esordio


oraèarischio


Senza le adorate sigarette e
forse anche senza panchina
all’esordio incampionato: la
prima estate juventina di
Maurizio Sarri è più
complicata del previsto e non
solo perché itempi del
calciomercatostanno
rallentando lacostruzione
della sua squadra e della sua
idea di gioco. L’allenatore
bianconero èfermo ai box a
causa di una polmonite e la
sua presenza aParma sabato
prossimo per l’anticipo della
prima giornata è inforte
dubbio. Se Sarri non
recupererà intempo, al suo
posto ci sarà il vice Antonio
Martusciello, arrivato

dall’Inter dov’era
collaboratoretecnico di
Luciano Spalletti.
Martusciello era in panchina
già a Trieste sabato scorso,
nell’amichevole vinta 1-0 dalla
Juvecon la Triestina, dato che
Sarri non era assolutamente
nellecondizioni di affrontare
il doppiovolo in giornata. Il
tecnico aveva accusato i primi
sintomi di malessere prima
diFerragosto: il 13 aveva
lasciato l’allenamento e il
giorno dopo a VillarPerosa si
era sentito ancora debilitato e
aveva atteso più del normale
prima di scendere dal
pullman della squadra per
concedersi all’abbracciocol NeojuventinoMaurizio Sarri, 60 anni(GettyImages)

popolo juventino e sedersi in
panchina per la tradizionale
amichevole in famiglia. Gli
esami ieri hannoconfermato
che non si tratta di un
semplice virus intestinale:
«Maurizio Sarri, dopo il
riposo osservato nel fine
settimana, èvenuto al JTC (il
centro sportivo alla
Continassa) doveha
coordinato il lavoro del suo
staff — fa sapere la società
bianconera in uncomunicato
—. Purtroppo non ha potuto
dirigere sulcampo
l’allenamento acausa del
persistere della sindrome
influenzale, che lo hacolpito
durante la scorsa settimana.
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